<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 234 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
secondo me il discorso di fondo è un altro, e credo che non mi sto inventando nulla, c'è chi ha una visione della società più liberale e chi ha una visione più statalista, che poi è la contrapposizione che si è instaurata in occidente da qualche decennio e che ha portato a quelle contrapposizioni che in parte sono anche sane ma in certi casi lo sono state un poco meno
Perdonami, ma mi sembra che la visione della società c'entri meno di niente in questo caso.
 
Perdonami, ma mi sembra che la visione della società c'entri meno di niente in questo caso.

per me invece c'entra, ma non è mica un offesa, c'è una parte di popolazione Europa che vede la società in un certo modo è un atra che lo vede in un altro modo, ma capita anche negli stati uniti ed in altre democrazie.
 
per me invece c'entra, ma non è mica un offesa, c'è una parte di popolazione Europa che vede la società in un certo modo è un atra che lo vede in un altro modo, ma capita anche negli stati uniti ed in altre democrazie.

Stiamo parlando di scelte che non possono non tenere conto degli aspetti tecnici, economici e sociali, quale che sia la visione del decisore di turno. Non vado oltre perchè le prossime righe uscirebbero dai confini del regolamento.
 
Stiamo parlando di scelte che non possono non tenere conto degli aspetti tecnici, economici e sociali, quale che sia la visione del decisore di turno. Non vado oltre perchè le prossime righe uscirebbero dai confini del regolamento.

senza andarci ad impelagare in discussioni pericolose come dici tu, se mi chiede cosa sono escludendo la malafede bisogna entrare nel merito , le scelte che i legislatori fanno sono dettate dagli aspetti a cui hai fatto , tecniche , economiche e sociali, tornando al discorso della transazione le case automobilistiche nel loro ruolo possono esprimere considerazioni tecniche, ma socialmente parlando e anche giustamente a loro del sociale interessa poco, ma anche altri attori hanno solo una vista sulla discussione, poi sta proprio al legislatore fare la sintesi e legiferare per il bene collettivo di tutti, ed in scelte scelte purtroppo c'è qualcuno che dovrà fare qualche sacrificio in nome della collettività. Io e te andiamo in pensione con il sistema contributivo, credo che la viviamo come una perdita rispetto a chi aveva il sistema precedente eppure era dovuta
 
Io e te andiamo in pensione con il sistema contributivo, credo che la viviamo come una perdita rispetto a chi aveva il sistema precedente eppure era dovuta
Il discorso è diverso. Il sistema retributivo era palesemente insostenibile e chi l'ha introdotto l'ha fatto per motivi puramente clientelari, ma qualsiasi studente del primo anno di economia (Bocconi esclusa, ovviamente :p ) era in grado di prevederne le conseguenze. Era solo questione di tempo prima che qualcuno ci dovesse mettere una pezza, e come tutti sanno rappezzare qualcosa è un'arte non alla portata di tutti.
Nel caso della transizione, ovviamente con riferimento all'automotive, il discorso è molto diverso. Ovviamente esiste un problema di dimensioni globali, ma la soluzione che è stata intrapresa mostra criticità enormi a fronte di risultati prevedibili pressochè inesistenti, e questo non lo dicono quattro petrolhead nostalgici che non hanno di meglio da fare che scrivere menate su un forum, lo asseriscono fior di tecnici, ingegneri, economisti internazionali. Il punto - IMHO - non è se si deve fare qualcosa per mandare in pensione l'energia "sporca", quello non è in discussione. Il tema è se quello che si è deciso di fare è coerente con il problema e quale ne è il rapporto costi benefici. Io contesto queste decisioni con le argomentazioni che conosciamo parola per parola, e non mi sembra di essere vox clamantis in deserto....
 
proprio per questo mi fido poco....

ad esempio, mettendo sotto un materasso una milionata di euro in una valigia invece di dichiararli al fisco.....


