Sono passati quasi settant'anni e il mondo è cambiato. L'auto italiana, tranne Ferrari, se la sono poppata i francesi e meglio così, visti i decenni di disastri fatti dagli italiani. Abbiamo perso un'altra volta, come paese, ma qui il dramma è quando si perde una partita di pallone, non le guerre o interi settori industriali. Quindi va bene così, ce lo meritiamo, ed è oggettivamente difficile fare peggio di quello che hanno fatto IRI e Fiat.
Vedremo quello che accadrà ma i sospiri per quanto eravamo fighi ai tempi dell'impero romano non cambieranno né il presente né il futuro. Prima facciamo pace con la realtà di oggi, che è brutale, e meglio è
Se a te sta bene arrenderti e accontentarti di quello che gli altri ti rifilano, fai pure.
Perdonami però se ti dico che lo trovo un atteggiamento non molto diverso da quello che ci ha pertanto fino qui, e che tu stesso stigmatizzi.
Quanto ai mali atavici della politica e dell'imprenditoria italiana, il discorso è complesso e probabilmente travalica il nostro parlare di auto.