<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Che bello prendere l'autobus | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Che bello prendere l'autobus

Io alla fine penso sempre che questa gente, questa che vede nel altro sempre il nemico, si trovera a vivere chiusa dentro casa perché convinta che solo lì sta bene e al sicuro.
Una volta ero ospite in una zona turistica del Madagascar, vicino c'era un rinomato villaggio turistico molto frequentato dagli italiani, una volta a settimana li facevano uscire, in fila, con un cordone tipo di sicurezza, e poi ce li ritrovavano nel locale dove io mi andavo a prendere da bere la sera assieme ad un amico, ogni volta appena questi ospiti del villaggio capivano che eravamo italiani ci chiedevano che ci facevamo lì da soli, era pericolosissimo!!! ,allora gli davo una pacca sulla spalla e gli dicevo che in effetti era molto più sicuro stare chiusi nel villaggio, tanto lì avevano tutto quello che gli serviva, ovviamente pagando. Inutile dire che quello era un posto tranquillo, la gente del posto era cordiale e si poteva stare tranquillamente in giro, i tour operator ovviamente per non avere scocciature preferìscono che clienti non escano e spendano più soldi dentro....mi sembra un paragone azzeccato per descrivere un modo di vedere la nostra società
Una canzone avanti 20 anni
 
Non per essere razzista ma, alcune volte, sembra che le persone di origine extracomunitaria siano con la testa tra le nuvole.

Può anche darsi ma se si parla di testa tra le nuvole a me vengono in mente un paio di esempi italianissimi che batterebbero la signora sull'autobus 6-0.
Bisogna anche tenere conto delle difficoltà con la lingua,quanti italiani all'estero sarebbero in grado di utilizzare i mezzi pubblici senza incappare inevitabilmente in qualche errore?
Oltre al fatto che a me è capitato parecchie volte di non avere moneta e di pagare magari 2 euro con una banconota da 50 e nessuno mi ha mai apostrofato come italiano di XXXXX.
 
Non per essere razzista ma, alcune volte, sembra che le persone di origine extracomunitaria siano con la testa tra le nuvole.

Guarda che avere la testa tra le nuvole non è un reato, e non è prerogativa di una particolare etnia.
Sapessi quante volte mi capita di essere assorbito talmente profondamente dai pensieri, da non percepire neanche quello che accade intorno.
Il mondo si sta globalizzando, inevitabilmente e fortunatamente direi, il patrimonio genetico umano si sta incrociando e quindi arricchendo, e ancora si va avanti per luoghi comuni.

http://lameladinewton-micromega.blo...on-esistono-finitela-di-usare-questo-termine/
 
Tutti chi più chi meno ha timore dell'altro, diffidenza, e in parte paura delle differenze.
Il fatto è che attualmente, da qualche anno a questa parte, si sta alimentando un clima che porta a trasformare questa diffidenza in distanza se non odio.
Molte persone sono quasi indirettamente giustificare a fare dichiarazioni che possono più o meno esser interpretate come razzistiche e ad ogni modo discriminatorie.

Io sono il primo ad esser diffidente, ad amare l'integrazione e non la sostituzione dei nostri costumi, ma non sopporto l'odio a prescindere, il prendere il singolo caso per generalizzare.

Ho origini meridionali, entrambi i miei nonni sono di origine meridionale, sono di 3a generazione al nord, non ho alcun legame con la mia terra di origine e quelle poche volte che sono stato giù mi sentivo fuori posto, ma ho la fortuna di avere la pelle chiara e nessun cenno di accento e pochissimi lineamenti che potrebbero far risalire alle mie oramai lontane origini.
Purtroppo i miei nonni quando emigrarono, sebbene trovarono molte persone gentili, qualche atto negativo lo subirono, da parte di pochi, ma i loro racconti li ricordo e li tramanderò a mio figlio per far capire che certe cose non devono più accadere.
 
la diffidenza verso l'altro di base credo che sia una difesa naturale, diventa una patologia quando ci si chiude completamente a chi è diverso da te,ma se io a priori non voglio avere rapporti con il diverso va contro i miei stessi bisogni naturali , e per altro non intendo solo chi ha il colore della palle diverso da me, l'altro è anche chi non la pensa come te, la nostra società sta deviando , anche a causa della rete, verso un modello per cui la gente cerca di circondarsi esclusivamente delle persone che sono uguali a se stesse in tutto e per tutto, il resto le derubrica come nemiche.Inoltre si aggiunge il successivo problema che a fare questi discorsi si viene etichettati come 'buonisti' e quindi cessa una qualsiasi forma di confronto e tutto si riduce a discussioni molti sterili e prive di qualsiasi fondamento, penso che se avessi ragionato sempre cosi nel corso della nostra storia vivremo ancora nelle caverne intimoriti da qualsiasi fattore esterno e con un arco di vita di pochissimi decenni.
 