Bel quesito.
Il mio referente bancario,
mi diceva che non hanno aperto il conto ad una prostituta,
( con il suo bel valigino al seguito )
 
Ultima modifica:
Il discorso è diverso. Il sistema retributivo era palesemente insostenibile e chi l'ha introdotto l'ha fatto per motivi puramente clientelari, ma qualsiasi studente del primo anno di economia (Bocconi esclusa, ovviamente :p ) era in grado di prevederne le conseguenze. Era solo questione di tempo prima che qualcuno ci dovesse mettere una pezza, e come tutti sanno rappezzare qualcosa è un'arte non alla portata di tutti.
Nel caso della transizione, ovviamente con riferimento all'automotive, il discorso è molto diverso. Ovviamente esiste un problema di dimensioni globali, ma la soluzione che è stata intrapresa mostra criticità enormi a fronte di risultati prevedibili pressochè inesistenti, e questo non lo dicono quattro petrolhead nostalgici che non hanno di meglio da fare che scrivere menate su un forum, lo asseriscono fior di tecnici, ingegneri, economisti internazionali. Il punto - IMHO - non è se si deve fare qualcosa per mandare in pensione l'energia "sporca", quello non è in discussione. Il tema è se quello che si è deciso di fare è coerente con il problema e quale ne è il rapporto costi benefici. Io contesto queste decisioni con le argomentazioni che conosciamo parola per parola, e non mi sembra di essere vox clamantis in deserto....

Chiaro ,ma tu che avresti fatto considerando che con la tua onestà intellettuale consideri l'esistenza del problema a livello globale?
Io l'ho scritto e mi prendo la responsabilità di quello che dico , i problemi sono molteplici e non si limitano alla mobilità ,ma partendo da un aspetto io partivo proprio da questo perché per me gli scopi della transazione avrebbero risolto anche altri problemi che ci sono legati proprio a come ci muoviamo. Risolviamo il 10% delle emissioni ? Intanto quello si è fatto e probabilmente si potrebbe aver migliorato la società, se il tutto fatto come deve essere fatto
 
Il discorso è diverso. Il sistema retributivo era palesemente insostenibile e chi l'ha introdotto l'ha fatto per motivi puramente clientelari, ma qualsiasi studente del primo anno di economia (Bocconi esclusa, ovviamente :p ) era in grado di prevederne le conseguenze. Era solo questione di tempo prima che qualcuno ci dovesse mettere una pezza, e come tutti sanno rappezzare qualcosa è un'arte non alla portata di tutti.
Nel caso della transizione, ovviamente con riferimento all'automotive, il discorso è molto diverso. Ovviamente esiste un problema di dimensioni globali, ma la soluzione che è stata intrapresa mostra criticità enormi a fronte di risultati prevedibili pressochè inesistenti, e questo non lo dicono quattro petrolhead nostalgici che non hanno di meglio da fare che scrivere menate su un forum, lo asseriscono fior di tecnici, ingegneri, economisti internazionali. Il punto - IMHO - non è se si deve fare qualcosa per mandare in pensione l'energia "sporca", quello non è in discussione. Il tema è se quello che si è deciso di fare è coerente con il problema e quale ne è il rapporto costi benefici. Io contesto queste decisioni con le argomentazioni che conosciamo parola per parola, e non mi sembra di essere vox clamantis in deserto....

Il sistema retributivo, tutto sommato, al tempo, in periodo di boom demografico, era anche sostenibile.
Poi si è sicuramente tergiversato troppo nel mantenerlo a dispetto dei numeri che dicevano che non lo era più a causa delle mutate condizioni.
 
tu che avresti fatto considerando che con la tua onestà intellettuale consideri l'esistenza del problema a livello globale?
Avrei spinto gli investimenti sulla produzione di energia da rinnovabili, lasciando per ultimo il fattore meno incisivo, che è appunto l'auto privata. Il che non significa accantonare le auto elettriche, ma semplicemente dare alla tecnologia il tempo di trovare la giusta quadra. Di sicuro non avrei messo vagonate di soldi in un comparto il cui contributo all'inquinamento è marginale.
 
Io non parlerei di malafede o meno, io direi dirottamento di scelte.
Ovvero, la storia presenta molti "dirottamenti" che poi con il tempo ad alcuni ha giovato ad alcuni no. E' ovvio che poi ognuno tira l'acqua al suo mulino ma qui non è Pippo contro Gino... Si parla di Unione Europea

Sono molto piú spaventato dalla lobby della trazione anteriore. Aprite i listini, si muove silenziosamente ed ha quasi ottenuto il 100% del mercato.

Dov'erano questi prodi cavalieri dei forum quando la lobby della TA ci ha sottratto i traversi senza che ce ne accorgessimo?
 
Risolviamo il 10% delle emissioni ?
Il punto è proprio questo: non risolviamo neanche quello, perchè le BEV non sono a emissioni zero, anzi se consideriamo il LCA se non siamo mediamente in pari poco ci manca. Quindi no, di certo con questa azione la società non la miglioriamo (anzi, come direbbe il mio governatore, faremo incazzar qualcuno...)
 
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