<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettrica "c'è poca luce" attorno. | Page 30 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettrica "c'è poca luce" attorno.

Faccio poi notare che loro sono poco più di 5 milioni di abitanti e quindi il parco auto circolante è una frazione di quello di paesi come il nostro o la Francia o la Germania.

Probabilmente anche senza le elettriche erano già messi bene a consumi,dopo tutto ci sono servizi tipo l'illuminazione pubblica che con tanti o pochi abitanti devi comunque garantire.
Però fa abbastanza effetto vedere le contraddizioni di paesi che in teoria essendo piccoli potrebbero farsi bastare poche risorse.
In pratica avendone in eccesso probabilmente ne sprecano a iosa.
 
Altra riflessione. Si dice che Tesla abbia il merito di aver mostrato con i fatti la fattibilità di un'auto elettrica bella, eccezionalmente prestazionale e fruibile su lunghe distanze, grazie alla sua straordinaria autonomia e alla disponibilità di una rete mondiale di Supercharger. In effetti è vero, ma pensiamo a quante sono le Tesla nel mondo e al numero di Supercharger che sono stati installati per permetterne la diffusione: leggo su wikipedia che Tesla ha raggiunto la cifra di 1 milione di auto prodotte e la sua rete di supercharger oggi comprende 2.000 stazioni, circa 18.000 colonnine; in pratica, facendo i conti vuoto per pieno, nel mondo c'è una colonnina supercharger ogni 55 Tesla circolanti (nell'ipotesi semplificativa in eccesso che tutte quelle prodotte siano ancora "vive", il che ovviamente non è). Se poi si aggiungono i Destination Charging, abbiamo altre migliaia di punti di ricarica dedicati. E non abbiamo considerato che la maggior parte delle Tesla in realtà ricarica di notte come tutte le elettriche "civili".
A confronto, la rete italiana di stazioni di servizio, che è la più sovradimensionata in Europa, conta circa 20.000 distributori, mettiamo una media di quattro pompe, arriviamo a 80.000 punti di rifornimento. Facciamo cifra tonda, 100.000 pistole erogatrici, e per un parco auto di 40 milioni di mezzi, e siamo a una pistola ogni 400 auto (nessuna delle quali fa il pieno a casa).
Solo io ci vedo una certa criticità in un'ipotesi di scala su cento milioni di Tesla nel mondo, che sarebbe comunque il 6% del parco totale circolante?
 
Altra riflessione. Si dice che Tesla abbia il merito di aver mostrato con i fatti la fattibilità di un'auto elettrica bella, eccezionalmente prestazionale e fruibile su lunghe distanze, grazie alla sua straordinaria autonomia e alla disponibilità di una rete mondiale di Supercharger. In effetti è vero, ma pensiamo a quante sono le Tesla nel mondo e al numero di Supercharger che sono stati installati per permetterne la diffusione: leggo su wikipedia che Tesla ha raggiunto la cifra di 1 milione di auto prodotte e la sua rete di supercharger oggi comprende 2.000 stazioni, circa 18.000 colonnine; in pratica, facendo i conti vuoto per pieno, nel mondo c'è una colonnina supercharger ogni 55 Tesla circolanti (nell'ipotesi semplificativa in eccesso che tutte quelle prodotte siano ancora "vive", il che ovviamente non è). Se poi si aggiungono i Destination Charging, abbiamo altre migliaia di punti di ricarica dedicati. E non abbiamo considerato che la maggior parte delle Tesla in realtà ricarica di notte come tutte le elettriche "civili".
A confronto, la rete italiana di stazioni di servizio, che è la più sovradimensionata in Europa, conta circa 20.000 distributori, mettiamo una media di quattro pompe, arriviamo a 80.000 punti di rifornimento. Facciamo cifra tonda, 100.000 pistole erogatrici, e per un parco auto di 40 milioni di mezzi, e siamo a una pistola ogni 400 auto (nessuna delle quali fa il pieno a casa).
Solo io ci vedo una certa criticità in un'ipotesi di scala su cento milioni di Tesla nel mondo, che sarebbe comunque il 6% del parco totale circolante?

