<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quale futuro per Alfa Romeo? | Page 415 | Il Forum di Quattroruote

Quale futuro per Alfa Romeo?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Quello che dice lui lo dicono quasi tutti i CEO automobilistici.
Purtroppo l’Europa ha preso una decisione, che appare a tutti irreversibile, quindi ci si dovrà adattare.
E Alfa Romeo sembra in prima linea sull’adeguamento alle norme europee.

Sarebbe bello se ogni tanto qualcuno si chiedesse chi è "l'Europa", e chi decide le decisioni della "Europa" :D.
 
Sarebbe bello se ogni tanto qualcuno si chiedesse chi è "l'Europa", e chi decide le decisioni della "Europa" :D.
L'Europa è un tavolo in cui ogni paese cerca di arraffare il più possibile imponendo agli altri decisioni che gli fanno comodo. Negli ultimi 30 anni chi ha fatto e disfatto è stata la Germania, l'unico paese ad avere una propria strategia economica (e basta, la geopolitica non è il suo forte). La normativa sull'auto elettrica ne è l'esempio più classico: per proteggere lo loro industria, i tedeschi hanno imposto tempi e modi della transizione al "green. Solo che lo hanno fatto da una posizione puramente dogmatica, senza fare i conti con la realtà, e ora si sono resi conto che stanno distruggendo il termico, ovvero un secolo di dominio che ha reso la Germania quello che è, senza guadagnare nulla sull'elettrico. Una frittata colossale; la MEB non è solo una piattaforma mediocre, rischia di essere, o forse lo è già, la Delta 2 e kappa di VAG
 
Quello che dice lui lo dicono quasi tutti i CEO automobilistici.
Purtroppo l’Europa ha preso una decisione, che appare a tutti irreversibile, quindi ci si dovrà adattare.
E Alfa Romeo sembra in prima linea sull’adeguamento alle norme europee.
Che so potrebbe essere piu chiaro e che spiegasse cosa vuole davvero fare al riguardo non solo lamentarsi....VW ha investito sicuramente piu di Stellantis al riguardo e oltre alle lamentele e il mal contento che deve mandare operai a casa dice quale direzione vuole andare...
 
L'Europa è un tavolo in cui ogni paese cerca di arraffare il più possibile imponendo agli altri decisioni che gli fanno comodo. Negli ultimi 30 anni chi ha fatto e disfatto è stata la Germania, l'unico paese ad avere una propria strategia economica (e basta, la geopolitica non è il suo forte). La normativa sull'auto elettrica ne è l'esempio più classico: per proteggere lo loro industria, i tedeschi hanno imposto tempi e modi della transizione al "green. Solo che lo hanno fatto da una posizione puramente dogmatica, senza fare i conti con la realtà, e ora si sono resi conto che stanno distruggendo il termico, ovvero un secolo di dominio che ha reso la Germania quello che è, senza guadagnare nulla sull'elettrico. Una frittata colossale; la MEB non è solo una piattaforma mediocre, rischia di essere, o forse lo è già, la Delta 2 e kappa di VAG

Beh, furbi o ......

