<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Obiettivo auto 2023... usarla meno ma meglio | Page 7 | Il Forum di Quattroruote

Obiettivo auto 2023... usarla meno ma meglio

Personalmente..
Ciò che trovo in assoluto, sopra ad ogni personale e giustificata opinione letta finora, è la mancanza "culturale" di un vero e proprio "trasporto pubblico"...
Cerco di spiegarmi:
Al di là dei grossi centri urbani, dove più o meno il trasporto pubblico copre la quasi totalità delle esigenze quotidiane ( mi riferisco nello specifico alle grandi città... ) appena si esce già si può arrivare al 50% della disponibilità del servizio ( per copertura ed orari...)...
Questo, a mio parere è sempre stato il problema che continua a generare l'intensivo uso dell'automobile come unica alternativa al trasporto esclusivo casa/lavoro/casa...
Sono ormai trentadue anni che lavoro nello stesso comune ( nel tempo in due aziende diverse.. ma entrambe insite nello stesso comune..) e posso dire con assoluta certezza che, pur essendo cambiate le direttrici casa/lavoro per trasferimento di residenza, mi ritrovo ogni mattina a constatare ogni giorno quante vetture viaggiano con una persona sola a bordo...
Negli anni mi sono impegnato a trovare una soluzione utile per poter usufruire del TP al posto dell'auto ( sia per motivi di risparmio carburante, che per usura della stessa, sia per lo stress che il traffico, alla lunga, può generare...)
E niente, nonostante il mio impegno non sono riuscito a trovare la giusta "quadra"....
La mattina dovrei partire alle 6-30 per arrivare al lavoro dopo il suono della campanella delle 8....
La sera dovrei arrivare a casa non prima delle 19/20..
Vale la pena passare tutto questo tempo in viaggio per risparmiare...???
Ovviamente mi riferisco a lavori in cui la presenza fisica è obbligatoria ( sono operaio...)
Per altre mansioni sono del parere che lo smart-working debba essere incentivato e sviluppato ove possibile...
Ci sono realtà territoriali in cui determinati comuni dove risiedono le aziende hanno le loro "zone industriali".
( io per esempio lavoro a Biassono, e la gran parte della zona industriale è sviluppata fuori paese al confine con Lissone, su una direttrice importante a livello viabilistico, ma che è molto carente, e per molti aspetti assente in toto, per il TP.....
Per quanto ritengo si potrebbe fare molto di più.
Per esempio, e lo scrivo da comune utente della strada, si potrebbero instaurare dei "tavoli" di confronto tra i vari comuni, pensare per esempio a dei semplicissimi questionari statistici dove viene coinvolta la cittadinanza esprimendo, attraverso alcune domande, quali sono le strade più utilizzate, per quali motivi, e quale soluzione propongono.
Di pari passo coinvolgere le varie aziende di TP in abbinata alle aziende strutturate sul territorio per evidenziare un ipotetico "Numero di Utenti Die", in modo da poter verificare la disponibilità delle aziende a partecipare, magari creando un consorzio gestito in comune tra tutte le parti, che possa in qualche modo "contribuire" a snellire il traffico quotidiano dei dipendenti interessati...
Ponendo:
Se in una sola "zona industriale " che può occupare ipotesi 10km quadri di superficie, con una ipotetica somma di circa 300/400 dipendenti in totale, ritengo fattibile e plausibile una scelta in tal senso, con un contributo economico da parte di tutti non penso sia poi così difficile...
Ma siamo in Italia....
non puo' funzionare, se non a costi folli.
in una zona industriale, c'e' chi inizia alle 7, chi alle 8 e chi alle 9. come conseguenza, ci sara' chi finisce alle 4 e chi alle 7 di sera.
poi ci sono quelli che non arrivano da milano, ma da un altro paese fuori.
qui anni fa ci han provato.
il comune ha messo un pulmino gratuito, che partiva dalla fermata piu' vicina alla zona industriale, e ci faceva tutto il giro. e' durato due anni, poi l'han tolto, perche' costava una cifra e non serviva a nulla.
allora han convinto l'ATM a far fare il giro piu' lungo, nella zona industriale. Morale, un anno e l'han tolto.
ora, quelli che arrivano in autobus, hanno il monopattino e si fanno gli ultimi 2km cosi'.
ma la maggior parte, arriva in auto.
il costo ne giustifica la comodita' di arrivare e tornare coi proprio orari, senza stare a vedersi una serie su netflix, aspettando il passaggio della diligenza.
 
