https://www.repubblica.it/esteri/20...ita-206299861/?ref=RHPPLF-BH-I0-C8-P5-S1.8-T1 Se dico che mi pare una cosa semplicemente folle, per essere diplomatico, passo per retrogrado e oscurantista?
Si fa per discutere. A me questo tipo di "evoluzione" preoccupa, ma probabilmente è un mio limite culturale.
Personalmente...mi sembra che stiano pasticciando. Come sempre la vedo in modo "tecnico" e non filosofico. Ovviamente partendo dalla notizia, che può avere grossi errori di fondo. Ma il sesso nei documenti di nascita è considerato una semplice questione fisica, mentre questa invece sembra più uno scarico di responsabilità alla P.Pilato da parte dei genitori. In questo modo la si sta equiparando al credo religioso, che è un cosa completamente diversa. Sino alla maggiore età, salvo i rarissimi casi di ermafroditismo per i quali potrebbe essere utile, per gli umani funziona grosso modo come per i cuccioli di cane o gatto (che devono essere dotati di documento e chip). Maschio o femmina, senza alcuna vergogna. Sarebbe forse una cosa molto più utile e civile se rendessero più semplici le varie procedure per un eventuale cambio di sesso, che si potrebbe richiedere dopo la maggiore età. Oltre all'obbligo di tenere un comportamento professionale da parte dei funzionari degli uffici pubblici, in modo che nessuno si senta deriso per una scelta legittima. Un pò come per il cambio di nome, io ci ho provato a 18 anni perchè dovevo rimediare ad un errore dell'anagrafe che mi ha causato danni in passato, ma ho lasciato perdere anche solo l'idea per la pazzesca procedura burocratica e le enormi perdite di tempo.
E' proprio questo l'aspetto che mi preoccupa. Un genitore che registra il figlio/a come "gender X" lo fa perchè è intenzionato a crescerlo in un certo modo, e scommetterei uno spritz (che per me è molto) che l'intenzione è quella di "orientarne" lo sviluppo in direzione opposta a quello che l'osservazione della dotazione intercrurale suggerisce. E dal momento che il bimbo impara quello che gli viene insegnato, sinceramente non lo trovo giusto bei confronti del bimbo, che magari nel gender assegnatogli dal crossing over durante la meiosi ci sarebbe stato benissimo.
Preoccuparmi non mi preoccupa, non cambierebbe nulla. La trovo solo una cosa abbastanza inutile, perchè sposta solo il problema al contrario, cioè dover perdere tempo per chiedere di sostituire la X. Per questo dicevo che forse sarebbe meglio lavorare per snellire la procedura per eventuali e molto sporadiche richieste di modifica future, anzichè creare un nuovo problema nei documenti.
la discussione è giusta e dovuta e anche interessante, è che a me personalmente preoccupano fenomeni molto più comuni rispetto quello dei gender che coinvolge un limitato numero di persone. Ad esempio il concetto di famiglia è sotto attacco da decenni ma non ce ne curiamo troppo, il matrimonio idem se vai nei tribunali trovi code di persone che simulano separazioni per altri motivi e questi non sono fenomeni che minano la nostra società? come possiamo pretendere che i giovani abbiano un concetto della famiglia e del matrimonio quando vedono i genitori che si separano per 'finta'?
Evabbè, Paolo, c'è sempre un problema più grave/importante..... A me questa faccenda rompe perchè coinvolge fin dalla nascita bambini inconsapevoli. Personalmente, se un individuo adulto e autocosciente decide che quello che vede (o non vede) quando guarda in basso non lo convince, può porvi rimedio come e quando vuole. Ma da adulto, però.
Ci sono anomalie genetiche e/o psicofisiche innate e/o indotte che vanno sanate in qualche modo. Queste persone non devono essere obbligate ad identificarsi con qualcosa con cui NON POSSONO farlo...
Assolutamente d'accordo, ma non è questo il caso. Alla nascita - a parte rarissimi casi - il neonato o ha i genitali maschili, o quelli femminili, tertium non datur salvo appunto qualche caso su un milione. Le anomalie cui ti riferisci emergono con la crescita, ed è allora che vanno DOVEROSAMENTE sanate. Se registri un neonato come "gender X", ci sono probabilità non trascurabili che quelle stesse anomalie psicofisiche le vai proprio a indurre. IMHO, come sempre.
credo che quando si parla di Gender non si tratta un concetto biologico ma è culturale, ovviamente posso dire una gran cavolata
Posto che tu riesca ad introdurle artatamente e volontariamente, cosa di cui dubito dato che i figli fanno quello che pare a loro, cosa tiimpedisce di farlo comunque anche senza la crocetta? E quindi elimini solo il problemaformale... e quindi?