Si si le auto di oggi sono più sicure , tuttavia il problema resta sempre la disparità dei veicoli che dividono le stesse carreggiate . Ora un'utilitaria di segmento A che urtasse (anche non frontalmente) in maniera violenta contro un suv di segmento superiore metterebbe sicuramente a serio rischio di morte i suoi occupanti , così come il suv contro un autocarro . Mentre è evidente che in uno scontro fra auto e moto la peggio l'hanno comunque i passeggeri di quest'ultima , lo stesso , anzi peggio , contro una bici e in ogni caso tutti i veicoli citati contro i pedoni . Mi rendo conto che il tutto sembra scritto da un redivivo monsieur De LapalisseEffettivamente ormai i morti in auto che si sentono al tg sono quasi sempre vittime o dell'alta velocità,o di impatti frontali,o del mancato uso delle cinture.
Oggi per lasciarci le penne in auto bisogna o essere particolarmente sfortunati o metterci del proprio.
Per un pedone o un ciclista basta un lieve sinistro,battere la testa sull'asfalto in seguito a una caduta.
L'uomo, 46 anni, sarebbe stato travolto da un veicolo mentre viaggiava in sella alla propria bicicletta.
dunque, leggendo in cronaca, il ciclista travolto ha colpito la fiancata POSTERIORE della vettura e cadendo s'è rotto l'osso del collo, poveretto.
Ma il punto è proprio questo, il codice della strada è talmente pieno di norme che a volerle rispettare tutte al 100% su strada nella vita di tutti i giorni in pratica uno l'auto non la usa più. Faccio un esempio riguardo al tragico incidente del ciclista di cui si è parlato negli ultimi post. Il ciclista vede una buca e scarta improvvisamente di lato, colpisce la fiancata posteriore dell'auto cade a terra e muore. Una tragedia che dispiace a tutti, sia chiaro. Secondo voi però a chi verrà addossata alla fine la colpa, al termine dell'inchiesta? Al ciclista che ha scartato improvvisamente di lato senza curarsi dell'auto che lo aveva già affiancato, al gestore della strada che non ha riparato la buca nonostante fossero pervenute molte segnalazioni o alla persona alla guida dell'auto che nel superare il ciclista doveva tenersi ancora più distante anche se in condizioni normali lo spazio sarebbe stato ampiamente sufficiente per la sicurezza?Per piacere di discorrere sarebbe utile avere una sentenza in cui un automobilista è stato condannato senza aver commesso alcuna violazione e quindi gli sarebbe stata appioppata questa presunta responsabilità penale per il semplice fatto di essere alla guida di un auto.
Ma il punto è proprio questo, il codice della strada è talmente pieno di norme che a volerle rispettare tutte al 100% su strada nella vita di tutti i giorni in pratica uno l'auto non la usa più. Faccio un esempio riguardo al tragico incidente del ciclista di cui si è parlato negli ultimi post. Il ciclista vede una buca e scarta improvvisamente di lato, colpisce la fiancata posteriore dell'auto cade a terra e muore. Una tragedia che dispiace a tutti, sia chiaro. Secondo voi però a chi verrà addossata alla fine la colpa, al termine dell'inchiesta? Al ciclista che ha scartato improvvisamente di lato senza curarsi dell'auto che lo aveva già affiancato, al gestore della strada che non ha riparato la buca nonostante fossero pervenute molte segnalazioni o alla persona alla guida dell'auto che nel superare il ciclista doveva tenersi ancora più distante anche se in condizioni normali lo spazio sarebbe stato ampiamente sufficiente per la sicurezza?
Ribadito che nessuna persona sana di mente si mette al volante fregandosene di poter investire delle persone, quello che dà fastidio alla gran parte dei guidatori è che quando succede qualcosa la colpa gira e rigira finisce quasi sempre a chi guida il mezzo che richiedeva la patente, auto o camion che sia, mentre per ciclisti e pedoni le regole della strada ci sarebbero ma puramente in teoria. Non si capisce come si possa parlare di vera sicurezza stradale facendo rispettare le regole solo ad alcune categorie di utenti della strada.
