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Chi sta a casa

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Se uno viene contagiato, l'unica è l'autoisolamento (è pure obbligatorio).
Già l'ho scritto, una mia cugina di Roma è in quarantena con tutta la famiglia solo perché è stata a contatto con un tipo che poi è risultato positivo. Eppure stanno bene.

Il fatto stesso che abbiamo una mortalità percentuale così bassa malgrado la severità della malattia indica proprio che non tutti i contagiati evolvono in malati. Non sono un virologo, ma mi viene da pensare che la nostra immunità aspecifica funziona abbastanza bene se l'organismo è sano. E' l'immunità adattativa il problema...
 
Non credo...spesso il piú forte proprio perchè sa di essere forte commette errori e perisce.

Forse ci fraintendiamo sul concetto di "forte"...
Essere forti non vuol dire essere spericolati, irruenti e temerari. Vuol dire affrontare le difficoltà con lucidità, senza farsi prendere dall'ansia e dalla disperazione. Certo, non è detto che ci si riesce, ma comunque si hanno delle chance in più rispetto a chi affronta le difficoltà nel modo sbagliato.
 
Il fatto stesso che abbiamo una mortalità percentuale così bassa malgrado la severità della malattia indica proprio che non tutti i contagiati evolvono in malati. Non sono un virologo, ma mi viene da pensare che la nostra immunità aspecifica funziona abbastanza bene se l'organismo è sano. E' l'immunità adattativa il problema...
Siamo all'8%
è bassa?
 
Forse ci fraintendiamo sul concetto di "forte"...
Essere forti non vuol dire essere spericolati, irruenti e temerari. Vuol dire affrontare le difficoltà con lucidità, senza farsi prendere dall'ansia e dalla disperazione. Certo, non è detto che ci si riesce, ma comunque si hanno delle chance in più rispetto a chi affronta le difficoltà nel modo sbagliato.
Lo ho detto Darwin mica io:emoji_grin:
 
A volte si tende,secondo me,ad attribuire a se stessi dei meriti che in realtà non sono nostri ma derivano dal caso o dalla fortuna o magari dall'aiuto di qualcun altro.

E' ovvio che nella vita conta molto la fortuna (e su quello ci possiamo fare ben poco), ma è totalmente sbagliato essere fatalisti e credere che non ci possiamo fare niente se le cose vanno male.
Intanto proviamoci.
 
Questa non l'ho capita molto...
Quello che intendevo io è: a parità di difficoltà, c'è chi le supera più agevolmente, chi meno agevolmente e chi addirittura non le supera affatto.
Ripeto, a parità di difficoltà.

La parità di difficoltà non esiste.
Ognuno ha esperienze e attitudini diverse.
Una persona che ha maggiore istruzione o maggiori capacità parte da una posizione diversa rispetto a una che ne ha di meno.
Ci sono anche persone che da giovanissime non hanno avuto scelta e magari fanno un lavoro poco retribuito e specializzato perchè non hanno potuto studiare o non erano in grado di farlo.
Quelle persone saranno sempre svantaggiate anche se dovessero incappare in difficoltà simili rispetto ad altre persone che hanno avuto la fortuna di poter studiare o di poter scegliere o di poter aspettare.
A me vengono in mente persone che hanno potuto non lavorare per una vita e aspettare il lavoro giusto per loro,persone che sono partite con una famiglia alle spalle che le ha sostenute a livello economico e pratico.
E altre che non hanno avuto nulla di tutto ciò e quando si sono trovate in difficoltà erano da sole.
Anche i problemi di salute,che non risparmiano nessuno,si affrontano in maniera molto diversa se sei da solo e non puoi permetterti di perdere giornate di lavoro.
Potrei fare esempi di persone estremamente simili per estrazione sociale,attitudini,storia familiare e di salute.
E posso dire senza timore di essere smentito che quelle tra loro che se la sono cavata meglio non erano le più forti.
Se si fossero trovate al posto delle persone partite peggio sarebbero state spacciate.
Il problema secondo me nasce quando una persona non è capace di distinguere tra meriti e fortuna e si attribuisce il merito per aver avuto una vita più serena o soddisfacente rispetto a quella degli altri senza rendersi conto che magari gli altri sono stati semplicemente più sfortunati.
 
Il fatto stesso che abbiamo una mortalità percentuale così bassa malgrado la severità della malattia indica proprio che non tutti i contagiati evolvono in malati. Non sono un virologo, ma mi viene da pensare che la nostra immunità aspecifica funziona abbastanza bene se l'organismo è sano. E' l'immunità adattativa il problema...

E su questo sono d'accordo.
Per cui, se siamo relativamente giovani e sani, non preoccupiamoci più del necessario per noi stessi.
 
No, è esattamente la stessa cosa. Come ha detto bumper prima, sopravvive chi si adatta, non il più forte. Le tigri sono a fortissimo rischio estinzione, e più forti di loro....

Non parlavo di forza fisica...
Io fisicamente sono molto più forte di mia moglie (faccio pure pesi in palestra!), ma lei è molto più forte di me nell'affrontare le difficoltà. E me lo ha dimostrato molte volte.
 
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