<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Honda Jazz 1.3 pregi e (soprattutto) difetti | Page 41 | Il Forum di Quattroruote

Honda Jazz 1.3 pregi e (soprattutto) difetti

giusto ! Anch'io "Vabbè" !

Riferendomi a chi non va dal medico e poi gli discute la diagnosi perché pensa di avere più esperienza di lui… ribadisco "Provate a dare un minimo di gas e il più delle volte il motore parte subito" probabilmente (dico questo perché ho provato più volte con il tester e non ho riscontrato errori…) basta quel minimo di pressione sul pedale per attuare una sorta di reset (risveglio ?) a qualche sensore che in quel momento è andato in tilt.
Ho anche riscontrato una difficoltà di avviamento in certe vetture se (a freddo) si avvia e magari dopo pochi secondi, quindi prima dell'entrata in temperatura e alla stabilizzazione del minimo sui canonici ~800-850 Rpm, si spegne il motore e dopo un certo tempo si riavvia: in quel frangente il motore a volte capita che stenti a partire come se il corpo farfallato rimanesse chiuso e/o il sistema di arricchimento per l'avviamento a freddo si trovi in conflitto tra il normale avviamento a freddo e l'avviamento a caldo.
Sta comunque di fatto che se dovesse capitare, il più delle vote basta accelerare appena un poco per ristabilire i valori e sentire il motore partire.
Detto per inciso… se il problema fosse nell'immobilizer non girerebbe nemmeno il motorino d'avviamento perché generalmente il dialogo tra i componenti è implementato per funzionare a monte di tutto il sistema, quindi anche dell'alimentazione del motorino stesso.
 
