<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Salari - 10% dal 2007 | Page 30 | Il Forum di Quattroruote

Salari - 10% dal 2007

,il tutto veniva delegato al Capo squadra di turno... in questo caso IO! Le notti, sabati, e domeniche , tempo, che lui passava con la sua famiglia e noi a lavorare!
Bah, concorso sia una cosa antipatica, però tu che eri caposquadra immagino non saresti stato felice di sapere che gli operai sotto di te guadagnavano più di te e ti prendevi la responsabilità di sostiruire il maestro.
In Italia, in molte aziende si fanno questi giochetti: ti alzano di livello (pochi euro al mese in più) e ti levano straordinari con la scusa della flessibilità d'orario. Peccato che poi pretendano che tu lavori 12 ore al giorno.

Ti faccio un esempio personale: L'ultimo lavoro da dipendente avevo uno stipendio non male ed un'auto a disposizione. Quando ero fuori sede mi rimborsavano le spese.
Però il lavoro era sempre tanto, i problemi infiniti ed uscivo di casa prima dette 7:00 e non tornavo mai prima delle 20:00 (se ero in sede).
Poi succedeva che uno dei titolari ti chiedesse di finire in settimana un certo lavoro "perché insomma, bisognerebbe fare qualche straordinario in più" ... il mattino dopo avevo l'aereo alle 6:30 per andare a Roma dove un tecnico mi avrebbe portato i Umbria per un intervento, poi due giorni a Roma a tenere corsi.
Tempo dopo un mattino tamponai una vettura che mi precedeva in colonna: mi stavo recando ad una fiera dimattina presto perché dovevamo presentare un prodotto. Peccato che ci stessi ancora lavorando alle 3:00 di mattina.

A quel punto feci i miei conti e decisi di mettermi in proprio: a quel tempo fra il sottoscritto che lavorava come un pazzo e rischiava pure la pelle in strada e mia moglie che guadagnava sì meno ma faceva puro orario di ufficio, "al kilo" il mio lavoro rendeva nulla ;)
 
Bah, concorso sia una cosa antipatica, però tu che eri caposquadra immagino non saresti stato felice di sapere che gli operai sotto di te guadagnavano più di te e ti prendevi la responsabilità di sostiruire il maestro.
In Italia, in molte aziende si fanno questi giochetti: ti alzano di livello (pochi euro al mese in più) e ti levano straordinari con la scusa della flessibilità d'orario. Peccato che poi pretendano che tu lavori 12 ore al giorno.

Ti faccio un esempio personale: L'ultimo lavoro da dipendente avevo uno stipendio non male ed un'auto a disposizione. Quando ero fuori sede mi rimborsavano le spese.
Però il lavoro era sempre tanto, i problemi infiniti ed uscivo di casa prima dette 7:00 e non tornavo mai prima delle 20:00 (se ero in sede).
Poi succedeva che uno dei titolari ti chiedesse di finire in settimana un certo lavoro "perché insomma, bisognerebbe fare qualche straordinario in più" ... il mattino dopo avevo l'aereo alle 6:30 per andare a Roma dove un tecnico mi avrebbe portato i Umbria per un intervento, poi due giorni a Roma a tenere corsi.
Tempo dopo un mattino tamponai una vettura che mi precedeva in colonna: mi stavo recando ad una fiera dimattina presto perché dovevamo presentare un prodotto. Peccato che ci stessi ancora lavorando alle 3:00 di mattina.

A quel punto feci i miei conti e decisi di mettermi in proprio: a quel tempo fra il sottoscritto che lavorava come un pazzo e rischiava pure la pelle in strada e mia moglie che guadagnava sì meno ma faceva puro orario di ufficio, "al kilo" il mio lavoro rendeva nulla ;)

Hai fatto benissimo, più sei disponibile e più ti chiedono.

Io ho sempre lavorato da libero professionista ma da quando ho messo dei paletti, invalicabili, hai clienti, mi sbatto meno ed i fatturati alla fine sono sempre la.

Le "rogne", in genere, portano solo via tempo (anche alla famiglia) ed energie psicofisiche; in cambio fanno guadagnare arrabbiature, mal di fegato, ma anche crediti ... inesigibili.
 
