<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1050 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
L'honda-e, auto per me esteticamente eccezionale, a livello di design fatico a ricordarne di così riuscite negli ultimi anni, si trova sotto i 20 mila, parliamo di esemplari di massimo 4 anni e che non arrivano a 100k km, pagate almeno il doppio.



Azzzzzz....rola
( sono andato a rivedermi i commenti )
Te l' hanno " massacrata " davvero davvero
:) ;)
 
Come sarà l’Europa dopo il 9 di giugno? Quanto le politiche del Parlamento Europeo cambieranno, anche in merito alla transizione della mobilità verso l’elettrico? Domande che avranno risposte nei prossimi mesi, ma di certo non potranno stravolgere le linee guida che hanno ispirato il Green Deal e la riduzione dell’inquinamento. Una certezza però l’abbiamo già adesso, ovvero che ci si è resi conto che il passaggio all’auto elettrica non è semplice e probabilmente serve più tempo rispetto a quanto si era ipotizzato. I fattori complici di questa scelta sono molteplici, ma sempre i soliti che evidenziamo da anni. Costi elevati delle vetture, carenza delle infrastrutture, tecnologia in forte evoluzione, ecc. ecc. Il risultato è comunque che in Italia le vetture elettriche quest’anno rappresentano solo il 2,3% del mercato e le plug-in hybrid il 3,3%. L’assenza degli incentivi, di cui il Governo continua a procrastinare l’entrata in vigore, ha bloccato questo tipo di vetture. Un dato che però si è registrato anche in altri Paesi. Senza incentivi l’elettrico non funziona. Ma non è che il resto del mercato voli, anzi. Anche perché presentare il primo febbraio gli Ecobonus con un valore complessivo importante, 950 milioni di euro, e poi non renderli operativi, è un danno a tutto il comparto. Infatti anche nel mese di aprile, dopo il forte calo di marzo, il mercato si è “fermato” ad un misero + 7,5% se confrontato con l’anno precedente, non certamente un benchmark di riferimento dei migliori, anche se bisognerebbe smettere di guardare agli anni pre-pandemia. Il mondo è cambiato e quello che valeva prima ora non conta più. Il mercato dell’auto in Europa deve fare i conti con altre realtà, con l’arrivo dei brand cinesi, che non importano solo vetture elettriche e che presto inizieranno a produrle, come spera il nostro Governo, nelle fabbriche che i Costruttori del Vecchio Continente hanno dismesso. La Commissione Europea, alla fi ne dello scorso anno, ha avviato un’indagine sui sussidi che il Governo cinese concede ai suoi Costruttori che esportano in Europa. Secondo la società di ricerche indipendente Rhodium Group, il Parlamento Europeo entro la fi ne dell’anno potrebbe imporre dei dazi fi no al 30% per l’importazione di vetture cinesi in Europa. Ma, sempre secondo lo studio di Rhodium Group, l’Unione Europea dovrebbe imporre dazi al 50% per tornare ad equilibrare il costo delle vetture prodotte in Europa a quelle cinesi. Una scelta diffi cile da applicare e che penalizzerebbe i nostri Costruttori che esportano in Cina e che, non sono pochi. La Francia lo scorso anno ha intrapreso un’azione contro le importazioni cinesi limitando gli incentivi per l’acquisto di vetture elettriche ad auto con una bassa impronta di carbonio nella produzione, una mossa che ha escluso i modelli di fabbricazione cinese. Una scelta che forse potrebbe intraprendere il Parlamento Europeo perché è corretto considerare che tutto il ciclo produttivo dell’auto deve essere green. Come cambierà la visione europea sull’automotive lo scopriremo dopo le elezioni. Di certo c’è che il Ministro Urso ha dichiarato che questi sono gli ultimi incentivi per l’acquisto di vetture i prossimi saranno per le industrie. (Fonte Auto)
 
E' un po come lei ...

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Imho la Honda e fuori è piuttosto anonima.
Gli interni erano veramente molto scenici, a me in generale gli interni delle Honda piacciono.
Il prezzo era la vera mazzata che ti faceva passare la voglia.
 
Quindi tu sei convinto che, tempo 10 anni.....
- tutti quelli (e sono una marea) che abitano in palazzi vecchiotti nelle città, con pochi box e con impianti elettrici buoni giusto per alimentare qualche asfittica lampadina, dovranno aver risolto il problema strutturale delle postazioni di ricarica ?
- che la ns. rete elettrica nel frattempo si sarà perfettamente adeguata per distribuire una potenza elettrica da paura ?
- che le pubbliche postazioni di ricarica saranno diventate così tante ed efficienti da poter coprire una diffusione di massa delle BEV ?
- che la nostra produzione elettrica da fonti rinnovabili, e non da petrolio, nel frattempo riesca a coprire un simile fabbisogno ?

...... che ti devo dire ? hai un ottimismo - ammesso che di ottimismo si possa parlare, ma questo è un altro discorso - da invidiare ; un realismo, forse, un poco meno, specialmente quando nelle parti vecchie - ma popolose - delle città vedi i grovigli disordinati di cavi elettrici che sono fuori norma da quanto, da trent'anni ? ma sempre là stanno.... e dovrebbero portare la (mostruosa) quantità d'energia necessaria ad alimentare le BEV, una sola delle quali assorbe quanto un piccolo-medio condominio a piena potenza ?

Beato te : invidio la tua fiducia..... i fatti però non ci stanno raccontando questo, ed all'ordine del giorno per la formazione del nuovo "Governo" UE (la Commissione, o come diavolo si chiama) c'è già, mi risulta, una ridiscussione del c.d. "Green Deal" ; e parlarne adesso, quando c'è ancora qualche anno avanti, è certo meglio che ridursi all'ultimo momento, anche perché all'ultimo momento forse ci siamo già.

