2) siamo così sicuri che il crollo fosse prevedibile? Al di là di quello che dicevano gli abitanti, che non hanno competenza per dirlo? Il ponte a quanto pare era costantemente monitorato e sembra che periodicamente vi fossero dei controlli. Siamo davvero così sicuri che dagli esami vi sia stata evidenza di un pericolo di crollo? E se sì, non era necessario chiudere il traffico, cosa che non credo spetti decidere al concessionario? E se si fosse chiuso il tratto, quante polemiche si sarebbero sollevate? Ricordo peraltro che sull’ipotesi di costruire un percorso alternativo non c’era accordo (e su questo non aggiungo altro per non alimentare polemiche politiche)
Ci ho pensato anch'io in queste ultime ore.
Anche in medicina, nonostante la disponibilità di strumenti diagnostici, di esperienze e di conoscenze, a volte una diagnosi non è possibile.
Siamo certi che l'evento fosse diagnosticabile con gli strumenti e le conoscenze oggi disponibili?
Io questo non sono in grado di dirlo e, da quanto leggo, al momento non lo è nessuno. Nel senso che non ho letto ancora un esperto "vero" (quindi non un politicante allo sbaraglio) che abbia detto: sì, l'evento era sicuramente prevedibile, la causa è stata sicuramente X, e non sono state prese le misure Y che avrebbero sicuramente evitato il crollo.
E', giustamente, tutto un supporre, ipotizzare, azzardare. Dire che si sarebbe dovuto vigilare meglio, senza neppure sapere se ciò avrebbe potuto essere tecnicamente possibile, mi richiama alla mente la firma che ha il nostro Arizona, che ho sempre trovato molto azzeccata: "Nulla è impossibile per chi non deve farlo".