Alle parole dei tre interventi che mi hanno preceduto, aggiungo che ho l'impressione che la paura e l'odio per il "diverso" sia tanto più grande quanto è più grande l'insoddisfazione per la propria vita e per se stessi.
A quanto pare in Italia ci sono sempre più insoddisfatti. Io per fortuna non lo sono... almeno per ora.
 
E aggiungo: ho una sorella che da circa 35 anni vive in Lombardia (prima a Pavia, poi a Lodi).
Naturalmente è perfettamente integrata (lavora da qualche decennio al comune di Lodi, un posto di responsabilità, parla con l'accento locale) ma quando aveva ancora l'auto targata Roma ha subito diversi atti di vandalismo, tra cui le gomme tagliate.
E poi ci sono quelli che hanno nostalgia per la sigla della provincia sulla targa...
 
Comunque ripensandoci sono diventato razzista anch'io, meridionale fino al midollo.
Devo dire che ho una opinione molto bassa e discriminatoria riguardo a personaggi simili a quelli oggetto di questo topic
 
a quando aveva ancora l'auto targata Roma ha subito diversi atti di vandalismo, tra cui le gomme tagliate.
E poi ci sono quelli che hanno nostalgia per la sigla della provincia sulla targa...

Stessa cosa capitata alla mia famiglia quando da Imola ci trasferimmo a Novara con la Duna targata Bologna.
Ok anche la macchina ci metteva del suo però che io sappia a nessun altro degli abitanti dell'enorme condominio in cui vivevamo è stata squarciata una gomma.
Oltretutto Bologna secondo me non si può nemmeno definire sud,certo è un po' più giù rispetto a Novara ma mi sembra davvero eccessivo.
Chissà se fosse stata targata Trento o Bolzano come sarebbero andate le cose...
 
la diffidenza verso l'altro di base credo che sia una difesa naturale, diventa una patologia quando ci si chiude completamente a chi è diverso da te,ma se io a priori non voglio avere rapporti con il diverso va contro i miei stessi bisogni naturali , e per altro non intendo solo chi ha il colore della palle diverso da me, l'altro è anche chi non la pensa come te, la nostra società sta deviando , anche a causa della rete, verso un modello per cui la gente cerca di circondarsi esclusivamente delle persone che sono uguali a se stesse in tutto e per tutto, il resto le derubrica come nemiche.Inoltre si aggiunge il successivo problema che a fare questi discorsi si viene etichettati come 'buonisti' e quindi cessa una qualsiasi forma di confronto e tutto si riduce a discussioni molti sterili e prive di qualsiasi fondamento, penso che se avessi ragionato sempre cosi nel corso della nostra storia vivremo ancora nelle caverne intimoriti da qualsiasi fattore esterno e con un arco di vita di pochissimi decenni.
Ancora vivremo come nel MedioEvo in cui si credeva ancora alle creature leggendarie.
 

Io non la conosco ne personalmente ne di nome non essendo della zona,però mi ha fatto un'ottima impressione visto che non ha solo denunciato l'accaduto ma è intervenuta senza esitazione.
Se non ci fosse stata lei la signora probabilmente l'avrebbe fatta franca e si sarebbe sentita legittimata a continuare a comportarsi così anche in futuro.
Sarebbe stato bello se qualche altro passeggero si fosse alzato cedendo il proprio posto alla bambina e poi avesse detto due paroline alla signora che non voleva avere affianco persone sgradite.
Io ho fatto il pendolare per diversi anni e sui treni della tratta TO-MI viaggiavamo praticamente uno sull'altro.
Non mi sono mai sognato di negare un posto a qualcuno,anzi quando il tragitto era breve preferivo non sedermi proprio e più di una volta mi è capitato che qualche altro passeggero appena alzatosi per scendere mi indicasse il posto lasciato libero.
Già viaggiare sui mezzi pubblici non è tutto rose e fiori,se i passeggeri si mettono pure a farsi la guerra tra loro diventa un incubo.
 
..........Oltretutto Bologna secondo me non si può nemmeno definire sud,certo è un po' più giù rispetto a Novara ma mi sembra davvero eccessivo..........

.......il siciliano è meridionale per il romano, il romano è meridionale per il milanese, il milanese è meridionale per il parigino, il parigino è meridionale per il londinese, il londinese è meridionale per lo svedese......., giro girotondo, casca la terra tutti giu' per terra.
 
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