<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti | Page 118 | Il Forum di Quattroruote

Conseguenze del conflitto in Ucraina (e di altre guerre) sui prezzi dei carburanti

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Ci sono già dei dati che confermino il fatto che la riduzione delle accise è autofinanziata dall'aumento dell'iva dovuto al prezzo più alto dei carburanti come aveva detto Draghi?
Perchè se così fosse e se davvero la situazione rimanesse questa per mesi e mesi allora sarebbe lecito auspicare che tale misura venisse prorogata non dico a tempo indeterminato ma comunque per parecchio.

Però viene automatico entrare in modalità moglie incaXXata e chiedersi se questa soluzione funziona e soprattutto si autofinanzia non richiedendo che vengano stanziati miliardi di fondi perchè non è stata fatta prima?
Non ho ancora letto il nuovo decreto, ma confermo la proroga di 10 giorni, dal 22 aprile al 2 maggio.
Rispondendo a Zinza, il taglio delle accise costa e quindi non lo puoi fare in pianta stabile, a meno di tagli sostanziosi alla spesa pubblica. Purtroppo le agevolazioni fiscali a costo zero non esistono, da qualche parte i soldi devono pur uscire
 
Rispondendo a Zinza, il taglio delle accise costa e quindi non lo puoi fare in pianta stabile, a meno di tagli sostanziosi alla spesa pubblica.

Però Draghi ha detto che era autofinanziato.
Se lo fosse davvero potrebbe anche diventare non dico una cosa stabile ma fattibile nei periodi in cui il prezzo del barile o meccanismi poco chiari fanno alzare il prezzo alla pompa oltre un certo limite.
E comunque di periodi in cui abbiamo sfiorato o addirittura superato i 2 euro al litro ce ne sono stati,forse si poteva fare anche in quei momenti...
 
Autofinanziato, come ho scritto in precedenza, significa che si finanzia ricorrendo alle maggiori entrate fiscali. Di fatto la misura è onerosa: ridurre le tasse se aumentano i prezzi lo puoi fare in casi eccezionali, altrimenti per la stessa ragione se i prezzi dovessero scendere si dovrebbero aumentare le accise per recuperare il mancato gettito... cosa che di massima non si fa salvo situazioni, anche qui, eccezionali
 
Non ho ancora letto il nuovo decreto, ma confermo la proroga di 10 giorni, dal 22 aprile al 2 maggio.
Rispondendo a Zinza, il taglio delle accise costa e quindi non lo puoi fare in pianta stabile, a meno di tagli sostanziosi alla spesa pubblica. Purtroppo le agevolazioni fiscali a costo zero non esistono, da qualche parte i soldi devono pur uscire

credo che la domanda di Zinzanbr nasce dall stesso dubbio che ho io, da ignorante della materia. La riduzione dell'accisa si basava sul maggior gettito di iva che si aveva per l'aumento del costo dei carburanti, ovviamente sono sempre denari che entravano nelle casse dello stato e cosi non entrano, ma tra virgolette erano in di più che si può utilizzare in un periodo di emergenza . Sicuramente sbaglio qualcosa nel mio ragionamento
 
credo che la domanda di Zinzanbr nasce dall stesso dubbio che ho io, da ignorante della materia. La riduzione dell'accisa si basava sul maggior gettito di iva che si aveva per l'aumento del costo dei carburanti, ovviamente sono sempre denari che entravano nelle casse dello stato e cosi non entrano, ma tra virgolette erano in di più che si può utilizzare in un periodo di emergenza . Sicuramente sbaglio qualcosa nel mio ragionamento
Il ragionamento non è del tutto sbagliato, ma bisogna considerare che le entrate fiscali mutano costantemente - direi che fluttuano - a seconda di una molteplicità di fattori. Come detto poco fa, così ragionando qualora il prezzo del petrolio scendesse bisognerebbe aumentare le accise per compensare... la realtà è un'altra: in caso di emergenza, ma di emergenza vera, riduciamo le accise e per farlo utilizziamo un escamotage contabile, cioè facciamo finta di non aver avuto quelle entrate fiscali che non avevamo preventivato. In questo senso si può dire che la misura si autofinanzia, dove con questa espressione si intende che non si istituiscono nuove tasse
 
