<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mi sono vaccinato | Page 554 | Il Forum di Quattroruote

Mi sono vaccinato

Stato
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Ma se ipoteticamente un esercente decidesse di non chiedere il green pass ma servire i propri clienti "da asporto" come facevano i bar a inizio pandemia cioè senza farli entrare nel negozio ma lasciandoli sulla porta sarebbe in regola?
Non che sia una soluzione praticabile,almeno finchè farà freddo.
 
Iè molto difficile che il loro medico vada a casa,salvo proprio casi gravi.
Mentre devo dire che durante la pandemia qualche specialista che visita a domicilio l'hanno trovato,pagando ovviamente però sempre meglio di altri che sempre a pagamento ricevono solo nei loro studi o in clinica.
Ecco...hai dato tu la risposta.

Io mi ricordo che quando ci si beccava l'influenza, il medico veniva, ti sentiva i bronchi, ti visitava e dopo prescriveva la cura.

Ora al telefono ti ordinano due antibiotici, via mail inviano la ricetta e fine della storia. Questo è fare il passa carte o fare il medico?

La mia non si è manco presa la briga di autorizzare il green pass della guarigione (ho vissuto da no vax per una settimana) perchè aveva troppe cose da fare, e quindi ho dovuto aspettare la procedura della ASL.
 
Però un piccolo esercente non ha ne lo spazio ne i soldi per una soluzione simile.
In altre attività dove c'è tanto personale di solito una persona viene delegata al controllo dei green pass,cosa fattibile ma comunque ti ritrovi con una persona in meno a svolgere le altre mansioni.
Ma l'esercente che è da solo o sta all'ingresso o sta nel retrobottega.
I clienti oltre che controllati vanno anche serviti e se sto sulla porta con lo smartphone in mano come faccio a svolgere il mio lavoro?
Possibile che non ci sia altro modo a parte il totem per fare in modo che il cliente possa dimostrare autonomamente di essere in regola?
Non so dare all'esercente un qr code o qualcosa di simile da esporre e fare in modo che sia il cliente a doverlo inquadrare e se ha il gp sullo smartphone viene fuori un bel pollicione in su,altrimenti no.
Però varrebbe solo per i clienti in gamba,le persone anziane girano ancora con gp cartaceo.


non è che cambia molto con il totem , nel senso che la gestione è sempre demandata al cliente. In ufficio da me si è messo un tablet che ha sempre attivo il lettore di QR code, ognuno in autonomia fa il controllo , un esercente meno disposto a mettere un totem con la stampa potrebbe utilizzare un sistema simile, alla fine un tablet lo raccatti anche a qualche decina di euro tanto non è che deve fare chissà cosa, poi con le persone più anziane le prime volte farà da assistenza. Altri modi non li vedo se non togliere l'onere della responsabilità del controllo all'esercente , ma dovresti intensificare i controlli delle autorità anche per installare nelle persone la consapevolezza che i controlli ci sono .
 
Ecco...hai dato tu la risposta.

Io mi ricordo che quando ci si beccava l'influenza, il medico veniva, ti sentiva i bronchi, ti visitava e dopo prescriveva la cura.

Ora al telefono ti ordinano due antibiotici, via mail inviano la ricetta e fine della storia. Questo è fare il passa carte o fare il medico?

La mia non si è manco presa la briga di autorizzare il green pass della guarigione (ho vissuto da no vax per una settimana) perchè aveva troppe cose da fare, e quindi ho dovuto aspettare la procedura della ASL.

