<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 227 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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L'auto è bene essenziale per milioni di persone anche e soprattutto in Italia , oltre che strumento di libertà per tutti coloro che la usano

Leggevo oggi che il 40% degli spostamenti nei centri urbani italiani è al massimo di due km, sì proprio 2 km. Velocità media 15km/h.

Forse qualcosa da rivedere c'è e forse l'idea del limite a 30km/h con restringimenti di carreggiate, allargamento marciapiedi e corsie per le bici porterà a maggior libertà di movimento in ambito urbano. Anche io sono per una maggiore libertà.

Bisognerebbe avere anche più parcheggi sotterranei dove lasciare l'auto fuori dai centri per muoversi in superficie con altri mezzi, anche le gambe... che se parliamo poi di percorsi entro i due km anche la bici è esagerata.

I primi dati di Bruxelles, Parigi, Barcellona sono incoraggianti.
 
Leggevo oggi che il 40% degli spostamenti nei centri urbani italiani è al massimo di due km, sì proprio 2 km. Velocità media 15km/h.

Forse qualcosa da rivedere c'è e forse l'idea del limite a 30km/h con restringimenti di carreggiate, allargamento marciapiedi e corsie per le bici porterà a maggior libertà di movimento in ambito urbano. Anche io sono per una maggiore libertà.

Bisognerebbe avere anche più parcheggi sotterranei dove lasciare l'auto fuori dai centri per muoversi in superficie con altri mezzi, anche le gambe... che se parliamo poi di percorsi entro i due km anche la bici è esagerata.

I primi dati di Bruxelles, Parigi, Barcellona sono incoraggianti.

Perfettamente d'accordo con te. Il traffico nelle metropoli e pure nei centri storici andrebbe drasticamente diminuito , però dando e somministrando non divieti , punizioni e sacrifici , come sembrano fare oggi amministratori locali e politici vari , soprattutto di Bruxelles , bensì procurando mezzi alternativi validi , che non siano solo i soliti autobus strapieni di gente in piedi con stop definitivo alle 23 e mettendo a disposizione risorse e facilities per invogliare a lasciare a casa o a non più possedere , per lo meno direttamente , l'auto .

Poichè l'avevo già scritto nel mio intervento , mi "autocito" :) "...Nelle grandi città si possono approntare piani (non divieti e sanzioni soltanto) per ridurre l'uso dei mezzi privati e incrementare i mezzi pubblici , ma non sorvegliando e punendo , bensì premiando.
La vera sfida sull'inquinamento si vince con maggiore e migliore tecnologia , non tornando a stili di vita preindustriali..."


Anche perchè pianure , appennini , boschi , piccole località di mare e di montagna , paesi e frazioni ( dove risiede il 24% degli italiani ) e pure città piccole di provincia (che contano il 41,2% della popolazione ) non sono provviste di mezzi pubblici alternativi , anche perchè in quei luoghi campestri o montani o di grandi pianure l'uso della bici e del monopattino è assolutamente poco indicato e poco indicato è un eufemismo pure buffo , da film comico . Quindi ,sì , confermo - appassionato o meno- il 65,2% degli abitanti il Bel Paese difficilmente potrebbe fare a meno dell'auto , a meno di non tornare a stili di vita di 100 anni fa....
 
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Anche perchè pianure , appennini , boschi , piccole località di mare e di mntagna , paesi e frazioni ( dove risiede il 24% degli italiani ) in città piccole di provincia (che contano il 41,2% della popolazione ) non sono provvisti di mezzi pubblici alternativi e dove l'uso della bici e del monopattino è assolutamente poco indicato ed è un eufemismo .

Non lo so, io vivo in un piccolo centro collinare senza mezzi pubblici e la bici sui percorsi brevi secondo me è il mezzo perfetto.
Esempio questa mattina io e mia moglie spesa. Supermercato a 5km. Siamo andati in bici.
In tarda mattinata dovevo andare in un ufficio in centro dove non c'è facilmente parcheggio (a pagamento). Erano 4 km e con la bici nessun problema e tragitto rapido saltando le code di auto.
Alla sera sono andato come tutti i giorni in RSA ad assistere mia madre per la cena. Sono 4 km e c'è pochissimo parcheggio essendo in centro, con la bici zero problemi.
Certo essendo in collina è tutto o salita o discesa, ma basta un minimo di gamba.
Quindi oggi ho fatto 26km in tutto senza dover usare un mezzo a motore, ma sono quasi sicuro che la maggior parte delle persone nemmeno ci pensa alla bici nelle stesse condizioni.
Poi ho già detto altre volte che da quando ho cambiato casa 4 anni fa vado a lavorare in bici percorrendo 30km al giorno tra provinciale e strade urbane. In 4 anni sono già circa 20 mila km senza dover inquinare per forza e ti dico che non mi sento tornato all'800, anzi mi sento molto smart.
 
