<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 429 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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fanatismo per l'elettrico
Premetto che non ho nulla contro l'auto elettrica in quanto tale, sotto riporto un mio test drive di una BMW i40, ma per i miei utilizzi "oggi" l'auto elettrica non è praticabile.
Ho provato tutte le BMW elettriche, e tesla model3 e model X.
Dovrei avere due auto, (tre con quella della moglie) onestamente è una spesa improponibile.
Oggi in 40 secondi (mediamente i distributori ergano 80 litri/minuto) rabbocco il pieno ed ho 1100 Km di autonomia.


Vi racconto il mio "racconto illuminante" Ho avuto in uso da una gentile concessionaria BMW una i4 edrive 40 sport 340 CV 83KWh di capacità teorica batteria.

Parto da un cittadina del Pimonte, vado a Lecco, Como, torno a Milano, nulla da dire ottima accelerazione istantanea ma poi perde sull'allungo, auto molto silenziosa comoda, brillante.
A durante il tragitto scanno un po' in autostrada vado a 130km/h, poi mi accorgo che dopo 250 km sono al 10% di batteria e fortunatamente sono a casa.

Nel box di casa ho presa a 3kw del contatore normale, e quindi ricaricare circa 80 KWh nel box sarebbe stato un dramma. "Bene" penso ad un km da casa mia ho delle colonnine di ricarica, guarda caso essendo della Be Charge sono a 22kw in AC, un'altra a 5km sempre 22Kw.

E' noto che il raddrizzare la corrente alternata ha un'efficienza del 85% e rincarire batterie dell'85% (forse) erano le 22 attacco l'auto alla colonnina e torno a casa pensando che alle 04 di notte fosse carica, (l'auto non accetta pi di 11Kw in AC) mi faccio il secondo km a piedi in piena notte, scopro che la batteria non è nemmeno al 70%. Ma almeno potevo portarla nel box e la mattina avere la possibilità di fare i miei 130 km e riportarla. Un'odissea.
Non ripeto i quadri che ho staccato, ed in conclusione sic stantibus rebus, l'auto elettrica non fa per me.
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Ultima modifica:
A me sembra che si stia discutendo del niente e si ripetano sempre le stesse cose.
Basterebbe, da ambo le parti, un minimo di obiettività.
Le auto elettriche sono al momento meno pratiche di quelle termiche, punto!
Hanno altri pregi, il primo di questi, per me, la piacevolezza di guida.
Spesso un risparmio, anche notevole, nell'uso.
Ma non la praticità, è inutile girarci intorno e, chi come me ha un'elettrica, seppure da poco tempo, se lo sostiene mente sapendo di mentire.
Mi fa un po' ridere, sinceramente, dibattere se sia più o meno sporco un cavo elettrico o una pompa di benzina.
E d'altra parte, le stazioni di servizio esistono da decenni; le stazioni di ricarica da pochissimi anni.
Ci sarà, spero, un'evoluzione anche per queste in funzione della comodità e del "servizio" agli utilizzatori.
Se ne installeranno forse nei parcheggi multipiano in numero sempre maggiore, nelle strutture ricettive, nei pressi degli uffici pubblici, delle poste, saranno dotate di copertura.
In futuro.....

Al di là di considerazioni sul fatto di bagnarsi collegando un cavo di ricarica o la pistola del carburante mi domando se non ci siano rischi di sicurezza.
Con una termica alla peggio ti lavi se decidi di rifornire a un distributore senza tettoia.
Ma su una elettrica non ci sono rischi di dispersioni?
Non dimentichiamo anche che mentre una termica sta attaccata al bocchettone un paio di minuti al massimo, una elettrica ci resta a lungo ( non considero i tempi per estrazione/riposizionamento del cavo ed avvio/blocco della ricarica che in un certo senso potrebbero essere equivalenti a quelli di un rifornimento di carburante ). L'idea di avere la mia auto attaccata a un cavo che porta tanta corrente mentre dal cielo vengono giù secchiate d'acqua non è che mi lasci indifferente.
 
Da me le pompe di benzina in centro, quelle appunto senza tettoia, vennero tutte smantellate "d'ufficio" molti anni orsono concedendo altri spazi a chi intendeva prodseguire l'attività. In generale sia nella mia regione che nel contiguo Veneto non ho più evidenza da tanti tanti anni di questi mini benzinai.


