<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 113 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Però se mi illumini su altre forme di trasporto sostenibili (che non siano autobus, tram, metroploitane) ti ascolto volentieri.

Ti risponderà lui, ma penso che il collega Algepa ritenga "sostenibile" l'uso di propulsioni alternative a quella termica, in particolare quella elettrica, anche per il trasporto pubblico non sotterraneo.
 
Ma tu pensi che si stanno mettendo in campo azioni per distruggere il terreno sociale ed economico di tanti paesi?

No, vedila al contrario. Stanno mettendo in campo azioni per trasformare il tessuto sociale ed economico che vanno bene ad una sola parte, la maggiore, dei paesi che compongono l' Unione Europea. Ai restanti non resta altro che corrergli dietro come possono infischiandosene della loro situazione attuale e di come e di cosa devono attuare per arrivare in pari. Questo pensiero, tra l'altro, è stato chiaramente espresso più volte, e più duro aggiungo, del direttore e dal suo staff, che di noi ne sanno sicuramente di più.

Il lavoratore nel 2034 si spera che avra a disposizione forme di mobilità piu sostenibile sotto tutti i punti di vista , economico ed ambientale, o almeno è questo lo scopo , che poi sarà il 2034 non ci metto la mano sul fuoco.
C'e un detto che dice "chi vive sperando muore ....."
La "speranza" se così la vuoi chiamare non cade dal cielo, la ci si crea. Ergo si gettano delle solide e concrete basi per far si che certe cose possano accadere. Ora dimmi:
-Da quanti anni in Italia non si fa una vera politica economica rivolta alle aziende ? Ti anticipo almeno 30
-Perchè dall'Italia le grandi aziende emigrano mentre negli altri paesi ci investono ? Vedi sopra
-Perchè in Europa siamo stati un po di più considerati solo fino quando la presidenza del consiglio era insediata da personaggio che in Europa è molto rispettato, e ora vedendo i mercati e le dichiarazioni non ci crede nessuno ? Questa la lascio a te.
E queste ti sembrano le basi solide perchè uno possa sperare di arrivare al 2034 con :
- stipendio adeguato per comprarsi un'auto
- infrastruttura pubblica ramificata che gli permetta di muoversi liberamente lasciando a casa l'auto o non addirittura averla
-infrastruttura privata che permetta a chiunque di possedere un'auto elettrica e gestirsi liberamente per i propri affari
 
Ultima modifica:
oggi le aziende chiedono ai dipendenti di fare anche 50 km al giorno e non mi pare che stiano modificando le loro abitudini in vista della transizione
Anzi, col covid era stato incoraggiato lo "smartworking", termine totalmente improprio per definire invece il remote working, ma si sa che siamo italiani, ora invece stiamo tornando nella direzione opposta ovvero precovid. Non mi sembra un modificare le abitudini per favorire la transizione...
 
Il risultato è sempre lo stesso alla fine muori e la tua speranza con te.
Senza un'idea, un progetto, una speranza, non sarebbe mai partito neanche Cristoforo Colombo. Replicare il passato non sarà mai un'idea per il futuro...

P. S. Il proverbio ha un significato ben preciso, che gli altri verbi non potranno mai rendere, ma come dice Guccini... è difficile capire se non hai capito già. Ovvero, se non si vive la proiezione al futuro, è difficile che li si possa immaginare, e, citando Einstein, l'immaginazione è più importante della conoscenza. Perché la conoscenza è stazionaria, anzi, retrograda, l'immaginazione è proiettiva. Il futuro non è mai stato la replica del passato.
 
Cercando di superare gli ultimi post mantenendone la traccia, inserisco un interessante articolo contenente un'intervista all'attuale (uscente) ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile che purtroppo da una visione a tinte molto fosche del prossimo futuro:

https://www.formulapassion.it/automoto/mobility/mobilita-campagna-elettorale-inesistente-generica-parole-ministro-trasporti-giovannini-629577.html

Chiaramente stiamo "lambendo" i margini del regolamento e, pur senza sconfinare, spero si possa argomentare non sulla politica ma sulla visione rispetto a quanto dichiarato.

Sapevamo, l'avevamo scritto, che questo macro argomento si legava a doppio filo con scelte politiche locali e comunitarie, cerchiamo di essere "bravi" nel non trascendere in un senso o nell'altro.
 