io mi chiedo come facevano i dottori quando effettivamente venivano a casa, o forse aveano meno assistiti o forse chiudevano lo studio e amen. Ora considerando che da quanto ho capito hanno quasi tutti i 1500 assistiti ci vuole poco ogni giorno ad avere 10 persone che necessitano di essere visitate a casa, ti immagini nelle grandi città un dottore che deve andare in 10 diversi domicili il tempo che impiega, credo che lo studio in pratica ce l'avresti spesso chiuso e questo senza che un paziente che ci si reca non sa che il dottore è dovuto andare via per un visita domiciliare
 
io mi chiedo come facevano i dottori quando effettivamente venivano a casa, o forse aveano meno assistiti o forse chiudevano lo studio e amen. Ora considerando che da quanto ho capito hanno quasi tutti i 1500 assistiti ci vuole poco ogni giorno ad avere 10 persone che necessitano di essere visitate a casa, ti immagini nelle grandi città un dottore che deve andare in 10 diversi domicili il tempo che impiega, credo che lo studio in pratica ce l'avresti spesso chiuso e questo senza che un paziente che ci si reca non sa che il dottore è dovuto andare via per un visita domiciliare

In teoria dovrebbe funzionare così.
Al mattino in studio e al pomeriggio visite a domicilio o viceversa.
Io capisco che gli assistiti sono tanti però ripeto ai miei sarà capitato 50 volte negli ultimi anni di non stare bene e la disponibilità non c'era mai.
Se riesci a venire in studio bene (e col covid anche li si va su appuntamento e ci vogliono in media almeno 5 giorni di attesa) se no tutto per telefono.
E quindi si finisce sempre per aspettare le 8 di sera e chiamare la guardia medica.

In ufficio da me si è messo un tablet che ha sempre attivo il lettore di QR code, ognuno in autonomia fa il controllo , un esercente meno disposto a mettere un totem con la stampa potrebbe utilizzare un sistema simile, alla fine un tablet lo raccatti anche a qualche decina di euro tanto non è che deve fare chissà cosa, poi con le persone più anziane le prime volte farà da assistenza.

In un negozio aperto al pubblico però c'è anche il rischio di trovarne 2 di tablet...
 
io mi chiedo come facevano i dottori quando effettivamente venivano a casa, o forse aveano meno assistiti o forse chiudevano lo studio e amen. Ora considerando che da quanto ho capito hanno quasi tutti i 1500 assistiti ci vuole poco ogni giorno ad avere 10 persone che necessitano di essere visitate a casa, ti immagini nelle grandi città un dottore che deve andare in 10 diversi domicili il tempo che impiega, credo che lo studio in pratica ce l'avresti spesso chiuso e questo senza che un paziente che ci si reca non sa che il dottore è dovuto andare via per un visita domiciliare

Una volta facevano al mattino le visite domiciliari ed al pomeriggio l'ambulatorio.
Nel nostro quartiere, se ben ricordo circa 6000 anime, non credo ci fossero più di due medici, forse tre. Uno era il cosiddetto "medico condotto".

Comunque di visite domiciliari direi non se ne parla da almeno un paio di decenni. Forse anche tre.

In questi anni però è cambiato anche il tipo di accesso al medico.
All'epoca c'erano molti meno cronici, molti meno anziani.

Ma anche gli orari di ambulatorio secondo me sono diminuiti tantissimo.
Il citato medico condotto son sicuro che teneva l'ambulatorio aperto tutte le sere anche oltre le 18.00; oggi fanno un paio di ore al giorno e, vivendo in comuni fatti di piccoli agglomerati, solo max due volte la settimana nel tuo paese. Insomma senza mezzo di trasporto privato dal medico non arrivi tutti i giorni.
 
io ho un vago ricordo del dottore che vaniva a casa, probabilmente questa prassi è cambiata da almeno gli anni 90 .
Credo che per avere un assistenza territoriale cosi probabilmente ci devono essere modifiche al ruolo del medico , e anche una maturazione della consapevolezza degli assistiti , già ora c'è tanta gente che per ogni minimo motivo va in studio, immagino che se i dottori ripristinassero la visita domiciliare avrebbero tante chiamate non necessarie che però non potrebbero rifiutare al telefono
 
Allora io chiedo a te, ma anche agli altri forumisti, da quanto tempo non ricevono una visita domiciliare del proprio medico di base.

