<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Ponti: la sf..a continua | Page 52 | Il Forum di Quattroruote

Ponti: la sf..a continua

2) siamo così sicuri che il crollo fosse prevedibile? Al di là di quello che dicevano gli abitanti, che non hanno competenza per dirlo? Il ponte a quanto pare era costantemente monitorato e sembra che periodicamente vi fossero dei controlli. Siamo davvero così sicuri che dagli esami vi sia stata evidenza di un pericolo di crollo? E se sì, non era necessario chiudere il traffico, cosa che non credo spetti decidere al concessionario? E se si fosse chiuso il tratto, quante polemiche si sarebbero sollevate? Ricordo peraltro che sull’ipotesi di costruire un percorso alternativo non c’era accordo (e su questo non aggiungo altro per non alimentare polemiche politiche)

Ci ho pensato anch'io in queste ultime ore.
Anche in medicina, nonostante la disponibilità di strumenti diagnostici, di esperienze e di conoscenze, a volte una diagnosi non è possibile.
Siamo certi che l'evento fosse diagnosticabile con gli strumenti e le conoscenze oggi disponibili?
Io questo non sono in grado di dirlo e, da quanto leggo, al momento non lo è nessuno. Nel senso che non ho letto ancora un esperto "vero" (quindi non un politicante allo sbaraglio) che abbia detto: sì, l'evento era sicuramente prevedibile, la causa è stata sicuramente X, e non sono state prese le misure Y che avrebbero sicuramente evitato il crollo.
E', giustamente, tutto un supporre, ipotizzare, azzardare. Dire che si sarebbe dovuto vigilare meglio, senza neppure sapere se ciò avrebbe potuto essere tecnicamente possibile, mi richiama alla mente la firma che ha il nostro Arizona, che ho sempre trovato molto azzeccata: "Nulla è impossibile per chi non deve farlo".
 
Aggiungo che trovo tutti molto, forse troppo, "sportivi" (come si dice da queste parti) nello spacciare certezze, anche nei telegiornali, nella stampa o sui siti.

Un conto è l'antipatia, più o meno giustificata, verso un'azienda che lucra su una concessione forse troppo generosa (e da rivedere finché si vuole), un altro è distribuire con disinvoltura accuse di omicidio di 40 persone.
 
quel ponte maledetto faceva schifo solo a vederlo,
faceva paura a chiunque non avesse fatto l'abitudine a quella vista penosa
ma davvero vogliamo stare qui a raccontare cosa?

che tutto era ok?
che son cose che possono capitare?

sono stato diciamo garantista per tutta la vita, e ho sempre cercato di immedesimarmi nei punti di vista altrui (per buona parte è il mio mestiere) ma qui non è possibile transigere ed analizzare con calma
le ragioni e le concause e i mazzi e tutto il resto

io mi sto convincendo del fatto che non è ben chiaro a tutti cosa è successo
un ponte ad alto transito autostradale nel bel mezzo di una grande città europea che va giù da solo in una normale giornale di agosto

gente sveglia, lo dico a me per primo
sveglia

metafora medica ...
magari una TAC esamina il bambino e non rileva nulla di anormale,
ma la nonna lo vede giallo e dice "questo bambino non sta bene"
ma non lo vedete? è giallo questo bimbo!!!
dal dottore subito, in ospedale subito

fare qualcosa e SUBITO
 
Ho appreso ora,non l'avevo notato,che per la giornata di oggi le principali emittenti tv hanno sospeso la pubblicità in segno di lutto per le persone decedute nel crollo del ponte a Genova.
Non dico nulla di originale ma mi chiedo che senso abbia,dove sta il lutto,hanno trasmesso programmi di ogni tipo,compresi film comici.
Ma le pubblicità no,forse perchè quelle rappresentano una forma di guadagno,ma a questo punto meglio guadagnare e devolvere in favore della città di Genova piuttosto che non guadagnare.
 
'evento era sicuramente prevedibile, la causa è stata sicuramente X, e non sono state prese le misure Y che avrebbero sicuramente evitato il crollo.
".

Non funziona così.

Basta la "probabilità" dell'evento ed occorre chiudere al traffico.

Se c'è "rischio" di crollo, a prescindere dalla esistenza di misure Y che possano "certamente" evitarlo, occorre far sgombrare le persone di sotto
 
non ho letto ancora un esperto "vero" (quindi non un politicante allo sbaraglio) che abbia detto: sì, l'evento era sicuramente prevedibile, la causa è stata sicuramente X, e non sono state prese le misure Y che avrebbero sicuramente evitato il crollo.

Nessuno potrebbe dirlo. Si ragiona in termini di rischio, non di pericolo, e di probabilità, non di certezza (che non esiste). E comunque, direi che l'evento era certamente prevedibile, dato che i tecnici l'hanno previsto ed esso si è verificato.....
 
Lascio le analisi tecniche agli ingegneri e le modalità di gestione della concessione ad avvocati ed economisti ovviamente le sentenze ai magistrati. Ma penso di potermi esprimere come viaggiatore con una milionata di km di esperienza di cui la maggioranza in autostrada e sopratutto da frequentatore assiduo e innamorato di quel ponte che congiungeva idealmente Genova con sé stessa e le due riviere tra loro e tutto il nordovest cisalpino con la Provenza ... insomma sono un piemontese che in Liguria e sopratutto a Genova ha vissuto una parte consistente e fondante della propria vita.
La società che lo gestiva, a cui verso circa 1500€ annui, afferma che non aveva alcun motivo concreto per attendersi il disastro...a questo punto mi domando:
  1. Sono in malafede? E allora come possiamo continuare a viaggiare con un minimo di fiducia? E sopratutto come possiamo proseguire a pagare gli esosi pedaggi e relativi rincari pur subendo crescenti disagi?
  2. Sono in buona fede ma incompetenti? Vedi sopra...
  3. Sono in buona fede e non era davvero tecnicamente prevedono ed evitabile? Allora perché si trincerano e non scendono a condividere una tragedia che non si è consumata ma che ha solo iniziato un doloroso decorso?
Eppure da domani... continuerò a passare attraverso quei varchi..
 
