<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Un paese di poveracci | Page 22 | Il Forum di Quattroruote

Un paese di poveracci

MV5BZDg4N2U4MzktZjk0MC00ZTkwLTk0ZmEtMDU2NTg2OWEwMmE3XkEyXkFqcGdeQXVyMzM2NzgzNjM@._V1_.jpg
ahahahhahahahaha
ahahahahahahahah

Fooooosca!!!
 
L'altro giorno un cliente mi ha chiesto se poteva pagare metà in contanti e metà con la carta un conto di 30 euro e poi mi ha raccontato che sta per partire per Amsterdam per una riunione coi compagni di scuola.
 
Penso che avesse pochi soldi sul conto,forse era una prepagata non sono sicuro,e altrettanto pochi soldi nel portafogli.
Era per dire che su una spesa da 30 euro si trovava in apparente difficoltà tanto da doverla frazionare.
Però per la rimpatriata non hanno optato per la classica cena fuori in pizzeria.
 
Le aziende di informatica al sud sono veramente pochissime e solo adesso la puglia sta facendo in modo di favorire l'apertura di sedi a bari ad esempio.
Io da siciliano andato "al nord" per lavorare posso dire che dei miei amici solo 3 sono rimasti in sicilia, il resto siamo andati tutti via tra roma/milano/torino/svizzera contribuendo al trend positivo di quelle regioni, e torneremo definitamente al sud quando andremo in pensione contribuendo al trend negativo del sud.

Mio figlio ha un'azienda nel settore informatico e specificamente della formazione online e non. La sede è a Ragusa, ha una partnership con un gruppo americano, 20 dipendenti, 60 collaboratori esterni ed è leader del settore e-learning in Italia (con circa 500 clienti in tutta Italia e anche fuori), insieme a un'altra azienda.

E' partito da zero (con la moglie) circa 10 anni fa dopo aver lasciato il posto fisso presso altra azienda del settore (catanese). A volte volere è potere.
 
Avrà avuto solide competenze, puoi voler arrivare "in alto" ma se non hai competenze tecniche e soprattutto manageriali non vai lontano.

Sicuramente occorrono delle doti che non tutti hanno, ma ognuno ha uno o più talenti in qualcosa. Bisogna scoprirli e fare di tutto per farli emergere.
Ma nulla “piove dal cielo”, le cose bisogna sapersele conquistare e anche supportarle con gli studi giusti, le competenze giuste, i percorsi giusti.

Prima di acquisire il primo lavoro fece un corso di web designer al CEPU (con stage in azienda) e un corso di programmatore a casa, con insegnante privato. Ovviamente ciò mi è costato, ma è stato utile per acquisire competenze e le conoscenze appropriate, poi, lasciato il “posto” (il secondo perché ha lavorato in due società), il resto ce l’ha messo lui perché per fare l’imprenditore occorrono soprattutto coraggio, intelligenza e intraprendenza. Non bastano certo gli studi.

Idem sua moglie (sono entrambi CEO dell’azienda).
Scusate se siamo andati OT.
 
Ultima modifica:
Riporto un aneddoto.
La scorsa settimana vado a ritirare una tenda da stirare a domicilio da una cliente dei miei genitori.
Arrivo e quella che immaginavo essere una normalissima tenda (3 metri e mezzo per 4) era una roba enorme in velluto e seta bordeaux che non avrebbe sfigurato in un piccolo auditorium di un conservatorio.
Casa d'epoca,soffitti alti,finestre enormi,efficienza energetica ti saluto.
La proprietaria mi chiede subito quanto tempo ci vorrà per riaverla stirata e quanto costerà.
Ovviamente che ve lo dico a fare nessun compenso o mancia o rimborso benzina per il ritiro e la riconsegna a domicilio.
Ah non immaginatevi che si possa trattare di lavoro nero,i miei genitori non mi hanno mai dato una lira quindi tranquilli non c'è evasione solo servitù.
Le dico che per il prezzo devo parlare con mia madre.
Il giorno dopo le telefono e le riferisco il preventivo (non immaginatevi chissà quali cifre siamo intorno ai 50 euro).
Ho pensato che fosse caduta la linea,non sentivo più nulla.
Poi ha ritrovato la voce e mi ha detto che voleva spendere al massimo 20 euro (immagino in nero anche se non l'ha detto esplicitamente).
Avrei voluto rispondere che io vorrei andare in un concessionario con 10000 euro e prendere una Tesla,o andare al supermercato e con 10 euro riempire il carrello...
Invece le ho spiegato come verrà stirata esattamente e la stima sul tempo che ci vorrà.
Alla fine accetta malvolentieri il preventivo che si è rivelato comunque troppo ottimista perchè il lavoro ha richiesto quasi 90 minuti,un gran male al braccio e l'aiuto di una seconda persona.
Quindi il prezzo doveva essere addirittura più alto.
Ecco a me queste cose fanno un po' incaXXare.
Premesso che ognuno fa il proprio lavoro quindi non è una colpa non sapere in cosa consiste il lavoro di un'altra persona almeno una volta che tale lavoro viene spiegato per filo e per segno andrebbe rispettato.
20 euro per 90 minuti di lavoro in 2 persone a mio modo di vedere è un insulto,senza contare il servizio a domicilio.
Fosse una pensionata con la minima potrei ancora capire ma i signori quando ci si mettono sanno comportarsi veramente da pezzenti.
Sono le stesse persone che se vanno dal medico privatamente e gli chiede solo 80 euro in nero invece di 120 per una visita da 10 minuti escono pensando "Che brava persona mi ha fatto risparmiare".
Se gliene chiedi 40 per 90 minuti di lavoro con ricevuta ma non sei dottore allora pensano "Che ladro".
Poi che il dottore debba guadagnare di più di chi non è dottore è sacrosanto,ma non significa che chi non è dottore debba campare di elemosina.
Se non abbandoniamo questa spocchia che porta spesso a sottovalutare il lavoro altrui ho idea che presto o tardi anche i dottori dovranno lavarsi e stirarsi le mutande da soli perchè non rimarrà più nessuno disposto a fare il servo e a dire grazie come è umano lei.
Ma di che mi preoccupo qualcuno che per bisogno accetterà di lavorare per poco o niente ci sarà sempre,l'unica cosa su cui si può contare,e di cui si può approfittare,è proprio quella.
 
