<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettrica "c'è poca luce" attorno. | Page 18 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettrica "c'è poca luce" attorno.

Premesso che non condivido, come te, questo modo di pensare. L'articolo intende per "persona migliore" principalmente il ridurre gli sprechi, in quanto l'auto elettrica e' meno veloce da caricare di un auto termica e le colonnine sono meno diffuse di una pompa di benzina. Questo porta a prestare una maggiore attenzione allo stile di guida, poi chiaramente c'e chi lo faceva anche prima (a vedere in giro pochi). Ecco uno stralcio chiave dell'articolo:

"Può sembrare una provocazione “buonista”, ma non lo è. Sono domande che mi pongo da un po’. Chi si trova a guidare un’elettrica oggi, in molti casi, specialmente all’inizio, si trova a fare i conti con un’autonomia che percepisce come inferiore rispetto a quella alla quale è abituato. Questo non significa che non sia sufficiente. Nella maggior parte dei casi lo è. Ma prima si poteva permettere di sedersi al volante senza doversi chiedere quanti km avrebbe potuto percorrere con i litri a disposizione nel serbatoio. Ora invece, alla guida di un’elettrica, ogni tanto qualche conto è bene che se lo faccia."

potremmo riempire i serbatoi delle auto di sassi, cosi' ne riduciamo la capacita', e diventiamo tutti persone migliori :p
 
Se una famiglia ha solo un'auto elettrica per la ricarica notturna in garage ok(ottovalvole) , ma è difficile avere solo un'auto per tutta la famiglia... con due diventa problematica la ricarica e non bastano 6 kw. E poi con il diffondersi della mobilità elettrica,da dove la prendiamo tutta questa energia? Il petrolio inquina, il gas emette Co2, il nucleare nessuno lo vuole, l'eolico non è costante e serve vento e non vogliono le pale, il Fotovoltaico ci vuole il sole e rende poco e non danno permessi perché non li vogliono sui terreni agricoli, l'idrogeno ha costi di produzione e di stoccaggio. Ma da dove salta fuori questa energia elettrica???

Obiezioni sensate. Ma stiamo parlando di discorsi molto futuribili di cui nessuno di noi può prevederne l'evoluzione tecnologica/infrastrutturale/politica, io avevo precisato che parlavo dell'eventualità di acquistare un'auto 100% elettrica oggi come oggi...

Mi spiace ma qui non siamo d'accordo. Semplicemente perchè la mobilità non è una moda, che può passare o non passare in disuso appunto.
La libera mobilità da opportunità, e come tutte le opportunità hanno tempi e modi diversi di essere colte, come diversi sono i mezzi per coglierle. E l'auto elettrica per le opportunità che posso cogliere mi va stretta, molto stretta e spesso insufficiente. Semplicemente perchè per me l'auto non è un' idea appunto, ma è un'opportunità bella e buona.

Il punto è esattamente questo: idea (ecologia, sviluppo sostenibile etc.) collima con l'opportunità (di muoversi liberamente, di parcheggiare ovunque, di spendere meno in termini di carburante, manutenzione, assicurazione, bollo etc.) in moltissimi guidatori. Al netto di alcune categorie professionali (rappresentanti, pendolari pesanti etc.) che necessariamente hanno bisogno di un'auto termica per coprire tragitti enormi...., ci sono tantissimi altri guidatori che usano l'auto per spostamenti di gran lunga inferiori ai 300 km di autonomia. Ciononostante, pur potendosi permettere un esborso iniziale notevole anche in termini di colonnina domestica (comunque incentivata dalla Stato con gli ecobonus vari), non prende nemmeno in considerazione la possibilità di acquistare una vettura elettrica: ecco il pregiudizio di cui parlavo...

