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Gender X

Bisogna vedere di chi......

Io spero che non sia una crociata per affermare di essere contro ogni imposizione,ma che quella X renda effettivamente un po' più semplice la vita a chi decide di cambiare sesso.
Ovviamente quella X non deve diventare a sua volta un motivo per emarginare o schernire un bambino,da questo punto di vista penso che occorra una certa attenzione per evitare che la scelta dei genitori,magari compiuta in assoluta buona fede,diventi una sorta di marchio che etichetta automaticamente un bambino come futuro transgender.
Se fatta come si deve secondo me può essere una scelta utile,se fatta per via della volontà dei genitori di affermare qualcosa più che per l'intenzione di agevolare i figli in futuro allora può essere anche controproducente.
Però ho idea che si vedrà solo tra qualche anno se l'introduzione di questa X ha portato benefici o meno.
 
Nulla impedisce di semplificare la burocrazia al momento di farlo, no?
Una cosa sì, o almeno dovrebbe: rendere troppo facile questo tipo di cambiamento imho potrebbe fare più danni di quanti ne andrebbe a risolvere.

Deve essere possibile e garantito, e deve esserlo per chiunque abbia i requisiti (maggiore età, possesso delle facoltà mentali, corretta e completa informazione su "perché sì" e "perché no", ecc..) per poterlo fare, ma dev'essere anche l'ultimo atto di un percorso importante e ponderato, magari anche da non poter ripetere a meno di gravi e comprovati motivi, non una maschera che chiunque può mettersi o togliersi di dosso a seconda dell'umore o della moda del momento.







Questo almeno fino a quando il nostro modello sociale si baserà sull'unione di due individui per procrearne un terzo e crescerlo finché lui non farà altrettanto con un altro individuo. Finito quello il "genere", o "gender", sarà soltanto un orpello estetico o poco più.

E qualcosa mi dice che non siamo tanto lontani...

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Dal punto di vista biologico, è esattamente la stessa cosa.

Ma la genitorialità va ben oltre la genetica.
Ci sono tantissimi padri e madri che non hanno in comune nemmeno un singolo gene coi propri figli perchè li hanno adottati o perchè sono figli dei loro partner e di altri individui.
Ma per la legge sono genitori con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono.
Siamo andati OT però io penso che ormai il concetto di genitore sia andato ben oltre quello di padre e madre biologici.
E anche parlando di diritto di autodeterminarsi la biologia passa in secondo piano di fronte alla volontà di affermare la propria identità,anche attraverso un pezzo di carta apparentemente senza valore.
 
È proprio a questa che non credo, o per lo meno faccio fatica a credere....

Come scrivevamo qualche pagina fa' speriamo che dietro a quella X non ci sia qualche genitore fissato col fatto che voleva un maschio ma ahimè gli è capitata una femmina (per citare la sigla di un cartone animato molto in tema di affermazione dell'identità sessuale).

Però ottimisticamente parlando io penso che la decisione di scegliere la X sia una cosa ponderata,una scelta fatta per principio diciamo.
A me sembra assolutamente ridicolo che qualcuno dopo l'ecografia che gli rivela che il bambino in arrivo non è del genere desiderato possa dire allora metto X e poi cercherò di correggere l'errore.
Sarebbe un comportamento egoista e idiota allo stesso tempo,e se qualcuno è così egoista e idiota da pensare di far cambiare sesso a un figlio per soddisfare un proprio capriccio io mi auguro che oltre a essere egoista e idiota sia pure sterile in modo da non trovarsi mai nella situazione di poter operare una scelta simile.
Su questo penso che siamo d'accordo.
 
Di una cosa devo darti atto Agricolo.
Hai aperto un topic interessante e decisamente più profondo del mio sulla carta carbone.
Considerando che siamo su un forum incentrato sulle auto e che i partecipanti sono quasi esclusivamente uomini (che stando ai luoghi comuni dovrebbero essere molto meno sensibili rispetto ad argomenti così delicati rispetto alle donne) credo che qualche volta vengano fuori delle conversazioni con la C maiuscola.
Tra l'altro nel 99,9% con toni civili e argomentazioni intelligenti,e senza far sudare sette camicie a moderatori.
 
Io ho interpretato l'opinione di U2511 più o meno così :
per essere genitori bisogna essere un uomo e una donna.
Non per procreare bisogna essere un uomo e una donna.
Nel 3d si sono intrecciati diversi temi e di conseguenza anche i post possono risultare non sempre chiari.

