<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Statistiche incidenti e vittime in Italia nel 2022 e 2023 | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

Statistiche incidenti e vittime in Italia nel 2022 e 2023

Il problema di una normativa che sancisce una distanza minima tra ciclista ed auto, fermo restando un reciproco rispetto fra le due categorie ( il ciclista cerca di tenere la destra il più possibile compatibilimente con le condizioni della strada e l'automobilista in fase di sorpasso rallenta e cerca di tenere la massima distanza dal ciclista ), rischia di diventare pasto per avvocati in caso di sinistro, perchè basta sostenere che vi fossero 1,49m di distanza fra i mezzi per scaricare le colpe sull'automobilsta, anche se il ciclista va in giro senza luci, caschetto e si mipve a zig zag.
 
rischia di diventare pasto per avvocati in caso di sinistro, perchè basta sostenere che vi fossero 1,49m di distanza fra i mezzi per scaricare le colpe sull'automobilsta, anche se il ciclista va in giro senza luci, caschetto e si mipve a zig zag.
È già così per ogni tipologia di sinistro. Stamani, molto presto, 6.30 cin assenza di traffico, ho svoltato a sx in un viale con due corsie per senso di marcia ed ampia aiuola spartitraffico di almeno 5m. In lontananza vedo provenire un veicolo, distante almeno 100 m che proviene dal fondo del viale in senso contrario, dove ha appena superato una rotatoria con limite 30km/h.
Inizio la svolta a velocità moderata, intorno ai 30, e, da destra vedo il potente mezzo accelerare a tavoletta bruciando i 100 m in pochi secondi.
Ho dato il minimo di gas per togliermi di mezzo prima che mi centrasse.
Se non avessi guardato una terza volta, la prima approcciando la svolta, la seconda all'incrocio all'altezza dello spartitraffico e la terza in fase di sgombero dell'incrocio, non mi sarei reso conto della bruciante accelerazione del mezzo che sopraggiungeva. E mi avrebbe centrato e non starei qui a raccontarlo.
Oppure, se un'auto parcheggiata nella via in cui stavo svoltando, avesse improvvisamente aperto lo sportello sx, magari per far scendere un bambino, avrei dovuto frenare lasciando la coda dell'auto ancora parzialmente nell'incrocio.
Chi avrebbe avuto torto? Io! Mancata precedenza, anche se quando ho impegnato l'incrocio l'auto distava diverse decine di metri. Torto, risarcimento, danno, contravvenzione e punti patente. Ma se la controparte avesse rispettato il limite di velocità, non si sarebbe creata la situazione di potenziale pericolo.
È così in strada bisogna conoscere i propri diritti, nel caso il ciclista deve essere tutelato con la distanza prevista, giusta o eccessiva che possa essere ritenuta, chi lo dovesse sorpassare cercare di aver pazienza, rallentare e valutare se esistono le condizioni per farlo. Da parte sua il ciclista deve mantenere posizione e condotta atta a marciare in sicurezza e consentire altrettanto agli altri veicoli.
Non mi è mai capitato di dover attendere più di qualche decina di secondi, poche decine di metri, per trovare il varco per il sorpasso di un ciclista. Molto più difficile trovarlo per mezzi pesanti, bus, macchine agricole o mezzi di raccolta rifiuti.
Però non siamo in pista dove danno bandiera blu ai concorrenti più lenti. Manteniamo la calma e cerchiamo di essere tolleranti. Buonsenso, questo ci manca.
 
