Quindi dobbiamo importare anche le sciocchezze da Paesi noti per diverse piaghe sociali che qui non menziono ma che fanno molti più morti di quelli che stiamo analizzando? No grazie, a me la storiella che tutto quello che fanno "a Nord" è un esempio di civiltà sempre & comunque, ha decisamente stancato.
Invece è proprio alla cultura automobilistica e del rispetto delle regole del CdS del nord Europa dalla quale bisognerebbe far riferimento e non alla cultura italiana del più "furbo".
Sono stato tre anni a Stoccolma a lavorare in ABB ed è un paradiso per l'automobilista per il pedone per il ciclista, i limiti di velocità vengono rispettati sempre e comunque, a maggior ragione i limiti di velocità per appropinquarsi ad un restringimento della corsia e si arriva alla corsia tutti in colonna senza dover fare la minima fila, qui da noi invece il più furbi vanno fino in fondo alla coda facendo finta di andare dritti e all'ultimo momento si immettono ed intasano facendo un tappo che crea file chilometriche.
Un italiano su due (54,1%) non utilizza gli indicatori di direzione in fase di sorpasso, né in uscita, né in entrata, e non c'è da stare tranquilli neanche durante altre manovre. Tre guidatori su dieci (35,4%) non segnalano l'ingresso in strada da rampa di accesso e qualcuno (19,5%) non lo fa all'uscita. Per gli altri automobilisti è quindi difficile prevedere alcune manovre e possono verificarsi incidenti. Anche perché c'è sempre chi usa il cellulare alla guida senza gli adeguati dispositivi audio che permettono di tenere le mani sul volante, cosa mai vista nel nord Europa a partire dalla Svizzera, dove gli indicatori di direzione vengono sempre usati.
Altro comportamento incomprensibile è il non uso della cintura di sicurezza (33%) e la cosa aberrante è (come la cronaca di questi giorni evidenzia) che solo la metà degli italiani che utilizzano l'auto impiegano i dispositivi di ritenuta
per i più piccoli (il 41,7% non li utilizza sul lato anteriore dell'auto e il 48,4% nel sedile posteriore).
L'italiota su oltre 357mila veicoli monitorati, superava i limiti di velocità e non rispettava la distanza minima di sicurezza, la cosa grave è come i post sopra riportati dimostrano, la maggior parte delle persone crede di avere sempre ragione quando si verifica un incidente o una situazione di pericolo. In pratica la responsabilità è tendenzialmente attribuita sempre ad altri.
Abbiamo tanto da imparare dai paesi del nord Europa a partire dalla Svizzera e sono basito da come si difenda questo atteggiamento egocentrico ed egoistico, appunto "italiota" dell'automobilista medio italiano.