Che tristezza. Tuttavia, alla sua richiesta di spendere 20 € sarebbe stato opportuno dire che se fosse stata un'altra persone le sarebbe costato 120.
Oppure, consapevoli del fatto che ormai per 20 € nessuno esce nemmeno di casa, sarebbe stato ancor più producente dirle che se la sua aspettativa era quella le riporti la tenda perchè non ci stai dentro.

Che affari si può fare con una "cliente" così in futuro?

Aldilà delle mie considerazioni commerciali non richieste (e mi scuso) penso che sicuramente i nipoti di questa signora un giorno saranno molto felici, alimentando di fatto quanto detto qualche post più su: grande ricchezza crea gente debole.
 
dirle che se la sua aspettativa era quella le riporti la tenda perchè non ci stai dentro.

A voler fare proprio le cose per bene avrei dovuto dirle di mandare qualcun altro (chissà se ne trova tanti di fessi che fanno le commissioni senza chiedere qualcosa per il disturbo) a riprenderla.
Per evitare di perdere tempo e benzina due volte.
Ma bisogna avere il pelo sullo stomaco.
 
Per i pensionati.
L’altro ieri l’ISTAT ha comunicato il dato definitivo dell’inflazione dell’anno 2023 “acquisita” fino a ottobre, dato indispensabile per l’aumento delle pensioni 2024.

L’inflazione acquisita al 31/10/23 è stata pari al 5.4%. Quindi chi prende fino a 4 volte il (nuovo, 2023) minimo (568 euro circa) prenderà il 5.4% in più.
Chi prende da 4 a 5 volte il minimo prenderà l’85% del 5.4%.
Chi prende da 5a 6 volte il minimo prenderà il 53% del 5.4%, e così via con le percentuali dell’anno scorso, tranne chi prende più di 10 volte il minimo (oltre 5.680 euro lordi al mese), che avrà riconosciuto solo il 22% dell’inflazione.

Probabilmente da febbraio 2024 con l’arretrato di gennaio.
 
Due episodi freschi.

Stamattina mi telefona mia madre e mi dice che sta avendo un problema col pos.
Mi racconta cosa succede e cosa compare sul display e io a distanza non posso fare altro se non offrirle la soluzione standard da servizio assistenza "Prova a spegnere e riaccendere e vedi se funziona".
Non funziona.
La connessione c'era,il pos apparentemente funzionava ma appoggiando la carta compariva il messaggio inserire carta.
Inserendola (cosa che di solito risolve) appariva impossibile leggere questa carta.
Tre tentativi con lo stesso risultato.
Al che ovviamente il cliente ha detto la frase altrettanto standard "L'ho appena usata e funzionava deve essere un problema del suo pos".
E l'esercente potrebbe replicare "Ho appena fatto un altro pagamento e funzionava,deve essere un problema della sua carta".
Comunque non potendo fare gran che per risolvere il problema mia madre ha chiesto gentilmente al cliente se aveva un'altra carta oppure dei contanti.
Il cliente ha pagato cash ed è uscito (con la ricevuta lo specifico sempre per evitare fraintendimenti che possono essere antipatici) con stampata in fronte la classica espressione italica "Vabbè facciamo finta di crederci".
Che un esercente in buona fede (altrimenti non avrebbe chiesto se aveva un'altra carta) debba passare per furbo onestamente non mi pare giusto.
Premesso che secondo me al 99.9% era davvero la carta (una prepagata) a non funzionare e non il lettore bisogna mettere in conto che gli imprevisti possono capitare.
Il cliente pare che abbia storto il naso perchè i contanti gli servivano per altre spese (erano 10 euro) però con tutta la buona volontà mi viene da dire che 20 euro di riserva andrebbero sempre tenuti nel portafogli.
O magari andrebbero investiti in una lezione di poker incentrata sull'abilità di apparire impassibili.
Tu puoi benissimo pensare che un'esercente per uno scontrino da 10 euro di cui 2,20 di iva e 20 centesimi di commissioni si metta a fare truschini e a far finta che il pos non funzioni ma almeno non darlo a vedere per una questione di educazione.