Si potrebbe stabilire un prezzo massimo (tipo 1,90 euro al litro) oltre il quale far intervenire la riduzione delle accise in modo che quest'ultima sia in vigore solo nei momenti in cui serve davvero e si può fare a meno di quelle entrate extra dovute all'aumento del prezzo dei carburanti.
Però la domanda rimane.
Se si è potuto farlo per un mese in questo periodo (che definirlo un periodo di M è un eufemismo tra la pandemia e la guerra) perchè a nessuno è venuto in mente almeno di provare a fare una cosa simile e temporanea in passato?
Eppure la gente l'ha chiesto a gran voce per anni.
 
perchè a nessuno è venuto in mente almeno di provare a fare una cosa simile e temporanea in passato?
Eppure la gente l'ha chiesto a gran voce per anni
Non ricordo se la misura sia stata già fatta in passato, devo verificare. Di sicuro la norma esiste dal 2007. Ad ogni modo, teniamo conto di due aspetti: 1) attraverso il meccanismo delle accise mobili, cioè attraverso l'extra gettito fiscale, abbiamo "coperto" una parte dello sconto, mentre la parte restante è stata finanziata con una tassa sugli extra profitti delle imprese del settore energetico. Insomma, a costo zero - che in realtà non sarebbe zero - abbiamo coperto uno sconto di 10-15 centesimi circa di accise per un mese. E parliamo di una fase di aumento eccezionale dei prezzi. In condizioni normali, con questa misura ci fai poco o nulla; 2) quello che solitamente si chiede, anche su questo forum, è una riduzione generalizzata delle accise. Cosa su cui, personalmente, sarei d'accordo, a patto - lo ripeto - che si riduca la spesa pubblica, cosa che noi italiani non siamo solitamente disposti a fare
 
Non ricordo se la misura sia stata già fatta in passato, devo verificare. Di sicuro la norma esiste dal 2007. Ad ogni modo, teniamo conto di due aspetti: 1) attraverso il meccanismo delle accise mobili, cioè attraverso l'extra gettito fiscale, abbiamo "coperto" una parte dello sconto, mentre la parte restante è stata finanziata con una tassa sugli extra profitti delle imprese del settore energetico. Insomma, a costo zero - che in realtà non sarebbe zero - abbiamo coperto uno sconto di 10-15 centesimi circa di accise per un mese. E parliamo di una fase di aumento eccezionale dei prezzi. In condizioni normali, con questa misura ci fai poco o nulla; 2) quello che solitamente si chiede, anche su questo forum, è una riduzione generalizzata delle accise. Cosa su cui, personalmente, sarei d'accordo, a patto - lo ripeto - che si riduca la spesa pubblica, cosa che noi italiani non siamo solitamente disposti a fare
Sono questioni programmatiche politiche. Per favore evitiamo prima di dover chiudere anche questo topic nato per condividere strategie di risparmio alla pompa. Grazie.
 
Suggerirei di mettere un'accisa per coprire il mancato gettito dato dal taglio delle accise.........


1 (34).gif
 
Questa è una idea rivoluzionaria.
Tassare i carburanti per trovare le riforse per ridurre il costo alla pompa.

Strano che qualcuno non ci abbia già pensato ...

Un po' come mettere le dinamo alle ruote di un'auto elettrica per ricaricare le batterie e andare a costo zero.
O, in alternativa, mettere delle piccole pale eoliche sul tetto dell'auto elettrica.
 
a patto - lo ripeto - che si riduca la spesa pubblica
quello sarebbe sempre auspicabile, ovviamente, però non è detto che un taglio (sostanzioso) delle accise non sortirebbe comunque un risultato per l'economia. Ricordate quello sketch con Macario dove con le stesse 5.000 lire si pagavano i debiti di tre persone per 10.000 lire a testa?
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto