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Personale selezionato...

Discorso giusto ma “fisiologicamente” inapplicabile nella realtà.
Se mi paghi poco, io faccio poco e faccio male, mi metto in malattia, e altri artifizi, tanto ho poco da perdere. Lo vedo tutti i giorni a lavoro.
Eppure, non credere che i datori di lavoro non ci facciano caso a come lavorano i loro dipendenti...
 
Eppure, non credere che i datori di lavoro non ci facciano caso a come lavorano i loro dipendenti...

Bah, sicuramente.
O, almeno così dovrebbe essere.
Peró anche li dipende da che tipo di lavoro fai e in che tipo di azienda.
Io lavoro in una multinazionale in cui il “controllo” sul dipendente è abbastanza difficile, anche per mancanza di un padrone inteso in senso stretto, ci sono dei “supervisori” che peró non hanno molto interesse a rompere le balle alla gente per tanti motivi.
Io stesso, sono “responsabile” del lavoro di alcuni dipendenti, ma non è nè che posso stare li ogni volta a riprendere i colleghi, nè tantomeno lo “voglio” nè ritengo che sia utile (i motivi sono vari adesso è lungo stare qui a spiegarli).
Per avere dipendenti “efficienti” devi innanzi tutto assumere persone un minimo sveglie e questo non sempre avviene.
In secondo luogo, gli devi dare un contratto decente che sia qualcosa da tenersi caro, e, anche questo non sempre avviene.
Poi devi essere inflessibile su certe cose, dare poche regole e farle rispettare. E questa è la parte più difficile.
 
Discorso giusto ma “fisiologicamente” inapplicabile nella realtà.
Se mi paghi poco, io faccio poco e faccio male, mi metto in malattia, e altri artifizi, tanto ho poco da perdere. Lo vedo tutti i giorni a lavoro.
Anche se brutale Significa di mancare di carattere , fatti la valigia e parti … per lidi migliori
 
Bah, sicuramente.
O, almeno così dovrebbe essere.
Peró anche li dipende da che tipo di lavoro fai e in che tipo di azienda.
Io lavoro in una multinazionale in cui il “controllo” sul dipendente è abbastanza difficile, anche per mancanza di un padrone inteso in senso stretto, ci sono dei “supervisori” che peró non hanno molto interesse a rompere le balle alla gente per tanti motivi.
Io stesso, sono “responsabile” del lavoro di alcuni dipendenti, ma non è nè che posso stare li ogni volta a riprendere i colleghi, nè tantomeno lo “voglio” nè ritengo che sia utile (i motivi sono vari adesso è lungo stare qui a spiegarli).
Per avere dipendenti “efficienti” devi innanzi tutto assumere persone un minimo sveglie e questo non sempre avviene.
In secondo luogo, gli devi dare un contratto decente che sia qualcosa da tenersi caro, e, anche questo non sempre avviene.
Poi devi essere inflessibile su certe cose, dare poche regole e farle rispettare. E questa è la parte più difficile.
dai risultati si vede Cosa hai saputo fare da responsabile… Io stesso ho avuto compiti da responsabile, gente pagata col piu che giusto, ma certi per poco carattere o stupiditá Hanno dimostrato menefreghismo,quindi,questione di carattere. Quando si accetta un tipo di Lavoro pagato con tale somma devi dare il dovuto con serietá non puoi pensare al pagato poco faccio poco
 
[QUOTE="FedeSiena, post: 2448132, member: 1815"
Per avere dipendenti “efficienti” devi innanzi tutto assumere persone un minimo sveglie e questo non sempre avviene.
In secondo luogo, gli devi dare un contratto decente che sia qualcosa
da tenersi caro, e, anche questo non sempre avviene..[/QUOTE]





....real politik
 
Bah, sicuramente.
O, almeno così dovrebbe essere.
Peró anche li dipende da che tipo di lavoro fai e in che tipo di azienda.
Io lavoro in una multinazionale in cui il “controllo” sul dipendente è abbastanza difficile, anche per mancanza di un padrone inteso in senso stretto, ci sono dei “supervisori” che peró non hanno molto interesse a rompere le balle alla gente per tanti motivi.
Io stesso, sono “responsabile” del lavoro di alcuni dipendenti, ma non è nè che posso stare li ogni volta a riprendere i colleghi, nè tantomeno lo “voglio” nè ritengo che sia utile (i motivi sono vari adesso è lungo stare qui a spiegarli).
Per avere dipendenti “efficienti” devi innanzi tutto assumere persone un minimo sveglie e questo non sempre avviene.
In secondo luogo, gli devi dare un contratto decente che sia qualcosa da tenersi caro, e, anche questo non sempre avviene.
Poi devi essere inflessibile su certe cose, dare poche regole e farle rispettare. E questa è la parte più difficile.
Intendevo un'altra cosa, più basic: al momento di scegliere nel mazzo uno da mandare avanti, o da mandare a casa, il modo di lavorare conta eccome....
 
Intendevo un'altra cosa, più basic: al momento di scegliere nel mazzo uno da mandare avanti, o da mandare a casa, il modo di lavorare conta eccome....
Nelle piccole aziende sì. Nelle grandi conta far ritornare i numeri, quindi si pesca dal mazzo chi lasciare a casa o al limite il criterio è chi costa di più
 
Discorso giusto ma “fisiologicamente” inapplicabile nella realtà.
Se mi paghi poco, io faccio poco e faccio male, mi metto in malattia, e altri artifizi, tanto ho poco da perdere. Lo vedo tutti i giorni a lavoro.
Lo fanno anche dirigenti strapagati, si chiama parassitismo ed è endemico in Italia
 
Intendevo un'altra cosa, più basic: al momento di scegliere nel mazzo uno da mandare avanti, o da mandare a casa, il modo di lavorare conta eccome....
Certo, promuovi di certo il peggiore, altrimenti ti perdo qualcuno che ti risolve i problemi e per il mero calcolo delle probabilità ti toccherà in sorte un altro fannullone parassita dannoso... questa è l'Italia.
 
A volte pure peggio... fanno carriera i professionisti delle macchinette del caffè... stile Bitta... non sbagliano MAI nulla, perchè NULLA fanno... ne ho le prove provate sia in H che in EI che negli atenei in cui sono stato discente e docente.

La realtà degli atenei, purtroppo, la conosco piuttosto bene................
 
La realtà degli atenei, purtroppo, la conosco piuttosto bene................
Sono stato discente in tre diversi atenei e docente in altrettanti più altri 2... sconfortante... ora capisco il sarcasmo dei pochi docenti di cui mi ritengo indegno discepolo... anche lì comandano quelli della macchinetta del caffè...
 
Intendevo un'altra cosa, più basic: al momento di scegliere nel mazzo uno da mandare avanti, o da mandare a casa, il modo di lavorare conta eccome....

Giuro che io non ho mai visto licenziato 1 dove lavoro.
Anzi, c’era gente casinista che creava solo problemi ed è ancora li anzi a qualcuno gli hanno dato ció che voleva.

Diverso è il discorso delle promozioni, li magari è stata fatta un minimo di selezione, ma il turnover da noi è per la gente che se ne va spontanemanete non per quelli licenziati.

Oltretutto questi sono irlandesi e non sanno nulla delle procedure di licenziamento italiane per cui preferiscono non entrare proprio in queste “beghe”.
 
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