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Quale futuro per Alfa Romeo?

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la Fiat Coupè nelle competizioni, magari nei rally, magari con la trazione integrale, in fondo la meccanica è sempre quella con l'aggiunta del 2.0 20v 5 cilindri turbo, ma anche col 2.0 16v della 155.....ormai stra collaudato.
Per carità, sarebbe stato un gran mezzo da elaborare in Abarth, ma la cacciata del grandissimo Ghidella, ha spento ogni velleità ad un progetto che, almeno stilisticamente ancora oggi è un unicum. La coupé turbo 4wd, ben assettata, sarebbe stata una rivale p.es. la calibra turbo 4wd, celica, impreza, anche per campionato turismo su pista.
 
il paradosso è che magari una Delta 2.0 HF HPE ad oggi vale più di una 155 Q4
Il punto nodale sta nel palmares delle competizioni, la Delta è ineguagliabile, la 155 plurivittoriosa è più legata alla GTA del DTM. Gli alfisti prediligono la discendenza del Busso, meno del bialbero Lampredi. Ecco, casomai, nel DTM si sarebbe potuto far correre una Dedra con meccanica Deltona Evo, a fare un derby fuori casa con la 155 GTA. Ma, ripeto, Lancia, perso l'ing. Ghidella, mai abbastanza compianto, non ha più calato giù assi da briscola.
 
Alla fine quella di Ghidella è stata una parentesi e pure finita male per lui. Ricordiamoci che lo stesso Umberto Agnelli preferiva la Ritmo alla Delta - stessa base meccanica - perché costava di meno. La cultura industriale, la voglia di fare impresa e di stare sul mercato, non è diffusa in quel del Lingotto; eccellenze tecniche a profusione, eccellenze manageriali tante, ma la voglia di guadagnarsi la pagnotta facendo automobili forse è stata nelle corde dell'Avvocato dei tempi d'oro ma poi si è estinta
 
Ricordiamoci che lo stesso Umberto Agnelli preferiva la Ritmo alla Delta - stessa base meccanica - perché costava di meno.
Il tempo è galantuomo. Vedi più delle Ritmo in giro? Neanche i modelli speciali tipo 105TC, 130 Abarth, cabrio Palinuro. Delta invece ne vedo, anche dal meccanico, tenute come gioielli, anche le semplici LX prima serie.

Poi Umberto non era esattamente il più appassionato.
 
Beh, le decisioni erano prese in Corso Marconi, non al Lingotto. Più che altro l'impronta sul bilancio senza prodotto fu di Romiti.
Ricordiamoci pero' che fu proprio l'avvocato a scegliere Romiti anziche' Ghidella .... e infatti dopo la Punto la Fiat e tutto il gruppo si e' spento facendo ancora qualche scintilla solo con 156 e 147.
 
fin'ora le uniche due Alfa decenti sono Giulia e Stelvio nate a Modena e quindi quasi Maserati,

Sono nate a Modena, però non in via Ciro Menotti, bensì in un apposito stabile, con circa 1.000 addetti, non della Maserati, ma della Fiat o se volete FCA.

Solo anni dopo quel sito è stato ristrutturato, chiamato Innovation Lab e passato da Alfa Romeo a Maserati sempre sotto l'egida FCA e poi Stellantis. Quindi è impropria l'equazione Alfa di Modena=Maserati.
 
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Ricordiamoci pero' che fu proprio l'avvocato a scegliere Romiti anziche' Ghidella
Credo fosse già un "vecio" decadente, credo circondato male, la morte del delfino, forse anche qualche scossone dalla I guerra del golfo, tangentopoli che ha spazzato via antichi riferimenti. Diciamo un declino rapido in pochi anni, sino ad inizio millennio con la cura Marchionne... più finanza e meno prodotto... sino ad oggi... wordless...
 
Il punto nodale sta nel palmares delle competizioni, la Delta è ineguagliabile, la 155 plurivittoriosa è più legata alla GTA del DTM. Gli alfisti prediligono la discendenza del Busso, meno del bialbero Lampredi. Ecco, casomai, nel DTM si sarebbe potuto far correre una Dedra con meccanica Deltona Evo, a fare un derby fuori casa con la 155 GTA. Ma, ripeto, Lancia, perso l'ing. Ghidella, mai abbastanza compianto, non ha più calato giù assi da briscola.

Se vogliamo dirla tutta le cose andarono come segue.
Nella sostanza ci fu una "staffetta" Lancia-Alfa Romeo. Lancia aveva quel missile da rally che era la Deltona, vincitrice del mondiale per ben 6 anni di fila (1987-88-89-90-91-92).

Poi quella meccanica fu trasferita sulla 155, pensando di ritrovare in pista la competitività avuta nei rally. Fu così creata la 155 Q4, che in gara divenne la 155 GTA. La GTA però vinse "solo" il titolo italiano (con Larini), nel 1992. Il mondiale "Turismo" non esisteva più, e quindi si decise di partecipare al DTM, che aveva un prestigio simile a un mondiale.

La Q4 GTA quindi fu gettata alle ortiche (poi anni dopo tornò nelle gare in salita e al Motor Show), e nacque la 155 TI-DTM 4RM. Un "mostro" tecnologico, progettato da ingegneri soprattutto di provenienza Abarth-Lancia (oltre che Alfa), dotato di un eccezionale motore V6 stile F.1, e nel 1993 Larini e l'Alfa vinsero (in Germania) il DTM, facendo anche vendere molte Alfa 155 in terra tedesca.
Poi si proseguì nell'ITC, un campionato internazionale FIA che però non era un vero campionato del mondo e purtroppo, nonostante un sacco di vittorie di Larini e Nannini, quel campionato fu solo sfiorato ma non vinto.

Nel frattempo Tarquini portava al successo la 155 D2 (una vera "derivata di serie" 4 cilindri e non un mostro da corsa come la DTM) nel prestigioso BTCC in Inghilterra, nel 1994. Fino al 1997 la 155 D2 raccolse tanti successi in giro per l'Europa e il mondo (tra l'altro un campionato turismo spagnolo con Giovanardi), poi arrivò la 156, ma questa è un'altra storia...

Ma tutto ciò è il passato, il futuro sarà molto diverso.
 
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