Il capo della VW lancia l’allarme: la VW “non è più competitiva”
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28 novembre 2023 | FOCUS in linea La Volkswagen sta subendo significativi cambiamenti di personale poiché il capo del marchio ammette che il marchio non è più competitivo come la più grande casa automobilistica tedesca. Ora un certo numero di posti di lavoro devono essere eliminati.
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Lunedì il capo del marchio VW Thomas Schäfer ha dichiarato in un'assemblea generale a Wolfsburg: "Con molte delle nostre precedenti strutture, processi e costi elevati, non siamo più competitivi come marchio VW". compreso il personale”.
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Come ha appreso la "Bild" da un portavoce della VW, l'affermazione "non competitiva" si riferiva al marchio VW. Ciò comporta costi amministrativi, costi salariali e produttività. Il marchio VW sta ora conducendo un “programma di prestazioni” per trovare soluzioni.
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Il risparmio sul personale è inevitabile Secondo il rapporto, altre case automobilistiche come Tesla hanno ridotto significativamente i costi di produzione e quindi realizzano profitti significativamente maggiori per veicolo venduto rispetto a VW. Anche le case automobilistiche Stellantis e Renault hanno recentemente dovuto varare programmi di austerità.
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Sebbene il direttore delle risorse umane della VW Gunnar Kilian abbia affermato che la questione del pensionamento parziale potrebbe essere un “vantaggio” in caso di riduzione dei posti di lavoro, la maggior parte dei risparmi dovrebbe provenire da altre misure. Ha chiarito che i tagli al personale erano inevitabili. "Dobbiamo ridurre i nostri costi e cavarcela con meno dipendenti per rimanere un datore di lavoro a prova di futuro." Non è ancora chiaro quante posizioni saranno interessate. Secondo il responsabile del comitato aziendale Daniela Cavallo fino al 2029 non si dovrebbe derogare ai contratti collettivi e alla sicurezza del lavoro.
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Il CEO Oliver Blume ha annunciato venerdì in un'intervista al “Frankfurter Allgemeine Zeitung” che il programma di risparmio previsto comporterà anche una riduzione del personale, ma che ciò dovrà avvenire in modo socialmente responsabile. VW sta pianificando un programma di efficienza da un miliardo di dollari per il principale marchio Volkswagen. Entro il 2026, si dovrebbero risparmiare dieci miliardi di euro e aumentare il ritorno sulle vendite del marchio dal 3,4 al 6,5%.
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VW ha imposto un blocco delle assunzioni all'inizio di novembre Il progetto è in discussione con il comitato aziendale da ottobre. "Tutte le misure necessarie sono sul tavolo", ha detto Schäfer. "Ora dobbiamo finalizzare i punti chiave dell'accordo insieme ai dipendenti entro la fine dell'anno." Secondo un messaggio pubblicato sulla intranet del gruppo, non ci sono ancora decisioni. Il 6 dicembre i dipendenti verranno informati sullo stato provvisorio durante una riunione aziendale.
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Come misura immediata, la VW aveva già imposto all'inizio di novembre un blocco delle assunzioni per le sue sedi più importanti. "Ma questo da solo non è sufficiente", ha affermato il direttore delle risorse umane Kilian. Ma non si tratta solo di tagli alla forza lavoro. “Il programma di efficienza non si basa esclusivamente sulle misure relative al personale. La maggior parte dei 10 miliardi destinati al marchio VW vengono forniti attraverso altre misure”.
 
Arriva la STLA Large a Cassino, il prossimo anno per la Grecale, dal 2025 per le nuove Giulia e Stelvio. Con volumi che si prevedono bassi, ancora più bassi degli attuali..
Certo è che nell'anno del signore 2025, se non ti chiami Tesla, è difficile pensare a grandi tirature per modelli elettrici. Però, alla fine, invece che continuare a vivacchiare malamente come oggi, tanto vale giocarsi il tutto per tutto

https://www.quattroruote.it/news/in..._le_eredi_elettriche_di_giulia_e_stelvio.html
 
Arriva la STLA Large a Cassino, il prossimo anno per la Grecale, dal 2025 per le nuove Giulia e Stelvio. Con volumi che si prevedono bassi, ancora più bassi degli attuali..
Certo è che nell'anno del signore 2025, se non ti chiami Tesla, è difficile pensare a grandi tirature per modelli elettrici. Però, alla fine, invece che continuare a vivacchiare malamente come oggi, tanto vale giocarsi il tutto per tutto

https://www.quattroruote.it/news/in..._le_eredi_elettriche_di_giulia_e_stelvio.html

Grecale termica come tutti sappiamo è prodotta sulla piattaforma giorgio con passo allungato e comparto sospensioni/sterzo più da turistica. La versione BEV (Folgore) sarà sempre sullo stesso pianale fortemente modificato per l'elettrico

quindi il pianale STLA large sarà Giorgio modificato? ...e quindi anche per giulia è stelvio BEV saranno su questo pianale?

