Ecco i punti salienti dell'intervista congiunta di Tavares e De Meo alla stampa francese :
-Auto perennemente sotto accusa e sempre più limitate negli spostamenti, rallentate e bloccate mentre i loro proprietari vengono spennati per fare cassa.
-Le quattro ruote, additate come l’origine di ogni male cittadino, devono affrontare una crescente “autofobia”, pregiudizio che sta serpeggiando soprattutto tra i più giovani.
Un turbinio di negatività che merita una risposta corale e importante: una risposta che sembra voler dare Carlos Tavares, ceo del gruppo Stellantis, al lavoro su "un forum della mobilità libera" da lanciare all’inizio del prossimo anno.
Nonostante il trasporto rappresenti soltanto il 12% del totale delle emissioni complessive, l’industria automotive è tra quelle che più sta investendo e che più si sta impegnando per la transizione ecologica, a partire dall’auto elettrica che si sta sviluppando a una velocità senza precedenti. Nonostante questo, il numero uno di Stellantis teme che gli atteggiamenti vessatori nei confronti dell’automobilista non siano destinati a cambiare, anzi: il top manager prevede sempre più limitazioni al trasporto privato e all’accessibilità delle metropoli, tasse e sanzioni crescenti, problemi di privacy e, non ultimo, il consolidamento di quella sorta di "senso di colpa" che viene costantemente trasmesso da autorità e media. Per questo, nelle pieghe di una lunga intervista confronto con Luca de Meo, capo della Renault, sulle pagine del quotidiano Le Parisien, Tavares ha annunciato la realizzazione di un forum per "liberare l’individuo". O per lo meno, creare una narrazione alternativa all'autofobia: "Quando avremo solo auto pulite, sicure e convenienti", si è chiesto retoricamente il ceo di Stellantis, "continueremo a fare pressione sull'automobile? Vogliamo proporre delle soluzioni, ma a condizione che la società accetti che la libertà di movimento individuale, familiare e professionale, resti un asse fondamentale del nostro stile di vita. Un domani la società lo accetterà? Affinché questo argomento possa essere dibattuto, creeremo un forum per la libertà di movimento".