Ma siamo su scherzi a parte?
Secondo te l'elettricista o l'idraulico valuta lo stato del tuo impianto on line? può fare preventivi seri on line? Una scarpa artigianale la acquisti su Amazon? Lo stiramento della spalla te lo fai sistemare con la Playstation? Quanto ai prodotti alimentari di nicchia chi ha il necessario potere d'acquisto vuole/pretende anche un rapporto umano per farsi consigliare o anche per una chiachierata, io non prendo certo un etto di Sevruga on line né tantomeno mi faccio affettare a distanza del salmone canadese selvaggio ... (nel caso di specie gli alimentari sono rimasti sempre aperti, anzi, la gente ha riscoperto il piacere del piccolo negozio di vicinato, il che la dice lunga sulla digitalizzazione che alcune parti dello Stato vorrebbe imporci)
Con il massimo rispetto, io non so che lavoro tu faccia, io nel bene o nel male mi interfaccio con una pletora estremamente eterogenea di imprese e professionisti, con settori che vanno dal lavoro puramente manuale e necessariamente in presenza a settori altamente informatizzati, e mi sento di dire che il digitale può senz'altro aiutare, ma:
1) non è una cosa così semplice ed alla portata di tutti
2) l'informatizzazione per funzionare bene deve essere fatta molto bene, il che ha giustamente il suo costo di cui va valutato il rientro
Io uso professionalmente l'informatica dalla metà degli anni '90 (nella metà degli anni 80 programmavo e vendevo gli Spectrum ...), anzi, ho sempre cercato di essere un po' avanti (ovviamente per risparmiare sul personale dipendente, i banchetti non sono mai gratis), ma posso dirti con assoluta serenità che, almeno nel mio lavoro (e non solo):
a) la carta non è eliminabile (si può ridurre e l'ho ridotta fino al punto di break even, non mi conviene spendere altri soldi per digitalizzare i 20 o 30 quintali di carta che ho in studio e che in ogni caso non sarano mai azzerabili)
b) l'home working (spero che almeno te non usi quella parolaccia di smart working applicata all'home working, che lo s.w. è tutt'altra cosa) non è applicabile a meno di non avere un secondo appartamento attaccato alla residenza, sia per gli spazi necessari (hardware e archivi) sia per ricevere i clienti;
c) l'home working non è in ogni caso applicabile a lungo per il rischio alienazione psicologica (lo sto vedendo e cerco di alleviarlo con la stramaledetta DAD di nostra figlia, senza contare che per fare un lavoro ci devi mettere il doppio del tempo e che si sta perdendo la manualità della scrittura);
d) le riunioni a distanza via Skype/Zoom o quello che vuoi possono tenere botta per un periodo limitato, ma il guardarsi nelle palle degli occhi è insostituibile per capirsi davvero.
Io sono abbastanza convinto che tra un anno o due, a pandemia finita, ci sarà il rigetto del cosiddetto "smart working" e della digitalizzaizione in generale, con un quasi "rabbioso" ritorno alle forme "obsolete" del contatto fisico ...