Non ho mai detto che l'auto 100% elettrica vada tout court benissimo per tutti: mi sono limitato a dire una banalità, cioè che non siano pochi coloro che potrebbero trovare conveniente l'acquisto di un'auto elettrica. A parità di libertà (di movimento, di parcheggio, etc.), tanto il portafoglio quanto l'ambiente potrebbero solo ringraziare.
 
la mia auto accende la riserva a 150km di autonomia circa.
non saro' evidentemente un automobilista medio.
e la spia della riserva l'accendo veramente raramente. quando si avvicina alla zona riserva, faccio il pieno.
poi ci sara' chi fa 10 euro di benza, e viaggia costantemente in riserva. io non ci riesco, anche se so che, se mi sveglio e devo andare a bologna, in 5 minuti rimedio.
l'auto a pile resta un giocattolo cittadino, per chi ha almeno 2 auto, e un posto auto dotato di corrente.
per tutti gli altri, secondo me, e' una martellata nelle balle.
detto questo, come costera' una cifra abbordabile per essere una seconda auto da citta', una la comprero', al posto della scatolina che usa ora mia figlia. ma deve costare poco, cioe' il giusto in funzione delle sue limitazioni.
una zoe a 34mila euro, se la tengono in concessionaria. quando costera' 9900, allora sara' il prezzo di un'utilitaria per la citta', e sara' accettabile

Facciamo chiarezza: vengono sfornate auto elettriche che ormai hanno 300/350 km di autonomia REALI (dichiarati 400). E' chiaro che con questi numeri l'auto elettrica essere usata anche al di fuori dalla citta e non solo come giocattolo cittadino come da te affermato, può essere benissimo l'auto di uno che lavora a 30/40 km da casa... Riguardo ai prezzi si stanno avvicinando alle auto termiche di pari categoria e pari potenza: una ID3 150 cv ormai costa come una Golf tdi 150 cv dsg, la tesla model 3 costa 45/50000 € come una classe C/A4/serie 3... le segmento A forse sono ancora troppo care forse hanno poco margine le case...
 
la mia auto accende la riserva a 150km di autonomia circa.
non saro' evidentemente un automobilista medio.
e la spia della riserva l'accendo veramente raramente. quando si avvicina alla zona riserva, faccio il pieno.
poi ci sara' chi fa 10 euro di benza, e viaggia costantemente in riserva. io non ci riesco, anche se so che, se mi sveglio e devo andare a bologna, in 5 minuti rimedio.
l'auto a pile resta un giocattolo cittadino, per chi ha almeno 2 auto, e un posto auto dotato di corrente.
per tutti gli altri, secondo me, e' una martellata nelle balle.
detto questo, come costera' una cifra abbordabile per essere una seconda auto da citta', una la comprero', al posto della scatolina che usa ora mia figlia. ma deve costare poco, cioe' il giusto in funzione delle sue limitazioni.
una zoe a 34mila euro, se la tengono in concessionaria. quando costera' 9900, allora sara' il prezzo di un'utilitaria per la citta', e sara' accettabile

Per carità, io non entro nel merito delle scelte personali, ci mancherebbe altro. Ognuno è libero di acquistare e tenere l'auto che vuole. Si faceva semplicemente per discutere.

Secondo me, se uno sa che, al giorno, fa 50 km che al massimo possono diventare 60-70 se c'è qualche emergenza... un'auto elettrica con un'autonomia da 300 km ricaricabile ogni sera nel proprio garage basta e avanza. Sarà che sono io strano...

Il prezzo di listino è alto, è vero, ma il reale costo di un'automobile riguarda tutta la sua vita: un'auto elettrica (al di là degli ecoincentivi statali sul prezzo di listino e sull'installazione della colonnina domestica) consente enormi risparmi sul 'carburante', sulla manutenzione, sull'assicurazione, sul bollo..... Insomma, vantaggi e svantaggi poi vanno soppesati e non è detto che un'auto termica sia necessariamente più conveniente dal punto di vista economico, presa in tutta la sua vita.
 
Quello che non mi piace è un certo tipo di atteggiamento che taluni adottano nei confronti delle EV, per cui chi non si "converte" con entusiasmo all'«innovazione» automaticamente è un retrogrado ancorato a fisime immotivate, e non vuole capire quanto è bello il mondo nuovo. Io ho già speso milioni di caratteri per esprimere come la penso, non credo di essere accusabile di petrolheadismo ottuso, i vantaggi delle EV li ho più e più volte riconosciuti e sottolineati, ma quando poi arrivo a leggere articoli come questo:
https://www.vaielettrico.it/guidare-elettrico-rende-persone-migliori/
sinceramente mi viene spontanea la reazione in senso opposto: sarei una "persona migliore" perche attacco la mia macchina a una presa di corrente invece che a una pompa???? Ma stiamo scherzando?

