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Pronto Soccorso. Ora pure a....

Ma davvero nessuno di voi si sottopone ad esami periodici almeno per obbligo del ddl?
Mia moglie ha fatto una visita unicamente in fase di assunzione, quindi per l’attuale posizione 19 anni fa. Quella precedente, 10 anni prima.
Quando ero ddl non avevo alcun obbligo, ma l’ente bilaterale cui aderivo offriva alle mie dipendenti un check gratuito ogni due anni. Check molto minimalista che ovviamente doveva costare una frazione dei circa 150 euro pro capite che versavo ogni anno.
 
Nel mio lavoro ne vedo di cotte e di crude, come quasi tutti penso, e se mi sfriculiano sono parecchio brusco, ma con le persone "giuste".

Tornando al discorso di prima, non mi sembra che si stia dicendo di fare gli esami senza criteri, ma il lasso temporale tra un controllo e l'atro mimsembra un criterio sacrosanto.

Non parlo di fare radiografie, tac, ecografie, ... periodicamente, ma esistono dei protocolli (non li conosco nel dettaglio ma so che esistono) che prevedono ad una certa età di effettuare percorsi di prevenzione. Allo stesso modo un controllo generale va fatto ogni tanto, e partendo da questo se emergono allert particolari si decide se proseguire o meno con le indagini.

Sono in un altro settore ma mi occupo anche (meglio dire occupavo) di diagnostica di "patologie edilizie" ed anche qua spesso si va per gradi, sia per ragioni economiche, sia per non essere molto invasivi sulle strutture
Sui percorsi di prevenzione, ma anche di sensibilizzazione, sfondi una porta aperta.
I protocolli di screening sono una cosa sacrosanta, ma sono stati creati sulla base di evidenze scientifiche e del "maledetto" criterio del costo-beneficio che tante volte ho ripetuto.
Quella che io contesto è la logica secondo la quale la tempistica e la tipologia dei controlli possano essere decisi di pancia dal singolo cittadino.
Il MMG, se hai familiarità per patologie neoplastiche, cardiopatie, diabete o altro, oppure sei sottoposto a fattori di rischio esogeni fa benissimo a prescrivere esami periodici.
Ma se sei un quarantenne totalmente asintomatico e senza fattori di rischio ed una mattina ti svegli e decidi che è ora di fare degli esami, non li fai alle spese della collettività.
 
Ma se sei un quarantenne totalmente asintomatico e senza fattori di rischio ed una mattina ti svegli e decidi che è ora di fare degli esami, non li fai alle spese della collettività.

Capisco la tua posizione, ma non riesco a sposarla appieno.

Un piccolo esempio, sono diversi i casi di diabete giovanile, addirittura in bambini, che sono stati scoperti grazie ai controlli di routine. I bambini non sono in grado di esplicare i propri sintomi ma cio non toglie che devono essere controllati.

Comunque nel rispetto della tua posizione, smetterò di intervenire in merito.

:emoji_vulcan::emoji_thumbsup:
 
Il mio difetto cardiaco con insufficienza media l'ho scoperta a 18 anni alla visita militare. Non avessi fatto quella visita approfondita non sarei qui ogni anno a fare visita per capire quando sarà il momento di fare un trapianto di valvola.

Oggigiorno però non si fa più nemmeno la visita militare.
 
Sui percorsi di prevenzione, ma anche di sensibilizzazione, sfondi una porta aperta.
I protocolli di screening sono una cosa sacrosanta, ma sono stati creati sulla base di evidenze scientifiche e del "maledetto" criterio del costo-beneficio che tante volte ho ripetuto.
Quella che io contesto è la logica secondo la quale la tempistica e la tipologia dei controlli possano essere decisi di pancia dal singolo cittadino.
Il MMG, se hai familiarità per patologie neoplastiche, cardiopatie, diabete o altro, oppure sei sottoposto a fattori di rischio esogeni fa benissimo a prescrivere esami periodici.
Ma se sei un quarantenne totalmente asintomatico e senza fattori di rischio ed una mattina ti svegli e decidi che è ora di fare degli esami, non li fai alle spese della collettività.
Il mio MMG non si cura nemmeno di guardare il mio pregresso, figuriamoci la familiarità per la quale la maggior parte delle persone potrebbero non sapere (o ricordare ad anni di distanza) cosa è rilevante segnalare.
Trovo poi corretto il discorso di Carloantonio70, diabete o colesterolo come li scopri senza delle banali analisi del sangue?
 