Non lo so, io vivo in un piccolo centro collinare senza mezzi pubblici e la bici sui percorsi brevi secondo me è il mezzo perfetto.
Esempio questa mattina io e mia moglie spesa. Supermercato a 5km. Siamo andati in bici.
In tarda mattinata dovevo andare in un ufficio in centro dove non c'è facilmente parcheggio (a pagamento). Erano 4 km e con la bici nessun problema e tragitto rapido saltando le code di auto.
Alla sera sono andato come tutti i giorni in RSA ad assistere mia madre per la cena. Sono 4 km e c'è pochissimo parcheggio essendo in centro, con la bici zero problemi.
Certo essendo in collina è tutto o salita o discesa, ma basta un minimo di gamba.
Quindi oggi ho fatto 26km in tutto senza dover usare un mezzo a motore, ma sono quasi sicuro che la maggior parte delle persone nemmeno ci pensa alla bici nelle stesse condizioni.
Poi ho già detto altre volte che da quando ho cambiato casa 4 anni fa vado a lavorare in bici percorrendo 30km al giorno tra provinciale e strade urbane. In 4 anni sono già circa 20 mila km senza dover inquinare per forza e ti dico che non mi sento tornato all'800, anzi mi sento molto smart.

Ma certo , i piccoli centri consentono quasi sempre , anzi in un certo senso prediligono , l'uso della bici , ma anche qui solo all'interno delle mura cittadine o zone limitrofe . Non è evidentemente indicato il velocipide per spostarsi per esempio da un paese all'altro della Padana , per le distanze eccessivamente lunghe , per le strade strette e percorse da auto lanciate a 100 e più km/h , per il clima continentale , freddo e umido d'inverno , caldo torrido d'estate . Non sono indicate inoltre all'uso della bici e o del monopattino ( come mezzi di trasporto , non da tempo libero) le strade di montagna dei paesi alpini e appenninici per motivi ovvi . Per giunta chi si deve ( o vuole) recare nei supermercati o centri commerciali per aprovvigionarsi di cibo o altro da portare in casa isolata , non può andare ovviamente in bici . Per portare ammalati a curarsi o anziani in giro neppure , per andare a lavorare in zone distanti neanche ecc. ecc. Infine puoi permetterti l'uso della bicicletta perchè ,da quello che dici, si deduce che sei giovane, forte ed atletico , non come la maggior parte degli italiani che sono anziani o anzianotti . Infine ancora hai un lavoro che ti permette 2 soli viaggi al giorno . Il sottoscritto per esempio , pur non più giovane , sarebbe anche in grado di usare la bici con disinvoltura , peccato che debba non solo andare in ufficio ( 15 km di statali veloci e pericolose), ma anche svolgere un lavoro commerciale , visitando persone nel raggio di un centinaio di km . Potrei continuare per pagine intere a citare esempi di impossibilità a sostituire l'auto con bici . Basta dire che il tuo caso , per quanto encomiabile e splendido , non è estensibile alla maggior parte degli italiani che vive in provincia , campagna , piccoli paesi o cittadine di provincia.
 
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Basta dire che il tuo caso , per quanto encomiabile e splendido , non è estensibile alla maggior parte degli italiani che vive in provincia , campagna , piccoli paesi o cittadine di provincia.

Quello che dico io è che ci sono sempre tante auto nella mia zona a qualunque ora e giorno. Pochissime bici. Secondo me c'è anche l'abitudine all'uso acritico dell'auto. Se poi torno a citare lo studio letto oggi che il 40% dei tragitti urbani in Italia fatti in auto non arrivano ai due km, capisci che resto perplesso. Quando ero studente fuori sede a Torino, quasi 30 anni fa, mi muovevo molto comodamente in bici. La città è piana, non troppo grande, c'erano già molte piste ciclabili. Eppure tutti si muovevano in auto lamentandosi dei parcheggi e del traffico.
Di contro tre anni fa sono stato ad Amsterdam in questo periodo (pioveva spesso) e c'era una marea di bici in giro. Perché? Gli olandesi hanno salute più forte per affrontare l'inverno umido?

PS. Io sì è vero sono giovane, vado per i 48 anni, e sono in perfetta forma.
 
Il problema, che qui sembra essere trascurato, è che non si è deciso di eliminare le auto - quanto meno le termiche - dal centro di Roma o di Milano, il che mi vedrebbe d'accordo, bensì che si dovranno usare le auto elettriche anche per fare lunghi trasferimenti in autostrada. Lo scenario è ben diverso
 
Il problema, che qui sembra essere trascurato, è che non si è deciso di eliminare le auto - quanto meno le termiche - dal centro di Roma o di Milano, il che mi vedrebbe d'accordo, bensì che si dovranno usare le auto elettriche anche per fare lunghi trasferimenti in autostrada. Lo scenario è ben diverso

La vera oscenità è che se anche solo in alcuni ambiti l'auto è un problema allora per far prima si è fatto un bel colpo di spugna così la pagano tutti. Bravi, complimenti.
 