Io intendo e preciso:
a) fatto tecnico, per procreare ci vuole un uomo e una donna
b) aspetto etico, un figlio per crescere ha bisogno di una madre e di un padre (adottivi o naturali non importa) in quanto questo due figure sono portatrici ciascuna di una parte della sfera emotiva e cognitiva indiscutibilmente legata al proprio sesso;
c) noi possiamo anche statuire legalmente le coppie omogenitoriali, ma personalmente trovo una forzatura sul lavoro di madre natura;
d) la narrazione per cui “meglio una coppia omogenitoriale che vuol bene al bimbo che non due genitori naturali che sono violenti etc” è ovviamente incontrovertibile, ma, a mio modo di vedere, anche molto subdola, in quanto tace un altro aspetto. Difatti, posto che per evidenti ragioni tecniche quando si parla di coppia omogenitoriale si parla necessariamente di adozione, mi chiedo per quale motivo a fronte delle moltissime coppie etero che aspirano ad adottare si dovrebbero preferire le rare coppie omo (rare non le coppie omo, ma quelle che vorrebbero adottare)
 
O non riesco a spiegarmi, o scrivo in Assembler, o non so cos'altro. Non sto parlando di stepchild adoption, famiglie arcobaleno, fecondazione assistita o chissà che altro, solo ed esclusivamente di un fatto TECNICO: alla nascita, salvo particolarissime circostanze descritte in Grey's Anatomy, l'individuo o è maschio, o è femmina, stop

secondo contributo
senza addentrarci nei meandri del concetto di identità sessuale,
tema di grande attualità scientifica ma evidentemente troppo complesso per essere trattato qui
e tralasciando quindi le differenze esistenti tra
sesso biologico, identità di genere, ruolo di genere e orientamento sessuale, troppo spesso mischiati e confusi tutti assieme

mi limito ad evidenziare che secondo un gruppo di ricerca guidato da una certa Dottoressa Anne Stearling, biologa nota per gli studi sui sistemi dinamici, docente alla Brown University, le condizioni accertate di casi di intersessualità sarebbero di 1 per ogni 1000 persone, mentre almeno in 1 caso su 100 esisterebbero comunque degli indicatori.

Questa stima supera quella già di per sé notevole fornita dalla Intersexual society of North America, che fornisce una percentuale di 1 caso di intersessualità per 1500 soggetti considerati.

In altre parole, e più semplicemente, in questi anni la "confusione sessuale" della specie umana sta trovando FORSE una risposta grazie alla scienza e ai nuovi mezzi di indagine.
 
a) fatto tecnico, per procreare ci vuole un uomo e una donna
Per procreare servono un paio di gameti e un pò di magia.

La donna, l'uomo, e tutto il resto del cucuzzaro fanno parte dell'"attrezzatura idonea e auspicabile, ma non indispensabile o insostituibile".

b) aspetto etico, un figlio per crescere ha bisogno di una madre e di un padre (adottivi o naturali non importa) in quanto questo due figure sono portatrici ciascuna di una parte della sfera emotiva e cognitiva indiscutibilmente legata al proprio sesso;
Un figlio per crescere ha bisogno di cibo, assistenza e amore. Se questi gli derivano da uno o da più adulti, di sesso diverso o meno, fa assai poca differenza IMHO.

Ovviamente l'optimum sarebbero un padre e una madre...
magari non troppo più anziani di lui e tra di loro...
magari in buona salute e di ceto abbiente...
magari con buona cultura e elevata posizione sociale...
magari corredati a loro volta di una pletora di nonni, zii e nipoti assortiti che contribuiscano a rendere più ricca e variegata l'esperienza di vita del puerus...

ma niente di tutto questo darà la garanzia di crescere un bambino sano ed equilibrato, nè l'assenza di uno o anche di tutti gli "optional" qui sopra elencati significherà la condanna inevitabile del bambino al disagio mentale, sociale o sessuale. Quindi non ha senso porre le caratteristiche sessuali tra i "paletti" per definire se una o più persone saranno dei bravi genitori oppure no.

c) noi possiamo anche statuire legalmente le coppie omogenitoriali, ma personalmente trovo una forzatura sul lavoro di madre natura;
TUTTO quello in cui l'uomo mette mano è inevitabilmente una forzatura al lavoro di madre natura.
Poi ci sono forzature buone e meno buone, accettabili o inaccettabili, auspicabili e evitabili... e per scoprire a quale categoria appartiene quella di cui ci stiamo occupando bisogna soppesare attentamente e serenamente tutti i pro e i contro che riusciamo a trovare.

d) la narrazione per cui “meglio una coppia genitoriale che vuol bene al bimbo che non due genitori naturali che sono violenti etc” è ovviamente incontrovertibile, ma a mio modo di vedere anche molto subdola in quanto tace un altro aspetto. Difatti, posto che per evidenti ragioni tecniche quando si parla di coppia omogenitoriale si parla necessariamente di adozione, mi chiedo per quale motivo a fronte delle moltissime coppie etero che aspirano ad adottare si dovrebbero preferire le rare coppie omo (rare non le coppie omo, ma quelle che vorrebbero adottare)
I requisiti per adottare, in Italia e nel resto del mondo, sono regolati da leggi.

