<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Auto elettrica "c'è poca luce" attorno. | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Auto elettrica "c'è poca luce" attorno.

la cosa assurda, sia del 110% ma anche quella con incentivi standard su pannelli fv, è che l'incentivo non c'è se mette i pannelli sui muri esterni e sui balconi (ad esempio davanti al parapetto invece che vedere le sbarre).

i pannelli sui campi, fortunatamente sono stati vietati quasi subito.
se uno ha il campo incolto piuttosto si potrebbe non fargli pagare le tasse se fà crescere gli alberi.

Tanto assurda non è, i pannelli verticali su facciate e balconi, soprattutto alle nostre latitudini, producono poco per l'inclinazione sfavorevole, in più modificano pesantemente l'estetica della facciata.
Non sono contrario a priori, soprattutto in contesti di buona integrazione architettonica, ma producono poco, per questo penso che non sia peregrino non incentivarli. Si incentiva per favorire l'efficienza, non per pagare lavori che questa efficienza non la portano in maniera piena. Imho

Per quanto riguarda gli impianti nei campi, io non sono contrario, se supportati da adeguata pianificazione: anche qui, se si fanno ad minchiam come in qualche caso ai tempi del Conto Energia, solo per lucrare sugli incentivi, magari senza neanche il collegamento adatto alla rete ed all'intorno, assolutamente no; però mettiamo caso che una grossa azienda agricola od un piccolo borgo vogliano raggiungere l'autosufficienza energetica, una piccola centrale solare dedicata anche a terra (con tutti i debiti accorgimenti per mitigare l'impatto paesaggistico ed inserirla bene nel contesto circostante) per me potrebbe essere anche un'ottima idea.
 
Ultima modifica:
Io concordo in pieno con Algepa.
Abbiamo raggiunto un consumo di energia pro capite insostenibile.
O ci diamo una regolata oppure bisognerà tappezzare il mondo di pannelli e aprire nuove centrali.
Naturalmente è vero quello che scrive Stramliner,non è che maggior consumo significa sempre maggior confort.
Anzi per gli edifici è il contrario,quelli meno efficienti anche consumando molta più energia saranno sempre più freddi in inverno e più caldi in estate rispetto ad edifici costruiti in maniera intelligente.

Per me bisognerebbe innanzitutto tagliare gli sprechi inutili,senza modificare di una virgola la produzione di energia avremmo un immediato risparmio che potrebbe servire per coprire l'enorme fabbisogno di energia che avranno le auto elettriche in futuro.
Nei centri commerciali io mi chiedo che bisogno ci sia di 10 scale mobili e 8 ascensori.
Quando ci sono io uso le scale o le rampe se non sono carico.
Io passo dietro la stazione ferroviaria ogni giorno.
Hanno realizzato un ascensore che porta al sottopassaggio per raggiungere i binari.
Giustissimo,soprattutto per disabili e anziani serviva.
Ma quando vedo ragazzi che hanno 10 anni meno di me che invece di fare una rampa di scale in discesa preferiscono aspettare l'ascensore (consumando energia e impiegando pure più tempo) mi cascano le...avete capito.
Non so di preciso quanto consumi un ascensore ma sospetto molto visto che nel mio condominio è collegato a un contatore da 16 kw.

Almeno quando si può secondo me bisognerebbe cercare di risparmiare energia.
Nessuno auspica un ritorno alla vita dei padri pellegrini,ben vengano le comodità quando servono per svolgere lavori che a mano richiedono tante forze.
Ma nemmeno stare immobili e pretendere che tutto,dalla tavoletta del water alle tapparelle,si muova elettricamente a un nostro comando.

E per i veicoli idem.
Per me bisognerà rivedere il modo di intenderli e usarli oppure in molti saranno costretti a tornare a utilizzare la bicicletta.
 
