Alla fine dopo molti anni di limitazioni a macchia di leopardo (principalmente nel comune di Milano) e' evidente che i risultati raggiunti sono molto modesti , e immagino che anche Area B sia un'altro ago nel pagliaio.
La pianura Padana e' abitata da oltre 10 milioni di persone, che oltretutto piu' sono distanti dai centri abitati e piu' inquinano per avere i servizi di prima necessita', ma anche per andare al lavoro (perche' ovviamente svariti con i mezzi pubblici).
Quindi le limitazioni devono essere applicate, oltre che in modo intelligente e praticabile, a livelli piu' alti, quindi come minimo a livello provinciale, per avere maggiore effetto ma anche per essere piu' facilmente applicabili. Ovviamente anche la risposta degli enti preposti deve essere atta a fornire mezzi pubblici piu' efficienti ed integrati all'interno delle aree in questione.
Bisogna poi prendere atto che tutti i mali non arrivano solo dalle auto, ma , come evidenziato dagli esperti, sono le attivita' industriali e le centrali che producono energia con prodotti fossili ad essere di gran lunga le piu' inquinanti.
Non vanno poi dimenticate le caldaie a gasolio purtroppo ancora presenti in numero non trascurabile e la combustione della legna utilizzata da moltissime persone e che in Lombardia e' indicata come la principale colpevole per quanto riguarda il pm10.