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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

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Quello che non capisco è perché un ciclista sportivo (professionista o meno) debba arrogarsi il diritto di "allenarsi su strada" mentre io, se voglio "allenarmi su strada" con la mia Formula 1, devo andare in pista. Grottesco, no? E non tiratemi fuori paragoni improvvidi, velocità eccessive o altro...è una provocazione d'accordo, ma chi si "allena" in bici adotta comportamenti tutt'altro che prudenti e lo sappiamo tutti.

Dai, un professionista anche se allenato ha velocità congrue al traffico normale...
 
Anche passare col rosso per non staccare i pedali dalle scarpette vero? O fare il gruppone, il trenino, stare in mezzo alla strada per non "rovinare" i copertoncini? Ho fatto l'autista per un giudice di gara e conosco il settore, per cui non raccontiamoci le storielle...

Non confondiamo chi va in bicicletta per prendere una boccata d'aria o fare movimento con quelli che si arrogano il diritto di fare il bello e il cattivo tempo solo perché hanno due ruote e due pedali.

Chi ha fatto almeno una volta la statale Regina sul lago di Como sa di cosa parlo...
 
Quello che non capisco è perché un ciclista sportivo (professionista o meno) debba arrogarsi il diritto di "allenarsi su strada" mentre io, se voglio "allenarmi su strada" con la mia Formula 1, devo andare in pista. Grottesco, no? E non tiratemi fuori paragoni improvvidi, velocità eccessive o altro...è una provocazione d'accordo, ma chi si "allena" in bici adotta comportamenti tutt'altro che prudenti e lo sappiamo tutti.

chiaro il tono provocatorio, ma una F1 non può circolare su di una strada aperta al pubblico e comunque l'allineamento che potrebbe fare un pilota sarebbe inutile, mentre la bicicletta anche se da professionisti può circolare su di una strada aperta al pubblico e per il ciclista si ricreano le condizioni che troverà in gara.
 
per cui non raccontiamoci le storielle...
Appunto, ed evitiamo provicazioni non consentite. Come detto, in un paese civile vige una legge specifica, in Italia il CdS, che norma circolazione e comportamenti consentiti e vietati. Chiunque trasgredisce è responsabile per sé e per i danni recati a terzi. Nessuno escluso.
 
ci son sempre i piloti di rally, le loro auto son targate e possono circolare.
comunque, non credo proprio che, i ciclisti, ritrovino le condizioni che avrebbero in gara.possono circolare per strada, come un pilota di rally puo' fare.
con le regole che valgono per tutti, usare le piste ciclabili se ci sono, viaggiare in fila e non in gruppo, e rispettare il codice della strada.
se arrivi ad una rotonda trafficata, abbassi il piedino e passi quando puoi.
non alzi la mano come se fosse lo scudo di capitan america, e passi comunque
 
Purtroppo l'atleta è esposta come tutti ai problemi dell'affollamento stradale e di una indisciplina diffusa a tutti i livelli.

Purtroppo molti ciclisti, molti pedoni e molti automobilisti nonché autisti non rispettano il codice. Inutile stare qui a sindacare chi lo fa di più o di meno.

Resta il fatto che nelle rotonde anche se ho precedenza valuto bene cosa fa chi si immette e cerco di far capire le mie intenzioni. Lo faccio in auto, sarei ancor più cauto in bici.

Sul metro e mezzo sappiamo che in molte zone diventerebbe impossibile circolare rispettando il codice, perché o si passa a meno di 1,5 o si supera una linea continua o si va direttamente fuoristrada.
[nella mia zona molte provinciali non raggiungono i 4 m di larghezza]
 
usare le piste ciclabili se ci sono, viaggiare in fila e non in gruppo, e rispettare il codice della strada.
se arrivi ad una rotonda trafficata, abbassi il piedino e passi quando puoi.
Certo, come no... :emoji_sweat_smile:

Come detto, in un paese civile vige una legge specifica, in Italia il CdS, che norma circolazione e comportamenti consentiti e vietati.
Corretto, ma la storiella è che i ciclisti "da gara", soprattutto in gruppo la domenica, lo rispettano. Fanno esattamente quello che vogliono, salvo invocare il solito mantra dell'automobilista prepotente brutto & cattivo.
 
Certe risposte mi fanno pensare che alcuni vieterebbero le biciclette sulle strade.

ma alcuni lo hanno sempre detto, per loro le strade sono fatte solo per le automobili e ci devono circolare solo quelle. Poi quando parliamo di auto EV viene sempre sottolineato che non è che vivono tutti in città, mentre quando si parla di bicilette sembra che vivono tutti in città perchè vorrei capire uno che vive in un paese se non può andare in strada con la bicicletta dove ci va, nel corridoio ci casa?
 
in bicicletta si puo' andare per strada
da turista, da cittadino che si sposta, ma non ci si allena per correre.
esattamente come per gli sport automobilistici.
cosa c'e' che non e' chiaro?
io vado in bici
poco, e solo se non fa freddo.
ma non mi cronometro per battere nessun record. mi fermo agli incroci, e appena posso, mi levo dalle palle e mi metto sulle ciclabili.
esattamente quello che faccio a piedi, o in auto.
uso la strada per quello che e', per spostarmi da un posto ad un altro.

e' che, quelli che si lamentano degli incidenti, spesso son ciclisti professionisti, che in strada ci si allenano e fanno tutto quello che non dovrebbero fare, perche' sono "pro" e si devono allenare, come quando sono in gara, con la strada chiusa al traffico.
 
Se al bordo mi ritrovo come ora il brecciolino è pericoloso passare lì sopra.
Appunto, se ci sono strade in condizioni pericolose, non prendo la bici ma prendo la macchina o la moto. E invece no, loro devono uscire lo stesso e stare in mezzo...
A parte che, personalmente, ho macinato migliaia di km con la mia ex-Atala da turismo senza mai prestare troppa attenzione al brecciolino e non ho mai bucato.
 
ma non ci si allena per correre.

Guarda che il singolo, come nel caso della ragazza che ho riportato, per allenarsi in bicicletta non è prendere il tempo sul giro. Si fanno ripetute o si fa sfr o si allena la cadenza o altri esercizi che non implicano non rispettare il codice.
Quando invece sono le squadre di professionisti, loro hanno anche le auto ad accompagnarli e fare assistenza.
 
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