Gli olandesi hanno salute più forte per affrontare l'inverno umido?
Gli olandesi si sono evoluti così, andando in bici. Paese piccolo, essenzialmente agricolo, con poche necessità di spostamenti, industria automobilistica inesistente, tradizione motoristica e industriale praticamente nulla salvo in due-tre ambiti (trasmissioni, camion, ecc.). Una volta esauriti i fasti coloniali, hanno basato tutta la loro economia sul terziario legato al porto di Rotterdam, sull'agricoltura e sull'allevamento intensivo. Un Paese profondamente diverso dall'Italia, direi imparagonabile.
 
Il problema, che qui sembra essere trascurato, è che non si è deciso di eliminare le auto - quanto meno le termiche - dal centro di Roma o di Milano, il che mi vedrebbe d'accordo, bensì che si dovranno usare le auto elettriche anche per fare lunghi trasferimenti in autostrada. Lo scenario è ben diverso

Probabilmente per i percorsi autostradali si punta sull'effecientamento della ricarica delle auto EV di modo che si potranno fare lunghi viaggi senza grandi impedimenti , o comunque di minor disagio di quanto lo possono essere ora con una vettura elettrica. Sempre considerando che probabilmente chi utilizzerà la mobilità autostradale sarà minore di chi la utilizza oggi.
 
Sempre considerando che probabilmente chi utilizzerà la mobilità autostradale sarà minore di chi la utilizza oggi.
Sì ma siccome questo non accadrà, come una sorta di ON-OFF il 01/01/2035 né accadrà negli anni a venire se non fra qualche paio di secoli (forse), è evidente che tutto il discorso ha un senso unicamente nelle sale riunioni di Bruxelles.
 
Sì ma siccome questo non accadrà, come una sorta di ON-OFF il 01/01/2035 né accadrà negli anni a venire se non fra qualche paio di secoli (forse), è evidente che tutto il discorso ha un senso unicamente nelle sale riunioni di Bruxelles.

Ti posso assicurare che già sta accadendo , sia per turismo che per motivi professionali il numero di utenti che prendiligono l'auto privata rispetto ad altri mezzi sta diminuendo , l'altra settimana sono andato a Bologna ed i treni erano tutti pieni in molte direzioni nazionali
 
Probabilmente per i percorsi autostradali si punta sull'effecientamento della ricarica delle auto EV di modo che si potranno fare lunghi viaggi senza grandi impedimenti , o comunque di minor disagio di quanto lo possono essere ora con una vettura elettrica. Sempre considerando che probabilmente chi utilizzerà la mobilità autostradale sarà minore di chi la utilizza oggi.
Sempre nell'ottica di osservare la realtà sine ira ac studio, l'effetto è quello di aver indotto le case a mettere in produzione dei pachidermi dal peso di 2 tonnellate che consumano tantissima energia e costano un occhio della testa. Oggi si possono fare 30.000 chilometri all'anno con una comune Clio 1.5 dci da 15.000 euro, domani il malcapitato dovrà spendere almeno il triplo per un grosso Suv che richiede una sosta di un'ora, se va bene, ogni 300-400 km
 
Perfettamente d'accordo con te. Il traffico nelle metropoli e pure nei centri storici andrebbe drasticamente diminuito , però dando e somministrando non divieti , punizioni e sacrifici , come sembrano fare oggi amministratori locali e politici vari , soprattutto di Bruxelles , bensì procurando mezzi alternativi validi , che non siano solo i soliti autobus strapieni di gente in piedi con stop definitivo alle 23 e mettendo a disposizione risorse e facilities per invogliare a lasciare a casa o a non più possedere , per lo meno direttamente , l'auto .

Poichè l'avevo già scritto nel mio intervento , mi "autocito" :) "...Nelle grandi città si possono approntare piani (non divieti e sanzioni soltanto) per ridurre l'uso dei mezzi privati e incrementare i mezzi pubblici , ma non sorvegliando e punendo , bensì premiando.
La vera sfida sull'inquinamento si vince con maggiore e migliore tecnologia , non tornando a stili di vita preindustriali..."


Anche perchè pianure , appennini , boschi , piccole località di mare e di montagna , paesi e frazioni ( dove risiede il 24% degli italiani ) e pure città piccole di provincia (che contano il 41,2% della popolazione ) non sono provviste di mezzi pubblici alternativi , anche perchè in quei luoghi campestri o montani o di grandi pianure l'uso della bici e del monopattino è assolutamente poco indicato e poco indicato è un eufemismo pure buffo , da film comico . Quindi ,sì , confermo - appassionato o meno- il 65,2% degli abitanti il Bel Paese difficilmente potrebbe fare a meno dell'auto , a meno di non tornare a stili di vita di 100 anni fa....
io sono stra-daccordo con te, hai spiegato bene il punto.
E tutto ciò non si risolve con la mobilità elettrica.

(E' un po' come se ad un certo punto ci rendiamo conto che due pacchetti di sigarette al giorno fanno male, capiamo che forse è meglio darci una regolata, ma ormai siamo dipendenti e non sappiamo come liberarcene, e arriva la multinazionale del tabacco che invece di dirci "si in effetti dovresti fumare un po' meno, non zero, ma un po' meno", ci dice "fuma come stai già facendo, chissenefotte, ecco, ti do' una cosa che forse non lo so, speriamo ti faccia meno male".)
 
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