Ci sono dei grandi preconcetti e dei grandi tabù sull'ettrico . Io vengo da una famiglia che non ha mai avuto tanti soldi, ma siamo sempre stati molto realisti e facevano bene i conti, avendo pochi soldi.. . Mio padre aveva una 128 versione base, era molto contento della sua auto, ma ad un certo momento decise di fare la trasformazione a metano, perché la benzina costava tanto e lui doveva fare vari chilometri per il suo lavoro.
Mettere l'auto a metano era considerato una cosa da poveri, molti preferivano girare poco ma a benzina o caso mai prendevi un diesel piuttosto che usare il metano.
Perdevi parte del bagaglio un 1 posto a sedere, il motore era meno potente , avevi poca autonomia circa 300 km e dovevi fare la ricarica nei pochi distributori, impiegavi dai 10/ 15 minuti, a volte c' era anche la fila. Dopo la trasformazione mio padre capi subito che era stata un 'ottima scelta, spendeva poco, girava tanto, la ricarica la faceva a orari poco frequentati, il bagagliaio un fu mai un grande problema. La mia prima auto fu una 128 CL Rossa ( usata) con i cerchi i lega e aveva la leva del cambio sportiva, era a metano, con 10.000 lire di macietta facevo il pieno di metano andavo in discoteca e mi rimaneva qualcosa, i miei amici erano contenti della mia auto non si sono mai lamentati quando andavamo a fare metano.Sono cresciuto con i tempi di attesa di ricarica e l'autonomia limitata, l'elettrico non mi spaventa per niente, anzi...
 
Ci sono dei grandi preconcetti e dei grandi tabù sull'ettrico . Io vengo da una famiglia che non ha mai avuto tanti soldi, ma siamo sempre stati molto realisti e facevano bene i conti, avendo pochi soldi.. . Mio padre aveva una 128 versione base, era molto contento della sua auto, ma ad un certo momento decise di fare la trasformazione a metano, perché la benzina costava tanto e lui doveva fare vari chilometri per il suo lavoro.
Mettere l'auto a metano era considerato una cosa da poveri, molti preferivano girare poco ma a benzina o caso mai prendevi un diesel piuttosto che usare il metano.
Perdevi parte del bagaglio un 1 posto a sedere, il motore era meno potente , avevi poca autonomia circa 300 km e dovevi fare la ricarica nei pochi distributori, impiegavi dai 10/ 15 minuti, a volte c' era anche la fila. Dopo la trasformazione mio padre capi subito che era stata un 'ottima scelta, spendeva poco, girava tanto, la ricarica la faceva a orari poco frequentati, il bagagliaio un fu mai un grande problema. La mia prima auto fu una 128 CL Rossa ( usata) con i cerchi i lega e aveva la leva del cambio sportiva, era a metano, con 10.000 lire di macietta facevo il pieno di metano andavo in discoteca e mi rimaneva qualcosa, i miei amici erano contenti della mia auto non si sono mai lamentati quando andavamo a fare metano.Sono cresciuto con i tempi di attesa di ricarica e l'autonomia limitata, l'elettrico non mi spaventa per niente, anzi...

Sicuramente per chi come me è giù abituato a un'autonomia ridotta per via del metano (anche se l'amico a_gricolo sicuramente ricorderà che in caso di bisogno c'è la benzina,su un'elettrica invece no) il passaggio all'elettrico sarà o almeno pare meno traumatico.
Però anche tra chi guida una vettura a gasolio o benzina non tutti sono abituati a fare il pieno e poi dimenticarsene per 3 settimane.
Tanti fanno 20 euro di benzina per volte quindi anche per loro in teoria l'autonomia ridotta non dovrebbe rappresentare un enorme ostacolo.
Ovviamente tutto dipende dalle esigenze,dalla possibilità di ricaricare in casa e dalla disponibilità ad adattarsi a qualcosa di nuovo.
 
.Sono cresciuto con i tempi di attesa di ricarica e l'autonomia limitata, l'elettrico non mi spaventa per niente, anzi...

