<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B | Page 96 | Il Forum di Quattroruote

Milano (per i milanesi): divieto ingresso AREA C e limiti km area B

Qui le ciclabili a livello di pulizia e condizioni dell'asfalto sono messe molto meglio delle strade.
Non penso che sia una questione che si può affrontare con un approccio razionale.
Perchè i pedoni attraversano senza guardare?
Non c'è alcun motivo logico per farlo eppure.
Idem per l'utilizzo delle ciclabili o la scelta delle strade.
Qui ci sono due corsi principali molto trafficati con la sede stradale ristretta a causa delle auto parcheggiate e dei marciapiedi molto larghi rifatti qualche anno fa.
E ci sono delle strade parallele in cui o sono presenti le piste ciclabili o comunque c'è un decimo del traffico e la sede stradale è addirittura più ampia o almeno più libera.
Mai visto un ciclista che scegliesse di evitare il corso più trafficato,come se amassero il pericolo.
L'altra sera a un incrocio ne ho visto uno con la coda dell'occhio.
Io dovevo immettermi su una strada a senso unico ma un po' per abitudine un po' perchè bisogna avere 100 occhi ho guardato anche a sinistra e c'era un ciclista che col buio arrivava contromano senza luci e col telefono in mano.
Eppure le alternative non mancano,quale che fosse la direzione che doveva prendere il ciclista poteva scegliere tra le due parallele di quella strada,una a doppio senso e l'altra a senso unico ma nella direzione che stava percorrendo lui.

Idem per i marciapiedi.
Intorno a dove lavoro li hanno rifatti da pochissimo tempo quindi sono larghi,lisci,senza buche e in piano.
Mi sembra anche di non vedere ricordini lasciati dai cani.
Eppure ogni santo giorno c'è qualche pedone,forse abituato a com'erano i marciapiedi prima che li sistemassero,che cammina sulla sede stradale.
Ammetto che qualche volta mi è venuta la tentazione di fermarmi e chiedergli perchè preferissero camminare sulla strada alla relativa sicurezza offerta dal marciapiedi.
Ma poi ho lasciato perdere,sarebbe stato fiato sprecato.
 
Non devono fare piste pedociclabili.
Devono fare vere piste ciclabili, non basta come da me che hanno disegnato una bicicletta per terra su tanti marciapiedi.

Però imho una pista ciclabile anche condivisa coi pedoni è comunque preferibile rispetto alla sede stradale.
Io se andassi in bici farei il possibile per evitare di condividere gli stessi spazi con le auto.
Si parla spesso del fatto che i pedoni sarebbero di intralcio alle bici.
Sicuramente sarà così,a me anni fa capitò che un ciclista dopo aver suonato il campanello mi indicasse che stavo camminando sulla corsia per le bici invece che su quella per i pedoni da allora ci sono stato più attento.
Ma comunque se dovessi scegliere tra dover fare lo slalom tra i pedoni e le portiere delle auto parcheggiate che si aprono all'improvviso io sceglierei comunque la prima opzione.

Resta il caso dei pedoni che non usano i marciapiedi,quelli sono stati fatti apposta per loro.
In qualche caso saranno persone anziane,magari col carrellino della spesa al seguito,che fanno fatica a salire il gradino.
Ma vedo anche tante persone giovani.

Imho banalmente non siamo capaci di stare negli spazi designati,nemmeno quando avremmo ottime ragioni per farlo.
 
Beh allora anzichè fare le crociate antiauto forse le associazioni dei cicloamatori dovrebbero intervenire verso le autorità cittadine per correggere eventuali storture dei percorsi cliclabili se li ritengono pericolosi.
Se poi invece per le associazioni dei clicloamatori è corretto che le auto ed i pedoni si tolgano di mezzo così i ciclisti possano scorrazzare liberamente facendosi beffe di qualsiasi regola del CDS è un altro discorso.
Chissà perchè gli automobilisti sono tutti indisciplinati e i ciclisti tutti santi anche se la maggior parte viaggia senza luci, prende le strade contromano ( oggi me n'è spuntato uno in contromano in una rotonda, visto all'ultimo ), non usa caschetti nè giubbotti cataringrangenti, considera i semafori arredo urbano.... giusto per elencare i comportamenti più comuni.
 
le associazioni dei cicloamatori dovrebbero intervenire verso le autorità cittadine per correggere eventuali storture dei percorsi cliclabili se li ritengono pericolosi
Beh, questo già avviene, anche da parte di liberi cittadini o libere associazioni civiche. Ma quando si entra nella diatriba politica, con giunte principalmente dedite a demolire o ricostruire le opere delle giunte precedenti, si finisce inevitabilmente in un terreno non consentito su questo forum. Sarebbe auspicabile un approccio pragmatico e non ideologico.
 