Non é certo per quello, e penso sia spiegato bene nell'articolo... É per il fatto di dover organizzarsi diversamente con l'autonomia, e pianificare un minimo i viaggi. Beh sono convinto che in fondo é vero, penso per esempio che alcuni miei familiari avrebbero problemi a fare ciò e dovrebbero fare un piccolo percorso per adattarsi, sicuramente migliorando la loro organizzazione...
Sono un fan dei viaggi di quasi 2000 km tutti in una tirata, mi piace la velocità (in pista l'ho provata in modo abbastanza estremo, in autostrada non vado piano) ma allo stesso tempo ci possono essere tanti modi non convenzionali di andare da A a B, finora tante volte per esempio sono uscito dall'autostrada per fare i tornanti del Muraglione invece dell'appennino col traffico, ho fatto viaggi lunghi in statale con lentissime utilitarie d'epoca... Posso viaggiare piú piano e fermarmi ogni tanto per far abbeverare il cavallo, può essere divertente lo stesso, forse si sente di piú il viaggio. Non penso ci sia nulla di male a scriverlo...
 
Facciamo chiarezza: vengono sfornate auto elettriche che ormai hanno 300/350 km di autonomia REALI (dichiarati 400). E' chiaro che con questi numeri l'auto elettrica essere usata anche al di fuori dalla citta e non solo come giocattolo cittadino come da te affermato, può essere benissimo l'auto di uno che lavora a 30/40 km da casa... Riguardo ai prezzi si stanno avvicinando alle auto termiche di pari categoria e pari potenza: una ID3 150 cv ormai costa come una Golf tdi 150 cv dsg, la tesla model 3 costa 45/50000 € come una classe C/A4/serie 3... le segmento A forse sono ancora troppo care forse hanno poco margine le case...

Il tutto senza dimenticare gli ecoincentivi statali (8000 euro senza rottamazione usato e 10.000 euro con rottamazione usato) e l'ammortamento negli anni a causa del minor costo dell'energia elettrica, dell'assicurazione, della manutenzione (niente filtri olio, filtri aria, filtri gasolio, candele varie, frizione etc.), oltre all'esenzione bollo quinquennale.

Sì, è vero, bisogna installare una colonnina domestica (anch'essa attualmente incentivata dallo Stato).

Ma l'esborso iniziale viene compensato negli anni.

Poi, sicuramente bisogna poterselo permettere in termini chilometraggio giornaliero e di esborso economico iniziale. Ma si può fare.
 
Se non hai voglia/tempo di riscrivere cose che hai già ampiamente detto in altri thread e in altri tempi, lo capisco benissimo ma non puoi farmene una colpa.......