Questo però è un altro discorso: la mia riflessione riguardava solo i numeri, non la più o meno macchinosità o fruibilità dell'EV rispetto all'auto a benzina. D'altra parte, anche il metano conta oggi in Italia circa un milione di auto in circolazione su 40 milioni, la domanda è: l'infrastruttura (numero di distributori e fornitura di gas) ne reggerebbe dieci o venti milioni?
 
Tanti fanno 20 euro di benzina per volte quindi anche per loro in teoria l'autonomia ridotta non dovrebbe rappresentare un enorme ostacolo.

Ma siamo sempre lì: un conto è fare qualcosa, QUALSIASI cosa perchè ti va di farlo, altro (ben altro) è farla perchè ti tocca....

18112019-patrimoni-di-famiglia-1200x900.jpg
 
....e comunque, anche questo non c'entra col discorso dei numeri. I fatti dicono che per consentire la diffusione di un milione di auto Tesla è stato necessario impiantare un network pari a un erogatore da 150 kW ogni 50 auto, più o meno, tenuto conto che la maggior parte ne usufruiscono solo occasionalmente. La domanda è: è scalabile tutto ciò?
 
Ma siamo sempre lì: un conto è fare qualcosa, QUALSIASI cosa perchè ti va di farlo, altro (ben altro) è farla perchè ti tocca....

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Ma se la facevi già prima l'imposizione non ti pesa.
Poi io penso che,almeno per adesso,chi compra un'auto elettrica lo fa perchè ci crede,o perchè gli piace,o perchè è entusiasta.
Insomma la compra con spirito positivo quindi è propenso ad accettare qualche compromesso.
Se come penso ci vorranno ancora tanti tanti anni prima che le elettriche conquistino l'intero mercato vuol dire che almeno per un po' nessuno sarà costretto a scegliere un'elettrica,e sicuramente finchè il mercato non sarà pronto e propenso i costruttori continueranno a proporre anche vetture tradizionali.
 
vengo da una famiglia che non ha mai avuto tanti soldi, ma siamo sempre stati molto realisti e facevano bene i conti, avendo pochi soldi

....e quindi, mentre il metano vi ha consentito di risparmiare, un'elettrica non avreste potuto permettervela. Altra piccola differenza...
 
Questo però è un altro discorso: la mia riflessione riguardava solo i numeri, non la più o meno macchinosità o fruibilità dell'EV rispetto all'auto a benzina. D'altra parte, anche il metano conta oggi in Italia circa un milione di auto in circolazione su 40 milioni, la domanda è: l'infrastruttura (numero di distributori e fornitura di gas) ne reggerebbe dieci o venti milioni?

10-20 non lo so.
5 per me si senza grossi problemi.
Ma non succederà mai.
 
se la facevi già prima l'imposizione non ti pesa.

Figurati..... appena una cosa che sei abituato a fare diventa obbligatoria, pesa come un'incudine attaccata ai gioielli di famiglia. E' così per tutto, fa parte della natura umana. Ti faccio un presempio: quanta gente passava pomeriggi e serate stravaccata sul divano fino a febbraio 2020? arriva il lockdown e improvvisamente tutti hanno bisogno di andare a correre nei parchi.... finisce il lockdown, tutti col male ai piedi nuovamente stravaccati sul divano. e secondo te, se a uno qualsiasi imponi di aspettare davanti a una colonnina elettrica lo stesso tempo che aspettava davanti a una pompa di metano quello non si lamenta?
 
non succederà mai.

Non succederà mai perchè anche il metano è in via di dismissione e soprattuto non fregaunka a nessuno di spingerne le vendite. Ma le pile ce le vogliono ficcare su per il ....garage a tutti i costi, e quello che riporta l'editoriale di 4R che ho postato a me preoccupa non poco.
 
....e quindi, mentre il metano vi ha consentito di risparmiare, un'elettrica non avreste potuto permettervela. Altra piccola differenza...

Effettivamente almeno per ora il risparmio sul pieno non basta a rendere appetibile anche dal punto di vista economico un'elettrica.
Solo nei casi in cui agli incentivi statali si sono aggiunti sconti e incentivi regionali comprare un'elettrica è stato un discreto affare per qualcuno.
Altrimenti finchè il prezzo d'acquisto sarà sensibilmente più alto rispetto a una vettura tradizionale la convenienza non ci sarà mai.
 
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