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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

Stato
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sia nel luogo dell'incidente che nel punto che dici te, c'è di mezzo uno spartitraffico che se "vai lungo" con l'attraversamento, puoi fermarti ad aspettare (senza considerare che tra il rosso da un lato ed il verde dall'altro c'è sempre la pausa del doppio rosso).
I sottopassi\sovrappassi possono andar bene se sono l'unico modo per attraversare la strada, ma se lasci l'alternativa possibile senza mettere ostacoli insormontabili, rimarranno delle strutture inutilizzate.
 
Purtroppo la soluzione a prova di investimento non credo che esista.
Ci vorrebbe il sovrappasso o sottopasso ma dotato di ascensore per i disabili,dovrebbe essere illuminato e magari dotato di telecamere in modo che non diventi una trappola la notte,e dovrebbe essere l'unica alternativa possibile in modo da evitare che qualcuno attraversi lo stesso alla vecchia maniera.
Sarebbe tutto più facile se la gente,a piedi e in macchina,usasse la testa evitando di correre,di distrarsi,di mettersi in pericolo attraversando in punti pericolosi etc etc.
Ma purtroppo sembra che correre dei rischi sia nel nostro dna.
 
Sarebbe tutto più facile se la gente,a piedi e in macchina,usasse la testa evitando di correre,di distrarsi,di mettersi in pericolo attraversando in punti pericolosi etc etc.
ragionavo quest'oggi che, essendo cresciuto negli anno '70, ho passato parte della mia fanciullezza a giocare in strada.
In un normale quartiere [almeno 6'000 abitanti] di palazzi della periferia milanese.
Non ricordo che nessuno di noi sia mai stato stirato, ne a piedi ne in bicicletta.
Ed eravamo tutto fuorché santi.
Un paio di incontri ravvicinati con le auto li ho avuti anch'io, finito con contumelie nei vari dialetti di origine del guidatore.
 
ragionavo quest'oggi che, essendo cresciuto negli anno '70, ho passato parte della mia fanciullezza a giocare in strada.
In un normale quartiere [almeno 6'000 abitanti] di palazzi della periferia milanese.
Non ricordo che nessuno di noi sia mai stato stirato, ne a piedi ne in bicicletta.
Ed eravamo tutto fuorché santi.
Un paio di incontri ravvicinati con le auto li ho avuti anch'io, finito con contumelie nei vari dialetti di origine del guidatore.

Oggi,almeno nella mia zona,penso che sia un'abitudine poco diffusa.
Non so se è più per il fatto che il traffico è aumentato o se è perchè c'è più diffidenza a lasciare i bambini da soli in luoghi totalmente esposti.
A me capita tante volte magari mentre cammino per strada coi miei di tirarli di lato,hanno l'abitudine di camminare un po' in mezzo alla strada a volte.
Anche quando si tratta di strade super tranquille dove passa un'auto ogni tanto.
In fondo ne basta una.
Chissà se oggi c'è più paura in tal senso perchè le auto sono di più,perchè sono più veloci o perchè i guidatori spesso sono distratti.
 
ragionavo quest'oggi che, essendo cresciuto negli anno '70, ho passato parte della mia fanciullezza a giocare in strada.
In un normale quartiere [almeno 6'000 abitanti] di palazzi della periferia milanese.
Non ricordo che nessuno di noi sia mai stato stirato, ne a piedi ne in bicicletta.
Ed eravamo tutto fuorché santi.
Un paio di incontri ravvicinati con le auto li ho avuti anch'io, finito con contumelie nei vari dialetti di origine del guidatore.
Bambini di anni 50 60 70 80 sopravvissuti. Come ci sono riusciti?
66 11 0


di cordialdo
Da bambini andavamo in auto che non avevano cinture di sicurezza nè airbag…

Viaggiare nella parte posteriore di un furgone aperto era una passeggiata speciale…
Le nostre culle erano dipinte con colori vivacissimi, con vernici a base di piombo…
non avevamo chiusure di sicurezza per i bambini nelle confezioni di medicinali, nei bagni, alle porte, alle prese di corrente…
quando andavamo in bicicletta non portavamo il casco…
Bevevamo l’acqua dal tubo del giardino invece che dalla bottiglia dell’acqua minerale…
Uscivamo a giocare con l’unico obbligo di rientrare prima del tramonto. Non avevamo cellulari…cosicchè nessuno poteva rintracciarci… Impensabile…
La scuola durava fino alla mezza, poi andavamo a casa per il pranzo con tutta la famiglia (sì anche con il papà).
Ci tagliavamo, ci rompevamo un osso, perdevamo un dente e nessuno faceva una denuncia per questi incidenti. La colpa non era di nessun, se non di noi stessi…
mangiavamo biscotti, pane, olio e sale, pane e burro, bevevamo bibite zuccherate e non avevamo mai problemi di sovrappeso …
Condividevamo una bibita in 4…bevendo dalla stessa bottiglia e nessuno moriva per questo…
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, X box,Videogiochi, televisione via cavo con 99 canali, videoregistratori, dolby surround, cellulari personali, computer, chatroon su internet…AVEVAMO SOLO TANTI AMICI…
Uscivamo, montavamo in bicicletta o camminavamo fino a casa dell’amico, suonavamo il campanello semplicemente per vedere se lui era lì e poteva uscire.
Sì, Lì fuori! Nel mondo crudele! Senza un guardiano! Come abbiamo fatto? Facevamo giochi con bastoni e palline da tennis, si formavano delle squadre per giocare una partita, non tutti venivano scelti per giocare e gli scartati non subivano alcun trauma.
Alcuni studenti non erano brillanti come altri e quando perdevano l’anno lo ripetevano. Nessuno andava dallo psicologo, dallo psicopedagogo, nessuno soffriva di dislessia, nè di problemi di attenzione, nè di iperattività; semplicemente prendevamo qualche scapaccione e si ripeteva l’anno perchè gli insegnanti avevano ragione.
Avevamo libertà, fallimenti, successi, responsabilità…e imparavamo a gestirli. La grande domanda allora è questa: COME ABBIAMO FATTO A SOPRAVVIVERE? A CRESCERE E DIVENTARE GRANDI?
Se appartieni a questa generazione, condividi questo post con i tuoi conoscenti della tua stessa generazione ed anche con gente più giovane perchè sappiano come eravamo noi prima!“””