La Clio che avevo prima soffriva, come parecchie Renault coeve che montavano lo stesso componente, di difficoltà in avviamento a causa di un contatto imperfetto fra il sensore punto morto volano ed il suo connettore; la corona del volano pare un ingranaggio cui manca un dente in un punto ben preciso, e il dente mancante passa davanti al sensore proprio quando l'albero motore mette i cilindri sul punto morto, due nel superiore e due nell'inferiore. Il sensore induttivo "percepisce" quando gli passa un dente davanti al naso e invia un segnale alla centralina sottoforma di tensione elettrica (questo consente alla centralina di conoscere la velocità di rotazione dell'albero motore, quindi i giri), va da sè che con un contatto elettrico non adeguato fra sensore e centralina, a quest'ultima il segnale non arriverà o arriverà male non consentendo perciò di conoscere l'esatto momento in cui comandare iniezione di carburante e scocco della scintilla. Nel caso di queste francesi, insistendo un pò con il motorino d'avviamento succedeva che le vibrazioni "muovessero" lievemente il connettore nella spina del sensore, e ciò faceva sì che il contatto si ripristinasse a sufficienza per far partire il motore; a volte avveniva dopo 2-3 secondi, a volte toccava eseguire una decina di tentativi di avviamento, altre ancora il motore non partiva se non si apriva il cofano e si staccava e riattaccava il connettore. In queste condizioni potevo premere il gas quanto volevo, non cambiava ovviamente nulla. Poteva invece capitare che, mentre avevo il gas lievemente premuto, il contatto si ripristinasse e il motore partisse... ma le due cose ovviamente non erano correlate; bastava CONOSCERE il motivo del problema in sè per non confondere una cosa per l'altra. Accelerare sulla mia Clio quando non partiva non aveva alcun senso, la soluzione era sostituire sensore e connettore con uno modificato, 150€ e passava la paura.
Altro esempio, le chiavi retrattili. Nei blocchetti chiave al volante, da circa una ventina d'anni vengono inserite delle microantenne che, quando si ruota la chiave per avviare il motore, inviano un segnale cifrato alla chiave che lo recepisce e risponde "a tema", sempre via radio. L'antenna nel blocchetto ascolta e passa il messaggio alla centralina che, se riconosce la chiave, manda corrente ad iniettori e bobine. La frequenza di comunicazione fra questi due apparati radio è per legge sulla banda dei 433mhz, la stessa degli apricancello, delle cuffie senza fili e di tanti altri apparati domestici, fatto sta che se la frequenza è saturata da uno di questi dispositivi mal regolati, la comunicazione fra blocchetto e chiave può anche non avvenire immediatamente e questo fa sì che l'auto non parta, con il motorino che gira gira gira finchè chiave e centralina non si riconoscono. Anche qui premere il gas non serve ad una beata mazza, ma se non si CONOSCE come funzionano i protocolli di riconoscimento chiave, si finisce per attribuire una causa per l'altra. La macchina parte, in questo caso, quando chiave e centralina riescono a parlarsi perchè il disturbo è cessato per qualche millisecondo, o perchè si è spostato il mezzo, o perchè in quel momento è passata una persona fra l'auto ed il disturbo, ma non perchè si è premuto il gas...
Ah, nota su queste chiavi... su alcuni modelli, Fiat per esempio, se si rompe la molla della chiave succede che questa penzola, e l'antennina interna finisce "fuori campo" faticando perciò a comunicare con il blocchetto, con il motore che quindi non parte; a volte parte lo stesso, per esempio in montagna o in luoghi spersi perchè non ci sono disturbi e la chiave, pur fuori posizione, riesce comunque a comunicare, mentre in città il minimo disturbo radio fa sì che il collegamento radio non avvenga. Anche qui hai voglia a premere il gas mentre il motore fa gnìgnìgnìgnìgnìgnì... basta raddrizzare la chiave rimettendola in asse.
In entrambi i casi, Renault o Fiat, nessuna anomalia in centralina; l'anomalia la vedi se colleghi il tester d'officina e vai a valutare il singolo parametro, notando per esempio che in avviamento stentato il parametro "segnale punto morto" rimane su "non rilevato".
Bisogna sapere le cose, Albelilly, per poter stabilire delle relazioni ragionevolmente certe di causa-effetto, altrimenti come dicevo sopra si fa confusione, e si danno consigli che non hanno significato. In questo caso senza procurare danni (accelerare in avviamento non provoca danni se mancano i consensi...), in altri invece si possono far danni, come nel caso della lucidatura fari o dell'olio da usare.
Purtroppo per te io di queste cose ne so, ne capisco, ne applico, e quando leggo castronerie rispondo. Starei volentieri a leggerti se parlassi delle Ford Taunus o auto coeve, sulle quali con tutta probabilità avresti alte competenze per la tua età ed esperienza, ma sulle nuove mi spiace, racconti parecchie cose che non hanno senso.
Ora io non so a cosa sia attribuibile la "problematica" di queste Jazz, so solo che è qualcosa che affligge questi motori (keyless o meno) e non quelli delle Jazz precedenti o delle HRV o delle Civic, mai letto lamentele su queste. Trattasi di auto nuove e quindi non credo si tratti di problemi di invecchiamento del motore o dei sensori, problemi che quindi verrebbero risolti cambiando le condizioni all'avviamento mediante pressione del gas. So però che dopo qualche secondo di rotazione del motorino di avviamento le condizioni vengono raggiunte (nessuno ha parlato di impossibilità di avviare il motore come nelle Clio o Megane...) quindi dormirei sereno.
 