..dall'articolo su QR si deduce questo
 
Grecale termica come tutti sappiamo è prodotta sulla piattaforma giorgio con passo allungato e comparto sospensioni/sterzo più da turistica. La versione BEV (Folgore) sarà sempre sullo stesso pianale fortemente modificato per l'elettrico

quindi il pianale STLA large sarà Giorgio modificato? ...e quindi anche per giulia è stelvio BEV saranno su questo pianale?

..dall'articolo su QR si deduce questo
Grecale folgore nasce su STLA Large, lo dice l'articolo e i comunicati sindacali; d'altronde che senso avrebbe farla su un'altra piattaforma?
Che Giulia e Stelvio elettriche saranno su Large è noto da mesi.
Circa la storia, tanto cara agli alfisti, che Large dervi da Giorgio, è cosa nota pure quella ma bisogna vedere cosa significa derivare da. Una è termica e basta, l'altra è elettrica e basta, quindi le due cose non ci azzeccano nulla. Sarà grasso che cola se permetterà di ospitare la stessa geometria delle sospensioni o lo stesso sterzo, per il resto una è bianca e l'altra è nera, una è un pianale con una certa distribuzioni di pesi pensata per motori anteriori longitudinali e trazione posteriore, l'altra è una skateboard con batterie nel pianale e N (di sicuro fino a 3) motori elettrici con trazione che può cambiare da anteriore a posteriore a integrale con facilità estrema. Per inciso, si parla insistentemente della quadrifoglio con 1000cv e tre motori.
Comuqnue sia, la derivazione o meno da questo o quello non avrà alcuna rilevanza commerciale, nonostante gli accaniti osanna da parte dei youtuber
 
Grecale folgore nasce su STLA Large, lo dice l'articolo e i comunicati sindacali; d'altronde che senso avrebbe farla su un'altra piattaforma?
Che Giulia e Stelvio elettriche saranno su Large è noto da mesi.
Circa la storia, tanto cara agli alfisti, che Large dervi da Giorgio, è cosa nota pure quella ma bisogna vedere cosa significa derivare da. Una è termica e basta, l'altra è elettrica e basta, quindi le due cose non ci azzeccano nulla. Sarà grasso che cola se permetterà di ospitare la stessa geometria delle sospensioni o lo stesso sterzo, per il resto una è bianca e l'altra è nera, una è un pianale con una certa distribuzioni di pesi pensata per motori anteriori longitudinali e trazione posteriore, l'altra è una skateboard con batterie nel pianale e N (di sicuro fino a 3) motori elettrici con trazione che può cambiare da anteriore a posteriore a integrale con facilità estrema. Per inciso, si parla insistentemente della quadrifoglio con 1000cv e tre motori.
Comuqnue sia, la derivazione o meno da questo o quello non avrà alcuna rilevanza commerciale, nonostante gli accaniti osanna da parte dei youtuber

la grecale bev fu presentata assieme alla termica .. e fu chiaramente detto che il pianale ovviamente era lo stesso (termica e bev) .. con gli opportuni adattamenti … come potrebbe mai essere diverso … !?

ti è chiaro che la grecale elettrica è la stessa della termica (presentata un paio di anni fa) ?

ergo come sostenevo da anni STLA LARGE è praticamente Giorgio .. secondo me faranno anche le termiche (come per Grecale) .. visto l’andamento delle vendite delle bev a dir poco ridicole … ma questo lo vedremo