Biglie in foto

una di vetro valeva tre di terracotta

una di acciaio (dai cuscinetti a sfere) valeva 12 di terracotta o quattro di vetro



La vita così descritta non riguardava bambini abitanti in un piccolo villaggio di campagna o, peggio, di montagna.

Questo descritto era il modo di vivere in un rione della Città di Novara, il rione Bicocca, la zona in cui si svolse la battaglia della Fatal Novara e determinò l’abdicazione di Carlo Alberto e cambiò le sorti delle guerre di indipendenza e del Risorgimento. La Nebularia che prese il suo nome dalla nebbia che avvolgeva tutto e tutti e ci penetrava nelle ossa. Pubblicata perchè quello che succedeva nel rione Bicocca non è molto differente a quello che un tempo succedeva un po' dovunque
 
Noi avevamo pure i topi, grossi come gatti, che scorazzavano nel deposito della pattumiera, a bordo del fosso dove scaricava una officin che cromava oggetti.
A confine di ciò il cortile della scuola dove il pomeriggio si scavalcava per giocare a pallone [parco? what's parco?]
Il fosso era la riga laterale. Io ci son pure finito dentro per intero.

Io però ogni tanto penso che certe cose che ci saltano fuori, forse, ce le portiamo dietro da allora.
 
Ma i grandi iper che sono alla periferia delle città?
A Lodi ce ne sono 3 grandi esterni, uno solo collegato alla città da bus urbano, uno ogni mezz'ora...

La "spesa"all'Iper ha senso se si acquistano vettovaglie ecc... per una settimana. Volume e peso direi incompatibile con il trasporto "a mano" sull'autobus.

In ogni caso il tempo occorrente si raddoppia (andata/ritorno + attesa del mezzo pubblico + tragitto dalla fermata dell'autobus a casa)

No grazie!
 
Ripeto....

L' ho sentito dire....
Puo' ucire
con 4 o 5 poggiatesta
e pure
con 4 o 5 cinture

Nel 2010 (quando l'ho comprata per mia moglie) la Fiat 500 "2 porte" era omologata per 4 persone e non di più. Versione attuale non so.

La 500X 5 posti, la 500L 5 oppure 7 posti.

A parte i decessi, sui quali non c'è più niente da fare, problema non banale la rivalsa assicurativa (a carico della proprietaria) per trasporto non conforme alla carta di circolazione da parte del figlio cui aveva affidato la macchina
 
I morti in incidenti stradali sono molto diminuiti negli ultimi anni, forse affidarsi ai ricordi personali non è sempre il modo migliore per valutare le cose.Ad esempio nel 2001 ci furono 7096 morti, nel 2010 4114 e nel 2019 "solo"3173.
https://www.istat.it/it/files//2022/07/REPORT_INCIDENTI_STRADALI_2021.pdf



gia'

https://forum.quattroruote.it/threads/quasi-3-000-morti-sulle-strade-in-un-anno-l’italia-peggio-della-media-europea.142761/page-2

post 19 ( Ottobre 2022 )
 
Oggi sono passato a prendere mia madre e nel tragitto verso casa ho visto :

un autista di un furgone che in una via quasi deserta dove c'era una sola auto parcheggiata ha deciso di parcheggiare in doppia fila proprio affianco a quella,4 metri prima o 4 metri dopo c'era il nulla

poi una coppia anziana in bici che doveva svoltare a sinistra.
Lei che si capiva che era quella che tirava il gruppo si è voltata per guardare dietro e così facendo si è spostata di un metro verso il centro della carreggiata mentre sopraggiungeva un furgone che l'ha dovuta schivare.
Anche li che senso avrà cercare di guardare dietro in corsa,fermati metti giù il piede,guarda dietro e quando la via è libera riparti.
Invece fanno tutti come Bartali che si rifiutava categoricamente di mettere il piede a terra.

E poi mi sono imbattuto in una pattuglia della polizia che aveva fermato una Matiz rossa (non del 98 però) e occupava parte della carreggiata.
Faccio per mettere la freccia e passare oltre ma mi accorgo che dal senso opposto arrivava un'auto allora mi fermo.
Un poliziotto mi fa segno di passare,ma io dovevo dare la precedenza.
Mia madre allora fa segno al poliziotto che c'era un'auto a cui dovevamo dare la precedenza.
Il poliziotto,che forse non si era accorto della presenza di quell'auto,le fa segno
upload_2023-2-7_13-15-34.jpeg

Approposito non so se c'è tra le emoji ma andrebbe aggiunta.
Prima o poi tra lei che da brava spaccamaroni di professione (scusatemi ma è la verità) contesta i poliziotti e mio padre che manda a fantastico tutti quelli che non danno la precedenza mi faranno finire nei guai.
 
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