Si sembra così, l’automobilista non ha colpe. Molte di più chi ha lasciato la strada in quelle condizioni ( e credimi che è pieno di condizioni simili ).dunque, leggendo in cronaca, il ciclista travolto ha colpito la fiancata POSTERIORE della vettura e cadendo s'è rotto l'osso del collo, poveretto.
Quando scrivevo che la colpa è sempre dell'automobista ... certo che se nel titolo scrivevano che "il ciclista cadendo aveva urtato l'auto" era come dire che "l'uomo ha morso il cane".
sono identici a quelli davanti all'uscita del mio ufficio, dove venerdi' ho preso al volo una sciura, che si stava ribaltando nel passarli in bici.Ho visto barriere simili.
Effettivamente danno fastidio anche a chi va a piedi perchè deve aggirarle.
Però impediscono anche ad esempio a un bambino in bici di attraversare senza rallentare.
Sono sicuramente degli ostacoli ma possono salvare la vita a un ciclista,anche solo per il fatto che lo costringono a rallentare e nel frattempo se ci sono delle auto che transitano magari lo vedono e frenano.
Però nell'esempio che ho postato in precedenza, limiti di visibilità non ce ne sono.. sono solo un ostacolo (devi per forza scendere dalla bicicletta per dribblarli).sono identici a quelli davanti all'uscita del mio ufficio, dove venerdi' ho preso al volo una sciura, che si stava ribaltando nel passarli in bici.
ma prima che li mettessero, i pedoni rischiavano di essere travolti uscendo, perche' non c'e' visibilita'.
una volta, sono uscito con la 24 ore, e un ciclista ci ha preso contro col ginocchio.
fortuna che, la valigetta, dondolava in avanti al momento dell'uscita, ed ha preso quella e non me
certo, fare in bici la ciclabile con tutti quegli ostacoli, dev'essere una rottura non indifferente. io forse starei in strada
comunque bisogna avere 4 occhi e leggere tutti i segnali.
l'altro giorno, dopo la pioggia, erano rispuntate le biciclette.
davanti a me, c'e' una bici, piu' avanti vedo una pozzanghera.
faccio due piu' due, e freno.
se non avessi avuto l'intuito di frenare, avrei rischiato di schiacciare il ciclista, che si e' spostato al centro della corsia come se nulla fosse (ovviamente incurante di cosa ci fosse dietro).
che, dall'altro lato, ci fosse la pista ciclabile in sede protetta non ve lo dico nemmeno
Un passo da fare sarebbe la separazione totale dei tipi di traffico con vere piste ciclabili e veri marciapiedi che abbiano il minor numero possibile di incroci possibilmente regolati da semafori.
nel mio uffico, sono davanti al portone pedonalePerò nell'esempio che ho postato in precedenza, limiti di visibilità non ce ne sono.. sono solo un ostacolo (devi per forza scendere dalla bicicletta per dribblarli).
Io nella cronaca leggo così "avrebbe evitato una buca e spostandosi all'interno della strada è stato investito da una vettura che sopraggiungeva".dunque, leggendo in cronaca, il ciclista travolto ha colpito la fiancata POSTERIORE della vettura e cadendo s'è rotto l'osso del collo, poveretto.
Quando scrivevo che la colpa è sempre dell'automobista ... certo che se nel titolo scrivevano che "il ciclista cadendo aveva urtato l'auto" era come dire che "l'uomo ha morso il cane".
Posso solo riportare [senza pezze giustificative] quanto raccontatomi anni fa da un ex-collega:Per piacere di discorrere sarebbe utile avere una sentenza in cui un automobilista è stato condannato senza aver commesso alcuna violazione e quindi gli sarebbe stata appioppata questa presunta responsabilità penale per il semplice fatto di essere alla guida di un auto.
deadmanwalking - 23 ore fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa