<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 23 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

Credo che venda i classici articoli natalizi di scarso valore,per intenderci quelle cose che le donne adorano e che gli uomini non vorrebbero nemmeno se fossero loro a essere pagati per portarseli a casa.
Se uno guarda le coppie che girano tra le bancarelle dei mercatini di Natale è facile vedere negli occhi di lei la tenera gioia della fanciullezza.
Mentre di solito lui ricorda i carcerati dei film americani che stavano si all'aperto ma con la catena alla caviglia a picconare il terreno quindi proprio entusiasti non erano.

Hai appena descritto ciò che mi aspetta nel fine settimana....
 
Riconoscere solo parzialmente l'inflazione alle pensioni, siano pur esse da 34.000 euro al mese, è una sciocchezza di proporzioni intergalattiche e denota ancora una volta l'atavico odio per la ricchezza che alberga in ogni piega della società italiana.

Ovviamente ho tutta la mia comprensione per chi prende poco e stenta a campare ed è giustissimo che almeno costoro abbiano il 100% dell'inflazione.

Però va anche detto che chi prende di più ha chiaramente fornito contributi adeguati proprio perchè guadagnava di più quando lavorava, magari facendosi "il mazzo", o dopo aver studiato ed essersi laureato dopo 20 anni di studio. Quindi credo che sia giusto che si riprenda i contributi dati in 37 o 42 anni di onorato lavoro.

E poi non mi sembra giusto che chi prende 2.800 euro (lordi ovviamente) abbia riconosciuti circa 110 euro e chi ne prende 3.000 85. Cioè prendendo 200 euro in più di pensione ne prende 25 in meno di rivalutazione. Così si va verso l'appiattimento.

Infine è appena il caso si dire che risulta incostituzionale perchè la costituzione prevede l'adeguamento delle pensioni all'inflazione. Forse c'è la scappatoia perchè non dice "totale". Dovrei leggere l'articolo.
 
Comunque ripeto, essendoci risorse pubbliche scarse, è giusto che la priorità sia data ai più poveri. Però secondo me, nella fascia medio-alta, diciamo da 2.000 lordi a 4.000 lordi, dovrebbero avere tutti la stessa percentuale di rivalutazione, perchè è appunto assurdo che con 200-300 euro di differenza si scenda enormemente come rivalutazione.
 
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Hai appena descritto ciò che mi aspetta nel fine settimana....

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Due episodi freschi.

Stamattina mi telefona mia madre e mi dice che sta avendo un problema col pos.
Mi racconta cosa succede e cosa compare sul display e io a distanza non posso fare altro se non offrirle la soluzione standard da servizio assistenza "Prova a spegnere e riaccendere e vedi se funziona".
Non funziona.
La connessione c'era,il pos apparentemente funzionava ma appoggiando la carta compariva il messaggio inserire carta.
Inserendola (cosa che di solito risolve) appariva impossibile leggere questa carta.
Tre tentativi con lo stesso risultato.
Al che ovviamente il cliente ha detto la frase altrettanto standard "L'ho appena usata e funzionava deve essere un problema del suo pos".
E l'esercente potrebbe replicare "Ho appena fatto un altro pagamento e funzionava,deve essere un problema della sua carta".
Comunque non potendo fare gran che per risolvere il problema mia madre ha chiesto gentilmente al cliente se aveva un'altra carta oppure dei contanti.
Il cliente ha pagato cash ed è uscito (con la ricevuta lo specifico sempre per evitare fraintendimenti che possono essere antipatici) con stampata in fronte la classica espressione italica "Vabbè facciamo finta di crederci".
Che un esercente in buona fede (altrimenti non avrebbe chiesto se aveva un'altra carta) debba passare per furbo onestamente non mi pare giusto.
Premesso che secondo me al 99.9% era davvero la carta (una prepagata) a non funzionare e non il lettore bisogna mettere in conto che gli imprevisti possono capitare.
Il cliente pare che abbia storto il naso perchè i contanti gli servivano per altre spese (erano 10 euro) però con tutta la buona volontà mi viene da dire che 20 euro di riserva andrebbero sempre tenuti nel portafogli.
O magari andrebbero investiti in una lezione di poker incentrata sull'abilità di apparire impassibili.
Tu puoi benissimo pensare che un'esercente per uno scontrino da 10 euro di cui 2,20 di iva e 20 centesimi di commissioni si metta a fare truschini e a far finta che il pos non funzioni ma almeno non darlo a vedere per una questione di educazione.