Capisco la tua posizione, ma non riesco a sposarla appieno.

Un piccolo esempio, sono diversi i casi di diabete giovanile, addirittura in bambini, che sono stati scoperti grazie ai controlli di routine. I bambini non sono in grado di esplicare i propri sintomi ma cio non toglie che devono essere controllati.

Comunque nel rispetto della tua posizione, smetterò di intervenire in merito.

:emoji_vulcan::emoji_thumbsup:
Nessun problema, anzi grazie per la pacatezza.
Sul diabete ci sarebbe da aprire una parentesi grande come un campo di calcio, ma non mi sembra il caso.
 
Il mio MMG non si cura nemmeno di guardare il mio pregresso, figuriamoci la familiarità per la quale la maggior parte delle persone potrebbero non sapere (o ricordare ad anni di distanza) cosa è rilevante segnalare.
Trovo poi corretto il discorso di Carloantonio70, diabete o colesterolo come li scopri senza delle banali analisi del sangue?
Lo so, il discorso è condivisibile, purtroppo i MMG non sono tutti uguali.
Spetterebbe a lui, con un' anamnesi familiare di tre minuti, capire cosa e quando indagare, e soprattutto se indagare.
Per esempio, proprio per l'ipercolesterolemia i fattori di rischio sono straconosciuti e un buon medico in presenza di solo uno di essi l'esame lo dovrebbe prescrivere.
Per il diabete, come ho scritto sopra, ci sarebbe da parlare per ore.
Ti dico solo che la diagnosi di diabete (tipo 1) si fa molto più spesso con segni e sintomi, l'esame serve solo come conferma.
 
Mai fatta neanche mezza visita in ambito lavorativo.
Nella mia famiglia di fattori di rischio ce ne sono,e devo dire che anche io ci metto del mio essendo un po' sovrappeso.
Anni fa persi una grande quantità di peso,tra l'altro senza rivolgermi a un dietologo ma facendo di testa mia e tagliando in modo abbastanza netto i carboidrati,cosa sbagliatissima.
Chiesi al medico di base se poteva essere il caso di fare gli esami del sangue per vedere se l'alimentazione che seguivo andava bene o meno.
Mi rispose picche.

Sul colesterolo mia madre mi racconta che io ce l'avevo alto da piccolo e il pediatra di allora,avrò avuto 5 anni,che era molto sovrappeso quando mia madre gli diceva che io facevo storie per mangiare le rispondeva "Lasci che non mangi,vuole che diventi come noi?".
Mia madre all'epoca sarà stata 70 kg contro i 120 del pediatra quindi immaginate quanto le fece piacere quel "come noi".
Da adulto non ho la minima idea di quale sia il mio livello di colesterolo non avendo mai più fatto alcun esame dalle scuole medie.
Penso che a questo punto andrò a fare un controllo privatamente.
Però se quando lo porterò dal medico di base,sperando che non ci sia nulla che non va,quello reagisse male tipo "Chi le ha detto che era il caso di fare degli esami?" potrei quasi quasi togliermi un sassolino dalla scarpa e rispondergli che gli esami li ho dovuti fare di testa mia perchè se aspettavo lui...
 
L'Ente previdenziale cui sono iscritto (cassa forense), a fronte del pagamento di lauti "contributi" che coprono anche la invalidità per malattia, passa/offre un check up annuale (elettrocardiogramma, ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, esami sangue PSA ecc...). Estendibile a pagamento (es. ecocardiogramma o come si chiama, PSA frazionato ecc...).

Gli enti previdenziali hanno tutto l'interesse a prolungare la vita lavorativa degli iscritti, incassano "contributi" che invece si ridurrebbero in caso di malattie invalidanti.
Evidentemente i soggetti preposti hanno fatto i loro conti e deciso che conviene pagare per il check up.

Personalmente, a fronte della possibilità di ridurre il rischio di malattie gravi e/o dolorose, conviene sottoporsi ai controlli del caso

Come pure il vaccino antinfluenzale e la quinta dose "anticovid" in autunno
 
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