Carina la Bianchina (fa pure rimaNon seguo molto la tv e meno che meno le fiction, comunque ho gugolato, e ... se po fa ...
) e ancor più l'attrice Luisa Ranieri ,alias Lolita Lobosco , però la Bianchina trasfornabile d'epoca come unica auto personale di un' impegnata commissaria di polizia proprio non ce la vedo...
E perché no ? era personale.... per servizio, avevano le Alfa della Polizia.Carina la Bianchina (fa pure rima
Ma , non per la Bianchina , poveretta ! E' che usare un'auto storica , anche se (ex) utilitaria stuzzicante , per di più nel traffico caotico di Bari , dove è ambientato il telefilm "Lolita Lobosco" , non mi sembra il modo migliore di conservare una Bianchina di 70 anni fa . Inoltre la sicurezza offerta da questa auto , pur alle velocità (abbastanza e non sempre) ridotte dell'ambiente urbano, non mi sembra assolutamente sufficiente ed esporrebbe il suo utilizzatore abituale a severi rischi di riportare ferite o peggio , anche in incidenti oggi considerati banali. Per non parlare del tanfo per chi segue e per i pedoni e l'inquinamento prodotto dal piccolo 2 cilindri , progettato quasi 80 anni fa. Infine un commissario , che indaga su omicidi efferati e reati di mafia non credo gradirebbe farsi notare su una macchina primi anni '60 e per di più di uno squillante rosso fragola. La piccola trasformabile va bene in garage e per brevi giri la domenica . Anche se in fondo una fiction è una fiction e ci sta pure la Bianchina di Lolita , la quale nella realtà delle riprese , più statiche che altro , avrà percorso al massimo poche decine di chilometri in tutte le puntate
Cmq non ha 70 anni..... ho visto su Wikipedia che la produzione, iniziata nel 1957 come la Fiat 500 su cui era basata, è cessata solo nel 1969, quindi un esemplare "recente" è sui 55 anni.Ma , non per la Bianchina , poveretta ! E' che usare un'auto storica , anche se (ex) utilitaria stuzzicante , per di più nel traffico caotico di Bari , dove è ambientato il telefilm "Lolita Lobosco" , non mi sembra il modo migliore di conservare una Bianchina di 70 anni fa . Inoltre la sicurezza offerta da questa auto , pur alle velocità (abbastanza e non sempre) ridotte dell'ambiente urbano, non mi sembra assolutamente sufficiente ed esporrebbe il suo utilizzatore abituale a severi rischi di riportare ferite o peggio , anche in incidenti oggi considerati banali. Per non parlare del tanfo per chi segue e per i pedoni e l'inquinamento prodotto dal piccolo 2 cilindri , progettato quasi 80 anni fa. Infine un commissario , che indaga su omicidi efferati e reati di mafia non credo gradirebbe farsi notare su una macchina primi anni '60 e per di più di uno squillante rosso fragola. La piccola trasformabile va bene in garage e per brevi giri la domenica . Anche se in fondo una fiction è una fiction e ci sta pure la Bianchina di Lolita , la quale nella realtà delle riprese , più statiche che altro , avrà percorso al massimo poche decine di chilometri in tutte le puntate
Non sono un "Bianchinologo"
, tuttavia la Autobianchi del telefilm appartiene alla 1a serie (1957/1962) , detta convertibile , perchè il tetto in tela e il lunotto in PVC si potevano aprire , mentre i montanti fissi erano in metallo . La serie successiva (1962/1969) era costituita dalla berlina , detta antipaticamente Fantozzi , dalla giardiniera e dalla cabriolet , completamente apribile , senza montanti in metallo. La Bianchina della Lobosco , di cui non sappiamo la data di prima immatricolazione ,ha quindi per precisione, un minimo di 61 anni e un massimo di 66 , si avvicina quindi più ai 70 che ai 50...
Presente (2)!! Bianchinista per pochissimo (sei mesi)...ho avuto una "televisore" cioè la berlina "Quattroposti" del 1966 color grigio/azzurro e interni beige (detto Teak). La versione con tetto in tela avvolgibile invece, la prima ad essere presentata, era denominata "Trasformabile" e secondo me è la più bella di tutte, persino della CabrioletNon sono un "Bianchinologo"