In altri Paesi, con altre culture, la cosa in parte ha funzionato. Il rispetto di un orario di lavoro standardizzato, ad esempio, è considerato utopia se non derisione in Italia. Provate a chiamare una qualsiasi ditta privata dopo le 17 in un qualsiasi Stato americano...
 
non puo' funzionare, se non a costi folli.
in una zona industriale, c'e' chi inizia alle 7, chi alle 8 e chi alle 9. come conseguenza, ci sara' chi finisce alle 4 e chi alle 7 di sera.
poi ci sono quelli che non arrivano da milano, ma da un altro paese fuori.
qui anni fa ci han provato.
il comune ha messo un pulmino gratuito, che partiva dalla fermata piu' vicina alla zona industriale, e ci faceva tutto il giro. e' durato due anni, poi l'han tolto, perche' costava una cifra e non serviva a nulla.
allora han convinto l'ATM a far fare il giro piu' lungo, nella zona industriale. Morale, un anno e l'han tolto.
ora, quelli che arrivano in autobus, hanno il monopattino e si fanno gli ultimi 2km cosi'.
ma la maggior parte, arriva in auto.
il costo ne giustifica la comodita' di arrivare e tornare coi proprio orari, senza stare a vedersi una serie su netflix, aspettando il passaggio della diligenza.

come giustamente dice @zinzanbr alle aziende fa più comodo avere gente che arriva e parte quando serve a lei.
In quasi tutte le aziende (specie medio piccole ma anche in quelle grandi) soprattutto nella fascia impiegatizia tipicamente c'è il responsabile che arriva alle 10:00 ed alle 18:00 orario di uscita pretende di norma di esaminare una pratica o un problema.
Avevo un capo che lo faceva regolarmente un giorno si e l'altro anche.

Tant'è che io stesso e molti miei colleghi con me appena ci si confronta col mondo estero (Svizzera, Germania ed UK) si resta basiti: alla fine dell'orario di lavoro loro poggiano "la cazzuola" e vanno a casa.

Quindi se il grosso del personale si sposta ad orari fissi (pensate, nei primi anni ottanta ed era durato sino a metà '90, l'azienda -200 impiegati circa- dove ho lavorato, essendosi trasferita fuori Milano, aveva messo i bus gratuiti di collegamento con le più vicine stazioni e la città, 2 la mattina 2 la sera) i mezzi pubblici possono funzionare.

Le aziende dovrebbero pure organizzarsi in accordo con comune e TP per gestire i flussi in orari comunque da evitare l'ingorgo.
I mobility manager sapete che fine hanno fatto?

Non dico di fare come in Ticino con la contestata tassa di collegamento ma forse disincentivare le aziende dal non porsi minimamente il problema del loro impatto sul traffico avrebbe senso.

Questo poi vale anche per le scuole. Nel lodigiano in questi giorni c'è subbuglio coi TP perché al mattino sono carenti. Ma la realtà è che se tutti entrano ed escono esattamente nello stesso momento, dovresti avere una flotta di bus [e autisti] sproporzionata per 2 corse al giorno
 
In altri Paesi, con altre culture, la cosa in parte ha funzionato. Il rispetto di un orario di lavoro standardizzato, ad esempio, è considerato utopia se non derisione in Italia. Provate a chiamare una qualsiasi ditta privata dopo le 17 in un qualsiasi Stato americano...
mi hai preceduto!
anzi hai sintetizzato quanto volevo dire.
 
la fabbrica che produce i miei prodotti in tedeschia, ha orari a muzzo.
possono fare quello che vogliono.
tranne immagino la produzione, ma i commerciali, devono fare tot ore alla settimana.
c'e' chi e' operativo alle 7 del mattino, e finisce alle 4, chi inizia alle 9 e finisce alle 6, chi inizia alle 7, finisce alle 6 e il venerdi' fa mezza giornata.
d'altronde, iniziare e finire tutti assieme, porta a problemi esattamente come iniziare e finire ad orari diversi.
in un caso, devi avere un botto di mezzi, tutti in poco tempo, nell'altro.... sparsi nella giornata.
in tutti e due i casi, funziona solo dentro le citta', dense. dove le cose si mediano grazie alla densita' di popolazione.
 