Credo avessi 6 anni o giù di lì. Quindi 40anni fa.

Il medico che ho ora mi dice: se stai male vai al pronto soccorso. Con mia madre e mia moglie negli ultimi tre anni avrò chiamato l'ambulanza 6 volte se non erro e sarò andato al pronto soccorso per almeno un'altra decina di volte.

Dal medico andavo per far prescrivere visite consigliate dai medici del pronto soccorso e per le ricette dei farmaci. Ora che si fa tutto via email sono circa due anni che il medico non lo vedo.
 
già ora c'è tanta gente che per ogni minimo motivo va in studio, immagino che se i dottori ripristinassero la visita domiciliare avrebbero tante chiamate non necessarie che però non potrebbero rifiutare al telefono

Imho potrebbero filtrare le reali necessità e distinguerle dai problemi che invece si possono anche curare a distanza.
Anche perchè senza visitare a domicilio e senza far andare in studio come è oggi va a finire che tutti si riversano sugli altri canali per ricevere assistenza medica.
Quindi visite in libera professione per chi può.
Guardia medica ma solo nei festivi e dopo le 20.
E per tutti gli altri pronto soccorso.
Io capisco che i medici di base non abbiano il tempo di stare dietro a tutti i loro pazienti ma mi sembra che i medici della guardia medica e del pronto soccorso abbiano ancora meno tempo da perdere.
In passato ho visto più di una volta i medici lamentarsi perchè erano chiamati a risolvere problematiche ampiamente alla portata del medico di base.
Per fare un esempio molto banale se hai un tappo nell'orecchio il mio medico non ti visita quindi o guardia medica,o specialista,o pronto soccorso.
E tanti in una situazione simile vanno al pronto soccorso perchè pur essendo un problema molto banale può causare sintomi allarmanti tipo perdita di equilibrio.
Quindi dal pronto soccorso devono chiamare un otorino dal reparto,che magari ha cose più importanti da fare,per un lavaggio dell'orecchio.
 
Allora io chiedo a te, ma anche agli altri forumisti, da quanto tempo non ricevono una visita domiciliare del proprio medico di base. Quando si sta male (a prescindere dal covid eh)
Sai bene com’è la mia impostazione. MMG per eventuali ricette rosse (ma solo se sono farmaci molto costosi, altrimenti faccio prima a prendermeli da solo) e/o eventuali certificati medici che possono essere emessi solo da MMG (e che ovviamente si pagano). Per tutto il resto, medico di di fiducia, personale, a pagamento. È impensabile che un medico di base con 1.500 assistiti possa fare anche delle visite domiciliari se non in casi assolutamente urgenti. Aggiungo che ritornerei al sistema delle Casse Mutue con una franchigia a carico del paziente, sono convinto che come per miracolo si alleggerirebbe la pressione sul sistema della medicina di base (idem per gli accessi inutili al PS)
 
Anche qui 2 massimo 3 ore al giorno di ambulatorio.
Sono al max 15 ore settimanali tra 1.000 e 1.500 assistiti. La reperibilità è 8-20 nei feriali (anche a mezzo segreteria telefonica) e 8-10 di sabato e nei prefestivi. Considera che una visita a domicilio, inclusi i tempi di viaggio, ti porta via non meno di 30’ nei casi semplici e geograficamente vicini, ma anche un’ora (parlo di agglomerati urbani, non conosco la situazione delle realtà rurali). Nelle teoriche 9 ore libere dall’ambulatorio (che poi sono di meno, perché la gente in sala d’attesa va in ogni caso visitata, poi c’è la burocrazia da fare etc etc), quante visite domiciliari riesci a fare? Ne fai 10 se va di lusso e arrivi fuso. Nella stagione influenzale pre Covid è ovvio che non riuscivano a vedere tutti, adesso è semplicemente utopia.
 
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