No, certo che non ne è contento : chi già, per poter lavorare e mantenere posti di lavoro sempre più aleatori, deve "inseguire" aziende che per ridurre i loro costi spostano le loro sedi produttive in luoghi sperduti in aperta campagna - e naturalmente dove non c'è nulla per arrivarci, altrimenti costerebbero molto di più - ha solo l'auto per farlo : spesso anche di notte e con qualsiasi tempo.... non sa che farsene delle maledette biciclette dei radical-chic o dei monopattini elettrici per fare 60-80-100 km al giorno !! gli serve l'automobile !! e non ha proprio nessun bisogno di sentirsi ripetere dai radical-chic al potere nelle giunte comunali quanto è antiecologico l'uso che fa dell'auto, non ha proprio nessun bisogno che costoro gli mettano di continuo i bastoni tra le ruote.
Questa è la realtà che conta, questi sono i problemi della gente, non i radical-chic ed i loro boschi verticali.
Anche io, finché ho lavorato, sono stato dentro in pieno a queste situazioni : senza aver mai cambiato (di mio) azienda, ho lavorato in 12 posti diversi, qualche volta mi è andata bene essendo non tanto lontani, ma altre volte, e per anni, ho fatto 50 km al giorno, oppure 65, e per un periodo anche 110 km al giorno (da MI-Barona a Zingonia) oltretutto su percorsi intorno a Milano, quindi tutt'altro che poco trafficati..... perché quando ti trasferivano, perché qualcuno se ne era andato e serviva un sostituto o semplicemente perché una certa sede chiudeva e via tutti da un'altra parte, non potevi dire di no, se volevi tenerti un posto di lavoro.... non è come andare in centro città e prendere la metropolitana !
Di queste situazioni, in cui la gente deve fare i salti mortali per tenersi faticosamente uno straccio di lavoro, è pieno il mondo, anche e soprattutto intorno a Milano - ed in genere in nord Italia - dove si lavora prevalentemente per aziende private : che spesso - molto spesso - spostano baracca e burattini in sedi sperdute, dove terreno ed immobili costano molto meno : tanto arrivarci, poi, sono c***i dei dipendenti, mica è un problema loro.
Ed i tanti che devono fare questa vita non sono tanto contenti, poi, di sentire i sindaci e gli assessori radical-chic che, dalle loro comode postazioni servite e riverite nei centri città, fanno la guerra alle automobili.
Quanto al disprezzo per certa gente, beh mi spiace ma ho le mie idee - maturate in cinquant'anni di osservazione delle cose - e non le cambio così facilmente, magari in nome di un certo "buonismo" che non mi è mai piaciuto e non mi appartiene.