Non sono un esperto, ma da una googlata veloce ho trovato questo:
http://www.italiaadozioni.it/?page_id=156

In sostanza, da noi per adottare bisogna:
  • essere in due;
  • essere coniugati al momento della presentazione della dichiarazione di disponibilità;
  • provare documentalmente o per testimonianza, ove il matrimonio sia stato contratto da meno di tre anni, la continua, stabile, perdurante convivenza antecedentemente alla celebrazione del matrimonio per un periodo almeno pari al complemento a 3 anni;
  • non avere in corso nessun procedimento di separazione, nemmeno di fatto.I
  • Infine, gli aspiranti genitori adottivi devono essere idonei ad educare ed istruire, e in grado di mantenere i minori che intendono adottare
Sempre per legge è necessario che vi sia un ben preciso rapporto tra le età degli aspiranti genitori e quella dell'adottato, influenzato dalla presenza o meno di altri figli o dall'adozione di più fratelli.
E ancora su tutto riveste particolare importanza la valutazione fatta dai servizi socio-assistenziali sul rapporto di coppia e sull'effettiva capacità e disponibilità ad accettare il nuovo arrivato e a gestire tutte le problematiche e le necessità che scaturiranno dal suo arrivo in famiglia.
Da queste premesse viene fuori da sé che se una coppia omo soddisfa maggiori requisiti rispetto a una etero, tra le due è la prima a dover essere preferita per l'adozione, e che la sessualità è solo uno dei mille parametri da prendere in considerazione in un frangente delicato e articolato quale sicuramente è l'adozione di un bambino.
 
Un figlio per crescere ha bisogno di cibo, assistenza e amore. Se questi gli derivano da uno o da più adulti, di sesso diverso o meno, fa assai poca differenza IMHO.

Quoto.

Io trovo curioso che madre natura venga citata solo quando si parla di sessualità,per etichettare come contro natura il fatto che due persone dello stesso sesso stiano insieme o abbiano una famiglia.
Però quando si tratta di altri argomenti di come vorrebbe che le cose andassero la natura ce ne freghiamo altamente.

Io non ho tutta questa cieca fiducia nella famiglia tradizionale.
Non penso che una coppia di genitori abbiano maggiori probabilità di crescere un figlio in maniera sana se sono genitori appartenenti a generi diversi.
Anzi ci sono tanti genitori a cui la natura permette di procreare quanto vogliono che sono assolutamente inadatti a ricoprire il ruolo di genitori.

Nella mia città è tristemente famosa una ragazza che per sua sfortuna,e per sfortuna dei suoi figli,ne ha fatti 6 in pochi anni.
Sia lei che i padri di questi bambini sono soggetti alquanto problematici,abusi di droga,problemi giudiziari etc etc.
Alla fine gliene hanno tolti 3 mentre gli altri 3 vivono penso in tunisia con il padre.
Io penso che una coppia di genitori anche dello stesso sesso ma equilibrati sarebbe di sicuro un bene per quei bambini.

E penso che non ci sia nulla di male nel dire che madre natura ha preso una bella cantonata dando tanta fertilità a persone che forse sarebbe meglio se non avessero figli che poi non potranno crescere,e non dando invece la possibilità di avere dei figli a tante persone che per un motivo o per l'altro provano ad averne senza successo per anni.
 
la narrazione per cui “meglio una coppia omogenitoriale che vuol bene al bimbo che non due genitori naturali che sono violenti etc” è ovviamente incontrovertibile, ma, a mio modo di vedere, anche molto subdola, in quanto tace un altro aspetto. Difatti, posto che per evidenti ragioni tecniche quando si parla di coppia omogenitoriale si parla necessariamente di adozione, mi chiedo per quale motivo a fronte delle moltissime coppie etero che aspirano ad adottare si dovrebbero preferire le rare coppie omo (rare non le coppie omo, ma quelle che vorrebbero adottare)

Che io sappia le coppie gay non hanno alcuna corsia preferenziale,come non dovrebbero averne le coppie etero.
I criteri per poter adottare sono molto selettivi,molto più selettivi di quelli di madre natura ci tengo a sottolineare.
Se una coppia viene ritenuta idonea all'adozione significa che è stata passata ai raggi X e secondo me ci si può fidare molto di più rispetto a una coppia che ha avuto figli alla vecchia maniera senza che nessuno controllasse prima se erano idonei a crescerli.
Io penso che dare la precedenza alle coppie etero per le adozioni sia una discriminazione assurda,non sta scritto da nessuna parte che una coppia etero possa garantire una vita migliore a un bambino rispetto a una coppia gay.
E le coppie gay che io sappia non crescono solo figli destinati a loro volta a diventare gay,anzi forse è il contrario penso che sia molto più probabile che una coppia di genitori etero cerchi di forzare un figlio a essere in un certo modo.
Mi spiace dirlo ma secondo me tutta questa diffidenza e questo timore sulla capacità genitoriale delle coppie di genitori dello stesso sesso è frutto di un retaggio culturale religioso e non della scienza.
Se citiamo la natura ci sono un milione di aspetti della vita delle persone che stridono fortemente con quelle che sono le regole della natura,ma solo la genitorialità pare essere un problema.
 
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