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La Clio che avevo prima soffriva, come parecchie Renault coeve che montavano lo stesso componente, di difficoltà in avviamento a causa di un contatto imperfetto fra il sensore punto morto volano ed il suo connettore; la corona del volano pare un ingranaggio cui manca un dente in un punto ben preciso, e il dente mancante passa davanti al sensore proprio quando l'albero motore mette i cilindri sul punto morto, due nel superiore e due nell'inferiore. Il sensore induttivo "percepisce" quando gli passa un dente davanti al naso e invia un segnale alla centralina sottoforma di tensione elettrica (questo consente alla centralina di conoscere la velocità di rotazione dell'albero motore, quindi i giri), va da sè che con un contatto elettrico non adeguato fra sensore e centralina, a quest'ultima il segnale non arriverà o arriverà male non consentendo perciò di conoscere l'esatto momento in cui comandare iniezione di carburante e scocco della scintilla.
Nel caso di queste francesi, insistendo un pò con il motorino d'avviamento succedeva che le vibrazioni "muovevano" lievemente il connettore nella spina del sensore, e ciò faceva sì che il contatto si ripristinasse a sufficienza per far partire il motore; a volte avveniva dopo 2-3 secondi, a volte toccava eseguire una decina di tentativi di avviamento, altre ancora il motore non partiva se non si apriva il cofano e si staccava e riattaccava il connettore. In queste condizioni potevo premere il gas quanto volevo, non cambiava ovviamente nulla. Poteva invece capitare che, mentre avevo il gas lievemente premuto, il contatto si ripristinasse e il motore partisse... ma le due cose ovviamente non erano correlate; bastava CONOSCERE il motivo del problema il sè per non confondere una cosa per l'altra. Accelerare sulla mia Clio quando non partiva non aveva alcun senso, la soluzione era sostituire sensore e connettore con uno modificato, 150€ e passava la paura.
Altro esempio, le chiavi retrattili. Nei blocchetti chiave al volante, da circa una ventina d'anni vengono inserite delle microantenne che, quando si ruota la chiave per avviare il motore, inviano un segnale cifrato alla chiave che lo recepisce e risponde "a tema", sempre via radio. L'antenna nel blocchetto ascolta e passa il messaggio alla centralina che, se riconosce la chiave, manda corrente ad iniettori e bobine. La frequenza di comunicazione fra questi due apparati radio è per legge sulla banda dei 433mhz, la stessa degli apricancello, delle cuffie senza fili e di tanti altri apparati domestici, fatto sta che se la frequenza è saturata da uno di questi dispositivi mal regolati, la comunicazione fra blocchetto e chiave può anche non avvenire immediatamente e questo fa sì che l'auto non parta, con il motorino che gira gira gira finchè chiave e centralina non si riconoscono. Anche qui premere il gas non serve ad una beata mazza, ma se non si CONOSCE come funzionano i protocolli di riconoscimento chiave, si finisce per attribuire una causa per l'altra. La macchina parte, in questo caso, quando chiave e centralina riescono a parlarsi perchè il disturbo è cessato per qualche millisecondo, o perchè si è spostato il mezzo, o perchè in quel momento è passata una persona fra l'auto ed il disturbo, ma non perchè si è premuto il gas...
Ah, nota su queste chiavi... su alcuni modelli, Fiat per esempio, se si rompe la molla della chiave succede che questa penzola, e l'antennina interna finisce "fuori campo" faticando perciò a comunicare con il blocchetto. Anche qui hai voglia a premere il gas... basta raddrizzare la chiave rimettendola in asse.
In entrambi i casi, Renault o Fiat, nessuna anomalia in centralina; l'anomalia la vedi se colleghi il tester d'officina e vai a valutare il singolo parametro, notando per esempio che in avviamento stentato il parametro "segnale punto morto" non arriva.
Bisogna sapere le cose, Albelilly, per poter stabilire delle relazioni ragionevolmente certe di causa-effetto, altrimenti come dicevo sopra si fa confusione, e si danno consigli che non hanno significato. In questo caso senza procurare danni (accelerare in avviamento non provoca danni se mancano i consensi...), in altri invece si possono far danni.
inutile cercare il perché ed il percome sta di fatto che - ovviamente a prescindere da altri guasti di natura elettronica e non, che hai descritto - il motore nella maggioranza dei casi PARTE premendo solo un poco il pedale del gas.
Se vi capita provare, non costa niente e non create nessun problema, ovviamente se anche così stenta si va a cercare il guasto.
 
Ok, prendiamo a pugni il tronco, la motosega parte...
Non si resetta NULLA premendo il gas, se non ti va di metterti a leggere sui manuali d'officina, te lo spiego io che l'ho fatto, i finecorsa di farfalla motorizzata e del sensore pedale si azzerano in tutt'altro modo.
 
inutile cercare il perché ed il percome sta di fatto che - ovviamente a prescindere da altri guasti di natura elettronica e non, che hai descritto - il motore nella maggioranza dei casi PARTE premendo solo un poco il pedale del gas.
Se vi capita provare, non costa niente e non create nessun problema, ovviamente se anche così stenta si va a cercare il guasto.
La Jazz ha ancora l'acceleratore a cavo?
 
Albe, di nuovo, è un'immagine iperbolica per evidenziare come la soluzione suggerita non abbia legami con la problematica, che si risolve magari da sola per tutt'altro.
Par di discutere in un forum di salute con chi sostiene che bevendo succo di limone migliori l'udito...
 