Beh allora anzichè fare le crociate antiauto forse le associazioni dei cicloamatori dovrebbero intervenire verso le autorità cittadine per correggere eventuali storture dei percorsi cliclabili se li ritengono pericolosi.

Da me non c'è una pista ciclabile che si salva. Infatti praticamente nessuno le usa. Cosa hanno fatto per vantarsi di tot km di piste ciclabili? Hanno messo cartelli di piste ciclabili a quelli che fino il giorno prima erano marciapiedi.
Ho tentato appena le avevano istituite di percorrerle. Nei primi tre giorni ho rischiato due incidenti. Sono tornato sulla strada che è più sicuro.

Io non parlo da cicloamatore, ma da persona che usa tutti i giorni la bicicletta come mezzo di trasporto. Settimana scorsa 192km, da lunedì ad oggi, ho guardato stamattina il conta km.

Le associazioni spingiamo per la creazione di vere piste ciclabili, che significa restringere le carreggiate per le auto, o togliere parcheggi... ma gli automobilisti sono più numerosi e pesano di più nelle scelte. Quindi io se voglio vere piste ciclabili vicine, mi tocca andare in Trentino o percorrere la pista lungo il Mincio. Questo lo faccio come turismo, ma non per andare a lavoro, fare commissioni.
 
Da me non c'è una pista ciclabile che si salva. Infatti praticamente nessuno le usa. Cosa hanno fatto per vantarsi di tot km di piste ciclabili? Hanno messo cartelli di piste ciclabili a quelli che fino il giorno prima erano marciapiedi.
Ho tentato appena le avevano istituite di percorrerle. Nei primi tre giorni ho rischiato due incidenti. Sono tornato sulla strada che è più sicuro.

Io non parlo da cicloamatore, ma da persona che usa tutti i giorni la bicicletta come mezzo di trasporto. Settimana scorsa 192km, da lunedì ad oggi, ho guardato stamattina il conta km.

Le associazioni spingiamo per la creazione di vere piste ciclabili, che significa restringere le carreggiate per le auto, o togliere parcheggi... ma gli automobilisti sono più numerosi e pesano di più nelle scelte. Quindi io se voglio vere piste ciclabili vicine, mi tocca andare in Trentino o percorrere la pista lungo il Mincio. Questo lo faccio come turismo, ma non per andare a lavoro, fare commissioni.
aggiungo che per rendere competitivo l'uso della bici, le ciclabili devono essere progettate per essere pratiche e fare il percorso più breve. Spesso invece costringono ad allungare il percorso facendo giri insensati.
 
saro' anomalo io.
se mi giro a guardare dietro a sinistra, sbando a sinistra.
se mi giro a guardare dietro a destra, sbando a destra.
se c'e' un trucco per farlo andando dritto, dimmelo, che mica mi offendo
Guarda, ci ho provato stamattina, e dopo mesi che non mettevo i piedi sui pedali. Se ti giri anche tenendo un solo braccio sul manubrio non sbandi , sia che per una spiata dietro per girare bene la testa quando cambi corsia.
Non credo esista un segreto, ma solo abitudine.
 
Da me non c'è una pista ciclabile che si salva. Infatti praticamente nessuno le usa. Cosa hanno fatto per vantarsi di tot km di piste ciclabili? Hanno messo cartelli di piste ciclabili a quelli che fino il giorno prima erano marciapiedi.
Ho tentato appena le avevano istituite di percorrerle. Nei primi tre giorni ho rischiato due incidenti. Sono tornato sulla strada che è più sicuro.

Io non parlo da cicloamatore, ma da persona che usa tutti i giorni la bicicletta come mezzo di trasporto. Settimana scorsa 192km, da lunedì ad oggi, ho guardato stamattina il conta km.

Le associazioni spingiamo per la creazione di vere piste ciclabili, che significa restringere le carreggiate per le auto, o togliere parcheggi... ma gli automobilisti sono più numerosi e pesano di più nelle scelte. Quindi io se voglio vere piste ciclabili vicine, mi tocca andare in Trentino o percorrere la pista lungo il Mincio. Questo lo faccio come turismo, ma non per andare a lavoro, fare commissioni.
Purtroppo le piste ciclabili sono fatte in modalità “un colpo al cerchio uno alla botte “, per non scontentare nessuno( ciclisti e automobilisti). E gli effetti sì vedono.
Ne prendo una a caso, quella che porta all’ idroscalo . La posa dell’asfalto è fatta coì piedi, piena di bitorzoli che se usi una gravel o una bici da corsa senti fin nelle ossa, progettate male( all inizio di via Corelli sparisce per passare su un ponte). Non che quelle del passato fossero meglio ( quella in via Monterosa era un abominio tra paraurti sporgenti sulla corsia e radici a vista).
Se poi ci mettiamo che le ciclabili tracciate per strada sono ignorate dagli automobilisti, tra occupazione e sosta vietata.
 