Io cercavo di trattare il tema responsabilità civile e penale anche e soprattutto partendo dal fatto che non conosco assolutamente come lavora autostrade per l'italua, per esempio la manutenzione la fa direttamente lei o si affida ad altre aziende del settore ?
 
Io cercavo di trattare il tema responsabilità civile e penale anche e soprattutto partendo dal fatto che non conosco assolutamente come lavora autostrade per l'italua, per esempio la manutenzione la fa direttamente lei o si affida ad altre aziende del settore ?

Mi sembra che abbiano detto che per la manutenzione si rivolgono a società esterne di primissimo livello.
Per questo io scrivevo che potrebbe anche darsi che i controlli siano stati fatti male da una di queste società che potrebbe anche aver truffato la società autostrade per quello che ne sappiamo.
 
Mi sembra che abbiano detto che per la manutenzione si rivolgono a società esterne di primissimo livello.
Per questo io scrivevo che potrebbe anche darsi che i controlli siano stati fatti male da una di queste società che potrebbe anche aver truffato la società autostrade per quello che ne sappiamo.

Non mi sembra un aspetto da poco questo, ovviamente la responsabilità civile resta in mano a chi ha la concessione mentre la responsabilità penale potrebbe ricadere sulla ditta che effettivamente poi eseguiva la manutenzione ,ma soprattutto è importante chiarire questo aspetto perché può anche cambiare la concessione ma se poi alla fine il lavoro lo fanno sempre aziende che sono in subappalto ai fini della orevenzione hai risolto poco.
 
Ci ho pensato anch'io in queste ultime ore.
Anche in medicina, nonostante la disponibilità di strumenti diagnostici, di esperienze e di conoscenze, a volte una diagnosi non è possibile.
Siamo certi che l'evento fosse diagnosticabile con gli strumenti e le conoscenze oggi disponibili?
Io questo non sono in grado di dirlo e, da quanto leggo, al momento non lo è nessuno. Nel senso che non ho letto ancora un esperto "vero" (quindi non un politicante allo sbaraglio) che abbia detto: sì, l'evento era sicuramente prevedibile, la causa è stata sicuramente X, e non sono state prese le misure Y che avrebbero sicuramente evitato il crollo.
E', giustamente, tutto un supporre, ipotizzare, azzardare. Dire che si sarebbe dovuto vigilare meglio, senza neppure sapere se ciò avrebbe potuto essere tecnicamente possibile, mi richiama alla mente la firma che ha il nostro Arizona, che ho sempre trovato molto azzeccata: "Nulla è impossibile per chi non deve farlo".
non voglio passare per avvocato della classe medica ma gli esami di oggi sono infinitamente più determinanti di pochi anni addietro ma necessitano sempre di una cultura medica e clinica insostituibile... penso sia così anche per le perizie ed i progetti ingegegneristici... ma c'è una fondamentale differenza:
Il corpo umano proviene dai semplici meccanismi della prima cellula vivente ed ha milioni e milioni di anni di evoluzione biologica...la scienza medica propriamente detta ha pochi secoli o meno ed ogni medico ha pochi anni per formarsi ed imparare e poche decine di anni per maturare e capire tutto quanto detto sopra.
Un ingegnere, per quanto complesso sia il progetto, ha sicuramente meno variabili e meno gradi di libertà ma anche meglio quantificabili... insomma... l' ingegnere è artefice del manufatto e quindi facilmente lo può valutare mentre il medico no... insomma errori più o meno marchiani ne compiono tecnici e scienziati... i medici pure ma sono cose molto diverse... un ponte DEVE essere verificabile con ampio margine..
IMHO
 
Non mi sembra un aspetto da poco questo, ovviamente la responsabilità civile resta in mano a chi ha la concessione mentre la responsabilità penale potrebbe ricadere sulla ditta che effettivamente poi eseguiva la manutenzione ,ma soprattutto è importante chiarire questo aspetto perché può anche cambiare la concessione ma se poi alla fine il lavoro lo fanno sempre aziende che sono in subappalto ai fini della orevenzione hai risolto poco.

Vero.
Finora queste società esterne non sono state citate,anche se potrebbero essere le principali responsabili di quanto è successo se spettava a loro il compito di dare il parere definitivo sul rischio di crollo.
 
Io cercavo di trattare il tema responsabilità civile e penale anche e soprattutto partendo dal fatto che non conosco assolutamente come lavora autostrade per l'italua, per esempio la manutenzione la fa direttamente lei o si affida ad altre aziende del settore ?

Pare che in alcuni casi la facciano i suoi tecnici e in altri aziende specializzate.
Però qui c è un altro punto: il conflitto di interessi.
Se le aziende esterne o gli stessi tecnici certificassero (messo nero su bianco) il "rischio crollo" si dovrebbe interrompere il servizio e quindi niente pedaggio...
Ad autostrade non conviene... gli conviene certificare la funzionalità e poi fare i lavori.
E infatti è quello che hanno fatto visto che l'appalto per la sostituzione dei tiranti per 20mln partiva ad ottobre.
Per questo ripeto: la gestione pubblica può permettersi l'interruzione del servizio, il privato no.
 
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