Non faccio parte della vecchia guardia... Comunque è un piacere rileggerti Chicco. "Scott, ci faccia risalire" (cit.) per stare in tema Ciao
Quanto a "vecchia" ci sono, rispetto alla "guardia", sempre bassa era un po' che non ti si vedeva sui radar. Alura me l'è?
Di vecchia guardia pochi e poco interesse, ormai qui ci sono solo i ruderi di quanto abbiamo costruito.
Giorgio ho letto che c'è stata una migrazione su whatsapp, qui mi pare che ci sia comunque un bel gruppetto... forse non serrato e compatto come un tempo ma dovresti accettare un cambiamento (che dubito sia stato fulmineo) e quale che sia la ragione.
Lo accetterei se qui fosse stato vietato qualcosa dalla Redazione ma non è così, troppo scuse che, per me, non hanno senso a parte la comodità di whatsapp che parzialmente posso comprendere poi ciascuno faccia pure quello che vuole ma è un peccato aver perso una grande occasione che tutti abbiamo avuto.
Ti leggo affranto ma quest’occasione, come la chiami, è lì che aspetta. Se ti manca il gruppo, quanto conta il mezzo? Sei alla ricerca di persone o di un luogo? Magari di entrambi, ma meglio la prima senza la seconda che il contrario... Cercando l’agglomerato di un tempo alle medesime condizioni al massimo ti guadagni sto malessere (o l’accentuazione di esso).
Vero che le occasioni sono li che aspettano ma non ho più quella carica che mi ha spinto a cominciare un cammino e poi scrivere, programmare ed organizzare oggi non ha più molto senso, siamo invecchiati e nessuno farebbe viaggi costosi o distanti o meglio, non esiste la spontaneità per trovarci. Inutile negare o nascondere che nel mio caso mi sono " spento " dalla morte di Paolo, era lui che ogni volta mi invitava a programmare un nuovo raduno. Non sto cercando nulla, solo un grande rammarico, quando è cominciato l'esodo per motivi comunque superabili o non così importanti da rinunciare si è pensato che non fosse più un ambiente come prima ma l'errore è stato proprio quello di non aver voluto correggere e andarsene senza lottare per un posto nostro Ho letto e saputo di motivazioni che mi hanno lasciato sconcertato come l'abbandono per un senso di colpevolezza ma poi di cosa? Alla fine anche se uno crede di aver sbagliato non è che si redime abbandonando, si sa che dopo il primo ci sarà un seguito. Tutti indistintamente abbiamo sbagliato, se davvero ci tenevano a mantenere vivo questo ambiente avremmo potuto farlo. È il corso naturale della vita, le cose finiscono, anche quelle belle. Ritornando alla tua considerazione, non cerco più nulla ma non nascondo che mi dispiace e tu sai che sono sincero. Ciao Ceschin.