<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Incendio Milano. Speriamo.... | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

Incendio Milano. Speriamo....

a quanto pare più d'uno la pensa come me ...
Angelo Lucchini, docente di Architettura tecnica al Politecnico di Milano: «Per le facciate usare materiale combustibile non si concilia con le linee guida dei Vigili del fuoco. Che hanno però solo valore di raccomandazione: occorre che diventino un obbligo»
cit.
Corriere della Sera​

... anche se come già dicevo, nel nuovo, operazioni spericolate a parte [dopo quanto visto con Autostrade] dubito qualcuno corra rischi eccessivi. Nel costruito invece sospetto più d'uno disposto a firmare la qualsiasi ad occhi chiusi.

E gran paura mi fanno le grandi società di ingegneria dietro cui i professionisti, ridotti a meri impiegati, pure un po' sottopagati, si sentono scudati dal nome sopra la porta d'ingresso, lasciando la "libertà" fuori da detta porta e con essa un po' di professionismo.
Con gli impianti fotovoltaci sui tetti é successa la stessa cosa. Nonostante sia chiaro che l' installazione, soprattutto su coperture esistenti, di questi impianti costituisca spesso aggravio del rischio incendio, i fotovoltaici non sono direttamente soggetti a prevenzione incendi, ma vi rientrano solo se installati sopra attività soggette (ad esempio sopra una scuola) e in questo caso non esiste una regola di prevenzione incendi disposta in decreto, ma le solite linee guida contenute in circolari; linee uscite tra il 2010 e il 2012, quando ci rese conto (in ritardo) del proliferare delle installazioni, e con indicazioni tecniche abbastanza restrittive (pannelli certificati, interposizione tra tetto e pannelli di isolanti ignifughi tanto per citarne alcune) mettendo in crisi le tantissime installazioni che all' epoca erano già state eseguite senza tanti problemi montando i pannelli sul tetto, linee ed inverter dove era piú comodo (e anche qui viste di tutti i colori, anche su edifici pubblici). Ma essendo linee guida non aventi forza di legge non sempre le installazioni sono state adeguate, col risultato di aumentare il rischio incendio (quando non sono bruciati veramente tetto e pannelli...)
 
Ultima modifica:
Quindi il materiale non è quello dichiarato.
Il presunto corto circuito non dovrebbe esserci stato perchè la corrente era staccata.
L'impianto anti incendio non ha funzionato.
E che cacchio...
 
Adesso tutto diventa un giallo.....
Ma anche no: in merito alla vela, come già avevo ipotizzato, il progettista ha indicato a progetto un prodotto che in fase di messa in opera viene sostituito con qualcosa di equivalente [altrimenti poi hai rogne perché forzi un prodotto e dicono che hai la mazzetta].
L'equivalente lo è solo esteticamente, nel caso, ma non funzionalmente [non è ignifugo].
Però tutti sanno che la vela è fatta "con quel prodotto" indicato a progetto e sono tranquilli.

Un po' come quando si dice "e ma costa tanto perché paghi il marchio"...

Per l'impianto elettrico... chi lo sa cos'era staccato? un moderno appartamento ha tante di quelle linee che vai a sapere se proprio tutte erano aperte.

Sull'antincendio invece son belle grane ... per l'amministratore.
 
altra minchiata.....
anche no: se ogni piccola unità immobiliare residenziale dovesse essere sottoposta a CPI solo perché installa dei pannelli fotovoltaici sarebbe la fine del fotovoltaico e di molto altro.
Ma a pari livello dovremmo predisporre il CPI per ogni abitazione perché anche una caldaia, specie se a gas, è grave e potenziale fonte di incendio e/o esplosione (dichiariamo zona ATEX anche la cucina?).

Non confondiamo il CPI con le norme di installazione cui OGNI impianto [anche la canna fumaria è un impianto] deve rispondere D.M. 37/08.

Quindi ogni impianto deve rispondere alle norme tecniche di progettazione, installazione e MANUTENZIONE previste.
Le norme tecniche possono essere bypassate a carico del progettista che dimostra l'equivalenza / superiorità della soluzione applicata.
 
anche no: se ogni piccola unità immobiliare residenziale dovesse essere sottoposta a CPI solo perché installa dei pannelli fotovoltaici sarebbe la fine del fotovoltaico e di molto altro.
Ma a pari livello dovremmo predisporre il CPI per ogni abitazione perché anche una caldaia, specie se a gas, è grave e potenziale fonte di incendio e/o esplosione (dichiariamo zona ATEX anche la cucina?).

Non confondiamo il CPI con le norme di installazione cui OGNI impianto [anche la canna fumaria è un impianto] deve rispondere D.M. 37/08.

