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Come tenete le mani sul volante?

Quando vado in montagna in inverno, e la lascio parcheggiata fuori magaro a tot grado sottosterzo li uso, ma solo finché non si è un pò scaldato ľabitacolo.
Avevo preso apposta dei guanti tipo Forclaz al Decathlon, di quelli con gli inserti per ditare sui display...
 
Quando vado in montagna in inverno, e la lascio parcheggiata fuori magaro a tot grado sottosterzo li uso, ma solo finché non si è un pò scaldato ľabitacolo.
Avevo preso apposta dei guanti tipo Forclaz al Decathlon, di quelli con gli inserti per ditare sui display...
Per guidare di notte e restare sveglio m8 sparavo aria fredda in faccia e tenev calde le mani coi guati di lama con le dita tagiate in punta ed i palmi rinforzati di pelle ruvida (crosta) e guidavo per ore senza interruzione, anche oltre mille km in una notte
 
Per guidare di notte e restare sveglio m8 sparavo aria fredda in faccia

Con me non funziona... sono arrivato alla conclusione che se per restare svegli serve aprire un finestrino in inverno o puntarsi una bocchetta di aria fredda in faccia, è più sicuro fermarsi e dormire.... sempre che sia possibile.
 
Con me non funziona... sono arrivato alla conclusione che se per restare svegli serve aprire un finestrino in inverno o puntarsi una bocchetta di aria fredda in faccia, è più sicuro fermarsi e dormire.... sempre che sia possibile.
Partivo di solito alle 3.30 da Al per arrivare a Mc entro l'ora di inizio, ma avevo comunque dormito qualche ora. Tranne quando facevo la mille, caso in cui partivo alle 21 per arrivare al mattino alle 7. Comunque a fianco tenevo un secchiello con thermos di caffè, lattine di red bull, e roba simile... quattro anni di trasvolate notturne A/R ogni fine settimana...
 
Ultima modifica:
Una volta (intendo fino a una ventina d'anni fa) anch'io viaggiavo di notte per i lunghi trasferimenti, sia per evitare il traffico, sia per guadagnare ore di sole per fare altro.
Partivo prestissimo, anche all'una o alle due di notte.
Poi però mi sono reso conto che non ne valeva la pena: di notte bisogna dormire!
Magari arrivavo a destinazione in mattinata, ma comunque poi era una giornata persa, perché mi sentivo scombussolato e sentivo il bisogno di recuperare sonno.
E comunque viaggiare con il buio non è affatto bello.
 
quando facevo la mille,
da AL a dove, se non sono indiscreto? Io comunque viaggi di notte ne ho fatti, ma solo in occasione di vacanze per portarmi sul posto la mattina, dopo aver dormito nel pomeriggio, ma se non ci sei abituato è dura lo stesso. Di giorno non dormi e di notte hai sonno, c'è poco da fare. L'ultimo, invece, Padova - Barcellona con la Sandero, l'ho fatto regolarmente di giorno, dalle 6 di mattina alle 21, comprese soste per pranzo, cena e rifornimenti.
 
Io non ho problemi a viaggiare di notte, basta che si parta prima di andare a dormire. Non sopporto invece le levatacce. quindi è più pratico partire a mezzanotte, piuttosto che alle 4.
 
da AL a dove, se non sono indiscreto?
MC-PE-RM-AL and reverse. Per condizioni contingenti dovevo sempre optare per la più lunga tra A24 e 25, spero di non sbagliare i nomi, evitare il gra e la circonvallazione interna, per poi passare per Civitavecchia, Livorno, Genova. Tipico viaggio dopo una giornata di lavoro, sino alle 19, partenza alle 21, una o due soste max, arrivo ore 7. Altre millate ho percorse per lavoro di giorno, ma A/R con in mezzo una giornata di lavoro, a volte in moto. Ancora adesso ai congressi si stupiscono di vedermi arrivare in auto.
 
Una volta (intendo fino a una ventina d'anni fa) anch'io viaggiavo di notte per i lunghi trasferimenti, sia per evitare il traffico, sia per guadagnare ore di sole per fare altro.
Partivo prestissimo, anche all'una o alle due di notte.
Poi però mi sono reso conto che non ne valeva la pena: di notte bisogna dormire!
Magari arrivavo a destinazione in mattinata, ma comunque poi era una giornata persa, perché mi sentivo scombussolato e sentivo il bisogno di recuperare sonno.
E comunque viaggiare con il buio non è affatto bello.
Il buio è il meno, il peggio sono nebbia e ghiaccio. Comunque tutti i trasferimenti notturni avvenivano il venerdì su sabato notte e domenica su lunedì. Con venerdì e l7nedi giornate piene o pienissime. Avevo 30 anni e moneta, a 20 facevo anche oltre 48h senza mangiare i dormire...
 
a 20 facevo anche oltre 48h senza mangiare i dormire...

Posso capire senza dormire ma perchè anche senza mangiare?
A me è capitato qualche anno fa quando c'è stato un ricovero improvviso in ospedale tra i miei parenti.
Però me ne sono reso conto dopo.
In pratica siamo andati in ospedale di notte (quando ero sveglio già da 14 ore circa) e fino al mattino sono stato fuori dal pronto soccorso,poi in dea e poi la notte in reparto.
Alla fine ho calcolato che ero stato circa 40 ore di fila senza mangiare ne dormire,in quelle situazioni la prima cosa che perdo è l'appetito.
 
Esigenze lavorative o sanitarie o semplice inappetenza o assenza di cibo. Particolarmente se guido molto bevo lo stretto necessario e mangio ancor meno.

Io una volta durante una notte in ospedale mi sono attaccato a dei biscotti che i condizioni normali avrei usato al massimo come sottobicchieri.
Insapori e duri come pietre.
Però per stare sveglio quelli e un libro hanno aiutato.
 
Tornando IT, alla guida, ma anche da passeggeri occorre essere composti, non troppo reclinati o, peggio, disassati rispetto il sedile, lo schienale, il poggiatesta e le cinture, senza oggetti o animali liberi per l'abitacolo che, in caso di urto, diverrebbero proiettili. I comandi al volante o touch aiutano a non distrarsi troppo come avveniva coi mille tastini e led, molto belli da vedere, tipici delle plance e degli impianti audio anni 80-90.
 
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