Io parlo per le piste ciclabili che ci sono qui.
Alcune sono semplici strisce disegnate sull'asfalto,altre le ho percorse a piedi,stando dalla parte riservata ai pedoni,e non mi sembrano male.
Corrono parallele a dei corsi principali molto trafficati pieni di auto parcheggiate e incroci in cui per inserirsi bisogna sporgersi altrimenti non si vede nulla.
Insomma per me sono un'alternativa preferibile a quelle strade dove io personalmente non pedalerei nemmeno se mi pagassero.
Certo ce ne sono alcune che sono affollate dai pedoni e altre con asfalto indecente ma non è che quello delle strade sia meglio.
In ogni caso anche quando ci sono e tutto sommato sono decenti tanti non le usano per ragioni che fatico a comprendere.
E badate bene non me ne sto lamentando perchè mi rallentano,tanto il traffico in città è lento comunque,ma perchè ci sono casi in cui rischiano e più di una volta mi è capitato di trovarmi lo stesso ciclista affiancato e di viaggiare col terrore che si spostasse di lato senza preavviso o che per schivare un pedone o una portiera spalancata all'improvviso mi finisse sul muso dell'auto.
In quelle situazioni io cerco se posso di levarmi d'impaccio alla prima occasione per sorpassare in sicurezza.
Ma poi al primo semaforo io mi fermo e il ciclista invece passa col rosso quindi torniamo punto e a capo.
Qualche volta ho addirittura cambiato strada.
 
aggiungo che per rendere competitivo l'uso della bici, le ciclabili devono essere progettate per essere pratiche e fare il percorso più breve. Spesso invece costringono ad allungare il percorso facendo giri insensati.
Bè, questo capita anche per le auto, ma non ho mai visto nessun automobilista percorrere una strada in contromano, magari al buio e senza luci perchè l'hanno costretto ad allungare la strada! Quando giravo spesso per Milano in bici, cercavo sempre le strade meno trafficate e più sicure per evitare rischi, anche se le stesse mi facevano allungare il percorso; ci mettevo comunque meno tempo che arrivare a destinazione in auto.
 
Se per questo pure a piedi delle volte ti tocca allungare il percorso ma la soluzione perfetta per tutti non sempre si piò avere.
Il problema è che per molti la strada è una proprietà esclusiva e chi è di impaccio o non la pensa allo stesso modo deve farsi da parte.
 
Oggi tornando a casa mentre percorrevo corso risorgimento,che per chi non conosce la zona è un macello tra la carreggiata ristretta a causa dei marciapiedi allargati e le macchine parcheggiate,avevo davanti due biciclette.
La prima era quella di un rider che procedeva nella mia stessa direzione e zigzagava allegramente mentre parlava al telefono (imho se è vietato in auto dovrebbe esserlo ancora di più in bici).
L'altra era di una signora che invece mi veniva incontro rallentando e barcollando paurosamente.
Non ha fatto alcun cenno per segnalare le sue intenzioni (probabilmente se staccava una mano dal manubrio andava per terra) ma ho capito che voleva svoltare a sinistra e stava cercando di rallentare senza fermarsi (avete presente quando sono quasi fermi e tentano disperatamente di rimanere in equilibrio ma sembra che da un momento all'altro debbano andare giù).
Quindi avevo lui che veniva verso sinistra e lei che invece si sporgeva verso la mia destra.
Alla fine pur avendo la precedenza mi sono fermato per lasciarla svoltare e levarmi dai maroni l'altro.
Però non avrei dovuto.
E visto che la signora svoltava andava a incrociare almeno due parallele di quel corso,una dotata di ciclabile l'altra no,dove c'è un decimo del traffico.
Quindi avrebbe avuto solo vantaggi se invece di rimanere sul corso principale avesse attraversato portando a mano la bici come prevede il codice e poi fosse salita in sella una volta arrivata su strade decisamente più sicure.
Se uno dei due avesse sbandato ancora di più o avesse perso l'equilibrio e mi fosse finito sul cofano il giornale locale avrebbe titolato "Ciclista investito da un'auto in corso risorgimento,portato in ospedale in codice giallo".
E non "Ciclista da tso frana sul cofano di un povero automobilista che più che fermarsi e dare la precedenza a chi non ce l'ha e si sta mettendo in pericolo da solo non poteva fare".
 
Back
Alto