Non ho spiegato forse bene il concetto.
Fluttuazioni del mercato portano ad avere "momenti" di maggior valore e momenti di minor valore (ricordo la crisi del 2008 con "dolore" perché nel 2007 ho comprato, su carta, casa con la mia compagna, a prezzi da 2007).
Però hai comunque un bene che puoi rivendere anche dopo 20 anni e il suo valore è quello di mercato (quindi se vendi e ricompri si "pareggiano" perdite e benefici), mentre con l'auto hai una perdita "secca", punto e basta.
Escludo dal discorso auto storiche e di lusso esattamente come escludo dal discorso chi compra e vende case per investire o per speculare.
La prima parte del post è ineccepibile ed è anche il mio pensiero: uno può e, vivaddio, dev'essere libero di spendere quanto ritiene per ciò che ritiene, anche a rate (a patto di essere in grado di onorarle senza mettere altri in difficoltà), e deve poterlo fare anche fosse solo per sfizio e gratificazione personale, senza addurre questo o quel motivo.
Ha soprattutto un valore di
" ausilio alla sopravvivenza "
Bene o male che sia,
-------------hai un tetto sulla testa----------------