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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

Stato
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-Bella la lettera dell'associazione ciclisti ma temo che l'affermazione "la strada è di tutti" talvolta non venga compresa correttamente dai cosidetti "utent deboli".
Purtroppo spesso questa affermazione viene letta come "la strada è principalmente proprietà dei cilclisti e le auto devono chiedere il permesso"
-Personalmente ritengo che vadano imposti percorsi protetti ove possibile, quiindi niente finte ciclabili fatte con una riga gialla sulla carreggiata, ma questi vadano rispettati e fatti rispettare sanzionando seriamente i ciclisti che non rispettano le regole.


-Forse nemmeno a quei livelli....
Di sicuro il ciclista conta molto sul fatto di venire tutelato quasi in automatico da chi viaggia a motore
( questi vedendo in lui l' elemento debole ).
Infatti, ho notato che quando sono in tanti, i ciclisti sportivi tendono ad ammassarsi,
cosa che da' sicurezza
( ovviamente parlo di strade poco battute )
piu' che stare in fila indiana.
-Difficile, almeno qua, dove il 95% delle persone e' ciclista
 
Ultima modifica:
Adesso non esageriamo dai... che in Italia negli ultimi 10-15 anni sia tutto peggiorato lo sappiamo benissimo perché, ma non è che siamo proprio tutti degli incapaci totali o peggio diventati tutti criminali.. A mio avviso quello che manca completamente nelle "nuove generazioni" di automobilisti, ciclisti, monopattinisti eccetera, è la percezione del pericolo. Andare in giro è pericoloso, le leggi della fisica sono pericolose, occorre sempre attenzione e prudenza, indipendentemente dal mezzo. Non è che uno perché guida la bici deve sentirsi libero di andare contromano, attraversare dove vuole e pretendere che una bitumiera si arresti in tempo zero (anche se va a 40 all'ora) come nei cartoni animati. Il tutto perché qualcuno magari in maniera subliminale gliel'ha fatto percepire...

Adesso sono tutti a dare addosso al camionista che ha schiacciato il ciclista campione di disciplina, mentre girava in un parcheggio e verosimilmente l'ha agganciato involontariamente perché era in una zona cieca. Ora, quell'autista è un maledetto criminale perché pare sia sceso, abbia visto il ciclista agonizzante e sia ripartito. E lì chiude la questione. Però il ciclista poteva anche essere in un angolo cieco... non so se lo sapete ma in Francia su TUTTI i mezzi pesanti, vengono obbligatoriamente apposti degli adesivi per comunicare a ciclisti e pedoni che in quella posizione l'autista non può vedervi, e se vi tira sotto sono tutti affari vostri, non sua responsabilità. Si chiamano "Angles Morts".

adesivo-angles-morts-250x170.jpg


Vi immaginate il polverone mediatico che solleverebbe una cosa simile anche in Italia qualora, solo per taluni casi, si deresponsabilizzasse completamente l'autista dicendo al ciclista o al pedone una cosa tipo: "attenzione, guarda che ti stai buttando in una fornace, è solo colpa tua, non della fornace".


Devo dire che anche qua i pullmans hanno
quelle bande riportanti, nella versione locale
" Non affiancarsi in curva "
Purtroppo, non evidenziate con grande " enfasi pittorica " come riporti nel tuo post
 
Ultima modifica:
Scena osservata ieri : sono fermo ad un semaforo.
Arriva una vespa, che si ferma davanti a me, sulla dx.
Poco dopo arriva moto, che si piazza davanti a me, sulla sx, circa mezzo metro avanti rispetto alla vespa.
Esce il verde : la vespa parte alla grande per andare dritto, la moto , senza inserire la freccia, si butta sulla dx, perché voleva voltare a dx.
Risultato ? Si sono quasi scontrati.
Che tipi.
 
Di sicuro gli automobilisti sono il problema...
... non vedo le cose da una parte sola della "barricata".
Invece sì, vedi le cose solo da una parte.
Gli automobilisti che non rispettano tutte le regole per te sono "IL" problema da sistemare mentre dei comportamenti ad altissimo rischio di pedoni, ciclisti ecc ci si può occupare tranquillamente in futuro, con calma, chissà quando.
Poi però ci chiediamo perché tante vittime...
 
Invece sì, vedi le cose solo da una parte.
Gli automobilisti che non rispettano tutte le regole per te sono "IL" problema da sistemare mentre dei comportamenti ad altissimo rischio di pedoni, ciclisti ecc ci si può occupare tranquillamente in futuro, con calma, chissà quando.
Poi però ci chiediamo perché tante vittime...