E poi vivi con la muffetta sui muri perchè non c'è ricambio d'aria :emoji_smiley::emoji_smiley::emoji_smiley: (te lo dico per esperienza personale; classe energetica A, tutto isolato molto bene, differenziale di temperatura alto tra esterno e interno)

In una casa passiva o near to zero bisogna ricorrere per forza ad un sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore, e non c'è nessun ponte termico; il ricambio d'aria deve essere come minimo di due volumi per ora; quindi non può formarsi nessuna muffetta, anzi non sentirai neanche odori in camera dopo averci dormito.
Se hai problemi con la tua classe A, forse (e ritorniamo a ciò che dicevo prima) è una classe A...ehm, sulla carta ; )
 
Tanto assurda non è, i pannelli verticali su facciate e balconi, soprattutto alle nostre latitudini, producono poco per l'inclinazione sfavorevole, in più modificano pesantemente l'estetica della facciata.
Non sono contrario a priori, soprattutto in contesti di buona integrazione architettonica, ma producono poco, per questo penso che non sia peregrino non incentivarli. Si incentiva per favorire l'efficienza, non per pagare lavori che questa efficienza non la portano in maniera piena. Imho

Per quanto riguarda gli impianti nei campi, io non sono contrario, se supportati da adeguata pianificazione: anche qui, se si fanno ad minchiam come in qualche caso ai tempi del Conto Energia, solo per lucrare sugli incentivi, magari senza neanche il collegamento adatto alla rete ed all'intorno, assolutamente no; però mettiamo caso che una grossa azienda agricola od un piccolo borgo vogliano raggiungere l'autosufficienza energetica, una centrale solare dedicata anche a terra (con tutti i debiti accorgimenti per mitigare l'impatto paesaggistico ed inserirla bene nel contesto circostante) per me potrebbe essere anche un'ottima idea.

se devi usare terreno per produrre energia dal solare. questo ha molta più resa per mq2
https://www.enea.it/it/eneaxexpo/gli-specchi-di-archimede-e-il-disco-solare/SchedaOmSoP.pdf
un impianto del genere può durare anche 50 anni, a differenza dei pannelli chu durano 20 anni.
 
Non è fantascienza, è fisica, basta entrare in una chiesa o in un vecchio edificio di muratura d'estate e sentire il fresco

parlo solo da osservatore anche abbastanza ignorante della materia, capisco quello che dici ma non credo che si possa riportare questo in un pianeta che va verso i 10 miliardi di abitanti e che quindi per forza di cose ad esempio urbanizza zone del pianeta in cui fino a poco tempo la logica ci avrebbe detto di non andarci e dove non credo che si possa avere un clima accettabile se non ricorrendo ad un dispendio di energia. Nel nostro piccolo lo vediamo anche nel nostro paese la tecnologia ci ha permesso di raggiungere zone dove fino a un secolo fa non credo che ci avremmo abitato , ma tutto questo ha un costo, questo poi in altri paesi come gli Stat Uniti e altri ha un impatto ancora più forte.
 
se devi usare terreno per produrre energia dal solare. questo ha molta più resa per mq2
https://www.enea.it/it/eneaxexpo/gli-specchi-di-archimede-e-il-disco-solare/SchedaOmSoP.pdf
un impianto del genere può durare anche 50 anni, a differenza dei pannelli chu durano 20 anni.

Gli impianti a concentrazione possono produrre molta energia, ma hanno costi di costruzione e soprattutto di funzionamento/manutenzione molto elevati, sono dei veri e propri impianti industriali ad elevata tecnologia non fattibili e gestibili da un privato o da un'azienda che si occupi di altro, salvo ovviamente grandi industrie. E inoltre hanno elevato rendimento in condizioni di soleggiamento ideale, ma crolla in condizioni di cielo nuvoloso.
La durata di 20 anni per i pannelli solari è quella nominale, che si utilizza in fase di business plan o per erogare gli incentivi. La durata reale di produzione è generalmente molto più elevata. Ricordo che il l'ingegnere che era il docente dei corsi che frequentai alla International Solar Energy Society, doveva essere il 2009, diceva che aveva installato degli impianti in silicio monocristallino ad inizio anni '80 che funzionavano ancora perfettamente dopo quasi trent'anni. E probabilmente funzionano ancora : D
 
in italia hanno fatto fallire il solare termodinamico (sopratutto quello a concentrazione con specchi*) perchè fà risparmiare parecchio gas per il riscaldamento, ovviamente perchè ci rimettono i fornitori di gas sopratutto eni.