Poi ho parlato con una ragazza che ha un negozietto in cui vende di tutto un po' e che nel periodo delle feste partecipa ai vari mercatini dell'avvento organizzati dal comune.
Credo che venda i classici articoli natalizi di scarso valore,per intenderci quelle cose che le donne adorano e che gli uomini non vorrebbero nemmeno se fossero loro a essere pagati per portarseli a casa.
Se uno guarda le coppie che girano tra le bancarelle dei mercatini di Natale è facile vedere negli occhi di lei la tenera gioia della fanciullezza.
Mentre di solito lui ricorda i carcerati dei film americani che stavano si all'aperto ma con la catena alla caviglia a picconare il terreno quindi proprio entusiasti non erano.
Comunque mi ha raccontato che è arrivata una cliente con una borsa da 3000 euro.
Io non me ne intendo ma lei ha l'occhio clinico.
La signora guarda i vari articoli che ha sul banco e sceglie un ammennicolo da 3 euro.
Poi le fa "Se ne prendo due mi fai 5 euro?".
Premesso che probabilmente il fatto che non fossero in un negozio ma all'aperto a una manifestazione assimilabile a una fiera può portare a pensare che la contrattazione sia parte del gioco.
La ragazza ci è comunque rimasta male nel vedere che una persona con una borsa che costa più di un anno di utenze domestiche (luce,gas,telefono,acqua,immondizia) le chiedesse uno sconto del 16,7% su un acquisto dall'importo così ridotto.
Ha detto di no e di fronte all'insistenza della cliente le ha risposto abbastanza per le rime,cosa che io non sarei stato in grado di fare.
Ognuno è libero di farsi la propria idea in merito e decidere se abbia fatto bene o abbia fatto male.
Ma comunque imho resta preoccupante il fatto che la ragazza sia stata costretta a decidere se assecondare il cliente (la cui pretesa può apparire poca cosa ma entriamo nell'ottica di idee che anche il profitto su articoli da 3 euro è poca cosa) oppure mantenere la propria posizione e guardarlo andare via.
Io probabilmente avrei optato per una soluzione diplomatica.
Avrei sorriso e avrei detto "Mi dispiace ma non posso proprio".
Oppure avrei ceduto perchè,spoiler alert,sono un pollo.
Resto comunque dell'idea che la ragazza avesse ragione a risentirsi considerando che stare tutta la giornata al freddo per offrire ai clienti qualcosa di caratteristico sotto le feste è un sacrificio (ovviamente è anche una fonte di guadagno extra intendiamoci) e secondo me non andrebbe ricambiato con richieste simili.

Per tornare al titolo del topic in certi frangenti pare che siamo davvero un paese di poveracci o almeno di poveretti se ci attacchiamo a uno sconto di 1 euro e non accettiamo un no come risposta.
 
Per i pensionati.
L’altro ieri l’ISTAT ha comunicato il dato definitivo dell’inflazione dell’anno 2023 “acquisita” fino a ottobre, dato indispensabile per l’aumento delle pensioni 2024.

L’inflazione acquisita al 31/10/23 è stata pari al 5.4%. Quindi chi prende fino a 4 volte il (nuovo, 2023) minimo (568 euro circa) prenderà il 5.4% in più.
Chi prende da 4 a 5 volte il minimo prenderà l’85% del 5.4%.
Chi prende da 5a 6 volte il minimo prenderà il 53% del 5.4%, e così via con le percentuali dell’anno scorso, tranne chi prende più di 10 volte il minimo (oltre 5.680 euro lordi al mese), che avrà riconosciuto solo il 22% dell’inflazione.

Probabilmente da febbraio 2024 con l’arretrato di gennaio.
Riconoscere solo parzialmente l'inflazione alle pensioni, siano pur esse da 34.000 euro al mese, è una sciocchezza di proporzioni intergalattiche e denota ancora una volta l'atavico odio per la ricchezza che alberga in ogni piega della società italiana.
 
Back
Alto