Report è una trasmissione che non ho visto mai, se non qualche spezzone, e mi è bastato.
Detto ciò, io aspetterei due-tre anni, prima di recitare il De-profundis dell'industria (automobilistica) italiana, intesa come costruzione in Italia di automobili, non come proprietà o come quota di progetto italiano nelle vetture.
Alfa Romeo e Maserati costruiscono ancora gran parte della produzione (Maserati ancora tutta) in Italia, Ferrari nel 2022 ha costruito oltre 13.000 vetture e veleggia verso le 15.000, e come fatturato è come se ne costruisse 10 volte tanto.
Fiat è vero che fa poco in Italia, però la 500 elettrica si fa in Italia (anche la versione Abarth verrà prodotta a Mirafiori e non dove viene ora prodotta la 595), e anche la 500X (ancora per poco però). Anche la Jeep Renegade e la Jeep Compass si fanno in Italia, a Melfi.
A Melfi si costruiranno in futuro (più volte confermato) 4 vetture elettriche e l'erede della Compass è stata in questi giorni confermata sempre a Melfi.
La produzione di automobili in Italia nel 2022 è aumentata rispetto al 2021 e il trend 2023 prevede un ulteriore aumento, più significativo. Inoltre il picco dal 2010 ad oggi è stato raggiunto nel 2017 (si, nel 2017) con circa 1.000.000 di vetture, quindi in epoca Marchionne.
Da precisare (e questo è il dato più sorprendente ed importante) che in tutto il mondo occidentale si è registrato dal 2000 ad oggi un forte calo di produzione automobilistica. Basti pensare che gli Stati Uniti registrano un -72%, la Germania e la Spagna un -40%, Francia e Italia stanno entrambe su un -68%.
La Cina invece registra un incremento di 30 (trenta) volte. E il Giappone un +40%.
Qui un link:
Il tramonto dell'automotive occidentale. In 20 anni persa gran parte della capacità produttiva! - industria italiana
Ovviamente molto di quello che hanno perso Statu Uniti ed Europa, in sostanza "L'Occidente", non lo ha recuperato solo la Cina, ma anche molti Paesi dove le multinazionali hanno trasferito gran parte delle loro produzioni grazie al minor costo del personale e della produzione in genere. E se non si sottolinea questo non si sa di cosa si sta parlando. Ovviamente Stellantis è anch'essa una multinazionale e non è un ente di beneficenza.
Quindi io direi sommessamente di finirla di piangerci sempre addosso, senza andare a fare confronti con chi sta anche peggio, con buona pace di Report...
PS: non me ne voglia il collega Moogpsyco per il mio pensiero, peraltro non allineato alla "massa", ma lui sa bene che il 90% delle volte sono d'accordo con le sue analisi.