Bah, concorso sia una cosa antipatica, però tu che eri caposquadra immagino non saresti stato felice di sapere che gli operai sotto di te guadagnavano più di te e ti prendevi la responsabilità di sostiruire il maestro.
In Italia, in molte aziende si fanno questi giochetti: ti alzano di livello (pochi euro al mese in più) e ti levano straordinari con la scusa della flessibilità d'orario. Peccato che poi pretendano che tu lavori 12 ore al giorno.

Ti faccio un esempio personale: L'ultimo lavoro da dipendente avevo uno stipendio non male ed un'auto a disposizione. Quando ero fuori sede mi rimborsavano le spese.
Però il lavoro era sempre tanto, i problemi infiniti ed uscivo di casa prima dette 7:00 e non tornavo mai prima delle 20:00 (se ero in sede).
Poi succedeva che uno dei titolari ti chiedesse di finire in settimana un certo lavoro "perché insomma, bisognerebbe fare qualche straordinario in più" ... il mattino dopo avevo l'aereo alle 6:30 per andare a Roma dove un tecnico mi avrebbe portato i Umbria per un intervento, poi due giorni a Roma a tenere corsi.
Tempo dopo un mattino tamponai una vettura che mi precedeva in colonna: mi stavo recando ad una fiera dimattina presto perché dovevamo presentare un prodotto. Peccato che ci stessi ancora lavorando alle 3:00 di mattina.

A quel punto feci i miei conti e decisi di mettermi in proprio: a quel tempo fra il sottoscritto che lavorava come un pazzo e rischiava pure la pelle in strada e mia moglie che guadagnava sì meno ma faceva puro orario di ufficio, "al kilo" il mio lavoro rendeva nulla ;)
Certi giochi si fanno in molte parti del mondo sul lavoro, ma non é di questo che stiamo parlando. Quando succedono certi giochi e come quando ci si litica cioé in due. Il piacere di un favore si puo fare ma li deve restare, se il tutto diventa un abitudine di sfruttamento le cose cambiano. Non si puo accettare che un titolare ti faccia fare piu lavoro senza che esso viene onorato,in questi casi si deve far notare che piu si produce piu guadagni fa l'azienda....... Diversamente se trattasi di situazione particolari dove ambi e due le parti dobbiamo salvare il salvabile perche l'azienda va male ,allora sono il primo a dire ok lavoro di piu ma lo faccio per salvare il mio futuro. Visto che siamo arrivati a fatti personali, ti dico come funzionava al riguardo straordinari nel mio reparto appartenente alla Bayer di Leverkusen posto a Francoforte. Da noi si fanno turni da 12 ore 1 mattina 1 notte due giorni liberi Avvolte succede/va che un turno causa ferie o mallattia avesse bisogno di personale,quindi si chiedeva chi avesse libero per coprire la mancanza. Chi sostituiva il malato, se gli veniva detto 24 ore prima non avrebbe ricevuto il premio speciale di cortesia 80 euro se invece lo si informava sotto le 24 ore gli spettava il premio specile di 80 euro. + Per il turno che si copriva gli veniva dato 160 € per il turno di straordinario + le 12 ore di lavoro, che togliendo la pausa vencono 11,05 ore + le ore di lavoro gli venivano contabilitato per il tempo demografico del mese. Questo per spiegare quanto valore puo avere il lavoro fatto in straordinario.
 
Ultima modifica:
Forse già l'ho detto, ma io sono stato fortunato a lavorare in trasferta dal 1987 al 1994. Mi veniva infatti pagata, oltre allo stipendio normale, la trasferta "forfettaria" (cosa che ora la BNL non fa più, pagando a piè di lista). Tale trasferta corrispondeva a quasi 2 stipendi aggiuntivi e io, pur dormendo in albergo 3 stelle (20 giorni/mese), mangiando al ristorante o in panineria o in pizzeria, con colazione al bar e ogni fine settimana pagando il treno o l'aereo da dove mi trovavo fino a Pisa e poi ritorno, mi ritrovavo circa 800-900.000 lire di avanzo al mese, che aggiungevo allo stipendio di 1.700.000-1.800.000 al mese (di lire ovviamente, dato del 1990-91).
Non male, e ciò mi consentiva di pagare la baby-sitter per il bambino/ragazzino, che in realtà lo aiutava a fare i compiti perchè era alle elementari e poi medie. Ne cambiammo tre mi pare. Poi il maestro di chitarra e pianoforte e qualche scuola di sport a pagamento (calcio, basket, tennis). Mia moglie era insegnante di sostegno in provincia di Pisa.
 
