Mi fa venire in mente quello che dicevamo prima, l'attenzione mediatica ha comportato ,anche comprensibilmente, un approccio alla questione viziato da paure che nella normalità delle situazioni nom si hanno. Ma quando ci prescrivono un farmaco, quando facciamo un vaccino o altro che riguarda il settore sanitario non credo che ci andiamo ad informare sulla sperimentazione, sugli effetti collaterali e via dicendo
Anni fa a mia madre la guardia medica ha prescritto un farmaco nuovo,sul mercato da pochi mesi.
Le ha causato effetti collaterali piuttosto pesanti e infatti ha subito interrotto la cura.
Il medico di base ci ha detto che quel farmaco è stato per anni in fase di sperimentazione e che doveva essere una sorta di elisir che andava bene per tutti sulla carta.
Invece poi si è rivelato efficace ma troppo pesante per farlo tollerare ai pazienti.
Chissà magari gli effetti collaterali erano già venuti fuori da tempo però ormai ci avevano investito tanto e l'hanno messo in commercio comunque.
Sui vaccini è stato tutto di pubblico dominio dal primo momento.
Anche durante la sperimentazione se a una "cavia" veniva solo il mal di testa la notizia rimbalzava sui media di tutto il mondo.
Da quel punto di vista imho c'è da fidarsi molto più dei vaccini che sono stati sviluppati in fretta si ma sotto gli occhi di tutti piuttosto che di un farmaco che magari ha qualche primavera in più ma nessuno sa dove e come è stato testato.