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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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Il consumo di alcool è comunque da evitare quando si guida (anche quando si fanno lavori pericolosi ecc.)

Dopo aver fatto a volte il pirla da ragazzo con bevande alcoliche e guida (ho avuto solo fortuna), ora sono tanti anni che se guido bevo solo acqua. Sono intransigente con me stesso.

Avendo poi conosciuto da vicino, purtroppo, il problema dell'alcolismo a volte penso che potrei eliminarlo del tutto.
 
A onor del vero, nel servizio mandato in onda ieri, il giornalista ha specificato che i passeggeri erano 7, e che comunque la vettura era omologata proprio a 7 posti.

In effetti dal filmato si notano 3 file di sedili. Quindi non la definirei esattamente una utilitaria.
Dai primi servizi ho percepito da parte di acuni giornalisti un ditino un po' accusatorio sul fatto che fossero in 7 su una utilitaria. Invece mi pare proprio che fossero in 7 su una vettura omologata per 7 persone.
Ma chi glielo ha fatto fare di saltare il posto di blocco, tanto la targa gliela avranno comunque presa.
 
Ma chi glielo ha fatto fare di saltare il posto di blocco, tanto la targa gliela avranno comunque presa.
Si dice, si legge, si sente dire che fossero le 4, dopo una notte brava per festeggiare la vittoria del Marocco ai mondiali, che il guidatore avesse il tasso alcolemico superiore al limite. Credo che la verità al momento non la sappia nessuno, come sono cambiate le versioni riportate, il numero dei deceduti etc...
 
Credo che in gioventù, mi abbia salvato anche la paura della velocità che ho sempre avuto, erano gli anni delle "stragi del sabato sera" e quanto ero alticcio guidavo molto piano e facevo molta attenzione, cercavo di non farmi trasportare dall'euforia alcolica. Comunque dalle stragi del sabato sera degli anni 90 sembra che non sia cambiato nulla, nonostante i divieti sacrosanti.
 
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Credo che in gioventù, mi abbia salvato anche la paura della velocità che ho sempre avuto, erano gli anni delle "stragi del sabato sera" e quanto ero alticcio guidavo molto piano e facevo molta attenzione, cercavo di non farmi traportare dall'euforia alcolica. Comunque dalle stragi del sabato sera degli anni 90 sembra che non sia cambiato nulla, nonostante i divieti sacrosanti.
i divieti li rispettano soltanto quelli che sarebbero prudenti a prescindere.
 
Credo che in gioventù, mi abbia salvato anche la paura della velocità che ho sempre avuto, erano gli anni delle "stragi del sabato sera" e quanto ero alticcio guidavo molto piano e facevo molta attenzione, cercavo di non farmi trasportare dall'euforia alcolica. Comunque dalle stragi del sabato sera degli anni 90 sembra che non sia cambiato nulla, nonostante i divieti sacrosanti.


Quello che ho fatto anche io....

Piu' piano e li' con la testa
Le 2 volte che mi vidi veramente a rischio,
mi fermai
( Ben giu' di strada )
e pisolino.
 
Ieri:
Con le lacrime agli occhi e la paura nel cuore, Laura Tomasi lancia l'ennesimo grido d'aiuto da parte del mondo del ciclismo. «Allenarsi con la paura di stare per strada non è per niente bello. Deve esserci più rispetto per gli utenti deboli. Passarci a 1.5m, è quello che basta per eliminare questo senso di paura costante. Io chiedo di essere libera di allenarmi sulla strada senza rischiare la vta, come mi è avvenuto oggi quando una'automobile mi ha completamente tagliato la strada in una rotonda, mi ha investito e solo per fortuna - ripeto, solo per fortuna - mi è andata bene».
https://www.tuttobiciweb.it/article...omasi-paura-di-allenarsi-video-dopo-incidente

Come ho già ripetuto diverse volte, le rotonde sono diventate il punto più pericoloso per le bici. Suggerisco sempre di più piazzarsi con la bici a centro carreggiata ben visibili per costringere le auto a rallentare. L'automobilista medio non rallenta e cercherà altrimenti di passare rischiando di tagliavi la strada. Meglio una arrabbiatura dell'automobilista che ha perso due decimi sul giro che una caduta rovinosa.
 
Quello che non capisco è perché un ciclista sportivo (professionista o meno) debba arrogarsi il diritto di "allenarsi su strada" mentre io, se voglio "allenarmi su strada" con la mia Formula 1, devo andare in pista. Grottesco, no? E non tiratemi fuori paragoni improvvidi, velocità eccessive o altro...è una provocazione d'accordo, ma chi si "allena" in bici adotta comportamenti tutt'altro che prudenti e lo sappiamo tutti.
 
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