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Parliamo italiano?

Ho seguito recentemente innumerevoli discussioni su come la nostra lingua si stia inesorabilmente imbastardendo, in quanto il nostro modo di parlare è sempre più ricco di espressioni anglofone.
Nel campo dell'automobile il fenomeno è ovviamente ancor più marcato: nella rivista che ci ospita è arduo trovare una sola riga scritta completamente in italiano.
Ora mi chiedo: ammesso (e non concesso) che airbag, runflat, keyless e quant'altro siano termini intraducibili, non sarebbe opportuno sostituire almeno driver con conducente o guidatore e dealer con venditore o concessionario?
 
Ho seguito recentemente innumerevoli discussioni su come la nostra lingua si stia inesorabilmente imbastardendo, in quanto il nostro modo di parlare è sempre più ricco di espressioni anglofone.
Nel campo dell'automobile il fenomeno è ovviamente ancor più marcato: nella rivista che ci ospita è arduo trovare una sola riga scritta completamente in italiano.
Ora mi chiedo: ammesso (e non concesso) che airbag, runflat, keyless e quant'altro siano termini intraducibili, non sarebbe opportuno sostituire almeno driver con conducente o guidatore e dealer con venditore o concessionario?
purtroppo di inglesismi ne siamo pieni fin sopra ai capelli e sara' sempre peggio,Dante(e non solo) e'una trottola nella tomba.
 
Dire keyless fa figo.
Dire senza chiavi fa sfigato.

Dire parcheggio l'auto in box (o il più francese Garage) fa figo.
Dire parcheggio l'auto in autorimessa (o rimessa) fa sfigato.

Poi in tutto il mondo si dice Pizza e Pasta, ma questa è altra cosa.
 
Io non so quanto una ingua sia 'cementata' , credo che come i caratteri genetici di una popolazione siano la commistione di più razze la stessa cosa accade per un linguaggio, del resto ne abbiamo tante di parole che probabilmente consideriamo italiane ma in realtà hanno un etimologia differente ma non ci facciamo più caso, ad esempio il termine sport.
Poi francamente probabilmente al mio bisnonno neanche si chiedeva di parlare italiano, a me è chiesto di parlare italiano, inglese e anche dialettale per mantenere le tradizioni della mia regione, se alla fine faccio una commistione mi sembra più che naturale
 
Poi francamente probabilmente al mio bisnonno neanche si chiedeva di parlare italiano, a me è chiesto di parlare italiano, inglese e anche dialettale per mantenere le tradizioni della mia regione, se alla fine faccio una commistione mi sembra più che naturale

Praticamente ne esce un Esperanto in salsa mediterranea....

:emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Ho seguito recentemente innumerevoli discussioni su come la nostra lingua si stia inesorabilmente imbastardendo, in quanto il nostro modo di parlare è sempre più ricco di espressioni anglofone.
Nel campo dell'automobile il fenomeno è ovviamente ancor più marcato: nella rivista che ci ospita è arduo trovare una sola riga scritta completamente in italiano.
Ora mi chiedo: ammesso (e non concesso) che airbag, runflat, keyless e quant'altro siano termini intraducibili, non sarebbe opportuno sostituire almeno driver con conducente o guidatore e dealer con venditore o concessionario?
Sante parole....e a parte che chiamare dealer il venditore e driver il guidatore sai che ho trovato sulla rivista del mese scorso?
1) .....sul tarmac delle strade inglesi.....( tarmac = asfalto)
2) .....sul percorso del proving ground di Fca....( campo prove/terreno di prova)
ASSURDO NO?
 
A me pare che, da quando esiste il mondo, sia così.
Cambiano i "rapporti di forza" tra le lingue, ma è sempre stato così.
L'inglese è pieno di vocaboli di origine latina, ad esempio.
Dormirei tranquillo lo stesso.
 
A me pare che, da quando esiste il mondo, sia così.
Cambiano i "rapporti di forza" tra le lingue, ma è sempre stato così.
L'inglese è pieno di vocaboli di origine latina, ad esempio.
Dormirei tranquillo lo stesso.

l’origine é un conto, usarli quando c’é il corrispondente italiano é ridicolo. ( perché aids e non sida come in Francia?)
il fatto é che molti si riempiono la bocca di parole straniere - in genere inglesi - per “elevarsi” poi non sanno tradurre una frase semplice semplice.
Insomma, se é comprensibile usare termini inglesi nel campo dei computer ( o termini italianizzati) visto che lo hanno inventato loro, usare tarmac al posto di asfalto è ridicolo.
 
l’origine é un conto, usarli quando c’é il corrispondente italiano é ridicolo. ( perché aids e non sida come in Francia?)
il fatto é che molti si riempiono la bocca di parole straniere - in genere inglesi - per “elevarsi” poi non sanno tradurre una frase semplice semplice.
Insomma, se é comprensibile usare termini inglesi nel campo dei computer ( o termini italianizzati) visto che lo hanno inventato loro, usare tarmac al posto di asfalto è ridicolo.

E chi lo usa Tarmac, in Italia, a parte chi ha la Specialized? :)
 
Ho seguito recentemente innumerevoli discussioni su come la nostra lingua si stia inesorabilmente imbastardendo, in quanto il nostro modo di parlare è sempre più ricco di espressioni anglofone.
Nel campo dell'automobile il fenomeno è ovviamente ancor più marcato: nella rivista che ci ospita è arduo trovare una sola riga scritta completamente in italiano.
Ora mi chiedo: ammesso (e non concesso) che airbag, runflat, keyless e quant'altro siano termini intraducibili, non sarebbe opportuno sostituire almeno driver con conducente o guidatore e dealer con venditore o concessionario?
E pensare che molti inglesismi li usano i ragazzini e gente più giovane di me di 5 o 6 anni
 
l’origine é un conto, usarli quando c’é il corrispondente italiano é ridicolo. ( perché aids e non sida come in Francia?)
il fatto é che molti si riempiono la bocca di parole straniere - in genere inglesi - per “elevarsi” poi non sanno tradurre una frase semplice semplice.
Insomma, se é comprensibile usare termini inglesi nel campo dei computer ( o termini italianizzati) visto che lo hanno inventato loro, usare tarmac al posto di asfalto è ridicolo.

Alcuni lo faranno per riempirsi la bocca per altri invece diventa una cosa naturale perché nel corso della giornata si deve usare ad esempio l'inglese e l'utilizzo di termini di quella lingua diventa scontato e certe volte inconsapevole, anche perché un altra lingua la padroneggi quando non fai più traduzioni mentali, da qui il cervello comincia ad utilizzare le parole in una determinata lingua o in un altra a seconda del abitudine. Ad esempio io lavoro da tempo nel informatica applicata al settore viaggi e turismo, per me che sono abituato ad usare la parola reservation mi resta naturale pronunciata al posto del termine italiano, prenotazione.
 
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