Lungi da me, come ho scritto non avevo il tempo di farti un riassunto, ma provvedo brevemente adesso.
Secondo me, da più parti si continua ad esaltare l'auto elettrica mettendo in risalto i suoi innegabili vantaggi sul piano prestazionale e su una certa "esoticità", se mi passi il termine, dell'esperienza d'uso, in termini appunto di prestazioni, silenziosità (solo finchè si va a passo d'uomo, poi il rumore a bordo è solo diverso, ma altrettanto presente), handling, connettività.... tutto vero quanto - secondo me - scontato, e nessuno ha mai detto il contrario. Questa stessa comunicazione, sempre secondo me, tende non a nascondere le limitazioni ben note (autonomia e tempi di ricarica), ma piuttosto a farle passare come se fossero piccoli inconvenienti assolutamente sopportabili, che anzi possono diventare dei plus, farti diventare una sorta di eroe, di pioniere del nuovo millennio, che riesce a compiere imprese come affrontare un viaggio di 500 km "senza difficoltà" (cosa che con una Panda richiede solo di girare la chiave e partire....). Salvo poi leggere il report e scoprire che hanno trovato le colonnine fuori servizio, arrivati a destinazione con il 2% di autonomia, si sono trovati a mendicare una prolunga da attaccare sotto una tettoia di un agriturismo per raccattare quegli ultimi 50 km...... e tutto ciò diventa "bellissimo", perchè alla fine sei arrivato a destinazione, e quelli con la macchina a benzina che rosicano perchè non ti sei fermato con le pile scariche..... ma dove? Per me l'idea di affrontare un viaggio con la prospettiva di guidare con la camicia che non tocca la pelle guardando una barra che si accorcia nella strumentazione più del panorama è semplicemente INACCETTABILE, punto! L'auto endotermica sarà pure un dinosauro con le ruote, ma permette di affrontare QUALSIASI viaggio mettendo i rifornimenti all'ultimo posto della check list da spuntare (anzi, non mettendocelo neppure perchè non serve). La più strafiga delle elettriche ti obbliga comunque a metterlo al primo posto, anche se ti fa credere che tanto fa tutto da sola: si cerca le colonnine, controlla se sono disponibili, te le prenota....... sì, ma poi alla fine tu devi fare quello che ti dice l'app di gestione, altrimenti sei a piedi. Quindi, invece di avere la tecnologia al servizio dell'uomo, abbiamo il contrario. E' bello? per qualcuno probabilmente sì, per me assolutamente no.
E se tutto questo è soggettivo, ci sono aspetti che invece sono assolutamente quantificabili e misurabili: ad oggi, le auto elettriche sono a tutti gli effetti dei parassiti della rete elettrica. Anche se piazzi un Supercharger o una Ionity qua e là non vai a incidere significativamente sul carico di rete, ma stiamo parlando letteralmente di un'utenza composta da quattro gatti. Proviamo a immaginare uno scenario che chiunque vive durante un qualsiasi viaggio in autostrada: spia accesa, entro alla prima area di servizio, mi avvicino alla prima pompa, aspetto che quello davanti a me finisca, faccio il pieno, prendo un caffè e riparto. Tempo totale: dieci minuti. In un ipotetico Supercharger sull'Adriatica, se solo davanti a me ci fosse un altro utente dovrei mettere in conto due ore di attesa per poter ripartire. Hai voglia a goderti il paesaggio finchè aspetti..... E in più, c'è anche la fisica che si mette di traverso: se avessimo già a disposizione le futuribili batterie che si caricano in cinque minuti, ci vuole il "caricabatterie" in grado di riversarla tutta quella corrente, altrimenti è come avere un serbatoio di gasolio da mille litri e rifornirlo con un innaffiatoio. E questo, se lo scali su milioni di veicoli in circolazione, comporta la necessità di avere potenze installate dell'ordine dei megawatt per ogni stazione di servizio. Fattibile? Forse, ma a quale prezzo? Queste sono problematiche reali, non fisime di un anziano che va in giro con una coupè e un fuoristrada che bevono come cammelli all'oasi... e non si possono liquidare con risposte come "beh, ma per le lunghe distanze c'è sempre il treno", perchè non è una risposta.

hai spostato la vicenda da un lato oggettivo (convenienza in termini di tempo e soldi) ad un lato soggettivo

Vedi sopra: la convenienza non si può misurare solo in ore ed euro, ci sono altri fattori difficilmente monetizzabili, ma che incidono sulle scelte anche più della convenienza tempo-economica stessa. E sono fattori che nei bilanci aziendali vengono considerati eccome...
 
Chi si trova a guidare un’elettrica oggi, in molti casi, specialmente all’inizio, si trova a fare i conti con un’autonomia che percepisce come inferiore rispetto a quella alla quale è abituato. Questo non significa che non sia sufficiente. Nella maggior parte dei casi lo è. Ma prima si poteva permettere di sedersi al volante senza doversi chiedere quanti km avrebbe potuto percorrere con i litri a disposizione nel serbatoio. Ora invece, alla guida di un’elettrica, ogni tanto qualche conto è bene che se lo faccia."

Ecco, per me questo approccio è assolutamente sbagliato. E' come la storia della "temperatura percepita" in estate: se fa caldo fa caldo, è inutile che mi fai vedere il termometro e mi dici, eh, tu "percepisci" 42 gradi, ma ce ne sono solo 36.... non serve che mi racconti quella dell'orso (dandomi peraltro l'impressione di farmi passare per mona), se sto boccheggiando sto boccheggiando e di quanti gradi ci sono non me ne frega una cippa. Nella maggior parte dei casi, chi guidava col pugnale tra i denti col turbodiesel farà lo stesso con l'elettrica, e chi ci stava attento prima farà altrettanto, o semplicemente non si compra l'elettrica. Tutta questa narrazione per cui "grazie" all'elettrico potrai diventare una persona più attenta agli sprechi è pura e semplice fuffa.
 