Sono conscio dei limiti ma non sono io che decido ma sono altri. P.S. a meno che non si cambi la legislazione attuale non è consentito caricare nei box a meno di non avere autorizzazione.

E io senza autorizzazione, visto quello che può succedere non lo farei, parlo di condomini.
 
L'incentivo non per i privati non lo condivido. Servirebbero incentivi permanenti ed equilibrati per i privati permanenti in modo da.

Evitare turbative del mercato

Svecchiare il parco auto, infatti non è detto che chi oggi non può cambiare auto non lo possa fare domani.

Facendo così come si sta facendo si sta solo facendo il contrario penalizzando chi non può, agevolando chi può e facendo danno all'ambiente con sempre più catorci a benzina scatalizzati e dieselloni defappati....
 
Mi sembra che sia una indagine negli USA, ho letto oggi qualcosa, e siamo anche abbastanza oltre il 30.

Che dire segnali "incoraggianti" per chi come me ed altri amici sul forum sono tacciati (preciso già da ora che scherzo he! non scateniamo polemiche :emoji_innocent:) di essere refrattari alle nuove tecnologie

:emoji_wink:
ieri parlavo con un conoscente che ha da poco meno di 2 anni un Q8 e-tron con cui ha fatto circa 50k km ed è disperato.
Mi parlava testualmente di disagi "inenarrabili".
Si sbarazzerà a breve dell'auto rimettendoci parecchio e mi diceva che al massimo di elettrico si prenderà una di quelle vetturette per uso esclusivo cittadino
 
Non vorrei che il 30% fosse composto prevalentemente da acquirenti che si sono fatti attirare dalla novità dell'elettrico ma non hanno fatto bene i compiti a casa prima di comprare.
I casi limite come quello che ha appena descritto moogpsycho a me fanno sempre sorgere domande tipo.
Ma chi glielo ha fatto fare?
Ma prima di spendere una cifra importante per un'auto possibile che non abbiano verificato se per il loro utilizzo abituale poteva andare bene o se invece comportava disagi eccessivi?
Possibile che qualche venditore smaliziato gli abbia prospettato un'autonomia maggiore di quella reale e tempi di ricarica non realistici?

Per me è un po' presto per fare statistiche,come ha scritto qualcun altro chi ha speso 40000 euro o più per un'auto elettrica potrebbe anche non essere contentissimo ma non avere comunque intenzione di darla via per non rimetterci troppo.
Forse chi ha fatto una scelta ragionata (magari perchè ha un uso e una situazione abitativa che si sposano alla perfezione con la mobilità elettrica) non tornerebbe più indietro nemmeno se la transizione forzata non si verificasse.
Mentre chi ha fatto un acquisto d'impeto si è pentito,ma in quei casi pur non assolvendo la tecnologia e la rete di ricarica che sono ancora per certi versi acerbi visto che finora obblighi non ce n'erano significa proprio essersela cercata.
 
Non vorrei che il 30% fosse composto prevalentemente da acquirenti che si sono fatti attirare dalla novità dell'elettrico ma non hanno fatto bene i compiti a casa prima di comprare.
potrebbe essere, io stesso ho un amico impallinato e gli ho fatto presente tutte le difficoltà che avrà, adesso è li che ci pensa, ammesso creda che gli ho detto giusto, ma andrà a finire che la prende e ci si troverà dentro e ben gli starà...
 
Non vorrei che il 30% fosse composto prevalentemente da acquirenti che si sono fatti attirare dalla novità dell'elettrico ma non hanno fatto bene i compiti a casa prima di comprare.
I casi limite come quello che ha appena descritto moogpsycho a me fanno sempre sorgere domande tipo.
Ma chi glielo ha fatto fare?
Ma prima di spendere una cifra importante per un'auto possibile che non abbiano verificato se per il loro utilizzo abituale poteva andare bene o se invece comportava disagi eccessivi?
Possibile che qualche venditore smaliziato gli abbia prospettato un'autonomia maggiore di quella reale e tempi di ricarica non realistici?

Per me è un po' presto per fare statistiche,come ha scritto qualcun altro chi ha speso 40000 euro o più per un'auto elettrica potrebbe anche non essere contentissimo ma non avere comunque intenzione di darla via per non rimetterci troppo.
Forse chi ha fatto una scelta ragionata (magari perchè ha un uso e una situazione abitativa che si sposano alla perfezione con la mobilità elettrica) non tornerebbe più indietro nemmeno se la transizione forzata non si verificasse.
Mentre chi ha fatto un acquisto d'impeto si è pentito,ma in quei casi pur non assolvendo la tecnologia e la rete di ricarica che sono ancora per certi versi acerbi visto che finora obblighi non ce n'erano significa proprio essersela cercata.
sono i così detti early adopters.
Entusiasti per le nuove tecnologie, positivi, amano cavalcare le novità anche a rischio di commettere qualche errore. Se le cose vanno bene fanno una super figura perchè possono dire di aver compreso le potenzialità prima degli altri.
Per quanto conosco sono comunque tutte persone che possono permettersi lo scotto economico dell'errore, quindi se ne lamentano ma non incidono in modo strutturale sulle loro finanze
 
Io conosco di vista un ragazzo che ha una Ami e sembra contento.
O almeno ce l'ha da un paio d'anni e non ho visto annunci quindi penso che non abbia intenzione di venderla.
Abita in un condominio coi box e credo che per ricaricare quella non serva ne wall box ne permessi.
Probabilmente ricarica ogni sera e i 50-70 km di autonomia per una giornata gli bastano e gli avanzano.
E' pure la versione "sportiva" con gli adesivi...
 
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