Qui lo dice chiaramente

https://www.quattroruote.it/news/nu...ni_motori_autonomia_batteria_prestazioni.html

te lo incollo per tua comodità

Telaio e sospensioni. La piattaforma è la stessa delle altre Grecale (quindi con scocca di acciaio con parti di alluminio), con la differenza che sul fondo viene posizionata la batteria da 105 kWh. All'anteriore troviamo delle sospensioni a quadrilatero con asse sterzante virtuale, mentre al posteriore l'architettura è di tipo Multilink: su entrambi gli assi sono presenti ammortizzatori attivi abbinati a molle pneumatiche, una soluzione che consente di far convivere le ragioni del confort e della guida dinamica. Il sistema è controllabile elettricamente dall'abitacolo e consente di variare il setup dell'assetto a seconda della modalità di guida selezionata. In gamma saranno presenti cerchi di lega con tre diversi diametri, da 19 a 21 pollici (con pneumatici da 255 mm all'anteriore e da 295 mm al posteriore, con l'eccezione dei 19 che montano 255 anche dietro), mentre l'impianto frenante prevede dischi ventilati monolitici su entrambi gli assi. Sull'avantreno sono presenti dei 350x28 mm abbinati a pinze fisse a quattro pistoncini firmate Brembo, mentre sul retrotreno lo spessore è leggermente inferiore, mentre il diametro non cambia: 350x22 mm con pinze flottanti prodotte dalla Continental.
 
Ultima modifica:
Probabilmente Antonios ritiene che il pianale skateboard, non avendo il “ponte” centrale per il passaggio della trasmissione, non possa essere il Giorgio, però se Quattroruote dice che è un Giorgio modificato non vedo perché non dobbiamo crederci. Evidentemente le fonti interne dicono ciò.
Non credo che sia così difficile una modifica che “appiani” la zona della trasmissione. Del resto le sospensioni anteriori e posteriori sono quelle della Grecale termica, identiche, come si può vedere dal pianale “nudo” mostrato sempre da Quattroruote, con il marchio del tridente ben visibile al centro (ma questo non vuol dire nulla, ok).

Più tardi metterò un filmato di “Motor 1” (non è una rivista quindi si può mettere) dove viene spiegato come la piattaforma Giorgio è stata modificata per ospitare i componenti elettrici. Tra l’altro viene detto che nella Stelvio c’era già un “rialzo” sotto per le eventuali batterie.

Sicuramente è una vettura ingegnerizzata e costruita in Italia, e questo è già tanto, e mi sembra che non utilizzi alcun componente tecnico di origine Peugeot, nemmeno la power unit elettrica, che dovrebbe essere, come per la GranTurismo Folgore e la MC20 Folgore, un progetto congiunto Marelli-Maserati.

Restando in topic, vedremo se le eredi di Giulia e Stelvio utilizzeranno sempre questa piattaforma Giorgio modificata, che non ho capito se sia un’alternativa alla STLA large, se sia la STLA large una variante di questa piattaforma o se siano due modi per identificare lo stesso prodotto.
 
Ultima modifica:
Pilota, a parte il fatto che la Large ancora non l'ha vista nessuno quindi va preso tutto col beneficio di inventario, la mia è una constatazione logica che deriva da un semplice fatto: una piattaforma nativa BEV ed una nativa termica hanno requisiti di progetto totalmente diversi. Per fare un paragone grossolano, sarebve come dire che puoi derivare un CD player da un giradischi: in comune hanno che girano un disco e basta.
Il discorso del "derivato da" è fumoso, può dire tutto e niente, soprattutto può essere il tipico messaggio che il marketing diffonde per nobilitare la nuova nata; magari di uguale hanno solo un braccetto e i markettari ci scrivono derivato da.
Io penso e spero che la comunanza sia nelle sospensioni, almeno come possibilità di adottare lo stesso schema della Giulia. Già per lo sterzo, che pure adoro, mi auguro che si possa almeno optare per un drive by wire. Tutto il resto di comune che può avere? Passo, distribuzione dei pesi, peso stesso, disposizione dei motori, numero di motori, il cambio che non c'è.. e all'atto pratico (piacere di guida) che resta di Giorgio se la stravolgi e la rifai elettrica? Boh, tutto da vedere. Qui aleggia un feticcio che si chiama Giorgio; capisco le ragioni ma Giorgio è il passato, durato un battito di ciglia. Ed è purtoppo un bene che sia così, perché se non pensi prima di tutto a batterie e software e poi al resto rimani con le pezze al sedere - vedi Audi
 