Ultima modifica:
Forse già l'ho detto, ma io sono stato fortunato a lavorare in trasferta dal 1987 al 1994. Mi veniva infatti pagata, oltre allo stipendio normale, la trasferta "forfettaria" (cosa che ora la BNL non fa più, pagando a piè di lista). Tale trasferta corrispondeva a quasi 2 stipendi aggiuntivi e io, pur dormendo in albergo 3 stelle (20 giorni/mese), mangiando al ristorante o in panineria o in pizzeria, con colazione al bar e ogni fine settimana pagando il treno o l'aereo da dove mi trovavo fino a Pisa e poi ritorno, mi ritrovavo circa 800-900.000 lire di avanzo al mese, che aggiungevo allo stipendio di 1.700.000-1.800.000 al mese (di lire ovviamente, dato del 1990-91).
Non male, e ciò mi consentiva di pagare la baby-sitter per il bambino/ragazzino, che in realtà lo aiutava a fare i compiti perchè era alle elementari e poi medie, il maestro di pianoforte e qualche scuola di sport a pagamento (calcio, basket, tennis). Mia moglie era insegnante di sostegno in provincia di Pisa.
Cosi va bene, si vede una copertura del piu che hai fatto a parte il tuo lavoro giornaliero che facevi. Credo che eri molto soddisfatto e piu voglioso al lavoro.

Ho dimenticato a scriverlo prima,Era difficile che l'operaio si prendesse libero la domenica o un festivo,qui lo stesso stato viene all'incontro in Germania:, Le percentuali cambiano dra una fabrica e l'altra: la Domenica ci veniva dato il 60% per il festivo 150% esenti da tasse.....
 
Cosi va bene, si vede una copertura del piu che hai fatto a parte il tuo lavoro giornaliero che facevi. Credo che eri molto soddisfatto e piu voglioso al lavoro.

Si, certamente. E ai colleghi di Catania, che quando mi misi a disposizione della Direzione Generale mi dicevano “Ma chi te lo fa fare”, io rispondevo che era una cosa molto bella, perché giravo l’Italia gratis, apprezzando usi, cibo (soprattutto), costumi e monumenti, e facevo il lavoro che mi piaceva (pratiche di fido a supporto delle direzioni locali). Magari prendevo 4-6 treni la settimana per recarmi in loco, ma quello era il meno, sopportabilissimo.
 
Si, certamente. E ai colleghi di Catania, che quando mi misi a disposizione della Direzione Generale mi dicevano “Ma chi te lo fa fare”, io rispondevo che era una cosa molto bella, perché giravo l’Italia gratis, apprezzando usi, cibo (soprattutto), costumi e monumenti, e facevo il lavoro che mi piaceva (pratiche di fido a supporto delle direzioni locali). Magari prendevo 4-6 treni la settimana per recarmi in loco, ma quello era il meno, sopportabilissimo.
La penso come te, ma tu sai come molti dei nostri corregionale a suo tempo la pensavano ,oggi credo hanno cambiato idea...
 
Forse già l'ho detto, ma io sono stato fortunato a lavorare in trasferta dal 1987 al 1994. Mi veniva infatti pagata, oltre allo stipendio normale, la trasferta "forfettaria"
Anch'io in quegli anni facevo tantissima trasferta ed era pagata molto bene anche perché non avevo l'inqudramento che forfettizzava gli straordinari (come l'altro collega di cui parlavo post sopra).

verso la fine del decenio però le cose cominciavano a peggiorare, sepre più paletti e più compiti [reperibilità notturna e weekend, pagata poche migliaia di lire].
Cambiai azienda pensando di migliorare ma durò poco: passati i primi anni arrivarono a chiederci la reperibilità durante le ferie dicendoci il titolare: "io prendo le telefonate e poi le giro a chi di turno. Questo si porta i modem (all'epoca andavano quelli 56k da collegare proprio al telefono - adsl ancora agli albori) si collega al cliente e gli risolve il problema. Poi vediamo come scalare le ore lavorate dalle ferie."