E lo Smart working è strutturale nel 2021/2022/2023, con rarissime eccezioni sul tornare al passato.
Quindi il 2021 e il 2022 sono sostanzialmente simili come annate.
Strutturale nei grattacieli boscosi forse...ma l'Italia non è Milano e nella vita normale anche i dipendenti pubblici ora sono tutti in ufficio, tranne (giustamente) soggetti con patologie particolari. Ma è chiaro come il sole l'essere contro il sottoscritto a prescindere da parte alcuni (pochi) utenti ben identificati che quasi negano la realtà spesso citando testi scolastici avulsi dalla vita reale, ne prendo atto e me lo metto in tasca.
 
il problema dei controlli è uno solo, non ci sono i soldi per fare concorsi e assumere nuovi vigili urbani e forze dell'ordine in generale. Il posto di blocco o la presenza del vigile non deve servire a scrivere il verbale ma a fare da deterrente, a non commettere l'infrazione per paura di ricevere la contravvenzione. Tante infrazioni possono essere evitate anche con una sagoma di legno che imita un vigile urbano, a distanza nel dubbio rallenti e non sorpassi, poi realizzi che è un manichino e lo mandi a quel paese.....intanto però ti sei frenato
 
Il problema di una normativa che sancisce una distanza minima tra ciclista ed auto, fermo restando un reciproco rispetto fra le due categorie ( il ciclista cerca di tenere la destra il più possibile compatibilimente con le condizioni della strada e l'automobilista in fase di sorpasso rallenta e cerca di tenere la massima distanza dal ciclista ), rischia di diventare pasto per avvocati in caso di sinistro, perchè basta sostenere che vi fossero 1,49m di distanza fra i mezzi per scaricare le colpe sull'automobilsta, anche se il ciclista va in giro senza luci, caschetto e si mipve a zig zag.
il ciclista deve fare i conti con la parte più a destra della strada che spesso è anche la più trascurata con sterpaglie buche tombini immondizia e quant'altro, non sempre è facile rispettare le regole.
 
Il problema di una normativa che sancisce una distanza minima tra ciclista ed auto, fermo restando un reciproco rispetto fra le due categorie ( il ciclista cerca di tenere la destra il più possibile compatibilimente con le condizioni della strada e l'automobilista in fase di sorpasso rallenta e cerca di tenere la massima distanza dal ciclista ), rischia di diventare pasto per avvocati in caso di sinistro, perchè basta sostenere che vi fossero 1,49m di distanza fra i mezzi per scaricare le colpe sull'automobilsta, anche se il ciclista va in giro senza luci, caschetto e si mipve a zig zag.

in realta' il problema non esiste
o meglio, esiste solo se un vigile vuole multarti mentre vai.
nella vita reale, se fai cadere un ciclista, non c'e' bisogno di dimostrare che eri a meno di 1,50m. se l'hai toccato, eri piu' vicino per forza.
quindi e' una norma assolutamente inutile, che ha solo un valore psicologico per i ciclisti.
ma nella realta', e' inutile.
in compenso, se i ciclisti andassero con un manico di scopa di 150cm come nella foto, se ne starebbero in coda con le auto, perche' non li troveranno mai 2 metri liberi a destra di un'auto in citta' :D
e da qui la mia richiesta di rendere l'obbligo "reciproco"
io auto, devo stare a 150cm da te, ma tu devi stare a 150cm da me.
se mi superi passandomi a 50cm, sei multabile
ok, pura fantasia, ovviamente, non prendono le multe per il rosso, figuriamoci per le altre infrazioni :(
 
il ciclista deve fare i conti con la parte più a destra della strada che spesso è anche la più trascurata con sterpaglie buche tombini immondizia e quant'altro, non sempre è facile rispettare le regole.
cvd
per il ciclista, non rispettare le regole, e' normale e consentito, e si sposta la responsabilita' di non arrotarli agli altri :(
 