Lungi da me, come ho scritto non avevo il tempo di farti un riassunto, ma provvedo brevemente adesso.
Secondo me, da più parti si continua ad esaltare l'auto elettrica mettendo in risalto i suoi innegabili vantaggi sul piano prestazionale e su una certa "esoticità", se mi passi il termine, dell'esperienza d'uso, in termini appunto di prestazioni, silenziosità (solo finchè si va a passo d'uomo, poi il rumore a bordo è solo diverso, ma altrettanto presente), handling, connettività.... tutto vero quanto - secondo me - scontato, e nessuno ha mai detto il contrario. Questa stessa comunicazione, sempre secondo me, tende non a nascondere le limitazioni ben note (autonomia e tempi di ricarica), ma piuttosto a farle passare come se fossero piccoli inconvenienti assolutamente sopportabili, che anzi possono diventare dei plus, farti diventare una sorta di eroe, di pioniere del nuovo millennio, che riesce a compiere imprese come affrontare un viaggio di 500 km "senza difficoltà" (cosa che con una Panda richiede solo di girare la chiave e partire....). Salvo poi leggere il report e scoprire che hanno trovato le colonnine fuori servizio, arrivati a destinazione con il 2% di autonomia, si sono trovati a mendicare una prolunga da attaccare sotto una tettoia di un agriturismo per raccattare quegli ultimi 50 km...... e tutto ciò diventa "bellissimo", perchè alla fine sei arrivato a destinazione, e quelli con la macchina a benzina che rosicano perchè non ti sei fermato con le pile scariche..... ma dove? Per me l'idea di affrontare un viaggio con la prospettiva di guidare con la camicia che non tocca la pelle guardando una barra che si accorcia nella strumentazione più del panorama è semplicemente INACCETTABILE, punto! L'auto endotermica sarà pure un dinosauro con le ruote, ma permette di affrontare QUALSIASI viaggio mettendo i rifornimenti all'ultimo posto della check list da spuntare (anzi, non mettendocelo neppure perchè non serve). La più strafiga delle elettriche ti obbliga comunque a metterlo al primo posto, anche se ti fa credere che tanto fa tutto da sola: si cerca le colonnine, controlla se sono disponibili, te le prenota....... sì, ma poi alla fine tu devi fare quello che ti dice l'app di gestione, altrimenti sei a piedi. Quindi, invece di avere la tecnologia al servizio dell'uomo, abbiamo il contrario. E' bello? per qualcuno probabilmente sì, per me assolutamente no.
E se tutto questo è soggettivo, ci sono aspetti che invece sono assolutamente quantificabili e misurabili: ad oggi, le auto elettriche sono a tutti gli effetti dei parassiti della rete elettrica. Anche se piazzi un Supercharger o una Ionity qua e là non vai a incidere significativamente sul carico di rete, ma stiamo parlando letteralmente di un'utenza composta da quattro gatti. Proviamo a immaginare uno scenario che chiunque vive durante un qualsiasi viaggio in autostrada: spia accesa, entro alla prima area di servizio, mi avvicino alla prima pompa, aspetto che quello davanti a me finisca, faccio il pieno, prendo un caffè e riparto. Tempo totale: dieci minuti. In un ipotetico Supercharger sull'Adriatica, se solo davanti a me ci fosse un altro utente dovrei mettere in conto due ore di attesa per poter ripartire. Hai voglia a goderti il paesaggio finchè aspetti..... E in più, c'è anche la fisica che si mette di traverso: se avessimo già a disposizione le futuribili batterie che si caricano in cinque minuti, ci vuole il "caricabatterie" in grado di riversarla tutta quella corrente, altrimenti è come avere un serbatoio di gasolio da mille litri e rifornirlo con un innaffiatoio. E questo, se lo scali su milioni di veicoli in circolazione, comporta la necessità di avere potenze installate dell'ordine dei megawatt per ogni stazione di servizio. Fattibile? Forse, ma a quale prezzo? Queste sono problematiche reali, non fisime di un anziano che va in giro con una coupè e un fuoristrada che bevono come cammelli all'oasi... e non si possono liquidare con risposte come "beh, ma per le lunghe distanze c'è sempre il treno", perchè non è una risposta.