Ultima modifica:
condivido AntonioS, d'altrocando una piattaforma elettrica è fatta di 1 o 2 motori, ne cambio ne albero di trasmissione, quindi il tunnel centrale non ha più motivo di esistere, non ci passa manco la marmitta. Treanne che non si utilizzi uno schema a T come la Maserati MC20 Folgore con le batterie al centro e la seduta bassa
 
Pilota, a parte il fatto che la Large ancora non l'ha vista nessuno quindi va preso tutto col beneficio di inventario, la mia è una constatazione logica che deriva da un semplice fatto: una piattaforma nativa BEV ed una nativa termica hanno requisiti di progetto totalmente diversi. Per fare un paragone grossolano, sarebve come dire che puoi derivare un CD player da un giradischi: in comune hanno che girano un disco e basta.
Il discorso del "derivato da" è fumoso, può dire tutto e niente, soprattutto può essere il tipico messaggio che il marketing diffonde per nobilitare la nuova nata; magari di uguale hanno solo un braccetto e i markettari ci scrivono derivato da.
Io penso e spero che la comunanza sia nelle sospensioni, almeno come possibilità di adottare lo stesso schema della Giulia. Già per lo sterzo, che pure adoro, mi auguro che si possa almeno optare per un drive by wire. Tutto il resto di comune che può avere? Passo, distribuzione dei pesi, peso stesso, disposizione dei motori, numero di motori, il cambio che non c'è.. e all'atto pratico (piacere di guida) che resta di Giorgio se la stravolgi e la rifai elettrica? Boh, tutto da vedere. Qui aleggia un feticcio che si chiama Giorgio; capisco le ragioni ma Giorgio è il passato, durato un battito di ciglia. Ed è purtoppo un bene che sia così, perché se non pensi prima di tutto a batterie e software e poi al resto rimani con le pezze al sedere - vedi Audi

Metto il filmato, tecnicamente interessante, di cui parlavo ieri (ero col cell e non partiva il link), dove si evidenziano "dal vivo" le stesse cose scritte da Quattroruote web.
E' di EVS ma comunque è il tester di Motor 1.

 
Qui sotto la descrizione tecnica dell'ing. Massai per conto di Quattroruote. Molto interessante. I motori (con la fusione Maserati nel carter) sono 2, uno anteriore e uno posteriore, entrami da 200 Kw continui.
Sospensioni A/P, scatola sterzo e cremagliera sterzo sono integralmente trapiantati della versione termica, e non credo che fossero totalmente trapiantabili su un eventuale pianale di origine Peugeot.

 
Ultima modifica:
Interessante, Qualunque cosa sarà Large, io spero che sia competitiva. Il che significa batteria, autonomia, software al top. Le sospensioni, mi dispiace, vengono dopo; oramai non sono più un discrimine, un aspetto veramente qualificante, ammesso che lo fossero in maniera determinante prima. Tutte le elettriche del segmento D, anche cinesi, hanno sospensioni minimo coi quadrilateri, un pò per gestire le potenze in gioco, un pò perché coi prezzi di cui stiamo parlando l'aggravio di costi non è un problema. Certo, c'è poi la messa a punto, il manico dei collaudatori, ma come reparto meccanico siamo ampiamente livellati. Sarebbe un shock non vedere qualcosa che oggi è considerato nobile sulle nuove Giulia e Stelvio, ma quello sarà semplicemente il compitino da svolgere, non qualcosa che le distinguerà. Ora è tempo di elettronica delle emozioni, passatemi lo slogan
 
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