La Jazz ha ancora l'acceleratore a cavo?
Le ultime euro4 con acceleratore a cavo credo siano state alcune Toyota, ammesso fossero Euro4 e non Euro3.
A freddo i motori a benzina soffrono di condensa di carburante nella parte terminale dei condotti di aspirazione, quei 5-10cm fra iniettore e fungo valvola, con criticità di funzionamento a farfalla poco aperta a causa di rigurgiti e cattiva "asciugatura" di questa condensa, per cui i progettisti preferiscono adottare farfalle motorizzate che in quei frangenti non mantengono la linearità fra pedale e farfalla, adottando invece strategie per compensare smagrimenti ed arricchimenti dovuti alla condensa. Quando si rilascia il gas a freddo, per esempio, la farfalla non si chiude immediatamente, viene sospesa l'iniezione mentre la farfalla rimane lievemente aperta per qualche ciclo per far sì che l'aria passi ed asciughi condotti e valvole; questo fa sì che non si abbia un picco di arricchimento, perchè con la depressione la condensa evapora immediatamente ma il poco flusso d'aria fresca comporta un arricchimento istantaneo notevole e quindi alte emissioni di HC.
Sulla Jazz attuale poi il motore passa da Atkinson ad Otto, e questo comporta che la farfalla venga gestita con tutt'altre strategie.
 
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Per questo mi chiedo come faccia a funzionare l'acceleratore prima dell'avviamento.
evidentemente lo fa altrimenti il motore non partirebbe comunque, una volta acceso il quadro e data corrente al motorino anche il sistema By Wire risulta attivo.
Nelle vecchie Megane (con key less) ad esempio capitava che il motore partisse non in modo regolare ed il motorino rimanesse inserito, in quel caso bastava un colpetto di gas per accelerare quel minimo per regolarizzare il motore e disinnestare il motorino.
 
Per questo mi chiedo come faccia a funzionare l'acceleratore prima dell'avviamento.
Le farfalle motorizzate hanno una posizione "di riposo" in mancanza di alimentazione elettrica, fra i 15° e 30° di apertura, tenute in quello stato da una molla; si chiudono completamente solo forzate dal proprio motorino elettrico (a caldo, e non immediatamente in seguito al rilascio), questo per quanto detto sopra riguardo al funzionamento a freddo mentre a caldo è una strategia per limitare i NOx. Quando si accende il quadro si dispongono secondo comandi della centralina, solitamente in posizione di avviamento con minimo accelerato a gas rilasciato, altrimenti secondo mappatura se gas premuto.
 
evidentemente lo fa altrimenti il motore non partirebbe comunque, una volta acceso il quadro e data corrente al motorino anche il sistema By Wire risulta attivo.
Il motore però è già avviato a questo punto.
Un test per capire se sta realmente funzionando il potenziometro sarebbe provare l'accensione con l'acceleratore almeno a metà corsa.
 
Un test per capire se sta realmente funzionando il potenziometro sarebbe provare l'accensione con l'acceleratore almeno a metà corsa.
I potenziometri sono sdoppiati, sia sul pedale che sul sensore di posizione farfalla, ognuno cioè è composto da un doppio circuito indipendente e, per ciascun grado di apertura, la centralina riceve entrambi i segnali (2 per sensore) operando un controllo di coerenza; entrambi i circuiti dello stesso sensore devono dare lo stesso risultato, altrimenti scatta la modalità protezione per evidenti motivi di sicurezza.
E' altamente improbabile che le due piste in un solo sensore, con logica invertita (premendo il gas una pista aumenta il voltaggio del segnale, l'altra lo diminuisce), si guastino in maniera speculare. Il test di coerenza avviene già all'accensione del quadro, e di continuo durante il funzionamento del veicolo.
Per esser più precisi: i primi sensori di posizione angolare inviavano ciascuno alla centralina motore un doppio segnale e toccava poi alla centralina di valutare tutto: nella seconda generazione, è il sensore stesso che opera il controllo di coerenza fra le due piste inviando perciò un segnale di posizione già analizzato e quindi "certificato". La centralina a questo punto verifica che la posizione della farfalla risulti conforme a quanto comandato.
 
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