Poi ho parlato con una ragazza che ha un negozietto in cui vende di tutto un po' e che nel periodo delle feste partecipa ai vari mercatini dell'avvento organizzati dal comune.
Credo che venda i classici articoli natalizi di scarso valore,per intenderci quelle cose che le donne adorano e che gli uomini non vorrebbero nemmeno se fossero loro a essere pagati per portarseli a casa.
Se uno guarda le coppie che girano tra le bancarelle dei mercatini di Natale è facile vedere negli occhi di lei la tenera gioia della fanciullezza.
Mentre di solito lui ricorda i carcerati dei film americani che stavano si all'aperto ma con la catena alla caviglia a picconare il terreno quindi proprio entusiasti non erano.
Comunque mi ha raccontato che è arrivata una cliente con una borsa da 3000 euro.
Io non me ne intendo ma lei ha l'occhio clinico.
La signora guarda i vari articoli che ha sul banco e sceglie un ammennicolo da 3 euro.
Poi le fa "Se ne prendo due mi fai 5 euro?".
Premesso che probabilmente il fatto che non fossero in un negozio ma all'aperto a una manifestazione assimilabile a una fiera può portare a pensare che la contrattazione sia parte del gioco.
La ragazza ci è comunque rimasta male nel vedere che una persona con una borsa che costa più di un anno di utenze domestiche (luce,gas,telefono,acqua,immondizia) le chiedesse uno sconto del 16,7% su un acquisto dall'importo così ridotto.
Ha detto di no e di fronte all'insistenza della cliente le ha risposto abbastanza per le rime,cosa che io non sarei stato in grado di fare.
Ognuno è libero di farsi la propria idea in merito e decidere se abbia fatto bene o abbia fatto male.
Ma comunque imho resta preoccupante il fatto che la ragazza sia stata costretta a decidere se assecondare il cliente (la cui pretesa può apparire poca cosa ma entriamo nell'ottica di idee che anche il profitto su articoli da 3 euro è poca cosa) oppure mantenere la propria posizione e guardarlo andare via.
Io probabilmente avrei optato per una soluzione diplomatica.
Avrei sorriso e avrei detto "Mi dispiace ma non posso proprio".
Oppure avrei ceduto perchè,spoiler alert,sono un pollo.
Resto comunque dell'idea che la ragazza avesse ragione a risentirsi considerando che stare tutta la giornata al freddo per offrire ai clienti qualcosa di caratteristico sotto le feste è un sacrificio (ovviamente è anche una fonte di guadagno extra intendiamoci) e secondo me non andrebbe ricambiato con richieste simili.

Per tornare al titolo del topic in certi frangenti pare che siamo davvero un paese di poveracci o almeno di poveretti se ci attacchiamo a uno sconto di 1 euro e non accettiamo un no come risposta.

Ti ho messo il mi piace, ma sl terzo capoverso ho perso la cognizione dello spazio e del tempo ...


:emoji_joy::emoji_joy::emoji_joy:

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Io pensavo di essere riuscito a mantenere alta l'attenzione del lettore lungo tutta la trama...:emoji_sweat_smile:

I due esempi da te citati indubbiamente testimoniano la pidocchiosita’, diciamo pure meschinità di taluni, però 2 persone non fanno statistica e peraltro non so se il titolo del topic si riferisca a ciò, oppure se voglia significare davvero la povertà che c’è nel Paese o evidenziare i milioni di finti poveri/furbacchioni, per non dire in qualche caso truffatori, che ci sono (penso di più quest’ultimo caso).