cvd
per il ciclista, non rispettare le regole, e' normale e consentito, e si sposta la responsabilita' di non arrotarli agli altri :(
no ma un conto è prendere una buca con un auto o una moto un conto con la bici, la colpa è del manutentore delle strade urbane ed extraurbane, poi nascono piste ciclabili senza senso e nei posti più disparati pur di prendere 2 euro di fondi europei e tempo 2 anni sono pieni di sterpaglie e buche.....l'itaglietta. Ovvio che le responsabilità sono di entrambi, ciclisti e automobilisti ma come il disabile ha bisogno di infrastrutture adeguate anche ciclisti e pedoni hanno bisogno di strade manutenzionate per tutta la larghezza e di marciapiedi ben tenuti con tanto di scivoli per carrozzine e carrozzelle ma poi arriva il bando da 2 milioni di euro dalla comunità europea e cosa si pensa di fare? un bel palasport da lasciare incompiuto per fallimento della ditta appaltatrice.....quando con 50mila euro senza bando ci si poteva tappare qualche buca e sistemare qualche mattonella e cambiare qualche lampadina.
 
Ho messo quella foto dei simpatici ciclisti col "distanziometro" per dare un'idea evidente di quanto è un metro e mezzo. Credo che un'auto su 100 mi passi almeno a quella distanza. Normalmente in ambito urbano è buono se sono 4 spanne, quindi bene o male la metà.
Ieri mattina per dire una ragazza su una opel corsa mi ha voluto superare proprio in corrispondenza di uno spartitraffico. Mi è passata a 30 cm in velocità... non ha aspettato cinque metri dove finiva lo spartitraffico.

In compenso ieri sera vedevo arrivare nel senso opposto tutte auto ai 50, tutte belle tranquille. Mi dico ohibò oggi si sono calmanti tutti.... ah arrivo ad un incrocio e c'erano appostati i vigili con autovelox.
 
il ciclista deve fare i conti con la parte più a destra della strada che spesso è anche la più trascurata con sterpaglie buche tombini immondizia e quant'altro, non sempre è facile rispettare le regole.


Le strade che percorro io hanno sulla parte destra tre possibili problemi.

1) In inverno la sabbiolina malefica che si deposita soprattutto nelle curve. Meglio non frenare lì sopra

2) Radici degli alberi che sollevano l'asfalto rendendo pericoloso passarci sopra. Sono forse peggio delle buche.

3) Tombini abbastanza profondi. Ho in mente una tratta urbana che faccio ogni giorno. Sono solo un paio di km, ma c'è un tombino ogni 50 metri spacca cerchi.
 
Ho messo quella foto dei simpatici ciclisti col "distanziometro" per dare un'idea evidente di quanto è un metro e mezzo. Credo che un'auto su 100 mi passi almeno a quella distanza. Normalmente in ambito urbano è buono se sono 4 spanne, quindi bene o male la metà.
Ieri mattina per dire una ragazza su una opel corsa mi ha voluto superare proprio in corrispondenza di uno spartitraffico. Mi è passata a 30 cm in velocità... non ha aspettato cinque metri dove finiva lo spartitraffico.

In compenso ieri sera vedevo arrivare nel senso opposto tutte auto ai 50, tutte belle tranquille. Mi dico ohibò oggi si sono calmanti tutti.... ah arrivo ad un incrocio e c'erano appostati i vigili con autovelox.

e' che, in ambito urbano, tenere 150cm, significa dire "non superare le bici"
perche' una bici e' larga 80cm, piu' 150 fanno 2,30 metri a cui si va ad aggiungere la larghezza dell'auto, diciamo un altro 190cm, ci vogliono strade da 4,20 metri.
tieni presente che le corsie di un'autostrada sono minimo 3,5 metri, e non basterebbero per superare una bici.

dove le strade son cosi' larghe, ci si fa la pista ciclabile protetta.
quindi e' una norma fatta di pancia, sull'onda dell'emotivita'.
una delle cose peggiori che si possono fare leggiferando
 
Il «distanziometro» dovrebbe essere quello che abbiamo tutti in dotazione e si trova più o meno nello spazio tra le orecchie. La bici si può sorpassare in relativa sicurezza anche a trenta cm, se la velocità è coerente con il semplice buon senso.... certo che se il ciclista viaggia a 20 km/h e tu lo superi a 90, basta poco a fare danni grossi...
 
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