Si il paragone con jag ci sta eccome, poi alla fine jag aveva circa la gamma prospettata dal canadese per alfa prima del blocco di fine 2015. Quindi oltre alle D sedan e suv, la E sedan una coupè, una spider e un altro suv, il canadese aveva previsto E suv jag ha il C suv che avrebbe dovuto portare altri numeri...invece...https://www.wardsauto.com/industry-news/can-alfa-romeo-be-stellantiss-viable-premium-brand-us
Interessante articolo sull'Alfa e il suo futuro in America.
Qualche estratto:
1) Alfa è sostanzialmente un marchio ignoto, le cui suggestioni romantiche legate al passato non dicono nulla al cliente attuale. In America se dici Alfa pensi ad auto esotiche buone per un concorso di bellezza, non ad un concorrente credibile dei marchi premium, ovvero tedeschi, giapponesi e Tesla.
I motivi sono essenzialmente legati alla presenza molto dicontinua e, aggiungo io, ad una ricordo non proprio edificante lasciato nei decenni passati dove Alfa=problemi.
2) Anche quest'anno, nella initial quality survey di JD Powers, l'Alfa occupa le ultime posizioni. Problemi ricorrenti sono l'assale anteriore (ho sentito società di noleggio sconsigliare la Giulia proprio per questo) e le classiche noie elettriche, una volta una sorta di firma italiana ma ora allargata al mondo intero
3) Quest'anno in USA saranno vendute circa 13000 fra Giulia e Stelvio. Non c'è che dire, si precipita anche lì e, d'altronde, le macchine sono vecchie e i risultati, scientemente voluti da FCA, si vedono. Fanno tremare i polsi i paragoni con Jaguar, mio personale punto di riferimento per cercar di capire se una rinascita è possibile. Dai 30000 pezzi del 2019 passerà a 8000 quest'anno. In quella che è un corsa fra sfigati, per adesso va meglio al biscione ma se tanto mi da tanto... daranno la colpa ai chip. Al contrario, quella pura invenzione di marketing che si chiama Genesis (premium Hyunday) consegnerà 60000 auto quest'anno. Probabilmente stanno ancora perdendo soldi ma è chiaro che i coreani ci credono e stanno investendo a lungo termine. È anche la prova clamorosa che gli americani sono gente pratica e che il fascino del marchio è soprattutto nella testa dei tifosi, non nella realtà.
In definitiva, per stare nel mercato americano, oltre ad un prodotto adatto alle esigenze locali (e Alfa non lo ha) ci si deve innanzitutto voler stare, non andare e ritirarsi di continuo. Questo significa voler investire montagne di soldi in prodotto e marketing, perché gli usa sono il mercato più competitivi che ci sia. Parlando di prodotto, c'è il grosso punto di domanda sulla caratterizzazione del marchio. Legata all'auto sportiva e leggera, come trasferirà questi concetti su pachidermi a ruote alte e magari elettrici, che giocoforza sono tutti uguali anche in prestazioni?
E proprio quel tipo di auto che non va quasi più, perché dall'altra parte di jag c'è land/range, auto carissime,poco affidabili,ricambi con costi alti, pessima assistenza, handling così così eppure sono ben vendute da nuove, anche se ora un pò meno, e ancora di più ricercatissime da usate, però anche li non basta per andare avanti da solo parlano dei cinesi di geely anche per jag/land.
Cambiano i tempi...per sopravvivere alfa ritorna a guardare "in basso" e jag molto in alto dai 100k in si dove in stellantis hanno già maserati.
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