Dovremmo chiederlo all’opener. Intanto magari mi rileggo il primo post.
 
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Certamente l'argomento principale del topic era un altro e io mi ho usato il termine poveracci attribuendogli un altro significato.
Però penso che le due cose vadano purtroppo di pari passo.
Da un lato il fatto che per vari motivi ci sono persone che sulla carta risultano non dico indigenti ma quasi e che invece campano molto meglio di quanto dichiarano.
E dall'altro il fatto che purtroppo ormai si ragiona per categorie etichettando come disonesti alcuni e come santi altri.
Come hanno scritto altri utenti fare i conti in tasca agli altri non è semplice,purtroppo ci sono casi come quelli che ho citato in cui è proprio chi ha (almeno apparentemente) maggiori disponibilità economiche,senza volergliene fare una colpa,ad adottare comportamenti che uno si aspetterebbe da chi fatica a mettere insieme il pranzo e la cena.
 
purtroppo ci sono casi come quelli che ho citato in cui è proprio chi ha (almeno apparentemente) maggiori disponibilità economiche,senza volergliene fare una colpa,ad adottare comportamenti che uno si aspetterebbe da chi fatica a mettere insieme il pranzo e la cena.
mio suocero diceva che bisogna gurdare i "sciuri" per imparare a trattare i "dané".

Insomma, che se non sei un po' "filibustiere" [o "figlio di bustiere" come travisava l'assistente africano di mio padre] i soldi non li farai mai.
 
Il problema che vedo sempre più spesso uno scollamento fra "i mondi" di chi guadagna 600 € in meno di un'ora di lavoro e chi non li guiadagna lavorando un mese.

Proprio oggi vedevo una fattura di 600€, cui aggiungere altro centinaio di tasse e poi IVA [lascio immaginare la cifra finale], per una banale pratica per sistemare un quadrato di terra di pochi metri quadri malamente accatastato ... insomma un mese di pensione per la pensionata e credo poche ore al PC per il geometra che ha svolto la pratica.

E quindi un mese senza pensione per sanare un errore di un servizio dello Stato che, non solo non ti aiuta ma ti spenna.
 
Quindi credo che sia giusto che si riprenda i contributi dati in 37 o 42 anni di onorato lavoro.
Riprendersi i contributi non è esattamente lo spirito della pensione, anche perché c'è chi ha la fortuna di percepire l'assegno pensionistico, magari poi in reversibilità per decenni, anche ½ secolo, consistente in un importo ben superiore alle quote mensili versate, e chi, invece, è meno fortunato. Vero è che, altrettanto, è corretto mantenere una proporzionalità tra quanto versato e quanto percepito. Contando che, sul percepito, gravano imposte con aliquote progressive, e che il sistema di previdenza, integra anche l'assistenza sociale e, che, la struttura costituzionale nazionale prevede il principio solidarietà onde garantire a tutti il minimo per la sussistenza. Il limite sono sempre le casse vuote, ed il mancato gettito.
 
Questo è il dato (drammatico) fattuale. E visto che pensionati e dipendenti di fatto non possono per definizione evadere, il nero sta altrove...
scusa ma non ho potuto resistere dallo scrivere pur senza finire di leggere il thread e con il rischio che qualcuno mi abbia anticipato:

questa è una sciocchezza colossale

e per chiudere subito l'eventuale richiesta di approfondimenti cito solo alcuni evasori comuni, banalmente evidenti:
-dipendenti statali con lavoro secondario, svolto anche durante l"orario di lavoro ufficiale;
-pensionati che continuano l'attività non ufficialmente, se non ne intraprendono una completamente nuova

e potrei continuare
 
alcuni evasori comuni, banalmente evidenti:
-dipendenti statali con lavoro secondario, svolto anche durante l"orario di lavoro ufficiale;
Questi non sono solo evasori, ma anche fraudolenti truffatori...

P. S. Capita anche ai dipendenti privati, capita anche a loro di fare del nero fuori o dentro l'orario di lavoro o mentre sono in cassa integrazione, anche in combutta col ddl.
 
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