Quando gli chiesi "ma indennità di reperibilità?" rispose "di questo in CDA non abbiamo parlato".
 
Questi esempi per dire che è proprio cambiato il mondo del lavoro.
Il modo di lavorare, di rapportarsi con le aziende ed i datori di lavoro.
E di conseguenza il modo di rapportarsi dei lavoratori con l'azienda.

Questo lo percepisco proprio ovunque, quantomeno qui in Lombardia dove vivo, far amici e [ex]colleghi.
 
E nonostante ciò, in Italia le auto sono vendute a prezzi maggiori che nel resto d'Europa, o almeno altrove è più facile trovare allestimenti più a buon mercato, tipo in Francia per la Swift, che parte da 13 190 €, per una versione "base" contro i 18.800 (in promozione) per l'unica versione full optional dell'Italia.
 
E nonostante ciò, in Italia le auto sono vendute a prezzi maggiori che nel resto d'Europa, o almeno altrove è più facile trovare allestimenti più a buon mercato, tipo in Francia per la Swift, che parte da 13 190 €, per una versione "base" contro i 18.800 (in promozione) per l'unica versione full optional dell'Italia.
è così da molti anni, direi decenni.
Le versioni base a listino erano solo per mostrare un prezzo d'attacco basso ma non le comprava nessuno.
Ricordo lo stupore nei primissimi anni '90 a vedere nel nord Europa tantissime vetture in allestimento base, mai viste alle nostre latitudini.

Ed ancora più recentemente l'enorme successo commerciale in Svizzera di Skoda quando in Italia era (un po' è ancora) considerata un'auto da sfigati*.
Le vetture in allestimanto base che girano da noi 99% sono di stranieri trasferitisi da noi.

* riportata un dozzina di anni fa da un nostro forumer relativa ad un suo amico che gli disse "mi vergognerei di andare a prendere mio figlio a scuola con quell'auto" ... una Octavia
 
Sempre a proposito di salari, il mese scorso un ingegnere di una ditta mia cliente mi diceva: Possibile che tu he sei un professionista, giri con la Skoda, Io con la Opel e gli operai (giovani) della produzione con BMW e Mercedes?

Direi che gli operai giovani devono ancora crescere. Devono ancora calibrare la loro scala di priorità. Scopriranno che il "macchinone" o l'abito firmato sono inutili stupidaggini indotte. Dagli tempo.
 
è così da molti anni, direi decenni.
Le versioni base a listino erano solo per mostrare un prezzo d'attacco basso ma non le comprava nessuno.

Guarda, nella sezione Suzuki avrò scritto non so quanti msg per sostenere questa tesi, che le versioni più economiche sono state tolte perché vendevano meno, ma niente, si imputa il crollo delle vendite del marchio, esclusivamente all'eliminazione delle versioni d'attacco più economiche, oltre agli aumenti di prezzo (che hanno praticato tutti).
 
Guarda, nella sezione Suzuki avrò scritto non so quanti msg per sostenere questa tesi, che le versioni più economiche sono state tolte perché vendevano meno, ma niente, si imputa il crollo delle vendite del marchio, esclusivamente all'eliminazione delle versioni d'attacco più economiche, oltre agli aumenti di prezzo (che hanno praticato tutti).
Ma la dimostrazione è che adesso vendono i SUVvini e tagliano le utilitarie come i SUV hanno ucciso le medie e le SW.
lì lo vedi dalle vendite, sugli allestimenti basta guardarsi in giro.
 
Direi che gli operai giovani devono ancora crescere. Devono ancora calibrare la loro scala di priorità. Scopriranno che il "macchinone" o l'abito firmato sono inutili stupidaggini indotte. Dagli tempo.
concordo ma, come dice il mio amico siculo, ci vogliono i piccioli.

Io sono il primo che a 22 anni s'è preso il BMW usato, di un anno (tutti i risparmi dei primi due anni di lavoro), ma costava come una Uno nuova top di gamma.

Oggi dubito che una serie 3 di un anno, anche entry level, la si paghi come una Tipo anche se ben accessoriata.
 
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