Quindi ogni impianto deve rispondere alle norme tecniche di progettazione, installazione e MANUTENZIONE previste.
Le norme tecniche possono essere bypassate a carico del progettista che dimostra l'equivalenza / superiorità della soluzione applicata.

Io con le sigle mi fermo alla ICVU :p però osservo che solo in un raggio di tre km da casa mia sono già due o tre impianti FV che mandano in cenere quello che c'è sotto (incluse 4000 galline ovaiole).... IMHO, senza incrementare la burocrazia, un minimo di attenzione in più ci starebbe.
 
Io con le sigle mi fermo alla ICVU :p però osservo che solo in un raggio di tre km da casa mia sono già due o tre impianti FV che mandano in cenere quello che c'è sotto (incluse 4000 galline ovaiole).... IMHO, senza incrementare la burocrazia, un minimo di attenzione in più ci starebbe.
CPI = certificato prevenzione incendi

"un minimo di attenzione in più ci starebbe"

Questo vale per tutto. Come immagino sai oggi non puoi installare una caldaia a gas nello stesso ambiente utilizzato come auto rimessa.
Idem per le condotte del gas.

Insomma le norme ci sono. Se non si applicano, perché tanto va bene che faccia tutto "mio cuggino"; enti, ordini, professionisti, formazione son solo invenzioni per spillare soldi; allora accontentiamoci che ogni spesso qualcosa vada storto ;)
 
Sono l'unico a cui sembra che gli inquilini del palazzo andato a fuoco abbiano un po' (tanto) la puzza sotto il naso?
2 giorni dopo l'incendio si lamentavano in tv che si stavano pagando l'albergo di tasca loro.
Adesso sembra che il comune metterà a disposizione degli appartamenti nuovi ma essendo vuoti non vogliono spendere soldi per arredarli.
Uno ha fatto notare che se mettono i soldi per i mobili poi li dovranno lasciare li quando se ne andranno perchè la cucina mica puoi portartela via.
Ma non esistono mica solo le cucine in muratura o fatte su misura,una cucina composizione tipo scadente la prendi con 1000 euro e te la puoi smontare tranquillamente una volta che lasci la casa.
Ci sono i terremotati che stanno da 20 anni nelle casette di legno e questi (che a quanto mi pare di capire visto il tipo di immobile che è andato a fuoco non sono pensionati con la minima) si lamentano perchè gli mettono a disposizione appartamenti nuovi ma non arredati.
Che schifo.
 
CPI = certificato prevenzione incendi

"un minimo di attenzione in più ci starebbe"

Questo vale per tutto. Come immagino sai oggi non puoi installare una caldaia a gas nello stesso ambiente utilizzato come auto rimessa.
Idem per le condotte del gas.

Insomma le norme ci sono. Se non si applicano, perché tanto va bene
che faccia tutto "mio cuggino"; enti, ordini, professionisti, formazione son solo invenzioni per spillare soldi; allora accontentiamoci che ogni spesso qualcosa vada storto ;)


Gia'....

Effetti collaterali ....
....De noantri
 
Sono l'unico a cui sembra che gli inquilini del palazzo andato a fuoco abbiano un po' (tanto) la puzza sotto il naso?
2 giorni dopo l'incendio si lamentavano in tv che si stavano pagando l'albergo di tasca loro.
Adesso sembra che il comune metterà a disposizione degli appartamenti nuovi ma essendo vuoti non vogliono spendere soldi per arredarli.
Uno ha fatto notare che se mettono i soldi per i mobili poi li dovranno lasciare li quando se ne andranno perchè la cucina mica puoi portartela via.
Ma non esistono mica solo le cucine in muratura o fatte su misura,una cucina composizione tipo scadente la prendi con 1000 euro e te la puoi smontare tranquillamente una volta che lasci la casa.
Ci sono i terremotati che stanno da 20 anni nelle casette di legno e questi (che a quanto mi pare di capire visto il tipo di immobile che è andato a fuoco non sono pensionati con la minima) si lamentano perchè gli mettono a disposizione appartamenti nuovi ma non arredati.
Che schifo.
Bisogna vedere se è la voce della maggioranza dei condomini o solo lo sfogo dell'idiota del villaggio. Visto che parliamo di un danno ad una struttura privata e non pubblica, qualunque cosa gli venga offerta è solo da ringraziare, ma ad oggi va tanto di moda lamentarsi.
 
Bisogna vedere se è la voce della maggioranza dei condomini o solo lo sfogo dell'idiota del villaggio. Visto che parliamo di un danno ad una struttura privata e non pubblica, qualunque cosa gli venga offerta è solo da ringraziare, ma ad oggi va tanto di moda lamentarsi.


....Che, magari chissa', qualcosa si rimedia
 
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