*mediamente, 5mq2 di iperbole a specchio genera 3kw termici, praticamente basta un minimo di sole e una casa singola è già autosufficiente se poi il cielo è senza nuvole il rendimento basterebbe per una e mezza.
una roba del genere è applicabile anche per tenere la piscina calda in inverno (ovviamente se chiusa da vetrate e con tetto con sopra quel sistema).

Credo abbastanza poco alle teorie del complotto o assimilate, anche perchè le aziende fornitrici di energia potrebbero adeguarsi e riconvertirsi facilmente a tecnologie differenti, mantenendo praticamente la stessa posizione. Secondo me vale sempre il rasoio di Occam (o la teoria del Dr. House: se senti rumore di zoccoli prima pensa ai cavalli, poi alle zebre): per me si tratta solo di burocrazia elefantiaca e posizioni di potere occupate da incompetenti inamovibili strapagati, messi là per pura lottizzazione politica e con nessuna voglia di sbattersi per fare le cose un po' meglio.
 
Non bisogna rinunciare al confort della vita contemporanea, bisogna migliorare l'efficienza.

Non servirà a nulla semplicemente perchè gli utilizzatori sono e cresceranno sempre di più, molto di più, del reale incremento e guadagno ottenuto affinando le tecnologie.
Esempio, solo in India ci sono ben 350 milioni di persone che non hanno accesso all'energia elettrica, non dico l'auto, ma manco all'energia. E il governo ha recentemente fatto piani industriali per l'elettrificazione della mobilità. Autentico paradosso. In Africa siamo li. Figuriamoci in America latina come sono conciati...E poi c'è la crescente ed esponenziale crescita globale demografica.
Ci può essere tutta l'efficienza che si vuole ma non sopperirà mai alla crescente domanda, soprattutto se se voglio abbandonare i combustibili fossili.
A meno che vogliamo fare come nei secoli passati... gli schiavi per mantenere alto il tuo modello e tenore di vita.
 
Anche i vincoli e le perplessità sulla realizzazione di impianti fotovoltaici imho vanno valutati da zona a zona.
Se si parla di usare terreni coltivati a vigna in zone panoramiche col rischio di rovinare pure il paesaggio è giusto pensarci bene.
Ma in molte zone ci sono terreni incolti e desolati e il panorama fa venire la depressione.
Piuttosto che tirar su qualche quintale di riso se si riesce a produrre energia pulita imho non è male e magari conviene pure al proprietario del terreno.
 
Non servirà a nulla semplicemente perchè gli utilizzatori sono e cresceranno sempre di più, molto di più, del reale incremento e guadagno ottenuto affinando le tecnologie.

Motivo in più per tagliare gli sprechi di energia imho.
Altrimenti si arriverà al punto in cui l'energia dovrà essere divisa equamente e non basterà più a chi ha uno stile di vita che ne richiede moltissima.
Dal mio punto di vista la richiesta di energia nelle zone in cui molti ancora non hanno nemmeno la corrente o un frigorifero per conservare il cibo è sacrosanta.
Non possiamo neanche pretendere siccome le risorse sono limitate che metà del mondo continui a vivere nella preistoria per evitare che l'altra metà debba ridurre i consumi.
 
Non servirà a nulla semplicemente perchè gli utilizzatori sono e cresceranno sempre di più, molto di più, del reale incremento e guadagno ottenuto affinando le tecnologie.
Esempio, solo in India ci sono ben 350 milioni di persone che non hanno accesso all'energia elettrica, non dico l'auto, ma manco all'energia. E il governo ha recentemente fatto piani industriali per l'elettrificazione della mobilità. Autentico paradosso. In Africa siamo li. Figuriamoci in America latina come sono conciati...E poi c'è la crescente ed esponenziale crescita globale demografica.
Ci può essere tutta l'efficienza che si vuole ma non sopperirà mai alla crescente domanda, soprattutto se se voglio abbandonare i combustibili fossili.
A meno che vogliamo fare come nei secoli passati... gli schiavi per mantenere alto il tuo modello e tenore di vita.

Io intanto penso a cosa posso fare concretamente ogni giorno per migliorare le cose, nelle piccole cose di ogni giorno, ed anche nella mia professione. Senza estremismi, anzi con molto realismo, ma cercando di fare delle cose buone e con interesse all'innovazione. Più di questo non posso fare, ma cerco, quando posso, di dare il mio piccolo contributo.
 