Vedi sopra: la convenienza non si può misurare solo in ore ed euro, ci sono altri fattori difficilmente monetizzabili, ma che incidono sulle scelte anche più della convenienza tempo-economica stessa. E sono fattori che nei bilanci aziendali vengono considerati eccome...

Il tuo discorso è valido... ma solo per gli utenti che letteralmente vivono in autostrada per lavoro/famiglia/necessità/svago. Io non ho mai detto che l'auto elettrica sia l'Eden automobilistico... né tantomeno ho mai detto che sia la soluzione ideale per tutti. L'ho chiarito più volte.

Esiste una enorme quota di automobilisti che fa molto meno di 300 km al giorno e che potrebbe, come esborso iniziale, permettersi tranquillamente un'auto elettrica ammortizzando enormemente negli anni il costo alto iniziale. Tuttavia, non ne valuta nemmeno l'acquisto per un pregiudizio che si basa sul nulla.

Riguardo la fisica che si mette di traverso... sì, attualmente hai ragione, ma tra 5/10/15/20 anni chi può dire cosa accadrà? Io non ho la sfera di cristallo per sentenziare che accadrà un innovamento enorme; a quanto pare, però, tu sai certamente che non ci saranno migliorie...

Sta di fatto, però, che già oggi un utente medio che faccia 50 km al giorno potrebbe ritenere conveniente l'acquisto di una vettura 100% elettrica con almeno 300 km di autonomia (400 dichiarato dalle Case)

Senza dimenticare i vantaggi ambientali...

Non esistono solo gli amanti dei lunghi viaggi o coloro che, per vari motivi, fanno lunghe percorrenze: rispetto assoluto ma le esigenze degli automobilisti non sono tutte uguali. Ciò che può andar bene a me non è detto che vada bene a te e viceversa.
 
ci possono essere tanti modi non convenzionali di andare da A a B, finora tante volte per esempio sono uscito dall'autostrada per fare i tornanti del Muraglione invece dell'appennino col traffico, ho fatto viaggi lunghi in statale con lentissime utilitarie d'epoca... Posso viaggiare piú piano e fermarmi ogni tanto per far abbeverare il cavallo, può essere divertente lo stesso, forse si sente di piú il viaggio.

...ma un conto è farlo perchè ti va di farlo, un conto è esserci costretto. La differenza sta tutta lì.
 
Per carità, io non entro nel merito delle scelte personali, ci mancherebbe altro. Ognuno è libero di acquistare e tenere l'auto che vuole. Si faceva semplicemente per discutere.

e qui che nasce il problema
non siamo liberi di comprare o usare quello che piu' ci piace.
se cosi' fosse, sarebbe una cosa normale, chi vuole l'auto a pile, se la compra, esattamente come col diesel, metano o gpl.
ora e' tutto un spingerti in quella direzione, anche usando i nostri soldi (perche' i 10mila euro di incentivi a chi compra un'auto a pila, li caccio io, tu e tutti quelli che qui scrivono) e vietandoti di usare quello che avevi.
il problema e' poi solo questo.
se si fossero limitati a mettere le auto in vendita, accanto alle altre, non ci sarebbe nessuna diatriba.
 
tra 5/10/15/20 anni chi può dire cosa accadrà?

io posso solo dirti che oggi per fare un watt servono un volt e un ampere, e che sarà così fino alla fine dei secoli.

già oggi un utente medio che faccia 50 km al giorno potrebbe ritenere conveniente l'acquisto di una vettura 100% elettrica con almeno 300 km di autonomia

Ma anch'io potrei usare quotidianamente un'auto elettrica con 300 km di autonomia, e sono uno che fa oltre 30mila km l'anno. Ma finchè l'auto elettrica costa sensibilmente più della concorrente termica, e non mi garantisce la stessa identica fruibilità (intendo poterci andare dove voglio, quando voglio e dove voglio), ancora non ci siamo. Il che non esclude che la mia prossima auto casa-lavoro potrebbe anche essere elettrica, ma io ho cinque auto in casa, e non rappresento di certo l'automobilista medio.

Senza dimenticare i vantaggi ambientali...

Tutti da dimostrare, per il momento.
 
Back
Alto