Praticamente mi stai dicendo che i limiti di velocità non servono, e che quindi in strada dovrebbe regnare l'anarchia.
Naturalmente non ovunque, perchè in alcune centinaia di metri, ogni centinaia di chilometri, ritieni corretto rallentare.
Quindi la pericolosità delle strade si limiterebbe a brevissimi e sparuti tratti.
i limiti di velocita', servirebbero per chi non conosce la strada, a dare un'indicazione della velocita' oltre la quale diventa pericoloso andare.
e' una cosa elementare.
se domani levassimo tutti i limiti di velocita' fuori dai centri abitati, scommetto non ci sarebbero piu' incidenti.
da noi trovi statali dritte, larghe, nel nulla, col 50, e statali strette, tutte curve, coi platani e i 90.
semplicemente i limiti son messi a caso (voglio essere ottimista e non pensare che siano messi volontariamente bassi solo per fare cassa) e, dopo un po', l'utente medio li ignora.
e direi per fortuna.
ci sono rampe autostradali in tangenziale, col ridicolo 40km/h, che tutti fanno a 70- 90.
e poi ce ne sono altre coi 20km/h, che significa solo che e' piu' curva di quella dei 40, e quindi la fai a 40 invece che 20.
ma la fai guardando la strada, mica i cartelli.
se in TG a milano fosse pericoloso andare a 110, ci sarebbero delle stragi quotidiane, visto che il limite e' 90.
ma non succede
semplicemente perche' il limite e' "politico". serve a dire che, se succede un tamponamento, la colpa e' solo di chi guida, e non di chi gestisce la strada, che ve l'aveva detto di andare piano.
in realta' i tamponamenti avvengono spesso per il traffico intenso. e quando c'e' traffico, i 90 non riesci a farli comunque.
ne ho visti spesso, tutti appiccicati a 40 o 50km/h, parti e ti fermi, parti e ti fermi.... finche' quello davanti non si distrae un attimo, e frena un po' piu' bruscamente.... e dietro succede il patatrack.
se guardi le statistiche, la distrazione e' la prima causa seguita dalla mancata precedenza (che poi e' una distrazione pure quella)