Altrimenti si arriverà al punto in cui l'energia dovrà essere divisa equamente e non basterà più a chi ha uno stile di vita che ne richiede moltissima.

molte delle recenti guerre che si sono combattute nel mondo in linea di massima avevano come contesa le risorse energetiche, quello che tu stai dicendo quindi in realtà è già una scenario esistente , noi lo percepiamo meno perchè fortunatamente non siamo stati mai coinvolti come territorio e cittadinanza ma basta andare in paesi poi non troppo lontani dal nostro e la gente ci vive in queste guerre.
 
Gli impianti a concentrazione possono produrre molta energia, ma hanno costi di costruzione e soprattutto di funzionamento/manutenzione molto elevati, sono dei veri e propri impianti industriali ad elevata tecnologia non fattibili e gestibili da un privato o da un'azienda che si occupi di altro, salvo ovviamente grandi industrie. E inoltre hanno elevato rendimento in condizioni di soleggiamento ideale, ma crolla in condizioni di cielo nuvoloso.
La durata di 20 anni per i pannelli solari è quella nominale, che si utilizza in fase di business plan o per erogare gli incentivi. La durata reale di produzione è generalmente molto più elevata. Ricordo che il l'ingegnere che era il docente dei corsi che frequentai alla International Solar Energy Society, doveva essere il 2009, diceva che aveva installato degli impianti in silicio monocristallino ad inizio anni '80 che funzionavano ancora perfettamente dopo quasi trent'anni. E probabilmente funzionano ancora : D

dipende quale, quello a concentrazione lineare non richiede nessuna manutenzione.

il rendimento dei pannelli fv, tutti garantiscono resa 100% (che in realtà è già 15% di quella presa al sole) solo i primi 10 anni poi il rendimento cala fino ad arrivare al 50% dopo 20 anni, poi continuano a rendere ma il rendimento è davvero basso.
 
c'è la crescente ed esponenziale crescita globale demografica.

...e credo che il problema sia principalmente proprio quello: c'è una parte del mondo iperpopolata che vive al di sotto di qualsiasi standard di civiltà accettabile per i nostri parametri, e non è con campagne di sterilizzazione di massa (disclaimer: sto volutamente estremizzando, non proponendo) che si risolve il problema. Il problema demografico è legato alla presunta intelligenza, ma in realtà assoluta stupidità dell'uomo, che in natura è l'unico animale che non è sa adeguare la sua proliferazione alle risorse disponibili se qualcuno non glielo insegna, e questo appunto va insegnato. Quindi, il problema demografico si risolve solo ed esclusivamente con l'educazione e la scolarizzazione, rendendo quelle popolazioni consapevoli di esistere, di avere delle risorse sotto il cu...ops, i piedi, e di imparare a rendere i loro stessi territori vivibili. E questo avrebbe anche l'effetto di ridurre la popolazione: come è successo in occidente, via via che il livello di civiltà aumenta diminuisce il numero di figli per coppia, succede anche da noi nelle famiglie di immigrati integrati (ma integrati sul serio, e qui evito di andare oltre per ovvi motivi). Ma finchè ci sono almeno tre o quattro miliardi di persone che non sanno neanche di essere al mondo e il cui orizzonte di vita è un tugurio in mezzo al niente, il problema non si risolve. Just my two cents.
 
In una casa passiva o near to zero bisogna ricorrere per forza ad un sistema di ventilazione meccanica con recupero di calore, e non c'è nessun ponte termico; il ricambio d'aria deve essere come minimo di due volumi per ora; quindi non può formarsi nessuna muffetta, anzi non sentirai neanche odori in camera dopo averci dormito.
Se hai problemi con la tua classe A, forse (e ritorniamo a ciò che dicevo prima) è una classe A...ehm, sulla carta ; )
Ma sicuramente qualcosa che non và c'è; purtroppo non essendo io un tecnico non conosco la materia e quindi mi "arrangio"; non essendo poi la casa definitiva per la vita non ci impazzisco neppure. Probabilmente il problema è che manca (o è stato fatto male) il sistema di ventilazione meccanica, per cui la casa è isolatissima ma siamo costretti a lasciare le finestre aperte un sacco per far cambiare l'aria (e nella pianura padana non è proprio piacevole d'inverno). Scusate l'off topic
 
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