Pedoni e ciclisti non mi hanno mai messo in pericolo.
Gli automobilisti invece... avoja!
 
Scena osservata ieri : sono fermo ad un semaforo.
Arriva una vespa, che si ferma davanti a me, sulla dx.
Poco dopo arriva moto, che si piazza davanti a me, sulla sx, circa mezzo metro avanti rispetto alla vespa.
Esce il verde : la vespa parte alla grande per andare dritto, la moto , senza inserire la freccia, si butta sulla dx, perché voleva voltare a dx.
Risultato ? Si sono quasi scontrati.
Che tipi.


Ti racconto la mia....

Fermo ad un semaforo
Il ciclista, che a rischio di asporto degli specchietti delle auto incolonnate....E' finalmente arrivato in testa colonna ferma....
....Parte bruciando la partenza,
di contro si ritrova un collega passato a scheggia fra giallo e rosso....
Rotta di collisione,
invece, per pochi centimetri, si sono scansati come,
presente quando un uccello appena decollato sembra ti entri in auto poi ti scansa un decimo di secondo prima....
 
Ultima modifica:
Secondo me, responsabilizzare ciclisti e pedoni e ... monopattinisti farebbe loro del bene. Quante volte si prendono dei rischi valutando di avere ragione a prescindere. Non è con questo che autorizzo gli automobilisti a tirare giù tutti come birilli al bowling, dividere le responsabilità a seconda di chi le ha, mi sembra giusto.
 
Pedoni e ciclisti non mi hanno mai messo in pericolo.
Gli automobilisti invece... avoja!
io ho evitato un frontale in bici, su una ciclabile, urlando.
il tipo dall'altro lato, non so che faceva, ma ha cominciato a spostarsi, verso di me.
ho urlato un "attento" ed inchiodato, e il tipo mi ha visto e schivato di un soffio.
un nonno in bici elettrica mi ha superato mentre io superavo un pedone.
mi son salvato solo perche' vado piano, e per miracolo non mi ha preso il nonno sprint.
una delle ultime uscite in bici, una bimba e' sbucata da dietro una siepe e, contromano, mi ha puntato.
mi e' passata sul piede e non siamo caduti. io perche' l'ho vista e mi son fermato. lei per culo, perche' ha sgrano gli occhi, messo giu' i piedi... ma mica ha frenato :)
tutti quest'anno, e io faro' 100km se va grassa in un anno, e spesso, in stradine di campagna, fuori dal mondo civile.

poi ci sono i cani con quei guinzagli micidiali, che passano da 3 metri a sinistra, a 5 a destra, davanti a te.

andare in bici non e' pericoloso, e' piu' che pericoloso.
in olanda ci sono piu' morti in bici che in auto.
piu' bici = piu' morti
anche se levassimo le auto, e tutti girassimo in bici.
visto che quello che e' un gibollo alla portiera, in bici diventa un trauma cranico.
 
Pedoni e ciclisti non mi hanno mai messo in pericolo.
Gli automobilisti invece... avoja!

Probabilmente a Roma il traffico delle 2 ruote è diverso da quello di Milano. Qui i ciclisti ti spuntano da ogni lato. Oltretutto è aumentato il traffico di rider con bici elettriche a gomme larghe. Non sono poi tanto diverse da uno scooter dal punto di vista degli ingombri e della velocità salvo che, come biciclette, possono viaggiare contromano, senza luci, su marciapiedi, ecc.. e, soprattutto, per loro il tempo è denaro, quindi non vanno certo per il sottile pur di arrivare il prima possibile.
Passando vicino ad alcuni fast food a piedi, il rischio di trovarti un rider o un bambino cresciutello ( solo fisicamente ) su un monipattino lanciato sul marciapiede è tutt'altro che trascurabile.
Personalmente ho rischiato più volte come pedone di entrae in collisione con un monopattino o una bicicletta su marcialpiedi o aree pedonali.
 
io ho evitato un frontale in bici, su una ciclabile, urlando.
il tipo dall'altro lato, non so che faceva, ma ha cominciato a spostarsi, verso di me.
ho urlato un "attento" ed inchiodato, e il tipo mi ha visto e schivato di un soffio.
un nonno in bici elettrica mi ha superato mentre io superavo un pedone.
mi son salvato solo perche' vado piano, e per miracolo non mi ha preso il nonno sprint.
una delle ultime uscite in bici, una bimba e' sbucata da dietro una siepe e, contromano, mi ha puntato.
mi e' passata sul piede e non siamo caduti. io perche' l'ho vista e mi son fermato. lei per culo, perche' ha sgrano gli occhi, messo giu' i piedi... ma mica ha frenato :)
tutti quest'anno, e io faro' 100km se va grassa in un anno, e spesso, in stradine di campagna, fuori dal mondo civile.