Nelle citta' medio / piccole sono spariti....
DA UNA VITA
D' altro canto la distanza dal centro alle periferie,
dove sono allocati oggi i distributori,
e' di pochi km....
In una metropoli mica puoi....
....Le distanze sono ben altre.
 
il mio discorso sulle pompe in città era per evidenziare che i problemi che ci possono essere a realizzare una pensilina per coprire le colonnine sono gli stessi che si hanno con i distributori in centro città, che sono effettivamente deminuti tantissimo ma ancora ci sono e sono quasi sempre senta pensilina.
Lo spazio è quello che è e quindi una copertura non è quasi mai realizzabile, mentre fuori dai centri il discorso cambia, anche se parliamo spesso di realizzazioni di colonnine in spazi pubblici e non credo che ci si può aspettare che possano prendere molta superfice.
 
il mio discorso sulle pompe in città era per evidenziare che i problemi che ci possono essere a realizzare una pensilina per coprire le colonnine sono gli stessi che si hanno con i distributori in centro città, che sono effettivamente deminuti tantissimo ma ancora ci sono e sono quasi sempre senta pensilina.
Lo spazio è quello che è e quindi una copertura non è quasi mai realizzabile, mentre fuori dai centri il discorso cambia, anche se parliamo spesso di realizzazioni di colonnine in spazi pubblici e non credo che ci si può aspettare che possano prendere molta superfice.
Considerando che non ci si è posti il problema della copertura e del fastidio di ricaricare con condizioni meteo avverse molto più frequenti che da noi (vedi UK\Norvegia\Olanda). Mi pare IMHO il voler cercare il pelo nell'uovo.
 

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Chissà se le ricariche ad induzione avranno un futuro.

In effetti la ricarica wireless dei telefoni è comoda ma poco efficiente. Con le auto le potenze in gioco sono ben altre, uno spreco di energia dovuto alla modalità di ricarica potremmo permettercelo soko se avessimo energia in abbondanza.

Vi immaginate se facessero dei tratti autostradali o tangenziali dove, volendo, ci si ricarica marciando?
Non so come (e quanto €) si potrebbe tariffarie, ma sarebbe una svolta. Le batterie potrebbero essere più piccole, leggere ed economiche.
So che ci sono stati degli esperimenti.
Immagino però la diffusione sarà questione di decenni
 
Chissà se le ricariche ad induzione avranno un futuro.

In effetti la ricarica wireless dei telefoni è comoda ma poco efficiente. Con le auto le potenze in gioco sono ben altre, uno spreco di energia dovuto alla modalità di ricarica potremmo permettercelo soko se avessimo energia in abbondanza.

Vi immaginate se facessero dei tratti autostradali o tangenziali dove, volendo, ci si ricarica marciando?
Non so come (e quanto €) si potrebbe tariffarie, ma sarebbe una svolta. Le batterie potrebbero essere più piccole, leggere ed economiche.
So che ci sono stati degli esperimenti.
Immagino però la diffusione sarà questione di decenni

Imho la nostra transizione sarà un po' fatta coi fichi secchi.
Mentre in altri paesi in cui hanno energia in abbondanza o materie prime da vendere a caro prezzo per finanziare la transizione potranno puntare tutto sulla velocità della ricarica a costo di sprecare energia.
Per noi la priorità penso che dovrà essere risparmiare energia e evitare di mandare in crisi la rete di distribuzione,quindi minimizzare la dispersione a costo di ridurre la velocità e quindi la comodità.
 
Ma sento sempre parlare di autonomia, di tempi di ricarica, va bene, ma nessuno che si preoccupi della materia prima, la corrente? Il flusso di elettroni non nasce spontaneo, ma ci fosse qualche stato che stia seriamente progettando e realizzando nuove centrali elettriche, rinnovabili, a carbone, a petrolio, a nucleare o come cavolo vogliono... semplicemente fuffa... il 2035 è dietro l'angolo e l'elettricità non cresce sugli alberi...
 
Ma sento sempre parlare di autonomia, di tempi di ricarica, va bene, ma nessuno che si preoccupi della materia prima, la corrente? Il flusso di elettroni non nasce spontaneo, ma ci fosse qualche stato che stia seriamente progettando e realizzando nuove centrali elettriche, rinnovabili, a carbone, a petrolio, a nucleare o come cavolo vogliono... semplicemente fuffa... il 2035 è dietro l'angolo e l'elettricità non cresce sugli alberi...

https://www.ilsole24ore.com/art/la-corsa-centrali-gas-ecco-mappa-48-progetti-italia-AEZ4Vk1

https://www.terna.it/it/media/comunicati-stampa/dettaglio/piano-sviluppo-2023

https://download.terna.it/terna/Terna_Rapporto_Adeguatezza_Italia_2022_8db050a8496bbb3.pdf
 
volendo fare una battuta ci sarà pure chi crede che l'elettricità esce dagli alberi ma ci sono anche altrettanto quelli che credono che il petrolio esce basta girare un rubinetto
 
Bisogna anche tenere conto che le aziende produttrici di energia,anche se partecipate,sono comunque aziende.
Ad oggi non è dato sapere quante auto elettriche circoleranno nel 2035.
Sappiamo che probabilmente non si potranno vendere più vetture nuove che non siano elettriche.
Ma nessuno ci assicura che a distanza di 12 anni non avremo tutti la stessa auto che abbiamo adesso,quindi mantenendo invariato il fabbisogno di energia.
A naso realizzare una nuova centrale (soprattutto se alimentata da fonti non rinnovabili che vanno reperite e acquistate sul mercato) è un'operazione lunga e costosa che senza un aumento della domanda adeguato potrebbe rappresentare un pessimo investimento.
Certo se aspettano che tutti ci compriamo l'auto elettrica e poi pensano a come produrre l'energia necessaria forse abbiamo un problema...
 
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