La dinamica dei salari non si esaurisce con il giudizio sull' "avidità" della confindustria italiana , anche perchè non si capirebbe "la bontà" delle confindustrie di nazioni dove gli stipendi sono molto più alti...Non sono un economista , ma credo che il problema stia in gran parte "a monte" , in particolare nel posizionamento della nostra nazione nella dinamica materie prime/mercati internazionali . Come si sa , l'Italia dipende dall'estero per gli approvvigionamenti di quelle in misura molto maggiore degli altri paesi citati e questo pesa sui costi di produzione . Inoltre , è noto, la nostra nazione ha subito la deindustrializzazione più della media ue , anche perchè il nostro sistema industialie era/è composto da piccole imprese scarsamente capitalizzate molto di più della media europea e qui si entrerebbe in discorsi non precisamente consentiti in questo forum , per l'influenza della ue su tale problema , che di per sè non aveva impedito all'Italia di diventare la 5a potenza economica mondiale...Aggiungiamo infine la non aderenza delle scuole ( e pure delle famiglie ) italiane alle nuove esigenze di preparazione e specializzazione del personale richiesto da un'industria cosiddetta 4.0...