Il problema è che le aziende oggi spingono perchè tutti i dipendenti siano automuniti per poterli avere sempre reperibili anche con scarso preavviso.

Io quando ho fatto colloqui di lavoro non mi hanno chiesto se avessi l'auto.
Quando ho fatto il colloquio nell'azienda dove lavoro ora abitavo a 220km di distanza e non mi hanno chiesto nulla a riguardo.

Non credo che la reperibilità sia richiesta spesso e se richiesta dovrebbe essere pagata.
 
Ultima modifica:
Io quando ho fatto colloqui di lavoro non mi hanno chiesto se avessi l'auto.
Quando ho fatto il colloquio nell'azienda dove lavoro ora abitavo a 220km di distanza e non mi hanno chiesto nulla a riguardo.

Non credo che la reperibilità è richiesta spesso e se richiesta dovrebbe essere pagata.

A me sempre.
Io vivo in una zona poco servita dai mezzi magari è per quello.

Nel caso della tua attuale occupazione immagino che abbiano dato per scontato che non avresti fatto il pendolare...

Io ho l'impressione che almeno per i lavori meno specializzati,quelli per i quali un candidato vale l'altro,l'auto sia un fattore determinante.
Poi uno può sempre dire di essere automunito e poi usare i mezzi o la bici però comunque presto o tardi arriverà il giorno in cui gli verrà chiesto di fare 2 ore al mattino e 2 al pomeriggio senza preavviso e senza auto sarà fregato.
 
...eventualmente, addomesticando un po' la realtà.........


...nel senso: automunito, o quasi.......

Chissà se in futuro verranno privilegiati i candidati che possiedono una termica rispetto a quelli che hanno un'elettrica.
Bene o male un'incognita in più che potrebbe renderli non reperibili in tempi brevi c'è.
 
Chissà se in futuro verranno privilegiati i candidati che possiedono una termica rispetto a quelli che hanno un'elettrica.
Bene o male un'incognita in più che potrebbe renderli non reperibili in tempi brevi c'è.

Il video del simpatico Matteo è l'ennesima conferma che la cosiddetta mobilità del futuro si prospetta piuttosto limitante per i diversamente benestanti.......
 
A proposito di bici...
La prossima volta che vado a prendere l'acqua alla fonte, voglio provare ad andarci in bici.
Finora ci sono sempre andato con la Micra (prendo dai 9 ai 12 litri per volta). Con uno zaino bello capiente (che già uso per gli allenamenti all'aperto) ce la dovrei fare.
Secondo Google Maps, con l'auto sono 3,5 km e 7 minuti, con la bici 3,2 km e 11 minuti.
 
intanto restiamo col secondo posto nella classifica europea di auto per abitante, ovvero quasi 7 auto ogni 10 persone, inclusi bimbi ed ultra ottantenni.
Ed un 80% di trasporto passeggeri su auto.

In Europa ci precede solamente il Lussemburgo dove però credo ci siano anche fenomeni legati a società perché in pochi anni è balzato in testa alle classifiche.

Eravamo primi al mondo già nel 2006 ma con "sole" 592 auto ogni mille abitanti, oggi siamo a 663.
 
Però bisognerebbe distinguere tra vetture immatricolate e vetture effettivamente circolanti.
Premesso che purtroppo si viaggia quasi sempre uno per auto e questa cosa dovrà cambiare nel conto vanno a finire anche le auto ferme in qualche cortile in attesa di restauro.
Oppure fanno statistica i proprietari di più auto che però ne guidano una per volta,magari la spider sta ferma per buona parte dell'anno e percorre nella bella stagione 1000 km appena.
Non vorrei che in altri paesi ci fossero meno auto ma che percorressero in media molti più km all'anno,ci sarebbe poco da scegliere imho.
 
Back
Alto