Cercando di superare gli ultimi post mantenendone la traccia, inserisco un interessante articolo contenente un'intervista all'attuale (uscente) ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile che purtroppo da una visione a tinte molto fosche del prossimo futuro:

https://www.formulapassion.it/automoto/mobility/mobilita-campagna-elettorale-inesistente-generica-parole-ministro-trasporti-giovannini-629577.html

Chiaramente stiamo "lambendo" i margini del regolamento e, pur senza sconfinare, spero si possa argomentare non sulla politica ma sulla visione rispetto a quanto dichiarato.

Sapevamo, l'avevamo scritto, che questo macro argomento si legava a doppio filo con scelte politiche locali e comunitarie, cerchiamo di essere "bravi" nel non trascendere in un senso o nell'altro.



Gia'....
" lambendo "
Curioso gerundio;
credo sia la prima volta che lo leggo
 
Chiaramente stiamo "lambendo" i margini del regolamento e, pur senza sconfinare, spero si possa argomentare non sulla politica ma sulla visione rispetto a quanto dichiarato.
Vedo che hai già individuato il punto chiave. Le interpretazioni politiche non sono ammesse, solo i dati fattuali. Non credo che la visione personale del ministro, uscente tra l'altro, sia vincolante. Credo lo siano invece i protocolli internazionali.
 
Senza un'idea, un progetto, una speranza, non sarebbe mai partito neanche Cristoforo Colombo. Replicare il passato non sarà mai un'idea per il futuro...

Vero, ma Cristoforo Colombo non avrebbe mai potuto immaginare o progettare di trovare le indie senza una barca.
E la Barca esisteva già prima degli Egizi che ci trasportavo i blocchi di pietra calcarea e di marmo.
Morale : "Replicare il passato non sarà mai un'idea per il futuro..."
ma se non usi gli strumenti, le conoscenze e le esperienze del presente per realizzarlo il tuo futuro non arriverà mai.
 
Ultima modifica:
Cercando di superare gli ultimi post mantenendone la traccia, inserisco un interessante articolo contenente un'intervista all'attuale (uscente) ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile che purtroppo da una visione a tinte molto fosche del prossimo futuro:

https://www.formulapassion.it/automoto/mobility/mobilita-campagna-elettorale-inesistente-generica-parole-ministro-trasporti-giovannini-629577.html

Chiaramente stiamo "lambendo" i margini del regolamento e, pur senza sconfinare, spero si possa argomentare non sulla politica ma sulla visione rispetto a quanto dichiarato.

Sapevamo, l'avevamo scritto, che questo macro argomento si legava a doppio filo con scelte politiche locali e comunitarie, cerchiamo di essere "bravi" nel non trascendere in un senso o nell'altro.

Come volevasi dimostrare pienamente in linea con i discorsi che ho fatti nei post precedenti. Se sotto non hai solide basi e persone credibili non vai da nessuna parte e con la tua speranza ti attacchi.
 
Vedo che hai già individuato il punto chiave. Le interpretazioni politiche non sono ammesse, solo i dati fattuali. Non credo che la visione personale del ministro, uscente tra l'altro, sia vincolante. Credo lo siano invece i protocolli internazionali.

Giusto, fatti e impegni internazionali.

Ho letto la mini intervista a Giovannini, ministro tecnico e non schierato con alcun partito. Mi sembra che semplicemente stia dicendo: sulla mobilità abbiamo fatto un programma pluriennale e raggiunto traguardi intermedi impegnandoci con i cittadini italiani e con la UE, ora (alla luce del dibattito elettorale) c’è il pericolo che quello già fatto non venga portato a termine oppure che venga stravolto (da più parti si chiede, genericamente, di rivedere il PNRR). Opinione assolutamente plausibile.

Invito a consultare questa pagina web del Ministero dove sono elencati i programmi, i risultati attesi e quelli già raggiunti. (i fatti)
https://www.mit.gov.it/comunicazione/news/il-pnrr-i-progetti-e-le-linee-di-azione

L’Europa, nonostante la guerra in Ucraina, aumenterà gli sforzi per politiche di sviluppo sostenibile e quindi la mobilità (sia privata che commerciale) nel brevissimo futuro sarà sempre più orientata alla sostenibilità (gli impegni internazionali).

Il repentino peggioramento climatico ci obbliga ad aprire gli occhi ormai non solo per i nostri figli ma anche per noi stessi.
 
Il repentino peggioramento climatico ci obbliga ad aprire gli occhi ormai non solo per i nostri figli ma anche per noi stessi.
Abbiamo già visto più indietro che il problema non lo risolvi certo spostando la mobilità sull'elettrico, appunto perché dobbiamo aprire gli occhi bisogna rendersi conto che gli investimenti vanno fatti in altri campi, se il problema è quello.
Non certo solo dall'Italia e nemmeno solo dall'Europa.
 
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