Lungi da me, come ho scritto non avevo il tempo di farti un riassunto, ma provvedo brevemente adesso.
Secondo me, da più parti si continua ad esaltare l'auto elettrica mettendo in risalto i suoi innegabili vantaggi sul piano prestazionale e su una certa "esoticità", se mi passi il termine, dell'esperienza d'uso, in termini appunto di prestazioni, silenziosità (solo finchè si va a passo d'uomo, poi il rumore a bordo è solo diverso, ma altrettanto presente), handling, connettività.... tutto vero quanto - secondo me - scontato, e nessuno ha mai detto il contrario. Questa stessa comunicazione, sempre secondo me, tende non a nascondere le limitazioni ben note (autonomia e tempi di ricarica), ma piuttosto a farle passare come se fossero piccoli inconvenienti assolutamente sopportabili, che anzi possono diventare dei plus, farti diventare una sorta di eroe, di pioniere del nuovo millennio, che riesce a compiere imprese come affrontare un viaggio di 500 km "senza difficoltà" (cosa che con una Panda richiede solo di girare la chiave e partire....). Salvo poi leggere il report e scoprire che hanno trovato le colonnine fuori servizio, arrivati a destinazione con il 2% di autonomia, si sono trovati a mendicare una prolunga da attaccare sotto una tettoia di un agriturismo per raccattare quegli ultimi 50 km...... e tutto ciò diventa "bellissimo", perchè alla fine sei arrivato a destinazione, e quelli con la macchina a benzina che rosicano perchè non ti sei fermato con le pile scariche..... ma dove? Per me l'idea di affrontare un viaggio con la prospettiva di guidare con la camicia che non tocca la pelle guardando una barra che si accorcia nella strumentazione più del panorama è semplicemente INACCETTABILE, punto! L'auto endotermica sarà pure un dinosauro con le ruote, ma permette di affrontare QUALSIASI viaggio mettendo i rifornimenti all'ultimo posto della check list da spuntare (anzi, non mettendocelo neppure perchè non serve). La più strafiga delle elettriche ti obbliga comunque a metterlo al primo posto, anche se ti fa credere che tanto fa tutto da sola: si cerca le colonnine, controlla se sono disponibili, te le prenota....... sì, ma poi alla fine tu devi fare quello che ti dice l'app di gestione, altrimenti sei a piedi. Quindi, invece di avere la tecnologia al servizio dell'uomo, abbiamo il contrario. E' bello? per qualcuno probabilmente sì, per me assolutamente no.
E se tutto questo è soggettivo, ci sono aspetti che invece sono assolutamente quantificabili e misurabili: ad oggi, le auto elettriche sono a tutti gli effetti dei parassiti della rete elettrica. Anche se piazzi un Supercharger o una Ionity qua e là non vai a incidere significativamente sul carico di rete, ma stiamo parlando letteralmente di un'utenza composta da quattro gatti. Proviamo a immaginare uno scenario che chiunque vive durante un qualsiasi viaggio in autostrada: spia accesa, entro alla prima area di servizio, mi avvicino alla prima pompa, aspetto che quello davanti a me finisca, faccio il pieno, prendo un caffè e riparto. Tempo totale: dieci minuti. In un ipotetico Supercharger sull'Adriatica, se solo davanti a me ci fosse un altro utente dovrei mettere in conto due ore di attesa per poter ripartire. Hai voglia a goderti il paesaggio finchè aspetti..... E in più, c'è anche la fisica che si mette di traverso: se avessimo già a disposizione le futuribili batterie che si caricano in cinque minuti, ci vuole il "caricabatterie" in grado di riversarla tutta quella corrente, altrimenti è come avere un serbatoio di gasolio da mille litri e rifornirlo con un innaffiatoio. E questo, se lo scali su milioni di veicoli in circolazione, comporta la necessità di avere potenze installate dell'ordine dei megawatt per ogni stazione di servizio. Fattibile? Forse, ma a quale prezzo? Queste sono problematiche reali, non fisime di un anziano che va in giro con una coupè e un fuoristrada che bevono come cammelli all'oasi... e non si possono liquidare con risposte come "beh, ma per le lunghe distanze c'è sempre il treno", perchè non è una risposta.
Vedi sopra: la convenienza non si può misurare solo in ore ed euro, ci sono altri fattori difficilmente monetizzabili, ma che incidono sulle scelte anche più della convenienza tempo-economica stessa. E sono fattori che nei bilanci aziendali vengono considerati eccome...