poi ci sono i cani con quei guinzagli micidiali, che passano da 3 metri a sinistra, a 5 a destra, davanti a te.

andare in bici non e' pericoloso, e' piu' che pericoloso.
in olanda ci sono piu' morti in bici che in auto.
piu' bici = piu' morti
anche se levassimo le auto, e tutti girassimo in bici.
visto che quello che e' un gibollo alla portiera, in bici diventa un trauma cranico.

Che ti devo dire, Bau?
Fossi in te, smetterei di andare in bici e userei solo l'auto.
 
andare in bici non e' pericoloso, e' piu' che pericoloso.

Questo è sicuro.

Io che faccio circa 500km al mese in bicicletta mi capita, minimo, una situazione di pericolo a settimana. Fate attenzione, l'ho già detto altre volte, alle rotonde piccole. In bicicletta meglio affrontarle stando in centro strada:
1) vi vedono meglio le auto agli altri ingressi
2) le auto dietro di voi non tenteranno di superarvi nella rotonda stringendovi pericolosamente o peggio tagliandovi la strada
 
Adesso non esageriamo dai... che in Italia negli ultimi 10-15 anni sia tutto peggiorato lo sappiamo benissimo perché, ma non è che siamo proprio tutti degli incapaci totali o peggio diventati tutti criminali.. A mio avviso quello che manca completamente nelle "nuove generazioni" di automobilisti, ciclisti, monopattinisti eccetera, è la percezione del pericolo. Andare in giro è pericoloso, le leggi della fisica sono pericolose, occorre sempre attenzione e prudenza, indipendentemente dal mezzo. Non è che uno perché guida la bici deve sentirsi libero di andare contromano, attraversare dove vuole e pretendere che una bitumiera si arresti in tempo zero (anche se va a 40 all'ora) come nei cartoni animati. Il tutto perché qualcuno magari in maniera subliminale gliel'ha fatto percepire...

Adesso sono tutti a dare addosso al camionista che ha schiacciato il ciclista campione di disciplina, mentre girava in un parcheggio e verosimilmente l'ha agganciato involontariamente perché era in una zona cieca. Ora, quell'autista è un maledetto criminale perché pare sia sceso, abbia visto il ciclista agonizzante e sia ripartito. E lì chiude la questione. Però il ciclista poteva anche essere in un angolo cieco... non so se lo sapete ma in Francia su TUTTI i mezzi pesanti, vengono obbligatoriamente apposti degli adesivi per comunicare a ciclisti e pedoni che in quella posizione l'autista non può vedervi, e se vi tira sotto sono tutti affari vostri, non sua responsabilità. Si chiamano "Angles Morts".

adesivo-angles-morts-250x170.jpg


Vi immaginate il polverone mediatico che solleverebbe una cosa simile anche in Italia qualora, solo per taluni casi, si deresponsabilizzasse completamente l'autista dicendo al ciclista o al pedone una cosa tipo: "attenzione, guarda che ti stai buttando in una fornace, è solo colpa tua, non della fornace".
Questo è solamente un avviso, che in realtà se la gente utilizzasse buon senso, sarebbe superfluo.
E significa che non devi affiancarti al veicolo.
Non giustifica l'autista dal dare la precedenza.
Se entra in rotonda dopo di me e poi svolta investendomi, non è certo giustificato dall'angolo cieco!!!
 
andare in bici non e' pericoloso, e' piu' che pericoloso.
in olanda ci sono piu' morti in bici che in auto.
piu' bici = piu' morti
scusa ma è un ragionamento che non sta in piedi.
Un auto ha una massa inerziale nettamente superiore ad una bici od un pedone.
Quindi un impatto tra bici/pedone o bici/bici sarà sempre meno dannoso che tra auto/pedone o auto/bici
 
Però per farti male in bici non è necessario che un'auto ti passi sopra o ti schiacci contro un muro, basta che un mezzo che arriva con una certa velocità ti urto per farti volare e magari picchiare la testa.
E quel mezzo può tranquillamente essere un monopattino o una bici.
Cio he cambia è che nel aso dell'impatto con un auto solitamente l'unico a farsi male è il ciclista, se si urtano due bici probabilmente ci si fa male in 2.
 
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