https://www.lastampa.it/alessandria...sa-e-ho-pianto-non-voglio-crederci-1.37872410
https://novaranetweek.it/cronaca/razzismo-sul-bus-studente-non-ci-sta-e-denuncia-pubblicamente/
Queste due notizie a distanza di pochi giorni mi hanno colpito.
Ovviamente gli autobus e in generale i mezzi pubblici non centrano nulla,il fatto che gli episodi di razzismo siano stati messi in atto da passeggeri e conducenti vuol dire poco.
Sicuramente le stesse persone se incontrate per strada o al supermercato si comporteranno nello stesso modo.
Mi è venuto in mente un episodio a cui ho assistito ai tempi della scuola,quando ancora prendevo l'autobus.
Un autista fu molto sgarbato con una passeggera che indossava il velo,lei aveva prenotato la fermata in ritardo e lui,dandole del tu e puntandole il dito contro,le disse "Io non aspetto te,sei tu che aspetti me hai capito?".
Forse non fa testo perchè vivo in una città che non è proprio nota per la sua calda accoglienza,per fare un banale esempio ho dei vicini di casa che ogni volta che il solito vicino fa qualcosa che va contro il regolamento del condominio commentano dicendo "E' meridionale...".
E non sono persone anziane ne ignoranti,o meglio non sono persone che hanno la quinta elementare.
Un cliente della ditta per cui lavoro commenta ogni notizia del giornale locale sottolineando sempre la nazionalità dei protagonisti.
A me sembra che invece di fare passi avanti andiamo indietro come i gamberi,anche in assenza di comportamenti sbagliati mi sembra che molto spesso ci sia un astio verso chi è diverso che se non trova motivo per esprimersi il motivo lo crea o lo va a cercare col lanternino.
E i viaggi sui mezzi pubblici purtroppo rappresentano dei momenti in cui volenti o nolenti ci troviamo a dover interagire con gli altri,e questo può tirare fuori il meglio di noi (tipo aiutare una mamma a scendere o salire col passeggino) o il peggio,come in questi casi.
E la situazione dei trasporti nella mia città non si può dire critica,i mezzi non sono quasi mai strapieni e che io sappia non ci sono grossi problemi.
Anche la piaga dei viaggiatori che non pagano credo che sia stata quasi risolta.
Eppure la tensione c'è,posso capire che lavorare nel traffico tutti i giorni non sia piacevole però onestamente mi auguro che l'autista abbia tempo per riflettere a casa,non pagato,per qualche settimana.
https://novaranetweek.it/cronaca/razzismo-sul-bus-studente-non-ci-sta-e-denuncia-pubblicamente/
Queste due notizie a distanza di pochi giorni mi hanno colpito.
Ovviamente gli autobus e in generale i mezzi pubblici non centrano nulla,il fatto che gli episodi di razzismo siano stati messi in atto da passeggeri e conducenti vuol dire poco.
Sicuramente le stesse persone se incontrate per strada o al supermercato si comporteranno nello stesso modo.
Mi è venuto in mente un episodio a cui ho assistito ai tempi della scuola,quando ancora prendevo l'autobus.
Un autista fu molto sgarbato con una passeggera che indossava il velo,lei aveva prenotato la fermata in ritardo e lui,dandole del tu e puntandole il dito contro,le disse "Io non aspetto te,sei tu che aspetti me hai capito?".
Forse non fa testo perchè vivo in una città che non è proprio nota per la sua calda accoglienza,per fare un banale esempio ho dei vicini di casa che ogni volta che il solito vicino fa qualcosa che va contro il regolamento del condominio commentano dicendo "E' meridionale...".
E non sono persone anziane ne ignoranti,o meglio non sono persone che hanno la quinta elementare.
Un cliente della ditta per cui lavoro commenta ogni notizia del giornale locale sottolineando sempre la nazionalità dei protagonisti.
A me sembra che invece di fare passi avanti andiamo indietro come i gamberi,anche in assenza di comportamenti sbagliati mi sembra che molto spesso ci sia un astio verso chi è diverso che se non trova motivo per esprimersi il motivo lo crea o lo va a cercare col lanternino.
E i viaggi sui mezzi pubblici purtroppo rappresentano dei momenti in cui volenti o nolenti ci troviamo a dover interagire con gli altri,e questo può tirare fuori il meglio di noi (tipo aiutare una mamma a scendere o salire col passeggino) o il peggio,come in questi casi.
E la situazione dei trasporti nella mia città non si può dire critica,i mezzi non sono quasi mai strapieni e che io sappia non ci sono grossi problemi.
Anche la piaga dei viaggiatori che non pagano credo che sia stata quasi risolta.
Eppure la tensione c'è,posso capire che lavorare nel traffico tutti i giorni non sia piacevole però onestamente mi auguro che l'autista abbia tempo per riflettere a casa,non pagato,per qualche settimana.