Io ho molti dubbi sul fatto che l’attuale “cono di produzione” possa sopportare a lungo un forte calo produttivo anche se abbinato a prezzi superiori, ed un sistema produttivo non lo cambi in un giorno. Inoltre puoi anche ridurre gli ammortamenti per far emergere utili superiori, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Non a caso sta iniziando la guerra dei prezzi sulle EV, con probabile effetto trascinamento sulle termiche.
I neurocrati possono emanare tutti gli editti che vogliono, ma se il parco buoi non risponde come non sta rispondendo, l’UE si troverà tra pochissimi anni un enorme problema di disoccupazione e di deficit commerciale nel settore. A parte il gruppo VW che, miei due cent bucati, sta rischiando grosso (e infatti hanno già messo in naftalina alcuni progetti), le altre case in realtà sono molto più prudenti di quanto non facciano vedere. PSA e Renault stanno semplicemente montando batterie e motori elettrici sui pianali esistenti, Bmw tiene due linee in piedi, ma ragiona sul termico, MB rischia fortemente di essere definitivamente acquisita dai Cinesi (grazie anche al dissanguamento dovuto ai pianali elettrici che sono un flop), Volvo nonostante sia obbligata da Geely alle EV mantiene assolutamente i suoi ottimi turbodiesel, Toyota rimane fedele alla sua linea che paga, Dacia se ne sbatte e punta a raccogliere la marea di gente che non vorrà le elettriche.
Io vedo un futuro in cui conviveranno i BEV, soprattutto ad uso urbano e commuting, e le termiche per chi fa chilometri.